Scopri milioni di eBook, audiolibri e tanto altro ancora con una prova gratuita

Solo $11.99/mese al termine del periodo di prova. Cancella quando vuoi.

Seduzione sull'isola: Harmony Collezione
Seduzione sull'isola: Harmony Collezione
Seduzione sull'isola: Harmony Collezione
E-book155 pagine2 ore

Seduzione sull'isola: Harmony Collezione

Valutazione: 3 su 5 stelle

3/5

()

Leggi anteprima

Info su questo ebook

Nonostante il rancore che prova nei confronti della donna che un tempo amava e che lo ha lasciato senza fornirgli alcuna spiegazione, il milionario Jacopo Valentino è ugualmente deciso a proteggere lei, e il figlio che ha appena scoperto di avere, dalle malevole intenzioni della sua famiglia adottiva. Per farlo è costretto a nasconderli in una remota isola di sua proprietà, a nord della costa siciliana, nonostante la fiera e indomita Leah non si sia dimostrata particolarmente d'accordo. C'è solo un problema: la fiamma che ancora arde tra loro potrebbe rivelarsi infinitamente più pericolosa...

Disponibile in eBook dal 20/08/2019
LinguaItaliano
Data di uscita20 ago 2019
ISBN9788830501706
Seduzione sull'isola: Harmony Collezione
Autore

Andie Brock

Andie Brock ha cominciato a dare sfogo alla sua fervida immaginazione fin da bambina, creando intorno a sé un mondo di magiche creature con le quali vivere emozionanti avventure, e continua a fare la stessa cosa anche oggi, con la sola differenza che fate e folletti hanno lasciato spazio a impetuose eroine e affascinanti eroi. Per fortuna, adesso non ha più soltanto quei divertenti amici immaginari, ma una ricca vita sociale, oltre a uno splendido marito, tre figli e un adorabile gatto.Andie vive a Bristol, e quando non è occupata a scrivere un romanzo con ogni probabilità sta già elaborando una nuova storia d'amore.

Leggi altro di Andie Brock

Autori correlati

Correlato a Seduzione sull'isola

Ebook correlati

Narrativa romantica per voi

Visualizza altri

Articoli correlati

Categorie correlate

Recensioni su Seduzione sull'isola

Valutazione: 3 su 5 stelle
3/5

2 valutazioni0 recensioni

Cosa ne pensi?

Tocca per valutare

La recensione deve contenere almeno 10 parole

    Anteprima del libro

    Seduzione sull'isola - Andie Brock

    successivo.

    Prologo

    «Ciao!»

    L'uomo la raggiunse in un paio di falcate. Tutto statura torreggiante e virilità bruna e sexy, indossava un elegante completo d'alta sartoria e una camicia bianca slacciata sulla gola. Le scarpe in cuoio nero erano già ammantate da un velo di terriccio siciliano. Afferrandole il volto tra le mani, chinò la testa e s'impossessò della sua bocca in un bacio carico di promesse.

    Leah gli si abbandonò, le palpebre abbassate, e inspirò il familiare profumo di colonia, godendosi il tepore sprigionato da tante ore di viaggio. Erano settimane che aspettava quel momento.

    Eppure...

    «Mmh... ora va meglio.» Jacopo si scostò e abbassò le braccia. Stringendole le mani, intrecciò le dita alle sue. «Sei bellissima.» Gli occhi bruni la divorarono, famelici.

    «Grazie.»

    «Mi sei mancata.»

    «Anche tu.» Leah si concentrò sul mantenere salda la voce. «È passato tanto tempo, Jacopo.»

    «Già. Troppo.» Le accarezzò la guancia e tornò a baciarla. Un bacio dolce, questa volta. «Ma adesso che sono qui, ho tutte le intenzioni di recuperare.»

    Se l'attirò più vicina, facendole sentire quanto desiderava recuperare.

    Leah lo scostò per guardarlo negli occhi.

    «Allora, questa volta per quanto ti fermi?»

    «Dovrei riuscire a restare un paio di giorni.»

    «Solo?» Era difficile celare la delusione.

    «Già. Quindi ci conviene sfruttarne ogni istante» aggiunse lui con quel suo sorriso da rubacuori.

    «Sì. Immagino di sì.» Leah si morse un labbro.

    «Ottimo. Allora corro subito a farmi una doccia e buttare giù un boccone, poi potremmo ripartire da dove eravamo rimasti...» le sussurrò con un lampo malizioso negli occhi.

    Dove eravamo rimasti.

    Lo stomaco di Leah fece una capriola al ricordo dell'ultima notte che avevano trascorso insieme. L'intesa tra loro era stata magica, intensa, totale... prima che Jacopo tornasse a scomparire dalla sua vita.

    Jacopo Valentino. Alto, bruno, affascinante, divertente, sexy... Impossibile ignorarlo o resistergli.

    Era stata Harper, la gemella di Leah, a presentarglielo, al suo matrimonio. E per lei era stato desiderio a prima vista.

    E così, quando Jacopo l'aveva invitata a visitare il suo vigneto il giorno successivo, aveva accettato senza pensarci due volte, scordandosi i buoni propositi di essere più cauta e di andarci con i piedi di piombo.

    L'orgoglio e l'affetto che trasudavano dalle sue parole mentre le raccontava della tenuta, le sue radici siciliane, aveva detto, l'avevano fatta innamorare del posto prima ancora di averlo visto.

    Purtroppo Leah era consapevole che ci avrebbe messo una frazione di secondo a innamorarsi anche del proprietario, se non fosse stata molto attenta.

    Il vigneto si era dimostrato incantevole proprio come le aveva assicurato lui.

    Con i filari che si stagliavano contro uno sfondo di cime maestose e, al centro, un imponente palazzo settecentesco, era un panorama da cartolina.

    I pochi giorni che vi avevano trascorso erano stati meravigliosi mentre imparavano a conoscersi, condividendo aneddoti, chiacchiere, risate e il delizioso vino prodotto in loco.

    Troppo, probabilmente, pensò Leah in quel momento. Anche se, di fatto, a darle il capogiro era stata la compagnia più che l'alcol.

    Jacopo Valentino era diverso da tutti gli uomini che aveva conosciuto in precedenza. Quando era con lui si sentiva mancare il terreno sotto i piedi. Era come se il cielo fosse più azzurro, l'aria più rarefatta.

    Una sensazione esaltante, certo, ma anche molto pericolosa alla quale Leah si era imposta di resistere, decisa a non lasciarsi trasportare. Sapeva fin troppo bene che degli uomini non ci si poteva fidare. A partire da suo padre, tornato alla bottiglia proprio quando lei avrebbe avuto più bisogno della sua presenza. Gli uomini non avevano fatto altro che deluderla.

    D'accordo, forse in parte era colpa sua. Impulsiva di natura, aveva inanellato un errore dopo l'altro, cacciandosi nei guai più volte di quante le andasse di ricordare.

    Prima agisce e poi pensa.

    Quella frase dovevano averla inventata per lei. E a quanto pareva, c'erano parecchi uomini ben felici di approfittarne.

    A partire dal colloquio in Marocco, quando si era ritrovata a prendere a ceffoni il potenziale datore di lavoro non appena aveva capito cosa intendesse per lavoro, fino a quando ad Atlantic City si era lasciata stupidamente irretire da un giocatore d'azzardo che l'aveva alleggerita di tutto il suo denaro.

    Una volta sola aveva perso anche il cuore, però, ed era successo nel suo borgo natio, Glenruie, nella campagna scozzese. A diciott'anni, finalmente sana e in forma dopo anni di problemi ai reni, si era innamorata con tutta l'anima di un bel giovanotto dai capelli rossi, Sam, il figlio del signorotto locale. Quello stesso signorotto che dava lavoro a tutta la sua famiglia, impiegando suo padre come guardacaccia e lei e Harper come domestiche.

    La storia era finita male, naturalmente. Dopo diversi mesi di idillio, Leah aveva scoperto che Sam era promesso sposo a un'altra. Una nobile, nientemeno. E in quanto sua dipendente, le era addirittura toccato l'onere di servire ai tavoli al ricevimento di nozze.

    Quando una fondina di zuppa di pollo e porri si era misteriosamente rovesciata in grembo allo sposo, Leah si era vista condurre fuori di peso. Poi quello che in cuor suo si era già immaginata come futuro suocero le aveva intimato senza mezzi termini di rigare dritto, se voleva conservarsi il lavoro.

    E così aveva fatto. Fremendo di rabbia per l'ingiustizia della situazione, e sforzandosi in ogni modo di nascondere che aveva il cuore spezzato, Leah aveva rigato dritto, ripromettendosi di non essere mai più tanto stupida da innamorarsi.

    Ecco perché, nonostante l'incredibile attrazione scattata tra lei e Jacopo fin dal primo istante, ce l'aveva messa tutta per tenere i piedi per terra.

    Anziché abbandonarsi alle sensazioni, si era impegnata a capire chi fosse davvero quell'affascinante, bruno sconosciuto. A inquadrarlo, invece di lasciarsi trasportare dal desiderio.

    E aveva avuto la netta sensazione che pure lui la stesse studiando con grande attenzione.

    Non che avesse mai celato di sentirsi attratto, anzi. Eppure, per quanto tra un'allusione e un ammiccamento, anche Jacopo aveva evitato di correre. Trattando il loro rapporto come una bomba inesplosa, l'aveva maneggiato con tanta cautela che Leah era indecisa se trovarlo più adorabile o irritante.

    Poi era giunto il momento di ripartire, Jacopo per New York e lei per la Scozia, e a quel punto si era detta che era finita lì. Senza accennare alla possibilità di rivedersi, aveva ingoiato la delusione e si era incollata sulle labbra un sorriso raggiante, venuto meno solo quando lui l'aveva stretta tra le braccia.

    Una stretta forte, calda. Dio, era sembrata talmente... perfetta!

    Ritraendosi, Jacopo l'aveva guardata negli occhi per un lungo istante poi se n'era andato, portandosi appresso un frammento del suo cuore affranto.

    E invece, contrariamente a ogni previsione, un anno dopo Leah aveva scoperto che si sarebbero rivisti, al battesimo del suo primo nipotino. Lei gli avrebbe fatto da madrina, Jacopo da padrino.

    Alla notizia, Leah non era riuscita a reprimere un brivido di eccitazione. E quando, una settimana prima del battesimo, aveva ricevuto un messaggio in cui anche lui le confessava di non vedere l'ora di rivederla, ogni sua cellula aveva preso a cantare e danzare.

    Sapeva di dover stare in guardia, però. Quel messaggino era l'unico contatto che avevano avuto in un intero anno. Non aveva idea di cosa avesse combinato lui nel frattempo, di chi avesse frequentato.

    Poteva anche essersi fidanzato, per quel che ne sapeva. Poteva avere una schiera intera di fidanzate. Sembrava il tipo in grado di gestirle.

    Cercare di ottenere informazioni da sua sorella si era rivelato del tutto inutile. Pur essendo il suo migliore amico, di fatto suo cognato non sapeva nulla di Jacopo, e all'improvviso Leah si era resa conto di quanto quest'ultimo fosse insondabile e riservato. Nelle ore trascorse insieme un anno prima, le aveva spremuto ogni genere di notizia su se stessa, ma in cambio non le aveva rivelato nulla.

    Più ci pensava, più si domandava chi fosse davvero Jacopo Valentino. Chi si celava dietro quell'aspetto tanto seducente?

    Nel momento in cui gli aveva posato di nuovo gli occhi addosso, però, ogni cautela era andata a farsi benedire, spazzata via da un'attrazione che le tagliava le gambe. E così, al termine del battesimo, quando Jacopo l'aveva presa da parte dicendo di avere una proposta per lei, non era riuscita a resistergli.

    Prendendola per mano, l'aveva condotta in una delle tante stanze di Castello Trevente, l'incredibile palazzo che era diventato la dimora di famiglia di sua sorella Harper, e lì le aveva fatto la sua proposta.

    Spiazzandola.

    Invece di prenderla tra le braccia per fare l'amore con lei lì, subito, contro le pareti di pietra del castello, cosa su cui aveva fantasticato fin dall'istante in cui l'aveva rivisto, Jacopo le aveva freddamente offerto un impiego nel suo vigneto.

    Aveva urgente bisogno di un direttore alle vendite. E pensava che lei fosse perfetta per il ruolo.

    Affrettandosi a nascondere la sorpresa, Leah aveva colto l'occasione al volo.

    I dubbi, le buone intenzioni.

    Tutto dimenticato all'istante.

    Un lavoro in Sicilia era un sogno che diventava realtà. Era una vita che cercava di sfuggire alla noia piatta di Glenruie, il minuscolo paesello in cui era nata e cresciuta.

    Il vigneto Capezzana era caldo, esotico, meraviglioso.

    Proprio come il suo proprietario.

    Il pensiero di lavorare al suo fianco, di trascorrere gran parte del tempo in sua compagnia aveva reso l'impiego ancora più allettante.

    Detto fatto, si era trasferita subito.

    I primi giorni Jacopo l'aveva aiutata ad ambientarsi. Mostrandole il palazzo, le aveva raccomandato di fare come se fosse a casa sua, di scegliere le stanze, quante ne voleva, da utilizzare come propria camera da letto e ufficio.

    La vera passione di Jacopo non era il palazzo, però, bensì la vigna, com'era risultato evidente non appena aveva cominciato a parlarle del tipo di uve che ci coltivava, dell'abbondanza del raccolto dell'anno precedente, dell'ottima qualità del vino prodotto. Gli occhi gli si erano illuminati.

    Era chiaro che amava quella tenuta con tutto se stesso. Affidarle quell'impiego era un'enorme attestazione di fiducia nei suoi confronti, e Leah si era ripromessa di non deluderlo. Gli avrebbe dimostrato con il duro lavoro che aveva fatto bene a fidarsi di lei.

    L'ultima sera della permanenza di Jacopo avevano condiviso una cena semplice sulla terrazza, guardando il sole tramontare sul vigneto. E alla fine era successo, il fiume di desiderio che si era andato via via ingrossando tra loro era straripato.

    Dopo un bacio rovente, si erano ritrovati a strapparsi gli abiti di dosso mentre incespicavano nella fretta di raggiungere un letto. E lì, con il fiato corto, si erano arresi a quella fame smodata con

    Ti è piaciuta l'anteprima?
    Pagina 1 di 1