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Basta baci sulla fronte
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E-book217 pagine3 ore

Basta baci sulla fronte

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Info su questo ebook

Matthew è un uomo tutto d'un pezzo, rigido, lucido, freddo. Ama la perfezione, non ha mai tollerato l'approssimazione, gestisce con prontezza gli imprevisti e non sbaglia mai. Tranne con Mandy, a quanto pare. Lei l'ha sempre adorato eppure, all'improvviso, ha deciso di allontanarlo dalla sua vita senza spiegazioni.

Amanda invece è sempre stata una bambina accomodante, educata per far brillare il padre. Se l'irrequietezza prendeva il sopravvento e sorgeva qualche problema arrivava sempre il suo angelo custode ad aggiustare tutto. È sempre arrivato in tempo, tranne un'unica volta. Quella che le ha cambiato la vita. Non gliene ha mai fatto una colpa. Quello che non riesce a perdonargli è ben altro…
LinguaItaliano
Data di uscita15 lug 2022
ISBN9791221419771
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    Anteprima del libro

    Basta baci sulla fronte - Laura Di Flaviano

    Capitolo 1

    Risotto zucca, gorgonzola e vendetta

    Matt

    Ciao Matt! Thea apre la porta con entusiasmo e io non posso fare a meno di sorridere. È un venerdì sera di gennaio e spacco il secondo, come al solito.

    Vado su a sentire Patrick e i ragazzi. Se dopo andiamo al bowling, volete raggiungerci? comincia a salire le scale senza darmi il tempo di rispondere.

    Mentre varco la soglia di casa con un paio di sacchetti della spesa, le urlo: Perché non ti fermi a cena? Da un po’ di tempo, in particolar modo il venerdì sera, Thea si precipita fuori dall’appartamento appena arrivo.

    Si ferma per le scale a guardarmi con un’espressione canzonatoria. No grazie, Matt. Da Patrick sono sicura di trovare della pizza. Ci rivediamo tutti più tardi.

    Cos’è quello sguardo, Thea?

    Lei mi rilancia un’espressione di pura innocenza. Quale sguardo?

    Quello sguardo, Thea, quello!

    Questa è la mia faccia, Matthew caro, non ne ho altre! risponde esplodendo in una risata contagiosa mentre sparisce dalla mia vista.

    Mi piace Thea. Ho provato un istintivo enorme sollievo quando è entrata a far parte della nostra vita e io non sono un istintivo. L’ho sottoposta a diversi test più o meno occulti per sincerarmi che non fosse una potenziale serial killer e nel farlo mi sono accorto che calzerebbe meglio la figura della perfetta assistente di Babbo Natale!

    Entro in casa, poso i sacchetti sul tavolo della cucina mentre Angie mi corre incontro. Ho fatto un disegno bellissimo. Vuoi vederlo?

    Certo! Vai a prenderlo!

    Mandy sbircia nelle buste della spesa. Cosa hai in mente di cucinare stasera?

    La bacio sulla fronte. Anna mi ha parlato di un risotto alla zucca e gorgonzola rispondo cominciando a tirare fuori gli ingredienti dai sacchetti. Anna è una delle segretarie dell’ufficio ed è una cuoca formidabile!

    Gorgo che?!

    È un formaggio italiano. Anna mi ha dato l’indirizzo di un negozio molto rifornito, non è affatto facile trovarlo!

    L’aspetto è terribile, Matt! Sembra andato a male!

    Rido. Vero. Però l’ho assaggiato ed è buonissimo. Sentirai. Dai! Dammi una mano. Taglia una cipolla così preparo un soffritto la esorto togliendomi la giacca dell’ufficio e arrotolandomi le maniche della camicia.

    Ami di più fare l’avvocato o il cuoco? mi stuzzica.

    Cucino per passione. Non sopporterei di essere messo sotto pressione mentre faccio qualcosa per rilassarmi. C’è già troppo testosterone nel mio ambiente senza che mi metta a fare il leone anche quando cucino! faccio il verso dell’animale a Angie che sta tornando con il disegno.

    Il testo che?

    Il testosterone. Niente che ti possa tornare utile al momento rispondo prendendo in mano il foglio. Molto bello! Brava! mi complimento strizzandole l’occhio.

    Angie ride e scappa via.

    Matt

    Mandy, sii gentile, per favore! Ho un’emergenza, si è rotta la lavatrice e ho urgente bisogno di lavare queste camicie, perché non so ancora quale mettere con il completo che indosserò domani…

    Mandy mi strappa di mano il sacco con i vestiti da lavare e lo soppesa. Qui dentro non ci sono solo un paio di camicie da lavare, signorino!

    Sono imbarazzato. La signora Jessep viene due volte a settimana a fare le pulizie e a stirare. Di solito faccio il bucato da solo perché non sopporto che qualcuno metta le mani tra la mia biancheria. Purtroppo però, nell’ultima settimana sono stato oberato di lavoro e mi sono persino dimenticato di comprare una lavatrice nuova. Le strappo il sacco di mano. Faccio da solo, grazie, posso usare la tua lavatrice, per favore?!

    Sono stato io a regalargliela, di modo che non dovesse scendere nella lavanderia comune nel seminterrato del condominio e so benissimo dove si trova.

    Puoi chiamarmi quando ha finito? Ho del lavoro da concludere… chiedo dopo averla avviata.

    Mandy mi spinge fuori di casa mentre io faccio un’ultima resistenza. Se non sai cosa fare potresti stirare le camicie…

    Allarga gli occhi. Pure! esclama. Non sono mai stata forte in economia domestica, non lamentarti poi!

    Mandy

    Sgrano gli occhi. Non voglio credere a quello che sto vedendo. Matt si è addormentato sul divano ed Angie gli sta colorando la faccia con i pennarelli. Sono quelli lavabili, ma non oso pensare all’espressione di Matt quando si sveglierà e si guarderà allo specchio. Angie! Cosa fai?! bisbiglio.

    La mia piccola peste alza la testa con sguardo innocente. Scandalosamente innocente. Coloro Matt, vuoi aiutarmi?

    Faccio fatica a trattenere il riso davanti al suo candore. Per lei è tutto regolare. Mi chiedo perché mi sto facendo tanti problemi. Quando mai mi ricapiterà un’occasione del genere? Matt è così stravolto dalla stanchezza che i pennarelli non gli fanno nemmeno il solletico e sta diventando una tavolozza di colori. Mi raccolgo i capelli in una crocchia intorno alla testa, mi sistemo accanto ad Angie e inizio a colorare. Non riesco a credere a quello che sto facendo!

    Quando eravamo piccoli, Matt mi faceva una marea di dispetti, o forse era Drake? Non ricordo con esattezza. Il fatto che fossero gemelli, da piccola mi confondeva sempre un po’. Drake era ribelle e disordinato. Matt era sempre compunto e precisino ma, quando il gemello lo trascinava nelle sue avventure, smettevano di essere tanto diversi. È arrivato il momento di vendicarmi!

    Finita la superficie colorabile sul viso e Angie passa al braccio.

    Ehi?! Matt si sveglia e osserva i disegni sulle braccia.

    È lavabile Matt, non preoccuparti rispondo, cercando di rimanere seria. La sua faccia non si può guardare, non c’è un solo centimetro di pelle senza colore. Angie ha liberato tutto il suo estro artistico. Matt si alza brontolando e va in bagno suggerendo a Angie di usare solo fogli da disegno per colorare. Lo seguo di soppiatto. Non voglio perdermi la sua reazione quando si guarderà allo specchio.

    Che accidenti è questa roba?! brontola minaccioso, strofinando per togliere il colore. Non riesco a capire se è davvero arrabbiato o fa un po’ di scena per divertire Angie.

    Ti abbiamo fatto tante foto confessa candida lei.

    Mi chiedevo su quale social pubblicarle aggiungo.

    Cosa?! Matt prende l’asciugamano col quale si è pulito il viso e lo impugna con fare bellicoso, avvicinandosi per impossessarsi del telefono e cancellare le foto. Comincio a spedirne qualcuna nel gruppo di amici. Patrick, Thea, Nick e Drake non avranno pietà.

    ANDY!!!

    Scoppio a ridere. Quando avevo circa tre o quattro anni e stavo cercando di raccapezzarmi con le lettere del mio nome, Matt mi aiutò. Compose A M A N D A con le tessere, aggiunse una Y e poi me le scombinò in ogni modo possibile.

    Ti chiamerò ANDY ogni volta che combinerai un guaio, AMY quando farai la bambina bravissima e MANDY in tutte le altre occasioni decretò. Da allora mi chiama generalmente Mandy. Generalmente.

    Metti giù quel telefono, ANDY! mi minaccia.

    Nemmeno per idea! Vieni a prenderci! lo provoco. Scatta dal bagno con l’asciugamano stretto in pugno.

    Angie ed io cominciamo a correre.

    Mandy

    Grazie per la cena, Matt! Lo abbraccio da dietro lo schienale del divano e gli stampo un bacio sulla guancia. I miei capelli scivolano, una ciocca dietro l’altra, su metà del suo viso come una tenda e lui li scosta velocemente un attimo prima che Angie gli salti in braccio esclamando: Grazie!

    Matt la prende a volo (è diventato un esperto di massimo livello da quando Angie gli è atterrata sui gioielli e gli ha letteralmente tolto il fiato). Prego! Mi spetta il diritto di scegliere il cartone animato da guardare stasera? domanda speranzoso sapendo benissimo quale sarà la risposta.

    No! Per scegliere il cartone dovrai prima giocare. Cosa facciamo, mamma?

    Matt allarga gli occhi preoccupato (come se io facessi soltanto proposte astruse).

    Potremmo recitare la favola di Cappuccetto Rosso! (Non mi pare un’idea assurda).

    Sì! Angie non sta nella pelle. Io faccio cappuccetto, Matt fa il lupo e tu fai la nonna! decide risoluta. Dobbiamo travestirci! aggiunge, correndo in camera. Recupera dal suo armadio un delizioso cappottino rosso che indossa subito e porta a Matt un lupo di peluche piuttosto grande. Poi mi guarda pensierosa, ritorna in camera a prendere una coperta. Mettila in testa. Matt, prestale i tuoi occhiali.

    Matt ubbidisce e me li passa sempre più divertito mentre me li posiziono sulla punta del naso.

    Angie cambia idea. No, aspetta, prima fai la mamma e mi dai il cesto dei biscotti e mi dici… Corre in cucina, recupera un contenitore, lo riempie di biscotti, me lo porge e mi incita a cominciare.

    Cappuccetto Rosso, prendi queste prelibatezze e portale alla nonna ma stai attenta! Non soffermarti a guardare fiori e farfalle, poiché nel bosco si celano grandi pericoli, come il lupo cattivo! recito con una certa flemma. Sono sempre stata poco più di un’attrice passabile, ma la mia bambina non andrà per il sottile, anzi, alza il pollice per darmi la sua approvazione, molto soddisfatta.

    Certo, mammina, andrò subito dalla nonna! promette calandosi nella parte. Fa finta di incamminarsi risoluta mentre poi si fa distrarre da piante e fiori. Appena incrocia lo sguardo di Matt, che modula la voce profonda del lupo, risponde con voce squillante. È eccitata, non riesce a contenere i saltelli per l’emozione mentre parla con il lupo di peluche. Poi scappa via dal bosco e si nasconde dietro alla poltrona. Lupo, mangia la nonna! ordina.

    Io mi metto sul divano con gli occhiali sul naso, un berrettino in testa e la coperta su testa e gambe. Matt fa finta di mangiarmi e mette gli occhiali e il cappellino sul lupo di peluche. Mi nasconde con la coperta e si sdraia senza riguardo. Ehi! Ci sono io qui sotto!

    Sh!! Mi sto calando nella parte, non mi distrarre!

    Nonnina, che occhi grandi che hai! Angie interviene saltellando. È incontenibile!

    Per guardarti meglio, piccina! gracchia Matt.

    Che orecchie grandi che hai! Che nasone! squittisce.

    Per ascoltarti e… ehm… annusarti meglio, piccina risponde Matt calibrando la voce da tenera nonnina a rauca del lupo. Deve stare attento a non ridere perché sono accanto a lui avvolta nella coperta e gli faccio il solletico.

    Che bocca grande che hai, nonnina! dice Angie, vigile.

    Per mangiarti meglio! ruggisce Matt lanciando il peluche su di lei. La prende e fa finta di sbranarla, mentre lei cerca di contenere le risate.

    Finisce in una sorta di lotta di gruppo, dove ognuno fa solletico a un altro, ma alla fine Matt ci impacchetta dentro la coperta e fa finta di essere sazio.

    Appena le risate si spengono, Angie si rende conto che ci troviamo in una situazione di stallo. Mamma, non abbiamo pensato al cacciatore!

    Accidenti! È vero! Ora come ci libereremo?

    Il suo sguardo è concentrato e frustrato, finché la porta di casa non si apre e la mia bambina ritrova il sorriso. Thea?

    Thea

    Rientro e ho la certezza di non essere sola, ma stranamente non percepisco alcun movimento in casa.

    Thea?! La vocina di Angie proviene da dietro il divano.

    Dimmi, folletto le rispondo divertita. Deve esserci un gioco in corso.

    Io e la mamma siamo la nonna e cappuccetto rosso. Adesso siamo nella pancia del lupo, puoi fare il cacciatore e liberarci, per favore?

    Mi avvicino al divano piuttosto spavalda, pronta a uccidere il lupo cattivo, quando un enorme peluche mi salta addosso ringhiando, facendomi urlare dallo spavento. Sono stata imprudente, non me lo aspettavo.

    Matt ride.

    Deficiente!

    Lui non batte ciglio e recupera il peluche.

    Matthew caro, non ci siamo! Dopo la scorpacciata, il lupo si fa una sonora dormita, non si esibisce in tripli salti mortali addosso al cacciatore! lo redarguisco, ma lui solleva un sopracciglio, per nulla impressionato.

    Sbuffo. Matt è un avvocato ed è pure piuttosto bravo, saprebbe rigirarmi la frittata in un paio di secondi, davvero voglio disquisire con lui sulle dinamiche di una fiaba? Se il lupo è Matt, con molto piacere! rispondo invece facendogli la linguaccia. Gli allungo un pugno sulla spalla per vendicarmi dello spavento che mi ha fatto prendere, faccio finta di prendere un pugnale per tagliargli la pancia e libero Angie e Mandy dalla coperta.

    E vissero tutti felici e contenti! Angie emerge super soddisfatta dalla coperta. Possiamo ricominciare?! chiede subito dopo, ancora piena di entusiasmo.

    Ehi! Io sono appena arrivata! Non mi fate nemmeno assaggiare uno dei dolcetti preparati per la nonna?

    Angie, saltellando eccitata, mi guida in cucina ad assaggiare i biscotti che ha preparato con Matt mentre Mandy gli restituisce gli occhiali e lui la ringrazia con un bacio in fronte.

    Mmm, questi biscotti sono strepitosi! Ci credo che il lupo volesse mangiarli tutti! commento rivolta a Angie, poi mi soffermo a guardare i miei due amici.

    Una giovane donna dall’aspetto ancora troppo infantile e un maschio alfa che sta dando il territorio per scontato. Scuoto la testa ma non mi rassegno, prima o poi capiranno.

    Capitolo 2

    Angeli e malanni

    Mandy

    Mi ritrovo a canticchiarla. Mia madre mi ha appena inviato il link di una delle canzoni che ha ascoltato durante il musical di Grease. È l’ennesimo spettacolo che va a vedere con Madeline, la mamma di Matt e Drake.

    L’attrice che interpreta Francy l’ha colpita per la sua voce e doveva assolutamente farmelo sapere. In realtà, secondo me, è rimasta colpita dalla canzone perché Francy chiede aiuto a un angelo.

    In All I need is an angel, Francy chiede di poter vedere il suo angelo, chiede che la aiuti a trovare la sua strada, che la sostenga, che le dica che va tutto bene. Lo immagina bello, alto, prestante, insomma uno schianto!

    La canzone è molto carina, l’attrice ha una gran bella voce, il messaggio è abbastanza banale. Chiede un angelo tutto suo…

    Sono più dell’idea che mia madre si sia fatta trasportare dal suo lato romantico e abbia visto Matt e me in questa canzone. Lo sanno tutti che lui è il mio angelo custode e ne parlano dal primo salvataggio che l’ha reso l’eroe indiscusso della famiglia Allen.

    Ero un po’ vivace all’epoca, con una gran passione per le scale. Non avevo ancora un paio d’anni e anche se camminavo e correvo da parecchio, le mie gambette erano ancora un po’ corte e grassocce, fare i gradini mi piaceva da impazzire ed ero una vera croce per tutti coloro che dovevano tenermi d’occhio perché non mi ammazzassi.

    Matt si è semplicemente trovato nel posto giusto al momento giusto durante uno dei miei più clamorosi capitomboli e pare che mi abbia salvato la vita, evitando che mi facessi male seriamente. Da allora è stato ribattezzato l’angelo custode di Amanda e negli anni successivi è stato sconcertante vederlo apparire nei momenti più imbarazzanti della mia vita a salvarmi letteralmente il culo (da una caduta, come da una ripassata per cattiva condotta da mio padre).

    Mi sfugge un sospiro al pensiero del mio Matt. Ok, la canzone è bellissima, ricorda anche a me il nostro supereroe, è molto orecchiabile…

    La sto già cantando…

    Ormai mi è entrata in testa, è già un tormento!

    Ok, odio mia madre!

    Il campanello suona. Se è lei le darò la soddisfazione di sentirmi cantare a squarciagola.

    Apro la porta e mi ritrovo davanti Matt, che sorride divertito dalla mia performance, mi abbraccia e mi bacia la fronte.

    Che bello stare tra le sue braccia! Sì, lo ammetto! Matt è l’angelo custode per eccellenza. È super protettivo con me.

    A volte è un po’ troppo precisino, perfettino e noioso.

    Il punto però è un altro.

    Il punto

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