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Una sposa sotto l'albero: Harmony Collezione
Una sposa sotto l'albero: Harmony Collezione
Una sposa sotto l'albero: Harmony Collezione
E-book112 pagine54 minuti

Una sposa sotto l'albero: Harmony Collezione

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Info su questo ebook

Sono passati quattro anni da quando Chantelle Leone ha lasciato la Grecia per sfuggire al suo passato, mettendo la parola fine a una relazione diventata troppo pericolosa per il suo cuore. E ora che Dimitri Cristopoulis, facoltoso magnate greco, è riuscito a ritrovarla, si sente perduta. Lui ha ancora il potere di sconvolgere i suoi sensi con uno sguardo, ma quando le propone un matrimonio di convenienza la rabbia in lei insorge potente come un urgano. Dimitri, però, non è disposto a lasciarla andare e farà tutto ciò che è in suo potere per trasformare quella donna fiera e battagliera in una dolce sposa di Natale.

LinguaItaliano
Data di uscita10 feb 2014
ISBN9788858919255
Una sposa sotto l'albero: Harmony Collezione
Autore

Helen Bianchin

Helen è nata e cresciuta in Nuova Zelanda. Amante della lettura e dotata di grande fantasia, ha iniziato a scrivere storie sin dall'adolescenza. I passatempi di Helen spaziano fra il tennis, il ping-pong, lo judo e la lettura. Inoltre adora il cinema e conduce un'intensa vita sociale.

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    Anteprima del libro

    Una sposa sotto l'albero - Helen Bianchin

    Titolo originale dell’edizione in lingua inglese:

    A Christmas Marriage Ultimatum

    Mills & Boon Short Stories

    © 2003 Helen Bianchin

    Traduzione di Valentina D’Antoni

    Questa edizione è pubblicata per accordo con

    Harlequin Enterprises II B.V. / S.à.r.l Luxembourg.

    Questa è un’opera di fantasia. Qualsiasi riferimento a fatti o

    persone della vita reale è puramente casuale.

    Harmony è un marchio registrato di proprietà

    Harlequin Mondadori S.p.A. All Rights Reserved.

    © 2012 Harlequin Mondadori S.p.A., Milano

    eBook ISBN 978-88-5891-925-5

    www.eHarmony.it

    Questo ebook contiene materiale protetto da copyright e non può essere copiato, riprodotto, trasferito, distribuito, noleggiato, licenziato o trasmesso in pubblico, o utilizzato in alcun altro modo ad eccezione di quanto è stato specificamente autorizzato dall’editore, ai termini e alle condizioni alle quali è stato acquistato o da quanto esplicitamente previsto dalla legge applicabile. Qualsiasi distribuzione o fruizione non autorizzata di questo testo così come l’alterazione delle informazioni elettroniche sul regime dei diritti costituisce una violazione dei diritti dell’editore e dell’autore e sarà sanzionata civilmente e penalmente secondo quanto previsto dalla Legge 633/1941 e successive modifiche.

    Questo ebook non potrà in alcun modo essere oggetto di scambio, commercio, prestito, rivendita, acquisto rateale o altrimenti diffuso senza il preventivo consenso scritto dell’editore. In caso di consenso, tale ebook non potrà avere alcuna forma diversa da quella in cui l’opera è stata pubblicata e le condizioni incluse alla presente dovranno essere imposte anche al fruitore successivo.

    1

    Chantelle infilò l’ultima busta nel bagagliaio e lo chiuse. Riportò il carrello della spesa nella più vicina area preposta, ignorando l’addetto del supermercato che si era avvicinato per aiutarla. Poi, tirò fuori adagio la Lexus di sua madre dal parcheggio e si unì al traffico verso nord.

    Fortunatamente, guidare tenendo la sinistra dopo quattro anni di assenza non si era rivelato affatto un problema. Con un sorriso soddisfatto fece scivolare gli occhiali da sole sul naso per proteggersi dalla luce abbagliante del sole estivo mentre si dirigeva verso le Sovereign Islands, un complesso esclusivo di proprietà prestigiose situato sulla Gold Coast del Queensland, elegante come solo le nuove costruzioni sanno essere e sufficientemente appartato per garantire la privacy ai residenti e agli ospiti. La prima volta che vi aveva messo piede era rimasta incantata dall’atmosfera e dalla bellezza del territorio, attraversato da diversi corsi d’acqua costellati da imbarcazioni e cabinati armeggiati di fronte alle case lungo il litorale.

    Un panorama idilliaco, pensò approvando con tutto il cuore la scelta dei suoi genitori di trasferirsi lì e abbandonare lo stile di vita frenetico di Sydney. La scelta di sua madre e del suo patrigno, si corresse mentalmente un attimo dopo, anche se Jean-Paul aveva assunto il ruolo di padre quando lei aveva solo nove anni. Troppo tempo prima per considerarlo meno di un amatissimo papà.

    Negli ultimi anni sono cambiate molte cose, commentò tra sé e sé.

    Chi lo avrebbe mai detto che a ventiquattro anni avrebbe gettato al vento il suo lavoro in un’importante farmacia di Sidney rinunciando a un appartamento moderno, alla famiglia e agli amici per trasferirsi nella villetta che i genitori avevano acquistato nel nord della Francia?

    Eppure, quattro anni prima, era sembrato il posto perfetto dove rifugiarsi dopo la fine di una relazione breve e appassionata.

    Un mese dopo il suo arrivo aveva scoperto di essere incinta, così aveva deciso di restare. Aveva trovato lavoro in una farmacia del posto e aveva avuto il bambino: un bellissimo maschietto dagli occhi e i capelli corvini che aveva chiamato Samuel. Mantenersi da sola era ormai una questione di orgoglio e i suoi genitori andavano a trovarla almeno due volte l’anno.

    Ora, dopo quattro anni di assenza, aveva portato Samuel in Australia per il suo primo Natale nell’emisfero meridionale.

    «Niente neve» gli aveva spiegato quando l’airbus era atterrato all’aeroporto di Brisbane, due giorni prima, e si era rallegrata dello stupore mostrato da suo figlio per il cambiamento climatico quando aveva riabbracciato i nonni.

    Com’è semplice la vita per un bambino, pensò Chantelle mentre attraversava il primo dei tre ponti che conducevano a casa di Anouk e Jean-Paul, in una delle sette isole che davano forma alla zona residenziale delle Sovereign Islands.

    I bambini rispondono all’amore e all’affetto e suo figlio non faceva eccezione. Bilingue, parlava correntemente inglese e francese. Era alto per la sua tenera età, aveva folti capelli scuri e due bellissimi occhi neri, con un sorriso che scioglieva il cuore: era suo padre in miniatura.

    Chantelle scosse la testa per scacciare la gelida sensazione che le scivolava lungo la schiena ogni volta che ripensava all’uomo che era il padre di suo figlio.

    Dimitri Cristopoulis. Innegabilmente greco, istruzione americana, alto, moro e attraente. Un imprenditore sulla trentina che si occupava della compravendita di alberghi e appartamenti di lusso in diverse metropoli in tutto il mondo.

    Persino ora, l’immagine di lui era ancora vivida nella sua mente proprio come quattro anni prima: il suo viso dai lineamenti scolpiti, la carnagione olivastra, gli occhi neri lucenti e due labbra sulle quali morire.

    Sexy, sensuale e incredibilmente fatale, era questo che aveva pensato di lui la prima volta che aveva incontrato il suo sguardo in un ristorante di Sydney.

    Non si era sbagliata. Era tutte e tre le cose e molto... molto altro ancora. Lei, che era straordinariamente selettiva quando si trattava di condividere il proprio corpo, gli si era concessa volentieri dopo la prima sera.

    Per un mese si erano divertiti, godendo l’uno dell’altra con una passione che le aveva rapito il cuore. Per poi vedere andare tutto in pezzi all’arrivo di un’attrice che pretendeva di essere la sua promessa sposa.

    Nel confronto che aveva preceduto la dolorosa separazione non erano certo mancate accuse e litigate e Chantelle se ne era andata o, per restare in tema, era uscita di scena facendo giurare ai suoi genitori di non rivelare a nessuno dove fosse. Nel tentativo di rifarsi una vita, una nuova identità, era tornata a utilizzare il suo nome di nascita: Chantelle Leone.

    Svoltò nel viale che ospitava l’elegante casetta in cui si erano ritirati i suoi l’anno prima lasciando la residenza di Sydney. Usò il telecomando per aprire il cancello e parcheggiare l’auto.

    Jean-Paul arrivò non appena lei aprì il portabagagli e insieme presero le buste della spesa e le portarono dentro.

    «Maman, maman!»

    Chantelle posò le buste sul tavolo della cucina e allargò le braccia per sollevare suo figlio. «Ciao, mon ange. Hai fatto il bravo con la nonna?»

    «Bravissimo!» la rassicurò Samuel gettandole le braccia al collo. «Stasera facciamo una festa» le disse, stampandole dei baci sulla guancia. «Nonna dice che sono un ospite importante.»

    «Importantissimo» confermò lei stringendolo forte. Era la persona più importante della sua vita e si era sempre assicurata che sapesse quanto lo amava. «Dopo pranzo devi fare un bel riposino, d’accordo? Così stasera sarai al massimo e tutti ti troveranno assolutamente adorabile.»

    «Assolutamente.»

    Chantelle ridacchiò e affondò le labbra nell’incavo del suo dolce collo. Stava sviluppando un delizioso senso dell’umorismo e il suo sorriso... prometteva di avere lo stesso devastante effetto dell’uomo con il quale lo aveva concepito.

    Un fatto che le straziava il cuore più di quanto non volesse ammettere. La somiglianza tra padre e figlio stava rapidamente diventando evidente. Troppo evidente, notò e rendeva difficile togliersi Dimitri Cristopoulis dalla mente.

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