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L'estraneo - 7 brevi racconti erotici di Katja Slonawski
L'estraneo - 7 brevi racconti erotici di Katja Slonawski
L'estraneo - 7 brevi racconti erotici di Katja Slonawski
E-book144 pagine2 ore

L'estraneo - 7 brevi racconti erotici di Katja Slonawski

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Info su questo ebook

Il racconto di una donna che non vuole uscire per una cenetta romantica, vuole essere scopata."L'uomo chiude a chiave la porta dietro di loro, la afferra dalla vita e la attira a sé, muovendo la mano lungo l'interno della coscia. Le basta questo per accendersi. Si solleva la gonna e si tira giù le calze poi lascia che l'uomo la faccia piegare sopra il lavabo e le afferri i glutei, sfiorandole le grandi labbra con due dita, sfregandole il clitoride. L'eccitazione le divampa in tutto il corpo come un incendio."L'apertura di un nuovo bar nel suo quartiere le fa riscoprire la voglia di uscire, e un estraneo in abiti eleganti le riaccende di colpo la passione. È stuzzicata dal profumo familiare di sandalo e oliva e inizia a vedere tutto rosa. Non riesce più fare a meno di andare al bar a flirtare con l'estraneo, invece di tornare a casa da suo marito.Questo libro contiene i seguenti racconti brevi: La vigilia di Capodanno - Sera di San Valentino - L'estraneo - Calendario del sesso - La sirena - Una notte di mezza estate - Sentire la sua presenza-
LinguaItaliano
EditoreLUST
Data di uscita17 dic 2020
ISBN9788726484427

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    L'estraneo - 7 brevi racconti erotici di Katja Slonawski - Katja Slonawski

    L'estraneo - 7 brevi racconti erotici di Katja Slonawski

    Translated by LUST

    Copyright © 2020 Katja Slonawski and LUST, an imprint of SAGA Egmont, Copenhagen

    All rights reserved

    ISBN: 9788726484427

    E-book edition, 2020

    Format: EPUB 3.0

    All rights reserved. No part of this publication may be reproduced, stored in a retrieval system, or transmitted, in any form or by any means without the prior written permission of the publisher, nor, be otherwise circulated in any form of binding or cover other than in which it is published and without a similar condition being imposed on the subsequent purchaser.

    Una notte di mezza estate

    Gli altoparlanti dell'auto stavano facendo risuonare a tutto volume una melodia famosa, che ricordava ad Alicia l'ultimo giorno di scuola e l'inizio delle sue vacanze estive, molti anni fa. Alex canticchiò per un po', poi si fermò e iniziò a battere il ritmo sul volante, andando leggermente fuori tempo. Nonostante entrambi i finestrini fossero abbassati per far passare un l'aria, in macchina faceva caldo. Semplicemente non c'era abbastanza vento per rinfrescare l’abitacolo. La coda per il traghetto si era allungata anche se erano partiti da casa prima delle nove di mattina. Lungo tutta la costa, le persone avevano portato le loro barche nell'arcipelago per festeggiare il fine settimana di mezza estate. Chiunque non avesse una barca doveva affidarsi al traghetto per automobili che, potendo trasportare un numero limitato di auto per ogni viaggio, rendeva il viaggio piuttosto lungo e faticoso. Avevano chiacchierato un po’ e Alex aveva cercato con molta cautela di affrontare il proverbiale elefante nella stanza, ritornando velocemente sui suoi passi a ogni tentativo. Era ovvio che voleva dare una mano, ma non sapeva come fare.

    Dai, sarà divertente celebrare la festa di mezza estate su una vera e propria isola idilliaca dell'arcipelago un’affermazione buttata lì, non aspettandosi davvero di ricevere una risposta.

    Alice borbottò qualcosa sulla falsariga di mmm e, per l’ennesima volta, prese il cellulare e aprì Instagram. Alex dette un’occhiata e arricciò il naso.

    Non pensi di aver già fatto il pieno di Instagram per oggi? Disse.

    No rispose in malo modo Alicia… anche se finì col chiudere l'applicazione.

    Beh, se ti va di parlare sono qui rispose Alex, ma non sembrava molto convinto.

    Lo so ribatté aspramente Alicia.

    Ne avevano già parlato. Era stata Alicia ad aver messo fine alla relazione, non Marco. Ormai era passato un mese intero e avrebbe dovuto voltare pagina. Lei lo sapeva bene, ma era difficile pensare a che direzione prendere e come muoversi. Si sentiva come una candida novellina, nonostante fosse adulta, e il cosiddetto mercato dei single era cresciuto così tanto nei pochi anni che era stata coinvolta sentimentalmente con Marco. Non sapeva da che parte cominciare. Alex non riusciva proprio a capirlo. Era rimasto single per tutto il tempo in cui erano stati amici; almeno fino ad ora. Alicia pensava che la nuova ragazza di Alex doveva essere davvero speciale per fargli prendere in considerazione la possibilità di sistemarsi. Avrebbe incontrato Sabine per la prima volta a questa festa di mezza estate che alcuni amici della ragazza stavano organizzando. Lei era già sull'isola a dare una mano nei preparativi. In realtà Alicia non sapeva molto di Sabine, a parte il fatto che Alex era innamorato di questa ragazza… una grande novità per lui. Alicia avrebbe potuto prenderlo in giro per questo, ma resisté alla tentazione. L’avrebbe solo reso nervoso.

    Penso che tu abbia solo bisogno di farti una bella scopata esclamò Alex e guardò nervosamente Alicia.

    Lei fece scappare una risatina ad alta voce.

    E chi vorrebbe mai portare questa faccia spaventosa e malinconica a letto? Non so nulla del sesso che non coinvolga Marco e certamente non so come uscire con qualcuno.

    Alicia si rese conto che le sue parole, anche se intese come uno scherzo, erano dolorosamente vere.

    Dai smettila. Sei un vero schianto le rispose Alex. Questa volta non si girò, ma strinse il volante e tenne gli occhi fissi sul molo.

    Alicia si accorse di quante piccole macchie rosse stessero apparendo sul collo di Alex, come era solito succedere quando era stressato. Che strano. Se non fossero stati amici da quella che sembrava un'eternità, avrebbe pensato che ci stesse provando con lei.

    Ok disse con una risata un po' imbarazzante.

    Rimasero seduti in silenzio per un attimo e Alicia aveva notato che Alex stava cercando di trovare il coraggio di dirle qualcosa.

    In realtà… riguardo a questa festa… iniziò. Probabilmente avrei dovuto dirtelo prima, ma…

    Alex Alicia lo interruppe. Non ho problemi con Sabine. Sono sicura che è davvero adorabile e andremo d’accordissimo, quindi non preoccuparti. Va bene? Adesso non ho l'energia per parlare, questo caldo mi sta facendo impazzire.

    Alex non rispose e guardò fuori dal finestrino. Alicia disse che avrebbe provato a schiacciare un pisolino e chiuse gli occhi. In uno stato onirico, in bilico tra veglia e sonno, Alicia iniziò a fantasticare su come sarebbe stato avere una relazione con Alex. Naturalmente non sarebbe mai accaduto, si trattava solo di pensieri semi-coscienti che le mulinavano in testa, però… era davvero molto sexy. L’aveva visto senza maglietta molte volte e i suoi muscoli non avevano mai smesso di impressionarla. Probabilmente era l'effetto a cui mirava, anche se non era lei quella che voleva impressionare. C'era sempre stato un accenno di attrazione tra loro e si erano presentate molte occasioni durante le quali avrebbero potuto mettersi insieme, ma alla fine erano solo amici. Ad Alicia andava bene così. Aveva bisogno di un amico come Alex. Ma quello che pensava non erano affari suoi. Alicia immaginava quanto sarebbe stato sexy e abbronzato Alex verso la fine dell'estate e la sensazione di sentire i suoi splendidi pettorali contro il suo seno. Rimosse la coda di auto e il caldo estivo dalla sua mente e immaginò come Alex si sarebbe strappato la maglietta e l'avrebbe spinta contro il sedile del passeggero. Iniziò a tendere i muscoli pelvici e a stringere i glutei nel modo più discreto possibile, era tutto quello che poteva fare in quel momento, e continuò a fantasticare sul corpo caldo di Alex che toccava il suo. Sembrava un frutto proibito, sporco e, al tempo stesso deliziosamente ribelle.

    Dopo una lunga attesa, arrivarono finalmente alla casa. Si trattava di una casa semplice e indipendente a due piani. Risaliva alla fine del secolo, era situata vicino a una baia e aveva una vista sul mare. Quando Alex e Alicia parcheggiarono l'auto, si resero conto che i festeggiamenti erano già in pieno svolgimento. Una donna dai capelli scuri con un abito rosa pallido apparve dal prato sul retro della casa e si precipitò verso di loro non appena scesero dall'auto. Li salutò con la mano e, tenendo conto del sorriso stupido e da innamorato di Alex, Alicia concluse che doveva trattarsi di Sabine. Diede un bacio appassionato ad Alex e poi gettò le braccia al collo di Alicia.

    Sono così contenta che siate entrambi qui esclamò, e Alicia riconobbe il profumo floreale come uno dei suoi preferiti di Marc Jacobs.

    Sabine li prese per mano e li condusse fino alla casa, dove si erano già radunate una ventina di persone. Qualcuno diede ad Alicia una birra e lei andò in giro stringendo la mano a tutti per presentarsi. L’atmosfera era fantastica ed era evidente che tutti andavano d’accordo e volevano davvero essere lì. Decise di bloccare tutti i pensieri su Marco dalla sua mente, solo per un giorno, per assorbire al massimo lo spirito festoso e divertirsi.

    Quando venne ora di pranzo, Alicia fu messa vicino a Sabine. Sabine sembrava essere felice di questa sorpresa, ma Alicia sospettava che la ragazza ci avesse messo lo zampino. Le classiche aringhe di mezza estate erano servite con patate novelle e pane croccante. Ovviamente c’erano birra e vodka aromatizzata come accompagnamento. Qualcuno si era laureato da una quindicina di anni ma, non avendo abbandonato del tutto la vita studentesca, aveva organizzato il resto del pranzo in un karaoke a ritmo di cicchetti di vodka. Alicia si univa sempre al coro quando conosceva il testo e si accorse che si stava divertendo un sacco. Per la prima volta da quando aveva deciso di rompere con Marco, si sentiva bene. Davvero bene. Sabine le aveva parlato del suo lavoro di giornalista di viaggio e di tutti i luoghi lontani in cui era stata. Alicia pensò che Alex avesse trovato una ragazza affascinante ed era veramente felice per entrambi, ma si sentiva un po' imbarazzata ogni volta che Sabine le appoggiava la mano sulla coscia o le spostava dietro l'orecchio una ciocca di capelli fuori posto con una delle sue dita agili. Alicia cercò di non darci peso e lo imputò alla parte brasiliana delle origini di Sabine; forse avevano altri confini quando si trattava di spazio personale. Nel corso della giornata Alicia, bevendo sempre più vodka e birra, si sentiva più rilassata e quindi meno consapevole delle avance di Sabine. Magari potrebbero anche diventare amiche. Avrebbe sicuramente fatto piacere ad Alex, giusto?

    Dopo pranzo gli ospiti si sparsero nel giardino; alcuni volevano lanciarsi nei tipici giochi di mezza estate, altri volevano dare un'occhiata a una barca a vela appena acquistata e altri ancora si sdraiarono semplicemente sul prato con una birra per godersi il sole. Alicia non vide Alex o Sabine da nessuna parte e si sentì un po’ persa, non sapendo cosa fare o dove andare. Si sforzò di non sembrare troppo smarrita quando una ragazza le venne vicino. Durante il pranzo era seduta di fronte a lei e Alicia aveva pensato che fosse una delle organizzatrici della festa.

    Elin disse la ragazza tendendo la mano verso Alicia. Che ne dici di una partita a kubb? Manca un giocatore nella nostra squadra.

    Alicia le strinse la mano di e rispose che sarebbe stata felice di partecipare. Si erano allineati in due file da cinque sul prato sul retro della casa e qualcuno, che forse aveva bevuto un po' troppo, elencò le regole ad alta voce, mentre Alicia salutava gentilmente tutti i suoi compagni di squadra. Il primo kubb cadde per merito di un lancio di Elin. Elin saltava su e giù urlando di gioia, mentre l'altra squadra la fischiava. La persona successiva mancò il bersaglio e fu il turno dell'altra squadra di lanciare. Il gioco procedeva lentamente perché c'era almeno un partecipante fissato con le regole in ogni squadra e, dopo alcuni tiri, Alicia aveva finito la sua birra e pensò di rientrare in casa a prenderne dell’altra. Disse ai suoi compagni di squadra che si sarebbe allontanata giusto un attimo e prese nota delle bevande che volevano, in modo da poterle portare tutte in una volta sola. Il sentiero che conduceva alla casa era deserto, probabilmente la maggior parte degli ospiti era andata al mare. Alicia si accorse di essere un po' ubriaca e dovette aggrapparsi al corrimano mentre saliva i gradini della porta sul retro. Soltanto quando entrò in casa si rese conto che era scalza e si domandò per un attimo dove avrebbe potuto lasciare le sue scarpe. Non riusciva nemmeno a ricordare di averle tolte. Attraversò il corridoio ed entrò in cucina. Il frigorifero era pieno di cibo, ma notò sul piano di lavoro una confezione con sei birre tiepide. Stava per prenderle quando sentì un rumore sordo e si bloccò, avvertendo qualcosa dentro di lei. I suoi capezzoli diventarono turgidi come se una mano invisibile l'avesse toccata e il suono sembrava attirarla come una calamita. Sembrava come… sapeva bene cosa sembrava. Le ricordava il sesso, dell’ottimo sesso. Era troppo curiosa per trattenersi… Si diresse quindi in punta di piedi verso il punto da dove proveniva il suono. Ora era più forte e si

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