Scopri milioni di eBook, audiolibri e tanto altro ancora con una prova gratuita

Solo $11.99/mese al termine del periodo di prova. Cancella quando vuoi.

In attesa di un principe
In attesa di un principe
In attesa di un principe
E-book162 pagine2 ore

In attesa di un principe

Valutazione: 0 su 5 stelle

()

Leggi anteprima

Info su questo ebook

Quando Mark, apprendista parrucchiere, vede Sam per la prima volta, è desiderio a prima vista. Sam incarna tutte le fantasie di Mark. Non potrebbe essere più perfetto di così. Certo, c’è quel piccolo particolare insignificante: Sam ha la ragazza. Diavolo... Un caso fortuito fa incontrare i due uomini nella sua spiaggia preferita, e Mark si ritrova con un nuovo amico. Trascorrendo molto tempo insieme, Mark incomincia a vedere Sam non più come un oggetto del desiderio, ma più come un qualcuno fatto apposta per lui. Ma innamorarsi del suo nuovo migliore amico, etero, non può portare altro che un cuore spezzato.

A Sam piace Mark. Gli piace veramente. E gli piacerebbe conoscerlo più a fondo. Ma Sam ha molti segreti. Nella sua vita ci sono cose che non può svelare a Mark, la vergogna è troppa ed è qualcosa che non vuole condividere con nessuno. E se Mark scoprisse quello che Sam prove realmente per lui, e i segreti che gli sta celando... non può correre quel rischio.

Poi, una notte di bagordi al pub cambia ogni cosa.

LinguaItaliano
EditoreK.C. Wells
Data di uscita7 ago 2016
ISBN9781370962860
In attesa di un principe
Autore

K.C. Wells

K.C. Wells lives on an island off the south coast of the UK, surrounded by natural beauty. She writes about men who love men, and can’t even contemplate a life that doesn’t include writing. The rainbow rose tattoo on her back with the words 'Love is Love' and 'Love Wins' is her way of hoisting a flag. She plans to be writing about men in love - be it sweet and slow, hot or kinky - for a long while to come. If you want to follow her exploits, you can sign up for her monthly newsletter: http://eepurl.com/cNKHlT You can stalk – er, find – her in the following places: Email: k.c.wells@btinternet.com Facebook: www.facebook.com/KCWellsWorld KC’s men In Love (my readers group): http://bit.ly/2hXL6wJ Amazon: https://www.amazon.com/K-C-Wells/e/B00AECQ1LQ Twitter: @K_C_Wells Website: www.kcwellswrites.com Instagram: www.instagram.com/k.c.wells BookBub: https://www.bookbub.com/authors/k-c-wells

Autori correlati

Correlato a In attesa di un principe

Ebook correlati

Narrativa gay per voi

Visualizza altri

Articoli correlati

Categorie correlate

Recensioni su In attesa di un principe

Valutazione: 0 su 5 stelle
0 valutazioni

0 valutazioni0 recensioni

Cosa ne pensi?

Tocca per valutare

La recensione deve contenere almeno 10 parole

    Anteprima del libro

    In attesa di un principe - K.C. Wells

    Questa è un’opera di fantasia. Nomi, personaggi, luoghi e avvenimenti o sono il prodotto dell’immaginazione dell’autore o sono usati fittiziamente, e ogni riferimento a persone reali, vive o defunte, imprese commerciali, eventi, o locali è puramente casuale.

    Copyright © 2014 di KC Wells

    Editore: S.A. Laybourn

    Cover Art : A.J. Corza

    Traduzione Deborah Tessari

    I contenuti in copertina sono utilizzati solo a scopo illustrativo e qualsiasi persona raffigurata in copertina è un modello.

    I prodotti appartenenti ai marchi citati in questo libro sono di proprietà dei rispettivi proprietari, e sono riconosciuti come tali.

    TUTTI I DIRITTI RISERVATI. Questo lavoro letterario non può essere riprodotto o trasmesso in alcuna forma né con alcun mezzo, elettronico o meccanico, incluse fotocopie, registrazioni, in toto o in parte senza il permesso scritto dell’Editore, eccetto ove permesso dalla legge.

    Opere di K.C. Wells in Italiano

    Personale

    Una Questione Personale

    Cambiamenti Personali

    Più che Personale

    Segreti Personali

    Strettamente Personale

    Storie dell'Isola

    In attesa di un principe

    Le maree di settembre

    Confetti, Coriandoli e Confessioni

    Opere di K.C. Wells in inglese

    Learning to Love

    Michael & Sean

    Evan & Daniel

    Josh & Chris

    Final Exam

    Love lessons Learned

    A Bond of Three

    First

    Debt

    Collars & Cuffs

    An Unlocked Heart

    Trusting Thomas

    Someone to Keep Me

    (K.C. Wells e Parker Williams)

    A Dance with Domination

    Damian’s Discipline

    (K.C. Wells e Parker Williams)

    Make Me Soar

    Dom of Ages

    (K.C. Wells e Parker Williams)

    Endings and Beginnings

    (K.C. Wells e Parker Williams)

    Personal

    Making it Personal

    Personal Changes

    More than Personal

    Personal Secrets

    Strictly Personal

    Island Tales

    Waiting for a Prince

    September’s Tide

    Submitting to the Darkness

    Waiting for You

    Double or Nothing

    Lightning Tales

    Teach Me

    Trust Me

    See Me

    Love Me

    Antologie

    Fifty Gays of Shade

    Winning Will’s Heart

    Designated Bottoms

    Switching it Up

    Capitolo Uno

    «Mi dispiace proprio per quel povero ragazzo.»

    Mark smise per un attimo il compito che gli era stato affidato, tingere nuovi spezzoni di extension. «Quale?» Era così assorto che non si era accorto di quello che stava accadendo intorno a lui. Marie gli aveva già dato un paio di occhiatacce quella mattina e, se non avesse portato a termine quel lavoro, ci sarebbero state buone provabilità che avrebbe cominciato con la sua solita solfa "ci sono un sacco di aspiranti parrucchieri là fuori che non chiedono altro che prendere il tuo posto". Diede una rapida occhiata in giro per il salone. «Di cosa stai parlando?» mormorò sottovoce a Wendy. «Non vedo clienti maschi.» Tornò al suo compito irritato dal fatto che lei gli avesse fatto perdere la concentrazione. Magari ora avrebbe capito l’antifona e lo avrebbe lasciato in pace.

    Non era il suo giorno fortunato. «Non è un cliente, sciocchino,» sbuffò Wendy, dandogli una gomitata sul braccio che quasi spedì la ciotola contenente il colorante per capelli sul bancone centrale. Gli porse in fretta delle scuse insincere ma Mark fece una smorfia e la ignorò, spugnando accuratamente la tintura sopra ogni ciocca, assicurandosi di stenderla in maniera uniforme.

    «Guarda là,» sibilò, «sul divano vicino alla vetrina.»

    Oh, per l’amor del cielo, donna, lasciami in pace. Mark lasciò cadere la spugna nella ciotola e si raddrizzò, pronto a dire a Wendy di andare a quel paese, quando sentì drizzarsi i capelli sulla nuca. Si voltò. Sì, Marie era proprio lì, i suoi occhi puntati su di lui. Oh diavolo, proprio quello di cui aveva bisogno. Fece una smorfia, preparandosi all’inevitabile Mark ho bisogno di parlarti, per favore. Cristo, una richiesta che aveva sentito fin troppo spesso in quegli ultimi giorni.

    «Mark, puoi venire qua un minuto per favore?»

    La voce melodica di Sonia si levò sopra il chiacchiericcio e la musica di sottofondo. Mark avrebbe voluto baciarla ma, purtroppo per lui, lei aveva l’equipaggiamento sbagliato. Evitando lo sguardo truce di Marie, lasciò la ciocca che aveva in mano e attraversò il salone fino a dove la collega aveva appena finito di parlare con la sua cliente.

    «Per cortesia, faresti una tazza di tè alla mia cliente?» Gli chiese Sonia con occhi brillanti. Già, sapeva esattamente cosa stava facendo. Era una cosa molto dolce da parte sua, gettarsi nella mischia così, ma Mark sapeva che Marie avrebbe preteso la sua libbra di carne entro fine giornata. Sonia si sporse verso il basso a parlare con la sua cliente: «Con latte e zucchero?»

    La donna rispose con un cenno annoiato: «Solo latte, grazie.» Mark incrociò il suo sguardo nello specchio e le sorrise educatamente. Lei alzò gli occhi al cielo, poi riportò la sua attenzione alla rivista di gossip che aveva in grembo, mentre Sonia preparava le strisce di carta argentata necessarie per applicarle il colore sui capelli. Mark osservò la donna intensamente. Sarebbe stata molto bella se non fosse per le linee dure intorno alla bocca e la ruga tra gli occhi. Le sue labbra erano sottili, per Mark quello era il segno che non era una persona felice. Non riusciva a capire quello che indossava a causa del mantello nero del salone che la copriva completamente, così spostò lo sguardo sui suoi piedi. Scarpe decisamente molto costose. Aha! Piena di soldi e tratta tutti come se fossero delle merde che ha appena calpestato. Mark non ricordava di averla mai vista al salone prima di quel momento. La maggior parte delle clienti del Hair Today’s erano signore semplici, donne che avevano sempre un sorriso e una parola gentile per il personale. E certamente non avevano l’atteggiamento presuntuoso di quella lì.

    Sonia si portò verso il divano di pelle rossa, situato in vetrina. Mark seguì il suo movimento e il suo cuore ebbe un sussulto. Oh sì, piccolo… L’uomo, accomodato goffamente sul divano, era alto, forse più di un metro e ottanta ed era semplicemente perfetto, nulla da dire. Mark si morse le labbra adocchiando gli orecchini, dei bottoncini di diamanti, e un anello d’oro sul trago. Spostò lo sguardo più in basso e trattenne il fiato alla vista degli anellini ai capezzoli che premevano contro la camicia bianca a maniche lunghe. Per non parlare dei vortici scuri di un tatuaggio nascosto alla vista, ma che si riusciva a intravedere. Mark sentì il suo membro irrigidirsi. Oh tesoro, tu sei proprio la mia idea di paradiso. Magro e con i capelli castani corti, proprio come piacevano a Mark.

    «Gradisci una tazza di tè mentre aspetti?» gli chiese gentilmente Sonia.

    Il futuro marito di Mark aprì la bocca per rispondere, ma la donna lo interruppe. «Lui non prende nulla.» La severità della sua voce fece trasalire Mark. La donna si girò sulla sedia. «Vero, Sam?» La ruga tra gli occhi divenne più profonda mentre lo fissava. Dio, avrebbe potuto dare del filo da torcere persino a Marie, un bel rogo di streghe e non se ne parla più. Guardò Sam sprofondare ancora di più nel divano. «A dire il vero, non capisco perché sei ancora qui,» strinse gli occhi, «avrai sicuramente altro da fare.» Lei si guardò il naso aguzzo rivolto verso di lui.

    Sam abbassò lo sguardo a terra. Mark capì che stava evitando ogni contatto visivo con quella stronza. Non poteva certo fargliene una colpa. «No, ho già fatto tutto quello che dovevo fare per oggi.» Dio, anche la sua voce era da sogno. «Resto seduto qui, se va bene, e aspetto fino a quando avrai finito.» Mark sentì le ginocchia venire meno quando si accorse del bel paio di occhi azzurri. «E a essere sincero, gradirei una tazza di tè, se non è un problema. Con latte e due cucchiaini di zucchero.»

    Gli ci vollero un paio di secondi per capire che Sam si stava rivolgendo a lui. Sconvolto, fece un rapido cenno del capo, sapendo molto bene che le sue guance erano già diventate rosse dall’imbarazzo. Perché diavolo doveva sempre arrossire così facilmente? Si rifugiò nello stanzino dietro la reception e iniziò a preparare le due tazze di tè. Mentre aspettava che il bollitore fischiasse, diede un’altra occhiata attraverso la porta aperta a quello splendido esemplare d’uomo. Cristo, che gambe lunghe che ha. Erano magre, racchiuse in un paio di jeans alla moda stretti da fare sesso. Mark non riuscì a fare a meno di lanciare uno sguardo furtivo al pacco di Sam. Emise un gemito silenzioso. È enorme. Per un attimo si permise il lusso di immaginare quelle lunghe gambe magre avvolte intorno alla sua vita mentre se lo scopava, quegli occhi azzurri fissi su di lui mentre lo sbatteva ripetutamente sul materasso, la sua voce sexy che lo supplicava di non fermarsi, di scoparlo più forte. Poi la realtà gli assestò un duro colpo nello stomaco. Non succederà mai, tesoro. Uno, quel tizio è etero e, due, se anche mai, per qualche miracolo fosse gay, ti prego Dio fa che sia gay, non ci avrebbe scommesso un centesimo che quell’Adone sarebbe stato un passivo. Scosse la testa. La realtà faceva davvero schifo.

    Mark appoggiò una tazza davanti alla donna, notando il suo studiato evitare il contatto visivo con lui, poi tornò in cucina a prendere la tazza per Sam. L’appoggiò sul tavolino basso davanti al divano. Sam lo guardò e gli rivolse un breve sorriso tirato. Dio, quegli occhi erano ancora più celesti visti da vicino. «Grazie,» disse quasi con un sussurro.

    Mark eruppe in un sorriso rapido. «Nessun problema, tesoro.» Le sue guance si infiammarono quando Sam inarcò le sopracciglia e si rifugiò di nuovo nel santuario del cucinino alla massima velocità che gli fornirono le sue gambe. Nascosto alla vista di chiunque, Mark si appoggiò al muro, espellendo l’aria dai polmoni in un lungo respiro tremante. Complimenti, Mark. Non potevi comportarti in modo più gay di così. Si diede un calcio mentale nel sedere, le sue guance cominciavano finalmente a raffreddarsi.

    «Perché ti nascondi qui dentro?»

    Mark quasi colpì il soffitto. «Cazzo, Sonia, non farlo mai più!» Lei gli rivolse un ampio sorriso. «Ti avevo avvertito, non devi avvicinarti così furtivamente in quel modo.» Si strinse forte il petto e Sonia alzò gli occhi al cielo.

    «Non farne un dramma, Primadonna,» ridacchiò. Gli puntò un dito sottile sul petto. «Ti stai nascondendo da Marie o cosa?» Quel sorriso era puramente diabolico.

    Mark scosse la testa. «Non proprio.» Allungò lo sguardo dietro di lei per vedere se Sam stesse guardando verso di lui. Oddio, stava fissando la porta dello stanzino. Mark tirò indietro la testa. Gli occhi di Sonia luccicarono divertiti. Diede un’occhiata al salone. «Sonia! Non guardare!» la implorò.

    Il viso di Sonia si illuminò. «Ah, allora è così, vero?» Ancora quel sorrisetto malefico. «Tocca un nervo scoperto, tesoro?»

    Mark gemette. «Ogni singolo fottuto nervo. Gli manca solo una cosa per essere perfetto, dovrebbe essere gay.» Grazie al cielo poteva parlare con Sonia al lavoro. Il fatto che Mark fosse omosessuale non era un grosso problema, si sentiva sempre a suo agio in sua presenza. Le altre ragazze dicevano sempre le cose giuste in sua presenza, ma lui riusciva sempre a capire quando qualcuno non era veramente a proprio agio in sua presenza. E per quanto riguardava Marie… meno tempo passava con lei e meglio era. Peccato che lei fosse il suo capo.

    «Non ti puoi nascondere qui fino a quando lei non finisce,» ragionò Sonia, «se Marie se ne accorge...» Non aveva bisogno di aggiungere altro. «Va bene, va bene, adesso vado,» borbottò. Doveva tornare alle sue extention. Si trascinò fuori dal cucinino fino all’isola centrale tenendo gli occhi lontani dal suo ex-futuro marito seduto a bere il tè. Mark si accorse dell’espressione comprensiva di Sonia mentre tornava dalla sua cliente e si strinse nelle spalle.

    Durante l’ora successiva dovette far di tutto per mantenersi concentrato sul lavoro che stava svolgendo. Era come se un filo invisibile gli tirasse la testa costringendolo a voltarsi verso la vetrina, non importava quanto duramente si sforzasse di mantenere la sua attenzione sul compito banale che stava svolgendo. Ogni volta che Marie gli passava accanto, però, teneva la testa bassa, pregando con fervore che lei vedesse quanto fosse assorto nel suo lavoro. Ma una volta allontanatasi, sentiva quella voglia di

    Ti è piaciuta l'anteprima?
    Pagina 1 di 1