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Incertezze: Identità Segreta, #4
Incertezze: Identità Segreta, #4
Incertezze: Identità Segreta, #4
E-book237 pagine2 ore

Incertezze: Identità Segreta, #4

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Info su questo ebook

In un primo momento, Leslie accoglie con entusiasmo la proposta di matrimonio di Conrad, finalmente certa dell'amore che hanno ritrovato insieme. Ben presto, però, arriveranno i dubbi a smorzare l'euforia. 

Conrad, infatti, non è ancora divorziato e la ex moglie, Kyra, non sembra intenzionata ad arrendersi. 

Leslie, inoltre, deve informare la sua famiglia, e quella del primo marito, del fidanzamento, sapendo che tutti vorranno dire la loro sul fatto che stia per risposarsi dopo soltanto un anno e mezzo dalla tragica scomparsa di Michael. 

Come se non bastasse, sia Leslie che Conrad devono affrontare delle difficoltà professionali che, al tempo stesso, minacciano di complicare la loro relazione. 

Riusciranno a gettare le basi per un futuro insieme, nonostante la situazione incerta in cui si trovano?

LinguaItaliano
EditoreBadPress
Data di uscita19 gen 2020
ISBN9781071515167
Incertezze: Identità Segreta, #4
Autore

Lexy Timms

"Love should be something that lasts forever, not is lost forever."  Visit USA TODAY BESTSELLING AUTHOR, LEXY TIMMS https://www.facebook.com/SavingForever *Please feel free to connect with me and share your comments. I love connecting with my readers.* Sign up for news and updates and freebies - I like spoiling my readers! http://eepurl.com/9i0vD website: www.lexytimms.com Dealing in Antique Jewelry and hanging out with her awesome hubby and three kids, Lexy Timms loves writing in her free time.  MANAGING THE BOSSES is a bestselling 10-part series dipping into the lives of Alex Reid and Jamie Connors. Can a secretary really fall for her billionaire boss?

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    Anteprima del libro

    Incertezze - Lexy Timms

    Capitolo 1

    Bell’anello, signorina Wallis, disse Conrad, accarezzando la pietra al dito di Leslie.

    Lei appoggiò la testa sul braccio. Erano ancora sull’enorme scrivania che avevano trovato nello studio della casa affittata a Vancouver, la città in cui si tenevano le riprese della serie di cui Conrad era protagonista. Leslie era felice che i traslocatori non fossero riusciti a far passare la scrivania dalla porta per portarla via. Nonostante fosse decisamente troppo grande per scriverci, infatti, era perfetta per le attività molto meno professionali e molto più peccaminose. Restava, però, un po’ scomoda per le coccole del dopo. Grazie. È un regalo.

    Lui ridacchiò. È un anello di fidanzamento, anche se preferirei che non lo fosse.

    Ti dico che è soltanto un regalo. Me l’ha regalato un ragazzo molto sexy. Gli si avvicinò e sussurrò, È un attore famoso, sai.

    Ah, davvero? Scommetto che è anche bravo. Le accarezzò la coscia.

    Con la lingua è bravissimo.

    La sculacciò. Parlavo delle sue doti da attore.

    Certo! Anche io! Si coprì scherzosamente la bocca, ridendo. Non so cosa abbia capito tu.

    Lui rise. Ho capito benissimo.

    Lei ridacchiò. Da quanto non si faceva una risata? Può darsi.

    Conrad scosse la testa. Vuoi soltanto il mio corpo.

    Lei indicò il corpo perfettamente scolpito di lui. Beh, guardati.

    Lo fece. Si guardò. Boomer è piuttosto soddisfatto, ma vuole che stia a dieta ferrea.

    Quell’uomo è una minaccia.

    È un personal trainer. Lo pagano per essere minaccioso. Le baciò la spalla.

    Leslie sollevò la mano per guardare l’anello. Se qualcuno, tre anni prima, le avesse detto che avrebbe indossato di nuovo un anello di fidanzamento, non ci avrebbe mai creduto. Anzi, probabilmente avrebbe schiaffeggiato chiunque avesse osato insinuare un’assurdità simile. La sua vita era cambiata radicalmente da allora. All’epoca viveva a San Francisco, era sposata con Michael, il fidanzato del college, scriveva a ritmi forsennati romanzi che pubblicava sotto uno pseudonimo e sognava di costruire una famiglia insieme all’amore della sua vita.

    Ben presto, però, i suoi sogni si erano infranti. A Michael era stato diagnosticato un tumore in fase terminale che se l’era portato via nel giro di un anno. Dopo la morte del marito, Leslie aveva impacchettato tutto quello che possedeva e si era trasferita a New York dove vivevano il suo agente e l’editore. Era diventata amica delle nuove vicine di casa, Amber e Josie, e, quando aveva capito di potersi fidare, aveva confessato loro di scrivere con lo pseudonimo di Evelyn Frock. Leslie era l’autrice della serie di gialli in vetta a tutte le classifiche. Le amiche avevano accolto con entusiasmo quella notizia.

    Subito dopo, Leslie le aveva invitate in vacanza ai Caraibi. Lì aveva conosciuto Conrad Dane, reduce da una separazione dolorosa. Il bell’attore aveva recentemente scoperto che la moglie, Kyra, lo aveva tradito ripetutamente. Lui e Leslie, alla fine, si erano innamorati perdutamente. La ex moglie, però, non era intenzionata ad arrendersi senza combattere. Negli ultimi sei mesi, aveva usato tutti i mezzi di cui disponeva per manipolare l’opinione pubblica, con centinaia di post sui social, nel tentativo di tornare con Conrad o, se non ci fosse riuscita, rovinarlo definitivamente. Leslie era stata costretta a svelare la sua identità al mondo intero. Era stato molto difficile, da allora, trovare un equilibrio tra le carriere di entrambi e la fama crescente, ma se l’erano cavata piuttosto bene. Come se non bastasse, proprio quando la situazione sembrava essersi calmata, i paparazzi avevano fotografato Leslie insieme a Beau, lo sceneggiatore che stava scrivendo l’adattamento cinematografico dei primi cinque libri della serie. C’erano voluti diversi messaggi in segreteria e un discreto numero di amici per convincere Conrad di aver avuto una reazione esagerata e che Leslie non l’avrebbe mai tradito come aveva fatto Kyra. Leslie era tornata a casa terrorizzata all’idea che tra di loro fosse finita. Lì, invece, aveva trovato Conrad che le aveva chiesto di sposarlo.

    Lei guardò di nuovo l’anello. Era stretto.

    Mi dispiace di aver sbagliato misura.

    Non fa niente. È normale che tu non conosca la mia misura.

    E avevo fretta di comprarlo. Sai, nella foga del momento.

    Lo guardò di traverso. "Avevi paura di cambiare idea, se non ti fossi sbrigato? In fondo, ci conosciamo soltanto da sei mesi."

    Lui la guardò sicuro. Ho capito che ti avrei sposato il giorno in cui ci siamo conosciuti. Non cambierò idea.

    La tua quasi ex ti ha creato tanti di quei problemi che hai provato a rompere con me già due volte, gli ricordò lei, provando a mantenere un tono di voce neutrale.

    Entrambe le volte mi sono calmato, ho ragionato e, alla fine, sono arrivato sempre alla conclusione di volerti sposare, le disse, mordicchiandole le labbra.

    Ne sono felice. Leslie guardò l’anello ancora una volta.

    Probabilmente aveva un’espressione assorta perché lui le disse, Se non ti piace, possiamo cambiarlo. Sicuramente avrai gusti ben precisi.

    Li avevo, una volta.

    Che c’è che non va, allora? Rifletté per un secondo, prima che la preoccupazione gli attraversasse il volto. Merda. Ci sei già passata. Hai già vissuto questo momento quando Michael ti ha chiesto di sposarlo. Hai già avuto l’anello perfetto.

    Lei scosse la testa. No, in realtà non l’ho avuto. Michael si era impegnato moltissimo per disegnare un anello grandioso nonostante il budget limitato. Mi ha raccontato quanto fosse ossessionato da quell’anello. Non mi ha mai chiesto cosa volessi, però, e così, alla fine, l’anello di fidanzamento che mi ha regalato non mi piaceva affatto. Mi dispiace dirlo, davvero, ma era troppo elaborato. Non avrei mai potuto confessarglielo, ne era troppo orgoglioso.

    Non l’ha mai saputo, quindi?

    No, mai.

    Perché continui a fissare questo, allora?

    Perché è una via di mezzo tra quello che mi ha regalato lui e quello che piacerebbe a me. Stavo cercando le parole giuste per dirtelo. È un anello bellissimo, ma mi fa pensare a lui e io amo te e ho adorato la tua proposta e non vorrei mai ferire i tuoi sentimenti.

    Non lo stai facendo. Non voglio che tu finga, mai. Dovrai portarlo al dito per il resto della tua vita. Lo vedrai tutti i giorni. Deve piacere a te, dev’essere esattamente come vorresti che fosse.

    Leslie sembrava sorpresa. La stai prendendo molto bene.

    Lui fece una smorfia. Kyra ha voluto cambiare il suo quattro volte.

    Lo guardò a bocca aperta. Addirittura?!

    Lui sorrise. Non è mai stato un problema, per me. Più soldi guadagnavo, più ero felice di spenderne. Lei ne era più felice di me.

    Leslie era senza parole.

    Conrad la prese tra le braccia. Ti amo. Chiamerò il gioielliere e gli diremo come lo vuoi. I soldi non sono un problema, spendiamoli per qualcosa che ti piaccia davvero. A meno che tu non ne abbia già in mente uno preciso, di Tiffany o Harry Winston.

    Il tuo gioielliere andrà benissimo. Si sistemò tra le braccia di lui. Mi sento come se avessi una fata Turchina che esaudisce tutti i miei desideri.

    Bene. È proprio così che voglio che si senta la mia fidanzata.

    Lo baciò. Io vorrei sapere come si sente il mio fidanzato.

    Il sorriso di lui si venò di una malizia eccitante. Il tuo fidanzato vorrebbe essere dentro di te. Di nuovo. La portò in camera da letto e la sistemò sul piumone morbido. Sei bellissima. E sexy.

    Quelle parole e la vicinanza di lui, che l’aveva raggiunta sul letto, la fecero arrossire. Conrad era incredibilmente bello e sexy da morire. Ed era tutto suo.

    Si stese su di lei, lasciando una scia di baci dal collo alla spalla fino al seno. Prese un capezzolo tra le labbra.

    Leslie gli mise una mano dietro la nuca, imitando, con la punta delle dita, i movimenti della lingua di lui. Con l’altra mano, gli accarezzò la schiena, godendosi la sensazione dei muscoli che si muovevano. Le sfuggì un gemito ed inarcò la schiena, gettando indietro la testa.

    Dimmelo, le sussurrò lui, continuando a baciare e leccare, dimmi che cosa vuoi, amore.

    Te, lo supplicò, dentro di me. Gli allacciò le gambe alla vita, attirandolo a sé. Subito.

    Lui gemette ed insinuò due dita dentro di lei, trovandola bagnata. Le mosse sapientemente, stimolandola ed alimentando il desiderio di lei.

    Quando, improvvisamente, si fermò, Leslie si lamentò, ma, prima che potesse aprire gli occhi e protestare meglio, lui si era spostato e stava scivolando lentamente dentro di lei.

    La sentì urlare mentre la riempiva, stimolandola nei punti giusti. Lei gli affondò le dita nella schiena, lasciandogli il segno delle unghie.

    Si mossero all’unisono, con i respiri affannati ed i gemiti che, di tanto in tanto, rompevano il silenzio.

    Sentì il piacere di lui crescere insieme al suo mentre anelavano entrambi ad un orgasmo che li avrebbe travolti. Gli affondò le dita tra i capelli, in una tacita richiesta. Sentiva il respiro di lui contro la spalla e la fronte quasi appoggiata alla clavicola.

    Più forte, riuscì a dire.

    Lui aumentò il ritmo. Si mosse sempre più velocemente finché non la sentì urlare. Poi, la seguì oltre il limite, venendo insieme a lei.

    Restarono lì, stesi sul letto, intrecciati uno all’altra in quel bellissimo caos mentre cercavano di riprendere fiato.

    * * *

    Qualche ora più tardi, ordinarono cibo cinese e lo consumarono seduti sul divano, chiacchierando. Dopo aver finito e ripulito, si fecero un selfie accoccolati sul divano, insieme, e lo pubblicarono su Instagram. I fan sarebbero stati felici di sapere che stavano ancora insieme.

    Sono felice che tu non abbia voluto annunciare il fidanzamento stasera, gli disse lei.

    Sui social? No. Scosse la testa. Per quello dovremo consultare tutto l’ufficio stampa.

    Lei rise. Noi non abbiamo un ufficio stampa. Abbiamo Amber.

    E lei, da sola, fa un lavoro migliore di tutti quelli che hanno lavorato per me in passato. È incredibile che facesse la barista, prima.

    Mi ha sempre stupito che guadagnasse tanto in mance da potersi permettere di vivere a New York. Non in periferia, tra l’altro. Il nostro palazzo non aveva un portiere, ma c’era l’ascensore.

    L’ascensore più spaventoso del mondo.

    Lo so, ma l’ascensore alza l’affitto.

    Affitto che lei riusciva a pagare con le mance.

    E dividendo l’appartamento con Josie. È vero, comunque, i baristi vengono pagati una miseria.

    Beh, mentre lavorava al bar è diventata una perfetta addetta stampa.

    E il lavoro di Josie all’assistenza clienti l’ha resa una perfetta assistente personale. A proposito, dovrei aumentare lo stipendio ad entrambe, disse Leslie, prendendo il telecomando e cambiando canale.

    Dovresti, dopo aver detto loro che ci sposeremo, le consigliò lui, sistemandosi meglio sui cuscini.

    Lei abbassò il volume della TV. Che cosa diranno, secondo te?

    ‘Congratulazioni’, spero. Allungò il braccio per riappropriarsi del telecomando.

    Lei lo allontanò per impedirgli di prenderlo. Questo renderà il loro lavoro molto più difficile.

    Ecco perché dovresti aumentare lo stipendio ad entrambe. Le fece cenno di lasciargli il telecomando. Il lavoro sarà all’altezza della paga che prenderanno, tutto qui. Le fece l’occhiolino.

    Lei scosse la testa. Il fidanzamento complicherà il tuo divorzio.

    Lui abbassò il braccio, con una smorfia sul volto. Forse. Oppure servirà a far capire a Kyra che il nostro matrimonio è davvero finito e la convincerà a firmare le carte e ad andarsene per sempre.

    Leslie spense la TV. Non sarebbe da lei.

    Lui fece una pausa. No, è vero.

    Per questo mi hai chiesto di sposarti? Per convincere lei a firmare i documenti per il divorzio?

    No! Te l’ho chiesto perché voglio passare la mia vita con te. Non ho proprio pensato a lei, le disse con tono sicuro.

    Tu non hai pensato? Si raddrizzò sul divano, improvvisamente nel panico. "Noi non abbiamo pensato."

    Che vuoi dire?

    Che cosa dirò alla mia famiglia? Devono ancora abituarsi all’idea che esca con qualcuno! I paparazzi li seguono ovunque per sapere cosa si provi ad essere i genitori di Evelyn Frock.

    Perché hai scelto proprio il nome ‘Evelyn’?

    Leslie sapeva che quello era soltanto un tentativo di distrarla, ma gli rispose lo stesso. Era il nome di mia nonna. È morta poco prima che io nascessi. Non l’ho mai conosciuta, ma è stata il grande amore di mio nonno.

    È una cosa dolce.

    Lei annuì, pensando a ciò che i genitori stavano passando a causa sua e chiedendosi che cosa avrebbero pensato del fidanzamento. I genitori di Michael, che cosa avrebbero detto loro? Quando annunceremo il fidanzamento, i miei dovranno assumere una squadra di guardie del corpo.

    Conrad si sporse sul divano, la prese per la vita e l’attirò a sé. Andrà tutto bene. Poi la baciò, impedendole, così, di tradurre in parole un’altra delle sue, molte, preoccupazioni.

    Capitolo 2

    Quando Leslie raccontò tutto alle amiche, le loro reazioni furono tutt’altro che contenute.

    Josie iniziò a saltellare per la stanza. Ti ha fatto la proposta?! È fantastico!

    Amber le prese la mano, guardò l’anello e restò a bocca aperta. È bellissimo! Come te l’ha chiesto? Scommetto che ha fatto qualcosa di molto romantico. È da lui. Quando te l’ha chiesto? Ieri? Come...

    No. Leslie la interruppe prima che le facesse altre domande. Me l’ha chiesto una settimana fa, ero appena tornata da Los Angeles.

    Josie aggiunse degli urletti al ballo scatenato. Leslie rise, ma si accorse del cambiamento nell’espressione di Amber.

    Perché non ce l’hai detto prima? Le domandò con tono asciutto.

    L’anello che aveva scelto non mi stava bene. L’ho dovuto cambiare. Balbettò Leslie, rendendosi conto dell’incertezza nella voce. Il giorno dopo la proposta siamo andati dal gioielliere e abbiamo disegnato questo insieme. Ce l’hanno consegnato oggi. Si strinse nelle spalle. Non mi sembrava così importante. Fino ad ora.

    Avresti dovuto dircelo. La stampa darà di matto.

    Josie smise di saltare. Dai, Amber, non fare la guastafeste. Leslie si sposa!

    Leslie sorrise, sentendosi pervadere dalla felicità. Sarebbe andato tutto bene. Conrad voleva legarsi a lei per sempre. Si sarebbero sposati. Avrebbe sposato il ragazzo più bello del mondo! Il sorriso le si allargò a dismisura. Non riusciva a contenerlo. Non volevo dirvelo prima di avere l’anello. Senza anello non mi avreste mai creduto. Fece l’occhiolino a Josie. In quel modo, aveva avuto un’intera settimana per pensare a tutto quanto e per far scemare la tensione iniziale che era scomparsa del tutto quando, quella mattina, Conrad le aveva infilato l’anello al dito.

    Non sei felice per lei? Chiese Josie.

    Certo che lo sono, ma non riesco a non pensare a quanto dovrò lavorare, oggi, se uno dei paparazzi la fotograferà con quell’anello al dito.

    L’avevo tolto, l’ho rimesso in casa. La rassicurò Leslie.

    Pensi di annunciarlo pubblicamente oggi?

    Leslie si portò una mano sul cuore. No. Non lo diremo a nessuno finché non ce lo dirai tu.

    Amber si sciolse in un sorriso. Allora salto anche io. Prese la mano di Josie ed iniziò a saltellare con lei. Ci sposiamo, sì!!! Evviva! Poi, prese anche la mano di Leslie ed agitò le braccia in aria. Ti sposi!

    Le loro risate riempirono tutta la casa. Subito dopo, brindarono con lo champagne.

    Ad un certo punto, il campanello le interruppe.

    Chi è? Amber si accigliò. I giornalisti hanno messo le cimici qui dentro? Come avrebbero potuto scoprirlo se...

    Leslie rise, andando all’ingresso. "È Boomer.

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