Oltre la legge

Di Annemarie Nikolaus

Omicidio e furto - sì certo...
Ma una volta le condizioni di vita erano molto diverse da oggi. O no?

1072, Cornovaglia: la giovane Caitlin salva la propria eredità dai conquistatori normanni.
1795, Parigi: il gendarme Michel punisce un fornaio imbroglione con le proprie mani.
1754, Svevia: Hildegard, una "girovaga" priva di diritti, provvede alla cena di Natale.
1824, Lucerna: la nomade Clara diventa una marionetta in un intrigo politico.
Chi è in realtà il criminale? Quando il fine giustifica i mezzi?
Legittima difesa, farsi giustizia da sé o solo un crimine ordinario – da molto tempo tutto è caduto in prescrizione...

Per ogni racconto ho aggiunto una nota storica.

• Lingua: Italiano
• Editore: Annemarie Nikolaus
• Data di uscita: 20 feb 2021
• ISBN: 9781005564124

Annemarie Nikolaus

German free-lance journalist and author.Gebürtige Hessin, hat zwanzig Jahre in Norditalien gelebt. Seit 2010 wohnt sie mit ihrer Tochter in Frankreich.Sie schreibt Fiction und Non-Fiction, in der Regel in deutscher Sprache. Mittlerweile sind einige ihrer Werke in mehrere Sprachen übersetzt worden.Bleiben Sie auf dem Laufenden mit dem Newsletter: http://eepurl.com/TWEoTSie hat Psychologie, Publizistik, Politik und Geschichte studiert und war u.a. als Psychotherapeutin, Politikberaterin, Journalistin, Lektorin und Übersetzerin tätig.Ende 2000 hat sie mit dem literarischen Schreiben begonnen. Seit der Veröffentlichung der ersten Kurzgeschichten schreibt sie Romane, mit besonderer Vorliebe Fantasy und historische Romane. .

Anteprima del libro

La dodicesima notte

Treganna, Cornovaglia, vigilia di Natale, 1072

Una violenta tempesta ruggiva intorno alla Grande Sala di Treganna, coprendo più volte il chiasso dei domestici in festa del castello. In quei momenti ad alcuni la risata morì in gola; altri si fecero il segno della croce guardandosi intorno spaventati. I cani, che in altri giorni si sarebbero azzuffati per le ossa, rimasero stesi tranquilli sotto i tavoli, manifestando la loro presenza solo con qualche guaito occasionale.

Il fuoco dei due enormi camini faticava a difendersi dalla pressione costante del vento. Il fumo si sparse fino all’Alto Tavolo, al quale sedeva Sir Geoffroi, il nuovo signore del castello di Treganna, insieme alla sua famiglia.

Il piccolo Amis, suo figlio, tossì quando inspirò il fumo. Poiché lottava faticosamente per respirare un po’ di aria, Caitlin gli batté sulla schiena, porgendogli un bicchiere d’acqua.

La preoccupazione si fece strada negli occhi di Caitlin, che sorrise compassionevole. «Bevi, poi starai subito meglio.» Sperava che soffocasse bevendo. Come lo odiava, il suo fratellastro; ancora più del Normanno, che aveva costretto sua madre a sposarlo. Volesse Dio impedire di far cadere Treganna in mano a quel debole un giorno; era la sua eredità.

Amis venne scosso da un brivido quando, all’improvviso, la tempesta fischiò di una tonalità più alta.

«Hai freddo?» Sir Geoffroi lo avvolse ancora più stretto nella sua calda coperta.

«No, padre. Mi sono spaventato.»

«Per un po’ di vento?» Sir Geoffroi sembrò allora lievemente irritato. «Qui vicino al mare il vento soffia più forte rispetto a quello a cui eri abituato... a casa.»

«No, milord.» Caitlin assunse nuovamente un’espressione pensierosa. «Non è la tempesta a cantare là fuori. Sono...» La voce di Caitlin si affievolì.

Amis impallidì e la fissò ad occhi sbarrati.

«Caitlin! Non alimenterai questa superstizione.»

«Come potete dirlo, mio signore! Cosa sapete della nostra terra!» Caitlin balzò in piedi indignata e non si lasciò trattenere neanche dal richiamo adirato della madre.

Non molto tempo dopo Amis venne nella camera da letto di Caitlin. «Sorella, che cosa non ti è permesso dirmi?»

Caitlin strinse gli occhi a sentire quell’odiato appellativo. «Cosa pensi? Tuo padre non vuole che ti racconto quello che non puoi apprendere da lui.» Con un gesto lo fece avvicinare al fuoco e abbassò la voce. «Vento, sì, puoi chiamarlo così. Ma non viene dal mare. È la caccia selvaggia, che cerca vendetta nelle notti che precedono l’Epifania.»

Il bambino