Scopri milioni di eBook, audiolibri e tanto altro ancora con una prova gratuita

Solo $11.99/mese al termine del periodo di prova. Cancella quando vuoi.

Affari Studenteschi: La scuola dei Sogni 3
Affari Studenteschi: La scuola dei Sogni 3
Affari Studenteschi: La scuola dei Sogni 3
E-book436 pagine5 ore

Affari Studenteschi: La scuola dei Sogni 3

Valutazione: 0 su 5 stelle

()

Leggi anteprima

Info su questo ebook

Affari studenteschi racconta le storie ed i processi di cinque studenti durante il loro secondo anno all'Università di Chattlesbury.

E' una storia di speranza, ambizioni, sogni ed amore. Ma andrà tutto liscio per il rebelle Will, la talentuosa Evelyn, la coraggiosa Anne, la romantica Juliette e la resiliente Sophie?

Scopri la terza parte della serie "La scuola dei sogni". 

LinguaItaliano
Data di uscita3 ago 2020
ISBN9781393828174
Affari Studenteschi: La scuola dei Sogni 3

Correlato a Affari Studenteschi

Ebook correlati

Narrativa romantica contemporanea per voi

Visualizza altri

Articoli correlati

Categorie correlate

Recensioni su Affari Studenteschi

Valutazione: 0 su 5 stelle
0 valutazioni

0 valutazioni0 recensioni

Cosa ne pensi?

Tocca per valutare

La recensione deve contenere almeno 10 parole

    Anteprima del libro

    Affari Studenteschi - Julia Sutton

    Sommario

    Capitolo Uno

    Capitolo Due

    Capitolo Tre

    Capitolo Quattro

    Capitolo Cinque

    Capitolo Sei

    Capitolo Sette

    Capitolo Otto

    Capitolo Nove

    Capitolo Dieci

    Capitolo Undici

    Capitolo Dodici

    Capitolo Tredici

    Capitolo Quattordici

    Capitolo Quindici

    Capitolo Sedici

    Capitolo Diciassette

    Capitolo Diciotto

    Capitolo Diciannove

    Capitolo Venti

    Capitolo Ventuno

    Capitolo Ventidue

    Capitolo Ventitré

    Capitolo Ventiquattro

    Capitolo Venticinque

    Capitolo Ventisei

    Capitolo Ventisette

    CAPITOLO UNO

    I cieli sopra Chattlesbury City erano irradiati da un caleidoscopio di colori vibranti mozzafiato, schizzi di rosso infuocato mischiati con il colore blu freddo che spuntavano in uno spazio buio notturno. Le stelle pulsavano come diamanti che ruotano attorno ad una luna crescente, come raggi di luce argentea che brillano attraverso le nuvole sulla terra sottostante. I fuochi d’artificio sfrecciavano e sbattevano mentre esplodevano, per poi spegnersi nel nulla, riducendosi in polvere e fumo che pendeva sulle teste degli spettatori. L’aria era melensa, cosparsa di una varietà di aromi pungenti: cipolle arrostite, la nauseante dolcezza dello zucchero filato appena preparato, il sapore amaro della benzina che sovrastava l’odore di erba appena tosata ed il profumo dei fiori di campo. Quella fu una notte di divertimenti, una notte di gioiosa unicità e diversità. Era l’annuale carnevale estivo.

    In particolare, quella serata d’agosto sembrava perfetta per la festa. Era stato un giorno molto caldo che si era disteso in una notte mite ed umida, un background perfetto per divertimento e risate.  Perfino le strade erano in sintonia: allegria e frenesia. Era percepibile anche nell’atmosfera, un ambiente che racchiudeva vibrazioni positive di una città florida e dinamica che festeggiava un altro anno di prosperità. La speranza sorgeva dalle folle, la speranza che la prosperità continuasse, che i residenti potessero sempre gioire di salute e felicità. I marciapiedi erano gremiti di persone di tutte le età, venute a sentire il discorso motivazionale del sindaco e a guardare il carnevale che passava attraverso le strade, saltellando e spingendo per poter dare un’occhiata alla parata finale. I bambini applaudivano e ridevano deliziosamente mentre i protagonisti sulla flottiglia li salutavano esuberantemente. Il carnevale serpeggiava nelle sembianze di un enorme ferro di cavallo, passando per negozi, banche e ristoranti. Era uno sciame di personaggi dei libri e della tv per bambini, di danzatrici esotiche e di musicisti melodici selezionati per partecipare ad uno spensierato weekend di baldoria.

    Juliette Harris afferrò sua figlia, la sollevò per poterle fare vedere le ragazze coperte di piume che volteggiavano.

    Ci fu un grido di sorpresa, quando un ballerino afferrò la sua partner per la vita e la lanciò verso l’alto. La folla trattenne il sospiro per pochi secondi finché la ballerina sorridente non atterrò graziosamente di nuovo nelle sue braccia, mentre le sue gambe si allargarono in una serie di eleganti spaccate.

    Wow! urlò Molly, la piccola di 7 anni con la faccia pervasa dall’emozione e dalla felicità. Perfino, il calmo e freddo Harry sembrava impressionato.

    Erano tutti lì in piedi da almeno un’ora e la parata volgeva quasi al termine. Gli ultimi a passare furono un gruppo di musicisti, strimpellate di chitarra e il suono del tamburo accompagnavano un cantante dalla pelle mulatta che possedeva la voce più raffinata. Juliette iniziò ad applaudire, insieme agli altri, mentre lei cantava le ultime parole della canzone e poi si inchinava in modo teatrale.

    Improvvisamente i fuochi d’artificio si fermarono, e annoiati guardarono la polizia che esortava la folla a muoversi.

    Juliette fissò lo sguardo sul parcheggio delle auto e sulle orde di persone che si muovevano in quella direzione.

    Vi andrebbe di prendere un gelato?. Una scusa per stare fuori di più e lasciare che la folla si disperdesse. Era stata una fantastica serata per loro e Juliette era restia sul far ritorno alla giungla d’asfalto di casa.

    Sì, sì furono le risposte bramose dei bambini.

    Juliette prese le loro mani, guidandoli verso i negozi. Fortunatamente la gelateria era ancora aperta. Una luminosa lavagna in gesso esponeva tutti i tipi di gusti deliziosi.

    "Posso prendere il gusto menta biscotto? Implorò una Molly con gli occhi spalancati.

    Devo pensarci, la provocò Juliette, E tu giovanotto cosa vorresti?.

    Lei gli scompigliò i capelli. Lui la guardò con un ampio sorriso e i suoi occhi scuri, molto simili ai suoi.

    Ovviamente triplo cioccolato, Mamma rispose.

    Riuscirono ad aggiudicarsi un posto con vista finestra. Juliette li lasciò girare sugli sgabelli alti, raccomandandogli di non cadere e di non farsi male. Le ragazze dietro il bancone sembravano frettolose.  Correvano di qua e di là ed erano multi-tasking ed estremamente efficienti. In un attimo Juliette si ritrovò davanti alla fila ad effettuare l’ordine.

    Cono o coppetta? chiese la giovane ragazza dalla faccia pulita.

    Coppette per favore, Juliette lavorava sodo per una giusta svolta.

    ––––––––

    Il suo portafoglio era preoccupantemente leggero dopo tutto quello che aveva speso per la sua vacanza estiva: un viaggio di una settimana con sua sorella e suo cognato in un modesto caravan per vacanze che aveva prosciugato il suo stipendio, il suo fondo familiare e i suoi scarsi risparmi. Fortunatamente sarebbe stata pagata in quattro giorni e la fine del mese non poteva arrivare abbastanza presto. Juliette ripensò ai lunghi giorni estivi soleggiati trascorsi in spiaggia e alla fiera. Era stata un’estate molto calda quell’anno e non vi era stata neppure l’inondazione abituale. Era stato piacevole scambiare l’inquinamento e il monotono grigiore della citta per dolci e verdi colline, foreste e aria fresca e pulita. Ma ora erano tornati alla realtà: lavoro e le faccende domestiche e il tran-tran della vita di ogni giorno.

    Juliette guardò la commessa incuneare i fiocchi di cioccolato sulle dolci e fredde montagnette di gelato.  Frequenti l’università di Chattlesbury? La domanda la distrasse dalle sue fantasticherie, Sì esatto: studio letteratura inglese

    Ti ho vista nel refettorio rispose la giovane ragazza, Sono una studentessa di arte. Tu stai insieme ad un ragazzo carino dai capelli neri giusto?

    Will Juliette sorrise, pensando a lui fugacemente. Pensando a come sarebbe stato diverso per lui quell’anno con un bambino di cui prendersi cura.

    Sai già cosa vorresti fare dopo la tua laurea?  Prima di tutto, spero di insegnare rispose Juliette E tu?

    "Mi trasferirò a Londra con un amico. Vorrei diventare illustratrice di libri, fumetti, quel tipo di cose. Il mio amico vuole lavorare per una rivista pop. Il nostro obiettivo condiviso è di diventare super ricchi e famosi disse ridendo, e Juliette sentì le sue preoccupazioni finanziarie scivolare via lasciando il posto ad un diverso tipo di preoccupazioni. 

    Il secondo anno di università si profilava davanti a lei. Juliette aveva già cominciato a leggere attentamente le liste dei libri e a decidere i moduli che poteva frequentare. Il pensiero di rivedere Ben Rivers le provocava ancora un brivido in fondo alla schiena, anche se la serata era tiepida. L’ultima volta che l’aveva visto, era stato alla fine di maggio, quando aveva partecipato alla gita di classe ad Haworth. Era stata una giornata piacevole ed era stato molto interessante e stimolante vedere la casa delle sorelle Bronte e il grazioso paese in cui le due scrittici sorelle erano cresciute. Ora, i suoi ricordi erano offuscati da pensieri riguardanti la loro ultima conversazione. Juliette aveva insistito affinché restassero amici, ma perché allora lei continuava a pensare a lui? Sospirò e poi prese i gelati, Passa a salutarmi la prossima volta che vieni in università. Juliette rivolse un sorriso riconoscente all’amichevole commessa e si allontanò dalla fila.

    Grazie mamma, dissero in coro i suoi figli mentre lei poneva sul tavolo i gelati che si stavano sciogliendo rapidamente. Juliette li guardò con un ampio sorriso mentre entrambi affondavano con i cucchiai.

    Così, papà vi porterà alle Alton Towers?

    , arrivò la risposta empatica di Harry.

    E dopo mangeremo la pizza, le ricordò Molly.

    E’ okay, mamma? gli occhi di Harry erano spalancati e pieni di preoccupazione.

    Juliette si allungò per accarezzargli la mano Naturalmente lo è amore. Tuo padre ed io, beh, siamo, come dire, amici adesso e vogliamo solo ciò che è meglio per voi due.

    Fantastico! annuì Harry felicemente.

    Papi ha una fidanzata, rivelò Molly.

    Oh, davvero? Juliette non era sorpresa, Marty era sempre stato attraente per l’altro sesso, con il suo bel aspetto e la sua immagine da ragazzaccio.

    Shhh Harry rimproverò sua sorella minore, Mamma potrebbe rimanerci male.

    Oh no, tesoro, rispose Juliette dopo un attimo di esitazione, Non preoccuparti, sono felice per lui... L’avete già incontrata?

    No, Harry grattò il fondo della coppetta vuota per raccogliere i rimasugli. 

    Il suo nome è Charlie ed è una parrucchiera, Molly aprì la bocca, Papà ha detto che lei potrebbe farmi i capelli quando riusciremo ad incontrarla.

    Beh, sarebbe molto gentile da parte sua, Juliette disse con una risata mentre sollevava i suoi rossi ricci ribelli, forse potrebbe fare qualcosa ai miei capelli.

    Harry posò il suo cucchiaio e guardò la mamma, con un’espressione corrucciata, Mamma, io e Molly abbiamo parlato e pensiamo che sia ora che tu ti trovi un fidanzato.

    Juliette balbettò, Perché mai vorreste questo?

    Non esci mai mamma, spiegò Molly, La mamma della mia amica Molly se ne stava per conto suo ed era triste, ma adesso ha trovato un patrigno e ora loro si divertono molto.

    Pensi che io sia triste?  Juliette fu presa dallo sconforto.

    Harry e Molly si guardarono l’uno l’altra e poi annuirono.

    Tu fingi di stare bene rispose Harry ma io ti ho sentita piangere al telefono con la zia Maz.

    E quando guardi con me i film della Disney, ti si riempiono gli occhi di lacrime., Molly mosse il dito in segno di disapprovazione.

    Ma... ma, uscirò questo weekend, ricordate, con la zia Maz e lo zio Dave e... e Clive.

    Harry tirò sul col naso, Clive è il tuo ragazzo allora?

    No. Juliette scosse la testa, è solo un amico, ma è molto carino e mi diverto moltissimo quando esco con lui.

    Ci fu silenzio. Juliette sospirò Sapete, io sto bene anche da sola con voi due. Ci divertiamo molto insieme, non è vero?

    Ci fu un cenno riluttante.

    Ooooo-kay, Juliette decise di cambiare argomento, Che ne pensate se tornassimo a casa e guardassimo insieme un DVD?

    Fortunatamente la proposta funzionò, Harry e Molly si erano immediatamente dimenticati della vita amorosa della loro madre e già battibeccavano su cosa guardare se un film della Disney, Transformers o Harry Potter.

    Non appena fu tornata a casa e i suoi figli si sistemarono davanti alla televisione, Juliette entrò nella sua stanza in punta di piedi con in mano il cellulare cordless. Marie rispose dopo circa venti lunghi squilli.

    Te la sei presa comoda disse Juliette con voce stridula.

    Ehi, ciao sorella, ero in bagno e sono incinta lo sai. Non posso fare di corsa come prima.

    Juliette era mortificata, Scusa! Continuo a dimenticarmi che porti in grembo il mio futuro nipotino o la mia futura nipotina. A proposito, come stai?

    Tutto bene, a parte le caviglie gonfie.

    Hai bisogno di riposare, soprattutto con questo caldo, Juliette si asciugò la fronte sudata, Fa caldo stasera!

    Com’è stato il carnevale?

    Fantastico come sempre. Juliette tentò di colpire un moscone che stava ronzando intorno alla sua abat-jour, ehm, Marie, i bambini ti hanno detto qualcosa circa il fatto che dovrei trovarmi un fidanzato?

    Ci fu un attimo di silenzio e poi Marie ridacchiò, no, perché?

    Juliette le riferì la conversazione avvenuta prima con loro.

    È stato quasi surreale ricevere un consiglio romantico dai miei stessi figli, infatti pensavo che fossi stata tu a mettergli questa idea in testa."

    Ovviamente, non sono stata io, disse Marie in tono brusco, non sono stupidi, lo sai Jules, ultimamente sei stata da schifo. Per caso c’entra un certo docente con questo?

    L’ho dimenticato completamente, strillò Juliette, arrossendo per la bugia, "E sto benissimo da sola."

    Marie sbuffò Chi stai cercando di convincere? Non ti manca essere intima con qualcuno?

    Juliette deglutì, mentre la sua mente vagava con la mente alla notte di passione che aveva trascorso con Ben Rivers.

    Il sesso non è tutto, lei suonò poco convincente, perfino alle sue stesse orecchie.

    Almeno stampati un sorriso in faccia, Marie si lasciò sfuggire una risata voluttuosa, Penso che Harry e Molly siano fin troppo astuti. È ora che tu esca dallo scaffale in cui ti sei riposta, la vita ti passa davanti. Di questo passo, finirai per essere una vecchia e sola zitella.

    Ma, Juliette stava per rispondere alla sorella con un discorso pronto riguardo l’indipendenza, il potere delle donne, il non aver bisogno di un uomo che le completasse la vita, ma poi si rese conto che la maggior parte di quelle erano solo delle stupidate.  Sì, era sola, sì le piaceva la compagnia di un uomo, e o sì, le mancava il sesso!

    Jules, i tuoi figli ti hanno dato la loro benedizione per andare a trovarti qualcuno, ama i loro piccoli cuori generosi, vogliono solo che tu sia felice.

    Le lacrime sgorgarono dagli occhi di Juliette, Lo so, tirò su col naso, Forse non sono completamente contraria all’idea di trovare il vero amore.

    Questo è lo spirito giusto. Sei bella Juliette, lo sai questo?  No, non credo tu ne sia consapevole, disse Maz in tono deciso, Sia dentro che fuori, sia sotto che sopra, in tutti i modi possibili in cui una persona potrebbe esserlo – sei gentile, bizzarra e adorabile, tutto questo in una persona.

    Perché non riesci a dimenticare Ben Rivers? Sì, lui è estremamente attraente, ma ha già molti studenti che pendono dalle sue labbra. Lui è uno spacca cuori ed è pericoloso per te.

    Io Juliette scosse la testa, Io lo trovo semplicemente irresistibile e non solo per il suo aspetto, ma anche per il modo in cui mi parlava, le cose che mi diceva e come mi faceva sentire.

    Juliette strinse il telefono, Non so che genere di problema io abbia, di solito sono una persona con la testa sulle spalle.

    Scendi dalle nuvole. Quello lì ha tutte e cinquanta le sfumature messe insieme, decise Marie, A proposito, ti è piaciuta la trilogia?

    Sì, decisamente! Penso che E L James avrà anche una cattiva reputazione, ma è una brava scrittrice ed è estremamente fantasiosa.

    Marie rise, "Anche a me è piaciuta! Credo che Dave sia un po’ preoccupato che io lo leghi allo schienale del letto e lo ricopra di panna montata.

    Entrambe risero al solo pensiero.

    Beh, diciamo che non è il mio genere ma è stato sicuramente divertente leggerlo. La conversazione si spostò dai libri a questioni sociali.

    Ascolta, per quanto riguarda questo weekend, abbiamo prenotato un tavolo al ristorante thailandese. Quello che si trova vicino alla fermata della stazione degli autobus che è lì ormai da tanto tempo. Ha delle ottime recensioni e non posso credere che non l’abbiamo ancora provato. Poi, lei continuò ripetendo velocemente alcuni dei piatti dal menu."

    Sembra fantastico! Juliette sentì il suo umore sollevarsi per l’entusiasmo.

    Poi io e Dave abbiamo pensato che potremmo andare tutti a casa nostra e forse potremmo guardare qualche programma televisivo del sabato sera o un film. Non mi piacerebbe andare in giro per pub con questo caldo.

    Naturalmente rispose Juliette affabilmente, Porterò del vino per me, una bibita analcolica per te e della birra per Clive e Dave, già non vedo l’ora. Adesso dovresti andare a riposarti. Chiamami se hai bisogno di me.

    Va bene, sorellina.

    Juliette chiuse la chiamata e vagò per la cucina dove trascorse l’ora seguente procedendo faticosamente a stirare con un cestino di vestiti. Alle 10 in punto, era già esausta.

    Dopo aver mandato i bambini a letto, si spaparanzò nel letto, ancora completamente vestita. La lampada emanava una luce tiepida in tutta la stanza, mentre Juliette si metteva comoda nel suo duvet con un sospiro soddisfatto. Allungò la mano per prendere il libro che stava leggendo; uno libro umoristico sull’amicizia e sul cibo di Lucy Diamond, ma faceva fatica a concentrarsi. La sua mente frullava e frustrata allungò la mano verso il suo cellulare. Il suo feed di Facebook mostrava una varietà di nuove storie. Juliette scorse tra di esse, mettendo mi piace ad alcune foto di animali e bambini che scorrazzavano sulla spiaggia. Fece una pausa, soffermandosi a leggere alcuni post di Sophie. Mi sento triste, la vita da single fa schifo, mi manca mio marito.

    Poi alcune ore più tardi, un altro stato rivelava che Sophie era arrabbiata, come può farmi questo. C’erano circa sessanta risposte, la maggior parte simpatizzavano per lei, ma alcune dovevano essere di amici del suo ex marito Ryan, che la imploravano di dargli un’altra chance. Poi alla fine notò una risposta concisa da parte di Ann: ‘Dimentica il tradimento, puoi avere di meglio, sii forte e lo supererai.’ Juliette ridacchiò, quella era una risposta tipica di Ann, diretta ed onesta, rifletteva la sua personalità nella vita reale, lei era sicuramente una tipa tosta, ma anche una brava persona ed una buona amica.

    Erano passata mesi da quando lei aveva visto il gruppo dell’università e sperava che tutti stessero bene, a lei mancava la loro compagnia, il divertimento e le risate che avevo condiviso. Grazie a social media, lei sapeva che Hema aveva partorito una bambina. Will aveva postato una serie di squisiti scatti di entrambi con una bellissima e minuscola bambina. Sophie aveva postato delle foto delle vacanze di sé stessa con una Evelyn dall’aria felice. Erano state a Lanzarote; e Sophie aveva proclamato che fosse stata la più bella vacanza di sempre. In poche settimane si sarebbero rivisti tutti. Le registrazioni per il secondo anno all’università di Chattlesbury erano state fissate per metà settembre. Sarebbe stato bello rivedere Ann, Evelyn, Sophie e Will – A Juliette erano mancati. Erano tutti buoni amici e lei apprezzava la loro compagnia. L’università era diventata molto più che un semplice luogo di studio. Quando Juliette si era iscritta, non aveva idea che si sarebbe divertita così tanto. Nell’ultimo anno erano successe molte cose, le girava la testa al solo pensiero. Aveva incontrato tante persone carine, aveva imparato così tanto che a volte sentiva il cervello esplodere e poi, poi c’era Ben. Una leggera sveltina con un professore di letteratura inglese che era finita in modo disastroso. Ora erano solo amici e vi era un inizio nuovo. Una possibilità per nuovi inizi, una possibilità di brillare e di prosperare. Le palpebre di Juliette calarono e si ritrovò in un brutto sogno di proporzioni epiche, con draghi e streghe, serpenti e ratti giganti. Doveva combattere tutto ciò da sola.

    CAPITOLO DUE

    Ancora del tè? Anna sollevò la teiera dal vassoio con aspettativa ma senza aspettarsi una risposta, versò il liquido marrone fumante nelle tre delicate tazze di porcellana cinese. Offrì un piatto di biscotti costosi, portati appositamente per impressionare i suoi ospiti.

    Suo marito Jon ne prese due dal piatto, poi procedette versando tre cucchiai di zucchero nella sua infusione. Per me no grazie, Rose, l’assistente sociale alzò la sua mano ma guardò bramosamente i biscotti, In realtà non dovrei. Sto provando a rimanere a dieta dopo un’abbuffata estiva durata due settimane.

    Ann lanciò un’occhiata alla piccola signora opposite e si chiese il perché si preoccupasse tanto del suo peso quando nel mondo vi era così tanto orrore e ingiustizia. Mangiare un biscotto sembrava qualcosa di insignificante a confronto.

    Sei andata in vacanza quest’anno? chiese Rose allegramente.

    Parigi, confermò Ann, per la quarta volta. La amiamo, non è vero?

    Lei diede un colpetto a Jon che si stava spazzolando via le molliche dalla bocca.

    Parigi è fantastica rispose con vigore, così tanta bellezza e storia e solo ad un soffio dal mare.

    Ah, mi vergogno ad ammettere che non ci sono mai stata e aggiunse con tono eccitato, Ma mi sono iscritta alla lezione di francese per principianti. Ann, tu mi hai ispirata, tutti i tuoi discorsi sugli obiettivi e le conquiste ed io ho sempre voluto imparare un’altra lingua.

    Questo è fantastico urlò Ann, Il francese è una lingua bellissima; très bon Madame.

    Rose rise di cuore e stese la coscia rivestita di pantaloni, e come vanno i tuoi studi?

    Ann sorseggiò il suo drink, molto bene grazie. Il secondo anno comincerà fra poco e devo ammettere che non vedo l’ora.

    Rose aggrottò le sopracciglia, deve essere molto impegnativo per te? la domanda si affievolì e calò il silenzio nella stanza, Scusami, è stato indelicato da parte mia, Rose rivolse lo sguardo dall’altra parte imbarazzata.

    Intendi per questo? disse Ann indicando la sua sedia a rotelle, sulla quale era seduta, nient’affatto, l’università è stata molto accomodante nei miei confronti e posso confermare felicemente che è pieno di accessi per sedie a rotelle. Forse la sfida maggiore è utilizzare questa disse Ann indicando la sua testa.

    Tu sei una donna straordinaria rispose Rose con calorosa sincerità, coraggiosa e motivante.

    Ann non era certo tipa che accettava facilmente complimenti, Ann arrossì, Devo essere lei affermò scontrosamente, si tratta o di crogiolarsi nel dolore o di trarre il meglio della vita che mi è stata data.

    Grazie a Dio, Rose alzò occhi al cielo e afferrò la sua coroncina d’oro scintillante.

    Io non credo in...

    Perciò, Jon la interruppe bruscamente, lanciando un’occhiata di avvertimento ad Ann, abbiamo superato tutti gli esami e gli incontri sono andati bene?

    Rose mischiò le scartoffie, Sì esatto. Siamo molto soddisfatti dei vostri progressi. Oh, balzò leggermente dalla sua sedia e si guardò i piedi. Un piccolo gatto bianco morbido si era accoccolato attorno alle sue gambe e faceva le fusa felicemente.

    Quello è Snowy, disse Ann schioccando le dita, "vieni qui, tu stupido micio.

    Il felino si distese obbedientemente, poi camminò lentamente per saltare sul grembo di Ann.

    Jon balzò sui suoi piedi, Va bene se abbiamo un gatto, non è vero?

    Rose guardò l’uomo super alto con le sopracciglia aggrottate, naturalmente è il Signor Stokes, per favore rilassati, io e i miei colleghi pensiamo che sarete dei genitori fantastici.

    Lentamente si adagio sulla sedia, è fantastico, ehm, hai trovato qualcuno di disponibile?

    Sì, Rose si piegò e tirò fuori un paio di occhiali asimmetrici e li posò sul suo naso all’insù, il suo nome è Samuel e ha dodici anni.

    Ann trattenne il respiro, mentre l’assistente sociale tirava fuori una foto lucida di un individuo dall’aria burbera con biondi ricci e occhi blue penetranti.   

    Perora lui vive con i suoi genitori adottivi a Rocksley.

    Sì lo so, Jon annuì mentre Ann gli passava la foto, Vado spesso lì per lavoro, non è poi così lontano, non è vero?

    Nient’affatto, rispose Rose, circa una mezz’oretta di macchina e c’è un treno diretto che si ferma lì.

    Dove sono i suoi genitori biologici? chiese Ann.

    Entrambi alcolisti, in prigione per furto e reati violenti. Lo hanno trascurato e nessuno dei due voleva assumersi la responsabilità di tenerlo.

    Ann deglutì Povero ragazzo. E non c’è nessun altro membro della famiglia che sia disposto a prendersi cura di lui?

    Rose scosse la testa, "Sfortunatamente no. I nonni paterni sono entrambi deceduti e la nonna materna è in una casa di cura, soffre di demenza senile. Non ha né zie né zii.

    Jon si passò una mano tra i capelli, allora come fa a gestire tutto questo sconvolgimento?

    Come puoi immaginare non troppo bene. Lui è un ragazzo molto tranquillo e riservato, che ha bisogno di una sistemazione permanente e stabile il prima possibile. Voi avete affermato nella vostra domanda di adozione che preferireste un bambino più grande?

    Sì esatto, confermò Ann.

    Allora, vi piacerebbe incontrarlo?

    Ann fece una pausa, la mente le ronzava. L’intera faccenda dell’adozione era progredita più velocemente di quanto avesse previsto. Poi notò Jon che la fissava i con i suoi grandi occhi, in attesa e si sentì pervadere da una stretta di tenerezza per suo marito.

    Sì, disse Ann fermamente, ci piacerebbe molto incontrarlo.

    Rose sorrise ad entrambi Fantastico. Vi manderò la modulistica e vi farò sapere molto presto. Nel frattempo, ecco un dossier da leggere per voi che parla del passato di Samuel, ciò che gli piace e ciò che non gli piace, i suoi hobby, etc.  Vi ho anche comprato alcuni libri sul processo di adozione e su che tipo di altri aiuti ci sono per voi.

    Lei ha già uno scaffale pieno di libri simili, Jon indicò l’angolo del salotto, in cui una pila di libri stavano in piedi in un equilibrio precario.

    Meraviglioso rispose Rose, è una buona idea essere ben informati. Si alzò in piedi e si fece spallucce nel suo impermeabile, sembra proprio che l’estate sia proprio finita.

    Ann fissò attraverso la pioggia che schizzava sulla finestra e pensò a quel ragazzo che possibilmente avrebbero adottato. Che diamine stiamo facendo?  Si chiese andando un po’ in panico, siamo perfino pronti per questo?

    Ti andrebbe un altro drink? gracchiò Ann. Era dilaniata tra il voler dire arrivederci a Rose e dimenticare questo pensiero, e pregarla di rimanere e bombardarla con più domande.

    Oh, santo cielo no! Sono già al quarto e sono solo, diede un’occhiata al suo polso, le undici in punto."

    Anche in questa casa, siamo grandi amanti del tè rispose Jon ridendo, ma Rose stava fissando Ann.  

    Sei sicura che non ti serva del tempo per considerare il tutto?

    Ann deglutì e guardò nervosamente Jon, che era in piedi, con gli occhi che gli brillavano per la frenesia. Dopo un attimo di esitazione, lei sorrise vivacemente alla gentile assistente sociale, Sono solo un po’ sorpresa da quanto velocemente tu ci abbia trovato qualcuno. Sembrava che ci sarebbe voluta un’eternità per ottenere tutta la modulistica e i controlli completi e ora eccoci qui...

    È triste da dire ma ci sono così tanti bambini bloccati nel Sistema di assistenza in questo momento, che aspettano di trovare una dimora piacevole. Temo però che il tempo non sia dalla loro parte. Se però hai bisogno di più tempo Ann, non aver paura di dirlo. Possiamo spostare l’incontro con Samuel fino a quando non sarai pronta."

    ––––––––

    Ann non riusciva ad incrociare gli occhi di Jon, ma poteva percepire il disappunto e il turbamento che provenivano da lui.  Distogliendo lo sguardo da quello di Rose, fissò il suo grembo, le sue mani tremanti, Io, io non sono sicura di poter essere il genitore perfetto di cui questo bambino ha bisogno disperatamente.  Balbettò queste parole, cercando di esprimere a parole la sua ansia interna riguardo l’intera faccenda dell’adozione. Rose offrì ad Anne il suo supporto, Nessuno è perfetto, sarebbe irrealistico presumere questo di qualcuno, anche la Regina, specialmente la Regina, tutti e tre risero e l’atmosfera di tensione si ridusse un po’, Ann, ribadisco il mio pieno supporto nei tuoi confronti. Io e i miei colleghi pensiamo che sarete fantastici, entrambi, e hai il nostro supporto, al cento per cento. Il processo di adozione è molto pesante, siete stati molto bravi fino ad ora. Dovreste esserne orgogliosi, le accarezzò la mano per calmarla, ora però devo veramente andare al mio prossimo appuntamento. Rimaniamo in contatto, ma nel frattempo leggete attentamente i libri che vi ho portato e visitate i siti. Ci sono un’infinità di aiuti e consigli per te Ann, e se nessuno funziona, puoi sempre chiamare un membro del mio team in qualunque momento."

    Ann sorrise in segno di gratitudine.

    Spero di aver placato alcune delle tue ansie, concluse Rose, prima che io vada, posso usare il bagno?

    Ann ascoltò il suono della porta che si apriva cigolando, mentre Jon accompagnava Rose all’uscita.

    Bene, penso che sia andata bene, disse ritornando verso di lei, con un goffo sorriso in faccia.

    Ma perché stiamo ascoltando musica classica? Ann si mosse verso il lettore CD, dal quale una cacofonia di violini si levava nella stanza.

    Oh, pensavo che avrebbe fatto una buona impressione, Jon premette il telecomando e il suono si dissolse, Non pensavo che le nostre canzoni di Meatloaf avrebbero creato la giusta atmosfera.

    Ann rise, Hai ragione. Credo che Rose sia rimasta colpita dal concerto numero 5, o qualcosa di simile.

    Jon si chinò di fronte a lei e le piantò un tenero bacio sulle labbra, sei stata fantastica oggi Ann. Ti amo Signora Stokes.

    Ann strinse la sua faccia nelle sue mani e lo bacio, Ti amo anche io. Cosa potremmo preparare per pranzo? Sto morendo di fame.

    Sei così romantica, rispose Jon ridendo, che ne pensi se andassimo a mangiare in un pub? Una sorta di regalino per festeggiare.

    Ann inclinò la testa su un lato, sai cosa? Credo che preferirei di gran lunga rimanere a casa seduta a leggere. Non ci vuole molto perché il secondo anno inizi e vorrei essere preparata il più possibile.

    Come preferisci angelo, Jon sparì in cucina ed iniziò a cercare nel frigo, mentre Ann si spinse con la sedia a rotelle verso la libreria e meditò su quale prossimo classico si sarebbe potuta immergere. 

    CAPITOLO TRE

    Evelyn prese la sua borsa, controllò il suo riflesso nello specchio, poi chiuse la porta leggermente dietro di lei. Il latte mattutino non era stato raccolto dagli scalini davanti alla porta e da un’ispezione più vicina, lei notò che un uccello aveva picchiettato via il coperchio di stagnola e sottratto un po’ di panna dall’alto.

    Buongiorno Evelyn! riecheggiò una voce profonda dietro di lei, facendola sobbalzare dallo spavento. Si girò su sé stessa, stringendosi forte la gola, poi tirò un sospiro di sollievo quando riconobbe Jacob che camminava a grandi passi sul patio verso di lei.

    Non intendevo spaventarti ragazza! si tolse il cappello e sorrise ampiamente.

    Jacob, rispose, Non ti aspettavo, si lisciò consapevolmente la sua gonna con le margherite.

    Me ne sono accorto. Passavo di qua e mi sono chiesto come stessi. Che fortuna averti incontrata mentre stavi uscendo. In ogni caso dove stai andando in questa così piacevole giornata? Si fermò davanti a lei sorridendo. Jacob era elegante pensò Evelyn, indossava una maglietta blu cielo, pantaloni blue navy e sembrava che avesse un nuovo taglio di capelli. Resasi conto che lo stava osservando, le sue guance arrossirono.

    Mi vedo con un amico. C-come stai Jacob?

    Molto bene grazie, rispose candidamente,

    Ti è piaciuta l'anteprima?
    Pagina 1 di 1