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Il dolce gusto della vendetta: Harmony Collezione
Il dolce gusto della vendetta: Harmony Collezione
Il dolce gusto della vendetta: Harmony Collezione
E-book158 pagine2 ore

Il dolce gusto della vendetta: Harmony Collezione

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Info su questo ebook

Occhio per occhio...

Lo spietato Daniel Caruana è pronto a tutto pur di impedire alla sorella di sposare il suo peggior nemico. Il destino vuole, però, che l'organizzatrice del matrimonio sia la sorella dello sposo, e che sotto i suoi abiti castigati Sophie Turner nasconda curve mozzafiato.



... sorella per sorella.

Daniel riuscirà ad avere Sophie esattamente dove lui vuole: sulla sua isola privata, ma soprattutto fra le proprie braccia. Ma quando scoprirà che il vero amore esiste, non sarà più soltanto lei a essere in pericolo.
LinguaItaliano
Data di uscita9 feb 2018
ISBN9788858977668
Il dolce gusto della vendetta: Harmony Collezione
Autore

Trish Morey

Tra le autrici più amate e lette dal pubblico italiano.

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    Anteprima del libro

    Il dolce gusto della vendetta - Trish Morey

    Titolo originale dell’edizione in lingua inglese:

    His Prisoner in Paradise

    Harlequin Mills & Boon Modern Romance

    © 2010 Trish Morey

    Traduzione di Maria Teresa Delladio

    Questa edizione è pubblicata per accordo con

    Harlequin Books S.A.

    Questa è un’opera di fantasia. Qualsiasi riferimento a fatti o

    persone della vita reale è puramente casuale.

    Harmony è un marchio registrato di proprietà

    HarperCollins Italia S.p.A. All Rights Reserved.

    © 2012 Harlequin Mondadori S.p.A., Milano

    eBook ISBN 978-88-5897-766-8

    1

    «Neanche morto!» Daniel Caruana non aveva ancora finito di leggere il primo paragrafo dell’e-mail che gli aveva inviato la sorella che accartocciò la stampa infuriato gettandola nel cestino. Monica voleva sposare Jake Fletcher? Mai e poi mai!

    Non se nella faccenda c’entrava anche lui!

    Troppo colpito per restarsene seduto e troppo agitato per stare in piedi fermo, Daniel iniziò ad andare in su e in giù per la stanza passandosi le mani tra i capelli. Dalla finestra si godeva una splendida vista su una spiaggia bianca contornata da una fila di palme da un lato e dallo scintillante mare blu del Queensland del Nord dall’altro.

    Ma Daniel non vedeva nulla di quel panorama.

    Vedeva solo rosso.

    Che diavolo gli era venuto in mente di mandare Monica a studiare a Brisbane, lontano da Cairns e dalla sua influenza e troppo vicino a Jake Fletcher?

    Daniel si fermò in mezzo alla stanza sentendo un brivido corrergli lungo la spina dorsale. Durante la settimana, Fletcher lo aveva inaspettatamente cercato un paio di volte e non riuscendo a parlargli, gli aveva lasciato il messaggio di voler essere richiamato. Cosa che Daniel si era ben guardato dal fare. Infatti, non aveva nessuna voglia di sentire Fletcher. Non c’era motivo.

    Ma dalla notizia appena ricevuta, c’era eccome!

    Daniel avvertì un’ondata di bile salirgli alla gola. Fra tutti, non Fletcher.

    E non sua sorella.

    Specialmente non dopo quanto era accaduto.

    Daniel appoggiò la fronte sul vetro della finestra e chiuse gli occhi rivedendo l’immagine di una ragazza con due ridenti occhi azzurri e un sorriso dolcissimo.

    Emma.

    Non l’avrebbe dimenticata per il resto dei suoi giorni.

    Così come non avrebbe dimenticato che cosa le aveva fatto Jake Fletcher.

    Riaprì gli occhi fissando l’orizzonte mentre cercava freneticamente risposte e soluzioni. Normalmente quella vista mozzafiato lo ispirava e lo rallegrava. Quel giorno, però, non faceva altro che enfatizzare il caos che aveva in testa.

    Daniel batté un pugno contro il vetro. Maledizione, non Monica! Aveva appena allontanato l’ultimo fidanzato della sorella liquidandolo con ventimila dollari. Una bazzecola, considerato che quel tizio, con qualche ricerca più accurata, avrebbe potuto scoprire quando effettivamente valeva la sua fidanzata.

    Fletcher, al contrario, sapeva perfettamente a quanto ammontasse la fortuna dei Caruana. Ventimila dollari non sarebbero stati sufficienti neppure per mettersi al tavolino a ragionare, specialmente ora che si sentiva già parte della famiglia.

    Mai e poi mai. Finché Daniel avrebbe avuto voce in capitolo, Fletcher non sarebbe mai diventato un membro della famiglia.

    Liquidare Fletcher non sarebbe stato uno scherzo, ma tutti avevano un prezzo e qualsiasi somma fosse stata necessaria per liberare Monica dall’influenza di quel bastardo sarebbe stata ben spesa.

    Il telefono alle sue spalle squillò. Daniel imprecò per l’interruzione. Il suo impero poteva fare a meno di lui per una decina di minuti. Poi, però, si decise a rispondere. Avrebbe trattato con Fletcher, ma nel frattempo non avrebbe abbassato la guardia sui suoi affari. Afferrò con impazienza la cornetta. «Che c’è?»

    Dall’altro capo del telefono ci fu un momento di esitazione. La cosa gli fece ricordare che fuori dal suo ufficio non sedeva la sua abituale collaboratrice ma una segretaria temporanea.

    «Signor Caruana?» esordì la ragazza con voce stridula. «C’è una certa signorina Turner che vuole vederla.»

    Daniel aggrottò la fronte e per un istante Fletcher passò in secondo piano nei suoi pensieri. Non si ricordava di una signorina Turner. «Chi?»

    «Sophie Turner di Un giorno perfetto.»

    Quel nome non gli diceva niente ma Daniel era abituato alla gente che tentava di intrufolarsi in tutti i modi nel suo ufficio per chiedergli favori o, più spesso, capitali per iniziare delle attività per le quali le banche avevano già negato il loro benestare. Quella Sophie Turner doveva essere una di quelli. «Non l’ho mai sentita nominare. La mandi via» borbottò sbattendo il telefono, seccato di essere stato interrotto inutilmente mentre aveva cose ben più importanti a cui pensare.

    L’irritazione aumentò quando il telefono tornò a squillare per una seconda volta nel giro di trenta secondi. «Cosa c’è ancora?» sbraitò spazientito nella cornetta.

    «La signorina Turner dice che la sua visita era annunciata nell’e-mail che sua sorella le ha inviato» spiegò la segretaria intimidita. «Lì deve esserci scritto tutto.»

    «Quale e-mail?»

    «Non l’ha ancora letta? Quella che le ho stampato personalmente e che le ho messo sulla scrivania.»

    Quell’e-mail? Gli occhi corsero alla palla di carta che aveva gettato furiosamente nel cestino. Era andato così fuori dai gangheri alla notizia che non aveva letto l’intero testo.

    «Aspetti» disse poggiando la cornetta sulla scrivania per recuperare il foglio di carta accartocciato. Lo aprì appiattendolo col palmo della mano e rilesse quello stesso paragrafo che poco prima gli aveva fatto vedere rosso:

    Daniel, sii felice per me. Pensavo di dover rinunciare per sempre agli uomini, specialmente dopo essere stata piantata per la terza volta in rapida successione, ma poi ho conosciuto Jake Fletcher e la mia vita è cambiata. Le ultime settimane non potevano essere più perfette. Mi tratta come una principessa e mi ha chiesto di diventare sua moglie. Gli ho detto di sì.

    No!, ripeté tra sé. Mai!

    Chiuse gli occhi provando lo stesso impeto di rabbia avuto nel momento in cui aveva letto per la prima volta quelle righe. Non c’era da meravigliarsi che non fosse stato in grado di proseguire.

    Ora, però, si sforzò di andare oltre.

    So che voi due non vi siete mai presi in passato e forse è questo il motivo per il quale non hai risposto alle telefonate di Jake la settimana scorsa, ma spero che riuscirai a metterti il passato alle spalle quando costaterai di persona quanto ci amiamo.

    Mettersi il passato alle spalle?

    Rivide nella sua mente il viso sorridente di una ragazza. Come poteva mettersi il passato alle spalle quando non avrebbe più potuto rivedere quel viso?

    So che è successo tutto in fretta ma io voglio che tu sia uno dei primi a sapere della nostra decisione e di quanto ci amiamo. Questa volta so di fare la cosa giusta.

    Daniel sbuffò. La cosa giusta? Oh, non aveva dubbi che Fletcher stesse per fare la cosa giusta, ma se era innamorato, lo era di sicuro della fortuna dei Caruana. Avrebbe mai capito Monica che tutto ciò che importava agli uomini erano i suoi soldi? Specialmente agli uomini come Fletcher.

    Presto, però, sua sorella avrebbe visto la verità, proprio come era accaduto in passato quando lui aveva cancellato una lunga lista di cacciatori di dote il cui amore era svanito nel momento esatto in cui quel sentimento veniva limitato al fondo fiduciario a lei intestato.

    Avrei voluto darti questa notizia di persona ma Jake mi sta portando a Honolulu per due settimane come regalo di fidanzamento a sorpresa. Purtroppo non c’è stato tempo per uno scalo a Cairns affinché ci incontrassimo prima della nostra partenza.

    Daniel aveva la mano serrata in un pugno e la bocca resa amara dalla bile. L’idea che la sua sorellina fosse in compagnia di quell’essere gli faceva venire la voglia di prendere il primo volo per Honolulu e trascinarla via prima che quel bastardo la mettesse incinta.

    O era proprio quello il suo piano? Trasformare il matrimonio in una cosa fatta ancor prima della cerimonia?

    Daniel scosse la testa. Ci sarebbe voluto ben più di un bambino perché il matrimonio avesse luogo. Si sarebbero dovute spegnere le fiamme dell’inferno prima che lui permettesse a un individuo come Fletcher di sposare sua sorella.

    Monica aveva ventuno anni. Trascinarla via fisicamente era impossibile, ma lui non sarebbe stato con le mani in mano a guardare che sua sorella sposasse Fletcher. Non finché aveva vita. Poi Daniel lesse le ultime righe.

    Così ho pensato di farti incontrare l’organizzatrice del nostro matrimonio. Si chiama Sophie Turner. È molto più di un’amica. Lei ti fornirà i dettagli di tutto.

    Nel frattempo, sii carino con lei!

    Monica aveva concluso il messaggio promettendo di mandargli una cartolina da Waikiki Beach, ma non fu quella la frase che catturò la sua attenzione. Al contrario fu quella di essere carino con lei.

    Cosa credeva sua sorella? Che fosse un mostro?

    Lui non era un mostro. Era un uomo d’affari e un fratello: un fratello che teneva d’occhio la sorella per proteggerla da tutti coloro che pensavano di sfruttare lei e la fortuna della loro famiglia.

    Lui stesso era attento, accorto e sulla difensiva.

    Tutto ciò lo rendeva un mostro?

    Certo che avrebbe incontrato questa Sophie Turner. E sarebbe stato carino con lei, proprio come gli aveva chiesto Monica. L’avrebbe invitata nel suo ufficio, l’avrebbe ascoltata con pazienza e poi l’avrebbe liquidata dicendole che i suoi servizi non sarebbero stati necessari. Già, perché finché avrebbe respirato, non ci sarebbe stato nessun matrimonio tra sua sorella e Jake Fletcher.

    Daniel raccolse la cornetta abbandonata sulla scrivania. «Faccia accomodare la signorina Turner.»

    2

    Sophie se ne stava seduta sul bordo della sedia con il portadocumenti contenente i dettagli del matrimonio di Monica e Jake appoggiato sulle ginocchia. Aspettava nervosa osservando il rossore che era comparso sul viso della giovane segretaria quando era stata costretta a chiamare il suo capo per la seconda volta in meno di un minuto. Ciò che aveva letto in Internet sulla reputazione di Daniel Caruana non si limitava ai suoi rivali in affari e alle sue fidanzate. Si estendeva anche al suo personale. Infatti la ragazza aveva un aspetto terrorizzato.

    A Sophie dispiaceva di averla costretta a richiamare il capo e a spiegargli la situazione; d’altro canto, lei non aveva alcuna intenzione di sprecare il viaggio e la giornata senza una buona ragione, tanto più che Monica le aveva comunicato che l’appuntamento era stato fissato e che lei e Jake contavano sul suo aiuto.

    «Lubrificare.» Quello era il compito che le aveva affidato Jake senza infonderle sicurezza. A quanto pareva, Daniel era superprotettivo nei confronti della sorella avendola praticamente cresciuta sin dalla morte dei loro genitori. La notizia del matrimonio di Monica non lo avrebbe entusiasmato, tanto più che Jake e Daniel non erano mai andati d’accordo sin dai tempi del liceo. E se Daniel non si era preoccupato di rispondere alle telefonate di Jake, doveva essere successo qualcosa di serio tra loro.

    Sophie aveva suggerito ai futuri sposi di recarsi insieme da Daniel. In tal modo non si sarebbe potuto rifiutare di incontrare Jake, ma Monica aveva pensato a una soluzione più diplomatica: avrebbe annunciato al fratello la sua decisione di sposarsi via e-mail e poi sarebbe sparita dalla circolazione con Jake per un paio di settimane lasciando Sophie a gestire i preparativi del matrimonio con Daniel. Per quando sarebbero ritornati dalle Hawaii, Sophie avrebbe sistemato tutto e Daniel avrebbe

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