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Intrigo spagnolo: Harmony Collezione
Intrigo spagnolo: Harmony Collezione
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E-book154 pagine2 ore

Intrigo spagnolo: Harmony Collezione

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Info su questo ebook

L'illusione di averlo dimenticato è durata il tempo di uno sguardo. In quei cinque lunghi anni, Diego non ha smesso nemmeno per un giorno di pensare a lei. A quella bellissima ragazza inglese conosciuta in Spagna, che era riuscita a fargli battere il cuore come nessuna donna prima di allora. E che, senza un motivo apparente, all'improvviso l'aveva piantato in asso con una scenata a effetto. Quando Diego incontra di nuovo Lisa Pennington in Inghilterra, i ricordi si riaffacciano prepotenti, gridandogli di fare una cosa sola: baciarla e poi portarla via con sé! Anche in lei sembra riaccendersi la fiamma di un tempo, ma Diego non può dimenticare l'affronto subito anni prima; così, quando viene a sapere che la rivista per cui Lisa lavora naviga in cattive acque, non esita nemmeno un secondo a mettere in atto il suo piano.
LinguaItaliano
Data di uscita9 set 2016
ISBN9788858954355
Intrigo spagnolo: Harmony Collezione
Autore

Diana Hamilton

Prolifica autrice inglese, adora la bellissima villa in stile Tudor in cui vive con il marito.

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    Anteprima del libro

    Intrigo spagnolo - Diana Hamilton

    successivo.

    1

    Agitata da una spiacevole mescolanza di nervosismo ed eccitazione, Lisa si sentiva molto a disagio.

    Frugò nella borsetta per cercare un fazzoletto con cui asciugarsi il viso. Stava sudando come se si fosse trovata davanti a una fornace. Cercò di convincersi che era colpa del caldo tramonto spagnolo e si impose di non pensarci. Avrebbe finito con l'avere un aspetto impresentabile se non si fosse data una calmata. E questo non doveva succedere.

    Doveva apparire serena e rilassata, se non altro per contrastare la reazione di Ben. Così tirò fuori l'astuccio del trucco. Il fondotinta color crema attutiva l'abbronzatura che aveva acquisito durante le ultime otto settimane e l'ombretto argentato metteva in risalto la forma e il colore blu scuro dei suoi occhi, mentre il rossetto di tono acceso le dava una parvenza di coraggio.

    Era andata in giro in pantaloncini e maglietta per tutta la vacanza, ma per quella sera aveva scelto un abito di seta verdeargento, elegante e sofisticato. Non avrebbe mai potuto indossare uno straccetto qualsiasi per mostrarsi in pubblico nel più lussuoso hotel di Marbella.

    Il giorno dopo lei, Ben e Sophie sarebbero tornati in Inghilterra, ma prima tutti avrebbero conosciuto le reali intenzioni di Diego. Rabbrividì assalita da una nuova ondata di nervosismo.

    Diego. Oh, quanto lo amava! Non sarebbe riuscita a esprimerlo con le parole. Nelle ultime sette settimane era diventato tutto il suo mondo, il centro di tutti i suoi pensieri, di ogni suo respiro. E anche lui l'amava, ne era certa. Saperlo era meraviglioso, e quella sera lui avrebbe chiarito le proprie intenzioni. Altrimenti perché le avrebbe proposto di incontrarla, con i suoi amici, nel discobar di un hotel tanto esclusivo? Lui sapeva quanto Ben e Sophie, figli gemelli del socio di suo padre, le fossero vicini. Erano sempre stati inseparabili, specialmente dopo la morte della madre di Lisa, avvenuta quattro anni prima.

    La giovane incrociò le dita, sperando che tutto andasse liscio, e che Ben non saltasse fuori con qualche osservazione offensiva per l'orgoglio spagnolo di Diego. Sarebbe stato terribile se le tre persone che amava di più fossero arrivate ai ferri corti.

    Raddrizzando il capo e sentendo sulle spalle nude la carezza dei lunghi capelli biondi, si arrischiò a gettarsi intorno uno sguardo furtivo. Ben, che le camminava al fianco, sembrava interessato alle automobili di lusso che attraversavano il lungomare. In quel momento non la stava guardando, ma lei sapeva che, se l'avesse fatto, un'espressione di disapprovazione gli si sarebbe dipinta sul bel viso.

    A vent'anni, maggiore di lei solo di due anni, a volte si comportava come se fosse stato suo nonno!

    Lisa sospirò, rammentando i pungenti commenti dell'amico quando, per spiegargli perché aveva trascorso così poco tempo con lui e Sophie, aveva dovuto confessargli che aveva conosciuto qualcuno.

    Non avrebbe mai immaginato di trovare l'amore della sua vita proprio in Spagna dove era venuta quasi controvoglia, quando invece aveva progettato di trascorrere la lunga vacanza viaggiando con lo zaino in lungo e in largo per tutta l'Europa.

    «Si chiama Diego Rodriguez. È spagnolo» aveva detto a Ben, tacendo il fatto che era l'uomo più incredibilmente bello che esistesse sulla faccia della terra.

    «Quanti anni ha questo giovanotto?» aveva chiesto l'amico, sollevando un sopracciglio con aria critica. «Suppongo che sia disoccupato, dato che passate tutta la giornata insieme» aveva concluso.

    «Supposizione sbagliata!» aveva puntualizzato Lisa, sollevando il mento con aria di sfida. «Diego lavora quasi tutte le sere nel ristorante di un hotel di Marbella, per questo è libero di trascorrere la giornata con me! E se vuoi saperlo, ha ventidue anni.»

    Aveva solo quattro anni più di lei ed era così bello, snello, bruno e perfetto, che il cuore le batteva forte solo a guardarlo.

    «E così ti sei fatta rimorchiare da un cameriere spagnolo. Che banalità!» aveva commentato Ben.

    Pensando a quel battibecco Lisa non aveva potuto fare a meno di sorridere ed era tornata con la mente al suo primo incontro con il giovane che amava. Aveva trascorso la prima settimana di vacanza con i due amici nella grande casa in collina che avevano preso in affitto. Aveva giocato a golf con loro, aveva guardato le vetrine dei negozi di lusso e preso il caffè nei bar alla moda della zona più esclusiva.

    Alla fine si era stancata e aveva preferito andare a esplorare l'entroterra a piedi, vestita in modo semplice e pratico con pantaloncini e maglietta e un comodo paio di scarpe da ginnastica. Durante la passeggiata, aveva sentito troppo tardi il ronzio di uno scooter dietro la curva di uno stretto sentiero. Lei era finita distesa sull'erba e il giovane in sella aveva frenato bruscamente slittando da una parte.

    Con un balzo era arrivato al suo fianco per aiutarla ad alzarsi. Gli occhi scuri colmi di preoccupazione, il viso abbronzato dai lineamenti aristocratici e orgogliosi, il corpo perfetto nei vecchi jeans e nella maglietta nera scolorita, a Lisa era bastato uno sguardo per rimanere fulminata mentre il cuore le saltava in gola.

    Mentre lui le chiedeva con gentilezza se si sentiva bene, i suoi occhi neri ombreggiati dalle lunghe ciglia mandavano messaggi silenziosi agli occhi blu di lei e le sue forti mani le circondavano le spalle sottili trasmettendole una sensazione indescrivibile.

    Era così che era cominciata, e lei non si sarebbe più fatta gioco dell'idea di innamorarsi a prima vista.

    Quando Ben aveva espresso la propria disapprovazione, Sophie aveva commentato con tono leggero: «Ogni ragazza ha diritto a vivere un'avventura romantica in vacanza, una volta nella vita. Purché la situazione non le sfugga dalle mani».

    «Spero che la situazione non ti sia ancora sfuggita dalle mani, o non è così?» si era affrettato a chiedere l'amico, sempre più preoccupato.

    Se fosse stato così, non l'avrebbe certo raccontato a lui! Ma non era accaduto nulla di irreparabile. I baci e le carezze di Diego l'avevano infiammata facendole provare il tormento del desiderio, ma lui si era sempre tirato indietro. Con la sua voce calda e profonda le aveva spiegato: «Tu sei molto giovane, querida. Un giorno sarai la mia sposa. Fino ad allora, angelo mio, considero la tua purezza al di sopra di ogni cosa».

    «È una proposta di matrimonio?» gli aveva chiesto con voce tremante. Lui era ciò che desiderava di più al mondo, le sembrava di vivere in una fiaba.

    «Ma certo. Tu sei il mio angelo. Ti amo davvero.» Con la punta del dito le aveva accarezzato il contorno delle labbra.

    Lisa non riusciva quasi a parlare, sopraffatta dalla felicità, ma era riuscita a mormorare: «Quando?».

    «Quando verrà il momento. Quando avrai finito l'università.»

    «Ma ci vorranno anni!» aveva protestato lei, liberandosi dall'abbraccio.

    Lui le aveva preso le mani. «Il nostro amore non ha fine, il tempo non potrà alterarlo.» Le aveva sorriso con calore. «Anch'io ho delle cose da fare. Il tempo passerà in fretta. Prenderai delle vacanze, e io ti dirò dove sarò in modo che tu possa raggiungermi.» Il sorriso si era allargato mentre la prendeva in giro. «Hai un padre ricco. Li pagherà lui i biglietti aerei!»

    Lisa gli aveva tenuto il broncio per tutto il giorno. Se l'avesse amata quanto lei lo amava, non avrebbe voluto aspettare neanche un minuto!

    Ma rimanendo sveglia quella notte aveva formulato un piano perfetto. Sarebbe tornata in Inghilterra e avrebbe parlato con suo padre, a cui non importava quello che lei faceva, purché non gli desse dei fastidi. Quindi sarebbe tornata a trascorrere con Diego i mesi successivi. Entro la fine dell'anno sarebbero diventati così vicini che lui non sarebbe più riuscito a farla ripartire.

    «Non hai altro da aggiungere? Immagino che tu gli abbia detto chi sei...» le aveva chiesto Ben mentre facevano colazione.

    «Certo che gliel'ho detto!» aveva risposto lei senza capire.

    «Gli hai detto che tuo padre è comproprietario di un mensile prestigioso? Che pubblichiamo Lifestyle oltre ad altre riviste meno esclusive? Che le nostre famiglie sono facoltose?»

    «Ecco che parla il ragioniere!» lo aveva canzonato Lisa. Ben aveva appena finito un corso di contabilità aziendale, e al ritorno in Inghilterra sarebbe entrato a far parte dell'ufficio amministrativo di Lifestyle.

    «No» aveva risposto Ben pacato. «È un amico che parla, preoccupato per la tua felicità. Marbella è un posto per benestanti. Attrae come le mosche imbroglioni e parassiti. Uomini che vanno a caccia di donne ricche per trarne profitto. A proposito, il tuo cameriere spagnolo è già riuscito a ottenere qualcosa da te?»

    «Certo che no!» aveva esclamato la ragazza coprendosi di rossore colpevole. Non era stato Diego a chiederle il costoso orologio che lei gli aveva regalato. Le aveva solo spiegato di aver perso il suo, quando lei gli aveva chiesto se fosse ora di tornare a casa dalla piccola spiaggia isolata dove avevano trascorso la giornata insieme.

    Quella sera, mentre Sophie e Ben ammiravano le imbarcazioni di lusso ancorate nel porto, lei era riuscita a sgattaiolare in una gioielleria, sapendo che lui non aveva molti soldi da spendere. La paga di un cameriere non doveva essere niente di speciale, e lui aveva bisogno di un orologio.

    «E poi a Diego non piace Marbella» aveva replicato, cambiando discorso. «Non ci andiamo mai insieme, lui dice che è troppo sgargiante, che non è la vera Spagna. Esploriamo piccoli villaggi in collina e spiagge poco frequentate.»

    Amava Ben come un fratello, ma lo aveva quasi odiato per aver insinuato che il suo adorato Diego si interessasse a lei solo per i benefici che poteva trarne. Non aveva nessuna intenzione di raccontargli del sottile orologio d'oro che gli aveva regalato.

    «Quando ce lo farai conoscere?» si era intromessa Sophie per calmare le acque.

    Non aveva saputo che cosa rispondere. Una volta aveva suggerito che uscissero tutti e quattro insieme perché desiderava che Diego conoscesse i suoi migliori amici, ma lui le aveva detto che era un uomo egoista e la voleva tutta per sé.

    E adesso, finalmente, stavano per incontrarsi ed era stato proprio lui a proporlo. Ben aveva commentato la cosa in modo secco. «Ha scelto il locale più costoso che potesse trovare. Mi chiedo chi pagherà il conto alla fine.»

    Si stavano avvicinando al luogo dell'appuntamento. L'hotel bianco e modernissimo si affacciava sulla spiaggia orlata di palme. Lisa sentì il cuore battere forte. Sarebbe andato tutto bene, doveva andare bene! Ben si sarebbe rimangiato le sue insinuazioni offensive dopo aver capito che uomo eccezionale fosse Diego.

    D'altra parte, riusciva a capire le sue perplessità. Fin da quando erano bambini l'aveva sempre protetta. Lo faceva ancora adesso, forse perché era esile e piccola di statura. Se fosse stata come Sophie, alta e prosperosa, forse l'amico avrebbe riposto più fiducia nelle sue capacità di badare a se stessa.

    Naturalmente per lei questo non influiva affatto sui suoi sentimenti nei confronti dell'uomo che era decisa a sposare. Ma non voleva litigare con Ben, gli voleva troppo bene.

    «Hey, voi due, venite a vedere!» gridò Sophie che era rimasta indietro, impegnata nella sua occupazione preferita. Aveva il naso incollato alla vetrina di una boutique elegante. «Secondo voi il mio sedere sembrerebbe troppo grosso se mi mettessi quello?»

    Sempre disponibile ad accontentare i desideri della sorella, Ben l'aveva raggiunta sorridendo, mentre Lisa era rimasta al suo posto, troppo agitata per interessarsi alle vetrine.

    Gettò un'occhiata nervosa all'orologio di platino Jaeger-Le Coultre, regalo per il diciottesimo compleanno che le aveva fatto suo padre, convinto che gli oggetti di valore potessero sostituire la mancanza di ogni segno di affetto paterno. Mancava ancora mezz'ora

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