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Volteggio d'amore: Harmony Jolly
Volteggio d'amore: Harmony Jolly
Volteggio d'amore: Harmony Jolly
E-book155 pagine2 ore

Volteggio d'amore: Harmony Jolly

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Info su questo ebook

Non sempre al primo colpo si capisce chi abbiamo a fianco, ma la seconda volta sì.

Eva Hennessey è una famosa ballerina e vive da anni a Parigi. Quando riceve l'invito per una rimpatriata con i compagni di scuola, Eva accetta pur con qualche esitazione: potrebbe rivedere Griff Fletcher, il suo primo grande amore, il ragazzo che ha abbandonato vent'anni prima.

Quando Griff la rivede dopo tutto quel tempo, Eva gli appare più bella che mai, ma nel suo sguardo coglie una tristezza impossibile da ignorare. La famosa ballerina nasconde infatti da troppo tempo un doloroso segreto, e quando la verità infine affiorerà le loro vite cambieranno per sempre...
LinguaItaliano
Data di uscita19 ago 2018
ISBN9788858986332
Volteggio d'amore: Harmony Jolly
Autore

Barbara Hannay

Vive nel Queensland. Dopo anni d'insegnamento, ha deciso di coltivare la sua passione: scrivere.

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    Anteprima del libro

    Volteggio d'amore - Barbara Hannay

    successivo.

    1

    Quando arrivò l'invito, Eva Hennessey si trovava a Praga per danzare nel ruolo di Odette, del Lago dei cigni. Di ritorno a Parigi, una settimana più tardi, ritirò la posta dalla cassetta stracolma e, mentre era sull'ascensore un po' sgangherato che saliva al quinto piano, controllò rapidamente le varie bollette da pagare e le riviste di danza che aveva ricevuto. D'un tratto, però, la sua attenzione venne catturata dal tipico francobollo australiano dai colori accesi, e quando lesse il timbro postale – Emerald Bay – avvertì una fitta al petto che le tolse il respiro.

    Non era nostalgia di casa. No. Eva aveva un rapporto decisamente complicato con la cittadina sul mare in cui era cresciuta. In effetti preferiva evitare di ripercorrere quel periodo della propria vita, perché immancabilmente si ritrovava a pensare a Griffin Fletcher... e a qualcosa che purtroppo non avrebbe mai dimenticato.

    Aveva fatto del proprio meglio per lasciarsi tutto alle spalle. Aveva dovuto farlo. Tanto tempo prima.

    Entrò nell'appartamento in cui viveva da dieci anni, provando una piacevole sensazione di conforto. In effetti si era innamorata di quel posto dal primo momento in cui vi aveva messo piede. Le tonalità crema, ravvivate da qualche tocco di blu, creavano un ambiente accogliente mentre le grandi finestre che dominavano un'intera parete del soggiorno regalavano una vista suggestiva sui tetti delle case, sulle guglie delle chiese e sulla Torre Eiffel. Eva non si stancava mai di guardare quel monumento che si illuminava, di sera.

    Sorrise, guardandosi intorno. Lì c'erano le testimonianze dei suoi numerosi viaggi: i bellissimi copricuscini, le ceramiche bianche e blu che provenivano da tutta Europa, i vasi pieni di conchiglie e sassi che aveva raccolto sulle spiagge della Grecia, dell'Italia, della Spagna e dell'Inghilterra. Lì c'erano così tanti bei ricordi, che contrastavano con quelli più tristi del suo passato.

    Appoggiò le valigie sul pavimento e mise la busta che proveniva dall'Australia, così come il resto della posta, sul tavolino da caffè, quindi andò nella stanza da bagno e fece una lunga doccia calda, massaggiando con il getto bollente l'anca dolorante. Lavò e tamponò i capelli scuri, che poi lasciò sciolti sulle spalle, mentre indossò dei comodi leggings e una maglietta larga.

    Avrebbe pensato più tardi alla cena. Una semplice omelette sarebbe stata sufficiente. Prima, però, si sarebbe rilassata bevendo un bicchiere di vino, un piccolo vizio che si poteva concedere ora che il tour era finito.

    Rimanendo appallottolata sul divano, con un cuscino dietro la schiena per supportare l'anca dolorante e il bicchiere di vino in una mano, prese la busta che proveniva dall'Australia e la aprì. Dentro trovò una cartolina che raffigurava una tipica spiaggia del Queensland, con un messaggio sotto l'immagine: un invito a una rimpatriata con i compagni di classe per festeggiare vent'anni dal diploma.

    Dove: Emerald Bay Golf Club

    Quando: sabato, 20 ottobre

    Eva sentì il cuore fermarsi, mentre un'ondata di ricordi le sfilò davanti agli occhi. La spiaggia in estate e l'emozione di cavalcare le onde sul surf. Il tronco della palma contro cui si appoggiava quando era seduta sulla sabbia a mangiare fish and chips in un cartoccio di carta. L'odore della crema solare e della citronella.

    Le finestre della classe spalancate, nelle giornate estive, per lasciare entrare la brezza del mare. E poi, nonostante tutti i suoi sforzi per tenere lontano dalla mente quell'immagine, lui: Griffin Fletcher.

    Griff seduto al banco dietro al suo, in classe, con i capelli spettinati e le spalle larghe, che le sorrideva ogni volta che lei si voltava.

    Griff sul campo da calcio, che correva con le sue gambe veloci e atletiche, per segnare un gol.

    Griff che la teneva stretta a sé, al buio, e le baciava delicatamente le labbra.

    E poi, in mezzo a quei dolci ricordi, le piombò addosso il suo terribile segreto.

    Basta così.

    Eva sapeva perfettamente come avrebbe risposto a quell'invito. Ovviamente non lo avrebbe accettato. Avrebbe ringraziato i suoi ex compagni di classe per essersi ricordati di lei, ma purtroppo aveva un'agenda fitta d'impegni.

    Ed era vero. Tra non molto, infatti, avrebbe cominciato le prove per Lo Schiaccianoci e non le sarebbe rimasto tempo libero. E, comunque, per quale assurda ragione sarebbe dovuta tornare a Emerald Bay? Sua madre non viveva più lì. Da diversi anni, da quando si era risposata, si era stabilita a Cairns. Quanto ai suoi ex compagni di classe e a ciò che rappresentavano, ormai si era lasciata tutto alle spalle e non avrebbe avuto senso fare un tuffo nel passato.

    Negli ultimi vent'anni aveva lavorato duramente per realizzare il suo sogno e adesso era orgogliosa di ciò che era diventata. Si era esibita come prima ballerina in Giselle, Cenerentola, Romeo e Giulietta, aveva calcato le scene dei teatri di tutta Europa, e questa era la ricompensa per i grandi sacrifici che aveva fatto. Sulle riviste veniva definita una ballerina dotata di una tecnica pulita e perfetta e di una straordinaria espressività poetica. Il pubblico la acclamava ovunque danzasse. I suoi camerini erano sempre pieni di fiori da parte degli ammiratori.

    Ora la sua vita era così diversa da quella che aveva vissuto nella cittadina tranquilla in cui era cresciuta. Era come essere su un altro pianeta. Se fosse tornata a Emeral Bay, dunque, oltre a riaprire vecchie ferite, si sarebbe sentita un'aliena.

    Eppure non rispose subito, ma si ripromise che lo avrebbe fatto l'indomani, rifiutando gentilmente l'invito, così Emerald Bay sarebbe tornata a essere solo un ricordo lontano.

    Le api ronzavano sulla siepe e i bambini ridevano e gridavano allegri, mentre giocavano nella parte più bassa della piscina, ai cui bordi erano sedute le madri con le gambe a penzoloni, che sorseggiavano i loro Pimm's. Il profumo delle cipolle arrosto riempiva l'aria tiepida di quel tipico sabato pomeriggio nei sobborghi di Brisbane.

    Griff Fletcher aveva invitato i suoi due vecchi amici, con le rispettive famiglie, per ricambiare la loro ospitalità, mentre la sua fidanzata, Amanda, era a Sydney per lavoro. Non che volesse escludere Amanda, solo che lei non conosceva i ragazzi da così tanto tempo; inoltre era molto più giovane delle loro mogli, e non le piacevano particolarmente i bambini piccoli.

    Mentre Griff metteva sul barbecue due bistecche, i suoi amici si servirono delle birre, tenendogli compagnia.

    «Che cosa ne pensi della rimpatriata con i compagni di classe?» gli domandò Tim, che, come Griff, si era trasferito nella capitale del Queensland. «Hai intenzione di venire?»

    Griff si strinse nelle spalle. Sapeva che Tim e Barney avrebbero affrontato l'argomento, ma lui non era molto interessato. «Non credo.»

    Tim fece una smorfia delusa. «Non sei curioso di rivedere i tuoi vecchi compagni di classe? Non hai voglia di sapere le novità?»

    Griff ridacchiò. «Mi basta frequentare voi due.»

    Entrambi lo guardarono imbronciati. «So che ormai sei un affermato avvocato» gli fece notare Tim, «ma non credevo che fossi diventato uno snob.»

    Di nuovo Griff si strinse nelle spalle, mentre girava le salsicce per i bambini. «Semplicemente non capisco che senso abbia rivivere il passato. Si sa che cosa succede durante queste rimpatriate. Si presentano solo le persone che hanno fatto carriera o quelle che hanno avuto una dozzina di figli, e non fanno altro che vantarsi oppure spettegolare sugli assenti.»

    «Come sei cinico.»

    «Ovviamente non stavo parlando di voi due, ragazzi.»

    «Sei mai stato a una rimpatriata di scuola?» gli domandò uno dei due.

    «No, ma non è difficile...»

    «Io sì» intervenne Barney. «I miei genitori vivono ancora a Emerald Bay, quindi spesso vado a trovarli. Ho partecipato a quella per il decimo anno dalla fine delle superiori e devo dire che è stato piacevole. Alcuni ex compagni di classe erano completamente cambiati, altri invece erano uguali a come li ricordavo. Abbiamo riso tanto e ci siamo raccontati le nostre esperienze. È stato interessante.»

    «Vedi?» intervenne Tim con un sorriso trionfale.

    Griff si strinse di nuovo nelle spalle, poi tolse dal fuoco le cipolle abbrustolite e si rivolse alle signore. «Le bistecche sono quasi pronte.»

    «D'accordo» reagì Kylie, la moglie di Tim. «Ora cerchiamo di fare uscire i bambini dall'acqua.»

    Tim, intanto, si avvicinò a Griff. «Non credo che Eva Hennessey ci sarà.»

    Griff gelò e si detestò per avere avuto quella reazione. Che importanza aveva se avrebbe incontrato o meno una ragazza che aveva conosciuto un secolo prima?

    Certo, Eva era stata il suo primo amore, ma ormai lui aveva superato la delusione che aveva provato quando lei era sparita improvvisamente. Erano passati vent'anni ed era andato avanti con la propria vita. Si era laureato, aveva fatto carriera e aveva anche frequentato un gran numero di donne eleganti e piene di fascino. Dunque non aveva motivo di voler evitare Eva.

    Non aveva motivo, però, nemmeno di volerla rivedere!

    «Ovvio che non ci sarà» rispose, orgoglioso di essere riuscito a usare un tono indifferente e di non avere aggiunto che Eva non si sarebbe fatta vedere perché era troppo famosa e impegnata per degnarsi di partecipare a un evento così poco importante.

    «Barney ha già accettato l'invito» affermò Tim. «Non è vero Barnes?» chiese all'amico che si era allontanato per recuperare una palla volata fuori dalla piscina.

    Barney alzò i pollici.

    «Inoltre sarebbe divertente ritrovarsi tutti e tre a Emerald Bay» insistette Tim. «I Tre Amici di nuovo insieme, senza mogli e figli. Come ai vecchi tempi.» Griff stava per rispondere, ma Tim lo bloccò. «Pensaci, Griff. Potremmo approfittarne per rilassarci nel pub davanti alla spiaggia, cavalcare le onde, fare snorkeling e vedere la barriera corallina.»

    In effetti era un programma allettante.

    Griff doveva riconoscere che aveva trascorso degli anni indimenticabili con i suoi compagni, sulle spiagge di Emerald Bay.

    I suoi genitori si erano trasferiti in città appena lui aveva terminato la scuola, e ormai non ricordava più quando era stata l'ultima volta in cui aveva indossato maschera e pinne per immergersi alla ricerca delle bellezze segrete del mare.

    E pensare che un tempo, invece, il mare era stata la sua vita. Di giorno, ma anche di notte, quando il ritmo lento e regolare delle onde lo aveva cullato dolcemente.

    Ora, invece, l'unica attività che svolgeva in acqua era remare sul fiume di Brisbane, che era piatto e marrone.

    Il mare era un altro mondo. E Emerald Bay era speciale.

    Inoltre, Tim e Barney erano importanti per lui. Amanda non provava molta simpatia nei loro confronti, perché era un po' snob e preferiva uscire con i colleghi avvocati di Griff e le rispettive fidanzate. Tim lavorava in una banca e Barney era un elettricista, quindi non avevano certamente il tenore di vita di Griff.

    Lui, però, adorava stare in compagnia dei suoi amici e sarebbe stato assurdo

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