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Quasi Natale
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E-book78 pagine57 minuti

Quasi Natale

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Info su questo ebook

Dopo tanti anni, tutto ciò che Adair Hutton desidera è passare il Natale con la sua famiglia. Come infermiera itinerante è stata in giro per tutto il paese, godendosi ogni minuto del suo lavoro, ma, ora, vorrebbe ristabilirsi nella sua città natale.

Tornare a casa diventa più difficile del previsto e, per riuscire nell'impresa, Adair deve fare affidamento su un affascinante sconosciuto, un pullman Greyhound, un Uber e un aereo. La strada di casa non è sempre così semplice.

Easton è un fumettista e può lavorare da dovunque desideri e non ha fretta di raggiungere Seattle, anche perché non ha familiari lì ad aspettarlo. Quando una bellissima sconosciuta ha bisogno del suo aiuto per tornare a casa per le vacanze, si butta subito a capofitto, forse anche con il cuore.

LinguaItaliano
Data di uscita4 mar 2021
ISBN9781071562277
Quasi Natale
Autore

Sharon Kleve

Sharon Kleve was born and raised in Washington and currently lives on the Olympic Peninsula with her husband and two cats. When not writing, and working full-time, she can usually be found either curled up in her recliner with her cats and a good book or in the kitchen making cheese or baking sourdough bread or bagels. Sharon is a multi-published author of contemporary romance with over twenty stories published in eBook, paperback, on audio and translated into six different foreign languages. She has written New Adult and Romantic Suspense, but what brings her the most joy is writing Romantic Comedies. She loves giving her characters the happily ever after they deserve—with a few laughs and maybe a few bumps and bruises along the way.

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    Anteprima del libro

    Quasi Natale - Sharon Kleve

    Quasi Natale

    Border

    Sharon Kleve

    Estratto da Quasi Natale

    I miei occhi si spostarono su un ragazzo seduto sul pavimento accanto al Gate 23, era lo stesso ragazzo della macchina Uber.  Aveva i capelli lunghi color biondo-castano, che scendevano come onde intorno alle spalle, una folta barba incolta, i baffi e indossava un cappello da Babbo Natale abbassato sugli occhi. Le sue braccia erano rilassate, piegate sulla vita, aveva le gambe incrociate alle caviglie e indossava stivali da lavoro in pelle nera rovinata. Vedendo il suo petto alzarsi e abbassarsi delicatamente, immaginai che stesse dormendo. I pantaloni color kaki e la camicia a maniche lunghe color marrone chiaro erano stropicciati e sembrava che anche la sacca da viaggio avesse visto giorni migliori. Anche senza vederne gli occhi, il suo corpo snello e magro trasudava forza e sex-appeal.

    All'improvviso, lo sconosciuto si stiracchiò, aprì le gambe, si tolse il cappello dalla fronte e mi fece l'occhiolino con uno dei suoi brillanti occhi blu.  Perché no? Ero nello spirito festivo, così gli feci l’occhiolino anche io. Lui sorrise, sbadigliò, abbassò il cappello e sembrò riaddormentarsi. Ero esausta dall’aver dovuto organizzare il viaggio all'ultimo minuto, quindi misi a tacere la voglia di sedermi accanto a lui, appoggiare la testa sulle sue spalle larghe e addormentarmi.

    Capitolo 1

    Signora Hutton? Il conducente Uber, Steve Pryor, mi sorrise dallo specchietto retrovisore della sua Toyota Prius mentre ci allontanavamo dal marciapiede.

    Mi era venuto a prendere nella casa in cui avevo affittato una stanza negli ultimi tre mesi. Ero un'infermiera itinerante e avevo appena concluso il mio ultimo contratto a Hot Springs, nell'Arkansas.

    Sì? risposi. Hot Springs era una piccola cittadina piena di svaghi, attrazioni turistiche uniche, buon cibo e un incredibile allevamento di alligatori. Ogni anno, intorno ai primi di dicembre, potevi farti scattare una foto con un piccolo alligatore con indosso un cappellino da Babbo Natale e poi farti stampare l’immagine su ogni tipo di souvenir. Io avevo fatto fare una mezza dozzina di magliette da regalare a famigliari e amici per Natale.

    Spero che si sia presa abbastanza tempo per raggiungere l’aeroporto, dicono che ci siano 8 km di traffico.

    Accidenti, imprecai sbattendo frustrata la testa sulla portiera, probabilmente non abbastanza se ritardiamo più di un'ora.

    Non si preoccupi, signora Hutton, sorrise, conosco un paio di scorciatoie. Farò del mio meglio per farla arrivare in tempo.

    L’auto era decorata a festa per le vacanze natalizie. Un ornamento scintillante pendeva dallo specchietto retrovisore e sul cruscotto erano appese piccole lucine colorate lampeggianti. Le decorazioni mi tranquillizzarono leggermente, perché i miei genitori amavano un sacco occuparsi delle decorazioni natalizie ogni anno. Grazie, Steve. Lo apprezzerei davvero molto. Ti prego, chiamami Adair.

    Fece un cenno con la testa e mi sorrise.

    Dopo aver lavorato in lungo e in largo negli Stati Uniti negli ultimi anni, avevo deciso che, concluso il mio ultimo contratto, avrei cercato un posto fisso come infermiera vicino alla mia famiglia a Seattle, Washington. Poco dopo aver iniziato a dare un occhio a potenziali posti di lavoro, avevo ricevuto un’offerta generosa al Seattle General Hospital. La mia relatrice all'Arkansas Heart Hospital era un tesoro e aveva compreso il mio desiderio di stare con la mia famiglia per le vacanze. In qualche modo era riuscita a coprire i turni delle mie ultime due settimane di lavoro, così ora avevo tre settimane a disposizione prima di iniziare il nuovo impiego a metà gennaio. Avevo fatto i bagagli e programmato il volo per tornare a casa, senza però avvisare i miei genitori che sarei arrivata per Natale: sarebbe stata una bellissima sorpresa.

    Pochi minuti dopo, Steve mise la freccia e si inserì nella corsia di destra. Dopo un paio di minuti, il traffico rallentò fino a fermarsi.  Steve mise di nuovo la freccia e prese l’uscita successiva.

    Un altro Uber ha preso la nostra stessa uscita. Sembra che anche loro abbiano avuto la nostra stessa idea, scherzò Steve.

    Come fai a sapere che è un Uber?

    Ho visto l'autista dallo specchietto. Lo conosco. Siamo stati licenziati entrambi dalla Huntington Graphics sei mesi fa e non siamo riusciti a trovare lavoro. Abbiamo pensato che questa potesse essere una soluzione temporanea, ma ci piace un sacco e paga molto bene.

    Fantastico! Sono contenta che per entrambi le cose stiano andando bene.

    Grazie, annuì.

    Stavamo percorrendo una strada a due corsie senza traffico visibile, quando l’altro conducente Uber si accostò a noi, ci fece un cenno e sorrise prima di tornare di nuovo dietro di noi. Nei sedili posteriori il passeggero indossava un berretto da Babbo Natale abbassato sugli occhi e sembrava addormentato, poi d’un tratto mi guardò dritto negli occhi e mi fece l'occhiolino. Dopo di che, si rigirò e richiuse gli occhi. I suoi penetranti occhi azzurri mi mandarono un brivido lungo tutta la schiena.

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