Scopri milioni di eBook, audiolibri e tanto altro ancora con una prova gratuita

Solo $11.99/mese al termine del periodo di prova. Cancella quando vuoi.

Sospiro d'amore: Harmony Collezione
Sospiro d'amore: Harmony Collezione
Sospiro d'amore: Harmony Collezione
E-book155 pagine3 ore

Sospiro d'amore: Harmony Collezione

Valutazione: 0 su 5 stelle

()

Leggi anteprima

Info su questo ebook

Il cuore della fragile ma fiera Eve Peters è già stato rapito da quello splendido esemplare di maschio mediterraneo alcuni anni prima, e ora che Luca Cardelli è tornato nella sua vita, più seducente e più determinato che mai ad averla, per lei è ancora più difficile resistergli. Cedere al suo fascino italiano, infatti, è quasi un istinto naturale, ed Eve viene presto trascinata nel vortice di una situazione che diventa via via più appassionata. Essere la sua donna è un'esperienza incredibile, ma proprio nel momento più magico accade qualcosa. E lo shock che la lascia di stucco è inferiore solo alla furiosa reazione di Luca alla notizia che...
LinguaItaliano
Data di uscita11 apr 2016
ISBN9788858948071
Sospiro d'amore: Harmony Collezione
Autore

Sharon Kendrick

Autrice inglese, ama le giornate simili ai romanzi che scrive, cioè ricche di colpi di scena.

Leggi altro di Sharon Kendrick

Autori correlati

Correlato a Sospiro d'amore

Ebook correlati

Narrativa romantica per voi

Visualizza altri

Articoli correlati

Categorie correlate

Recensioni su Sospiro d'amore

Valutazione: 0 su 5 stelle
0 valutazioni

0 valutazioni0 recensioni

Cosa ne pensi?

Tocca per valutare

La recensione deve contenere almeno 10 parole

    Anteprima del libro

    Sospiro d'amore - Sharon Kendrick

    successivo.

    1

    Eve lo vide dall'altra parte della stanza e le sembrò che il mondo si fosse fermato... proprio come in un film, quando la fantasia prende all'improvviso il posto della realtà. Una cosa mai successa prima.

    Lo sguardo incontrò i suoi occhi e la mente registrò una certezza immediata. È lui. Quello giusto.

    Solo una fantasia, ovvio. Com'era possibile decidere nello spazio di un attimo che proprio quell'estraneo, visto in quell'istante per la prima volta, era la persona con cui si voleva condividere la vita?

    Peccato che, in quel caso, lui non fosse del tutto un estraneo. Anche se era passato molto tempo.

    Eve abbassò gli occhi sul bicchiere che stringeva tra le dita e finse di esaminarne il bordo prima di arrischiare un altro sguardo nella sua direzione. Lo vide che guardava altrove, ignaro, e ne approfittò per studiarlo meglio.

    Non aveva la certezza che fosse proprio lui, Luca, ma di certo era italiano. Lo testimoniavano i folti capelli neri che incorniciavano il bel viso orgoglioso, il naso romano, gli occhi scuri e la bocca dal taglio sensuale e vagamente crudele.

    Era un uomo che catturava gli sguardi, straordinariamente sexy. Nella sala stracolma di uomini di successo spiccava come una gemma rara, una creatura esotica, con la pelle abbronzata e la corporatura atletica. Di sicuro, non aveva bisogno di chiedere per ottenere ciò che voleva; un esemplare maschile d'altri tempi, eppure straordinariamente moderno.

    Eve era abituata a valutare in fretta chi le stava di fronte, ma avrebbe potuto continuare a guardarlo anche per tutta la sera. Vestiva con sobria eleganza, con una camicia di seta color crema e un paio di pantaloni neri che sottolineavano la lunghezza delle gambe. Anche fermo, sembrava vibrante di energia, capace di far apparire insignificante qualunque altro uomo in sala.

    Aveva inclinato leggermente la testa di lato, per ascoltare una bionda in abito di lamé che gli parlava con comprensibile entusiasmo. Del resto, che cosa c'era di strano? Una donna avrebbe dovuto essere di legno, per non sentirsi elettrizzata dal suo fascino...

    «Eve?»

    Lei abbandonò le proprie fantasie e si girò. Vide Michael, il padrone di casa, con una bottiglia di champagne in mano.

    Lui indicò con un cenno il suo bicchiere vuoto. «Posso riempirtelo di nuovo?» si offrì.

    Eve si era ripromessa di rimanere solo per poco, e di non far seguire un secondo bicchiere al primo, ma acconsentì con un sorriso. «Grazie, Michael.»

    Lo champagne scese spumeggiante nel bicchiere e lei girò lo sguardo intorno. Oltre le persiane aperte, un magnifico cielo stellato faceva da cornice a una serata perfettamente riuscita.

    Eve alzò il bicchiere. «Alle feste di compleanno. Tua moglie è una donna molto fortunata!»

    «Già. Per fortuna, le piacciono le sorprese» replicò lui. «Grazie di essere venuta, Eve. Non è da tutti vantare tra i propri ospiti una celebrità televisiva.»

    Eve rise. «Michael Gore! Mi conosci da quando ero piccola così. Mi hai visto con le ginocchia sbucciate e il grembiule di scuola.» Scosse la testa. «E dubito che presentare il talk show della mattina su una televisione locale mi qualifichi come celebrità televisiva

    «È la popolarità, che conta» ribatté lui.

    Peccato che, in quel momento, la popolarità non l'aiutasse a sentirsi meno vulnerabile, pensò lei. In fondo alla sala, Luca stava ancora ascoltando la bionda.

    «Dovrai perdonarmi se me ne andrò presto» sospirò. «Devo dormire, alzandomi alle quattro tutte le mattine...»

    «Se domani avrai le occhiaie per colpa mia dovrò incorrere nelle ire di tutti i tuoi fans.» Michael scrollò la testa. «Vai quando vuoi, ma torna domani a pranzo. Ci saranno chili di avanzi, e finalmente Lizzy e io potremo fare quattro chiacchiere con te.»

    Eve annuì e sorrise. «A mezzogiorno va bene?»

    «A mezzogiorno» confermò lui.

    Lei cercò un modo sofisticato e casuale per chiedergli di Luca. Chi è quel bel tipo alto e moro che parla con quella bionda? Oppure, osando di più: A proposito, non è Luca Cardelli quello laggiù?

    Michael colse da solo la direzione del suo sguardo. «Ti ricordi Luca Cardelli, vero?» le domandò.

    «Molto vagamente» ribatté lei, in tono neutro. «Ha passato qui un'estate una decina d'anni fa, se non erro.»

    «Sì, e aveva una bellissima barca bianca» confermò Michael. «Si è dimostrato subito un gran marinaio e ci ha fatto sfigurare tutti.»

    Eve annuì. «Non sapevo che foste amici.»

    Lui si strinse nelle spalle. «Abbiamo sempre mantenuto i contatti, anche se non ci siamo visti per anni. Mi ha mandato una mail per annunciare che veniva a Londra per affari e l'ho invitato...»

    Lei si trattenne dal domandargli quanto si sarebbe trattenuto. C'erano già abbastanza invitate, in sala, pronte a tutto pur di ottenere informazioni su di lui.

    «Guarda, sono cominciati i fuochi d'artificio!» mormorò invece, cambiando argomento. In lontananza, esplose nel cielo una grande girandola di scintille rosse e dorate. Michael andò a rifornire di champagne gli altri ospiti, e lei raggiunse senza fretta la finestra, per lasciarsi andare ai ricordi, lo sguardo perso lontano.

    Luca seguì con lo sguardo quella flessuosa figura femminile in abito verde dirigersi lentamente verso la finestra. Chissà perché, anche molti altri tra i presenti in sala osservavano la giovane donna. Lui l'aveva notata già da un po', anche prima che lei si mettesse a osservarlo da lontano. Non che fosse una cosa nuova...

    Era cresciuto sapendo di fare colpo sulle donne, e si era chiesto spesso se la sua vita sentimentale non sarebbe stata migliore se il proprio aspetto fisico non gli avesse eccessivamente facilitato le cose. Sul lavoro, i risultati migliori li aveva sempre ottenuti quando aveva dovuto faticare molto. Ma le donne e gli affari non erano certo la stessa cosa...

    «Luca!»

    Lui socchiuse gli occhi. La piccola venere bionda al suo fianco si era imbronciata. Inarcò un sopracciglio. «Sì?»

    «Non hai sentito una sola parola di quello che ti ho detto!»

    Era vero. «Scusa.» Le sorrise e scrollò le spalle ampie. «Mi sento un po' in colpa. Ti ho monopolizzata, e ci sono decine di giovanotti che vorrebbero parlarti.»

    «Io voglio parlare solo con te» dichiarò lei, convinta.

    «Ma non è giusto. Ti pare?»

    Lei sorrise e Luca lesse nei suoi occhi un invito inequivocabile. Avrebbe potuto farla sua quando voleva. A vent'anni ne sarebbe stato tentato. Ora che ne aveva dodici di più, l'idea lo annoiava.

    «Puoi scusarmi?» mormorò. «Devo fare una telefonata.»

    «In Italia?»

    «No, a New York.»

    «Oh!» esclamò lei, come se avesse detto Marte.

    Le labbra di Luca si curvarono in una piccola smorfia divertita. «È stato davvero un piacere incontrarti.»

    Riuscì a fuggire prima che lei gli rivolgesse le solite inevitabili domande. Quanto sarebbe rimasto... Voleva che lei gli facesse da guida in giro per Londra...?

    La donna in verde continuava a guardare fuori dalla finestra. C'era qualcosa di affascinante e misterioso nella sua immobilità, e anche nel fatto che se ne stesse da sola. Partecipe alla festa, eppure distaccata. Come qualcuno sicuro di sé. Lui attraversò la stanza per andare a fermarsi proprio accanto a lei. Guardò i lampi degli ultimi fuochi d'artificio specchiarsi nel mare.

    «Uno spettacolo incantevole, vero?» mormorò dopo un istante.

    Eve non rispose subito. Sentiva il cuore battere forte, a dispetto della calma che si era imposta. «Meraviglioso» concordò, senza girarsi.

    Lui si incuriosì. «Il party non la diverte?»

    Lei si girò. Sarebbe stato scortese continuare a guardare fisso davanti a sé. Si preparò a incontrare lo sguardo magnetico di Luca, o forse era così solo nei ricordi? A diciassette anni è facile rimanere affascinati. Una ragazza, a diciassette anni, non sa niente del mondo, né degli uomini, può arrivare a credere che di uomini come Luca Cardelli ne esistano a bizzeffe, salvo poi accorgersi che non è vero. E magari è un bene.

    «Che cosa glielo fa pensare?»

    «Be', è qui da sola...» mormorò lui.

    «Ora non più» osservò seccamente lei.

    Negli occhi scuri di Luca brillò un lampo di sfida. «Vuole che me ne vada?»

    «No, per carità» rise lei. «Lo spettacolo è gratuito per tutti i presenti. Non vorrei mai averne l'esclusiva.»

    Lui si incuriosì anche di più. «Però, lei mi guardava, mia cara» osservò, suadente.

    Dunque, lo aveva notato. Naturale. Doveva essere cresciuto con gli sguardi delle donne puntati su di sé.

    «Colta sul fatto! Strano, non le era mai successo prima?» replicò Eve, ironica.

    «Non ricordo» rispose lui, stando al gioco.

    Lei aprì bocca per rispondere con qualcosa di pungente, poi ci ripensò. Luca era stato gentile con lei, quando era ancora una ragazzina. E pazienza se non si era neppure accorto che quella ragazzina aveva preso una cotta per lui, né, tanto meno, se non l'aveva ricambiata. Gli sorrise. «Dunque, le piace Hamble?»

    «Non è la prima volta che vengo qui» rispose lui.

    «Lo so.»

    «Lo sa?»

    «Non si ricorda di me, vero?»

    Lui la studiò. Non era il suo tipo. Alta e con i fianchi snelli, mentre a lui piacevano le curve generose. Il viso, però, era interessante, con la bocca decisa, gli zigomi alti e due incantevoli occhi color smeraldo.

    I capelli biondi, rigorosamente raccolti dietro la nuca, ricadevano in una coda liscia sulla schiena. Anche il vestito verde era molto semplice e lineare. Le scendeva fino a metà polpaccio, e lasciava appena intravedere le caviglie sottili. L'unica nota frivola era rappresentata dai sandali, luccicanti di paillettes, che scoprivano una fila di unghie perfette, laccate di rosa acceso.

    Luca scosse la testa. «No, non mi ricordo» ribatté. «Dovrei?»

    Certo che no. «Non so.» Eve alzò le spalle e tornò a guardare il panorama, ma lui le mise una mano sul braccio, facendola trasalire.

    «Me ne parli, per favore» mormorò.

    Lei rise. «Non c'è molto da dire!» replicò.

    «Me ne parli lo stesso.»

    Eve sospirò. «È venuto qui un'estate, anni fa. Ci siamo incontrati allora, ma credo che ci saremo scambiati sì e no qualche parola.»

    Luca si accigliò per un attimo, poi il suo viso si distese. Dunque, non era un'amante occasionale e subito dimenticata. In quella calda estate di tanti anni prima c'era stata solo una donna, nella sua vita. «Mi dispiace, cara. Dovrà darmi qualche indizio in più.»

    Per lei era stata un'estate di lavoro. Da quando era morto suo padre, la mamma si era rimboccata le maniche per non farle mancare nulla, ma il denaro non bastava mai. A diciassette anni, anche Eve dava grande importanza a cose meravigliose e frivole come i vestiti, le scarpe, il make-up...

    Per questo, aveva fatto salti di gioia quando l'avevano assunta come cameriera in un prestigioso club nautico. Prima di allora non aveva mai visto da vicino il ricco popolo dei proprietari di barche, con i loro costosi vestiti, la pelle sempre abbronzata, e la passione innata per le feste. Non aveva neppure esperienza come cameriera, ma in paese tutti la conoscevano come una ragazza assennata e studiosa.

    E poi, un bel giorno, Luca Cardelli aveva attraccato il suo yacht

    Ti è piaciuta l'anteprima?
    Pagina 1 di 1