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Un intrigante scandalo: Harmony Destiny
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Un intrigante scandalo: Harmony Destiny
E-book186 pagine2 ore

Un intrigante scandalo: Harmony Destiny

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Info su questo ebook

I pirati di Plunder Cove 2/3
Una famiglia di pirati in cerca di redenzione. Tre donne disposte a tutto per amore.

Un video compromettente diventato virale ha rovinato definitivamente la reputazione di Jeffrey Harper. Il padre decide di offrirgli comunque un'altra opportunità, ma alle sue condizioni. Per poter sviluppare il suo progetto di un resort di lusso a Plunder Cove, il famoso albergatore sarà costretto infatti a trovarsi una moglie.

Al cinico Jeff questa sembra una soluzione più che conveniente, almeno fino a quando l'aspirante chef Michelle Cox non stuzzica il suo appetito invogliandolo a desiderare qualcosa di più piccante di un semplice matrimonio di convenienza.
LinguaItaliano
Data di uscita21 set 2020
ISBN9788830519053
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    Anteprima del libro

    Un intrigante scandalo - Kimberley Troutte

    successivo.

    Prologo

    La storia di Plunder Cove

    Per secoli, gli Harper hanno negoziato astuti accordi d'affari.

    Intorno al 1830, il magnate del bestiame Jonas Harper acquistò la concessione terriera di cinquemila ettari di Plunder Cove sulla fiorente costa dell'attuale California. Si narra che il re di Spagna si sia liberato di quella ricca terra perché i pirati non facevano che depredare la baia. Si dice anche che nessuno abbia più visto navi pirata dopo che Jonas acquistò la terra a un prezzo irrisorio.

    Di generazione in generazione, gli Harper tramandano ai loro eredi la convinzione che in ognuno di loro alberghi l'animo del pirata. Dai discendenti ci si aspetta che incrementino il patrimonio di famiglia, di norma con grande sacrificio, così come ha fatto il magnate del petrolio RW Harper che allontanò i figli dieci anni or sono.

    Ora RW li ha richiamati a Plunder Cove, ma alle sue condizioni. Non si fa scrupoli ad avvalersi della corruzione per ottenere da loro ciò che vuole.

    Gli Harper non provano sentimenti. Saccheggiano. Tuttavia, se i subdoli piani di RW avranno successo, tutti e quattro gli Harper, incluso lui stesso, potranno finalmente trovare l'amore a Plunder Cove.

    1

    Jeff Harper appoggiò la fronte al vetro della finestra a tutta parete del soggiorno e osservò la massa dei giornalisti che brulicava sotto.

    Non sarebbero riusciti a fotografarlo al ventiduesimo piano dell'edificio in Central Park ma, non appena fosse uscito, lo avrebbero assalito. Ogni parola che avesse detto, sarebbe stata usata per seppellirlo sotto le macerie della sua carriera irrimediabilmente distrutta.

    Dannazione, detestava fallire.

    Prima di quella settimana, Jeff aveva sopportato l'invasione della privacy e aveva imparato a usare le telecamere a suo vantaggio. La stampa lo seguiva per tutta New York perché era l'ultimo principe single della Harper Industries e il critico degli hotel del programma Segreti e Lenzuola.

    I paparazzi immortalavano ogni sua cena come se fosse chissà quale appassionato incontro amoroso. Il suo nome appariva nella lista degli scapoli più ambiti d'America da tre anni. Quando veniva pressato durante le interviste, affermava sempre che non c'era nessuna donna speciale nella sua vita e che non si sarebbe mai sposato. L'autore dell'articolo concludeva inevitabilmente dichiarando, in modo ingannevole, che: Jeffrey Harper doveva solo trovare la donna giusta per sistemarsi. Che era un gigantesco, dannato no.

    Perché ridursi come i suoi genitori?

    Aveva tollerato i reporter fino a quando non aveva visto il proprio fondoschiena su tutti i tabloid che avevano riportato a grandi lettere: Famoso critico di hotel coinvolto in uno scandalo sessuale.

    Era stato incastrato, e il video incriminante era diventato virale. Così, lo show che aveva creato era stato cancellato. Tutto ciò che aveva costruito – la carriera, la reputazione, la grande passione per l'industria alberghiera – era andato distrutto. Con uno schiocco di dita, Jeff era stato annientato.

    Se non avesse sistemato la questione, non avrebbe recuperato quello che aveva perduto. Solo una persona lo avrebbe assunto in quel momento. L'unica che Jeffrey aveva giurato di non supplicare mai.

    Con una smorfia amara, compose il numero. Il telefono squillò una sola volta.

    «Jeffrey, aspettavo la tua telefonata.»

    Pessimo segno, dato che non lo chiamava mai.

    «Ciao, papà. Mi domandavo...» Deglutì a fatica il doloroso nodo alla gola. «Il progetto dell'hotel di famiglia è ancora valido?»

    Un anno prima, quando il fratello di Jeff era tornato a casa, a Plunder Cove, il loro padre gli aveva offerto l'incarico di convertire la villa spagnola in un esclusivo resort a cinque stelle. L'idea gli era piaciuta più di quanto avesse osato ammettere.

    La progettazione, lo sviluppo e la gestione di un hotel rappresentavano la carriera dei suoi sogni, ed era un esperto internazionale in quel campo. Tuttavia questo era molto di più. Non era in grado di spiegare perché trasformare la casa della sua infanzia in un luogo sicuro fosse importante. Nessuno poteva capire perché rimodellare il passato con le sue mani significasse tutto per lui. Eppure aveva rifiutato la proposta del padre perché, genitore inetto ed egoista, non lo aveva mai rispettato. Al momento, però, non aveva altra scelta.

    «Ci hai ripensato» dichiarò RW come un dato di fatto.

    «Il network ha cancellato il mio show» ammise con l'amaro in bocca. «Ho parecchio tempo libero.»

    «Fantastico.»

    Strano commento... suo padre parve compiaciuto. L'oppressione al petto si allentò, sollevato di non dovere implorare per ottenere il lavoro.

    «Sarò lì domani.»

    «A una condizione.»

    Si irrigidì. Avrebbe dovuto aspettarselo. «Quale?»

    «Devi riabilitare la tua immagine. Ho visto il video, figliolo.»

    Camminò nervosamente per il soggiorno. «Non è come sembra.»

    «È un sollievo, perché sembra che tu abbia fatto sesso nell'ascensore dell'hotel di Xander Finn con una cameriera. Che squallore, figliolo. Gli Harper si possono permettere una suite.»

    Digrignò i denti. «Avevo una suite.» Però non aveva avuto il tempo di usarla mentre era sotto copertura per smascherare un'ingiustizia sociale.

    Jeff si preoccupava del prossimo e usava il potere del suo nome e del programma per sistemare certe situazioni. Il grande RW non avrebbe mai compreso perché aveva fatto di tutto per denunciare un riccone come Xander Finn.

    Alcune settimane prima, Finn aveva minacciato ritorsioni se la troupe di Segreti e Lenzuola avesse messo piede in uno dei suoi alberghi più esclusivi di Manhattan. Quell'atteggiamento aveva risvegliato la curiosità di Jeff. Aveva ripreso l'episodio lui stesso per scoprire il marcio che celava e per mostrare agli spettatori come i clienti venissero imbrogliati da uno degli uomini più ricchi di New York. Certo, non si sarebbe immaginato di spaccare in rete, con GIF e meme ridicoli.

    Chi può gestisce un hotel; chi non può diventa un critico maniaco sessuale.

    «Il successo si basa tutto sull'immagine» proseguì RW. «E la tua ha bisogno di una bella ripulita, Jeffrey. Non sapevi che gli alberghi hanno le videocamere negli ascensori?»

    «Certo che lo so. Mi hanno incastrato!»

    Strinse i denti per non rivelare quanto era veramente accaduto in ascensore. Suo padre non l'aveva difeso dagli abusi a sei anni, perché avrebbe dovuto farlo adesso?

    Se non fosse stato per quell'offerta di lavoro, sarebbe stato solo. Come sempre.

    «Aspetta.» Un brivido gelido percorse la schiena di Jeff. «Come fai a sapere che mi trovavo nell'ascensore di Finn? Ti ha inviato l'intero video?»

    «Xander e io ci conosciamo da una vita. È sempre stato una spina nel fianco. Non ho visto tutto il video, tuttavia mi ha assicurato che il prosieguo era peggiore. Mi sembra di capire che tu non voglia che il pubblico veda il resto. Giusto?»

    Jeff esalò un lento sospiro. La parte del video che era stata mostrata era già un incubo, figuriamoci se lo avessero diffuso per intero. «Che cosa vuole?»

    «Sono sicuro che tu possa immaginarlo.»

    Si massaggiò la nuca. «Le registrazioni che ho fatto all'hotel.»

    «Esatto. E una dichiarazione televisiva che il suo albergo è impeccabile. La migliore struttura che tu abbia mai visitato.» RW fece una pausa. «Xander pretende che tu strisci ai suoi piedi.»

    «Non lo farò. È uno dei peggiori hotel che abbia mai visto. Pensa alle persone che risparmiano per anni per trascorrere una vacanza in un luogo di lusso. No, è inaccettabile. Nessuno farà più il prepotente con me.»

    «Allora, abbiamo un problema. La Harper Industries ha una reputazione da difendere e azionisti da soddisfare. Non possiamo assumere un maniaco...»

    «Papà! Sono stato incastrato!»

    «Il ricatto funziona perché sei stato colto in flagrante su un video. Hai combinato un casino.»

    Quello era il tono di superiorità e di condanna che si era atteso quando aveva telefonato. «Il ricatto funziona solo se vi cedo. E io non lo farò» proruppe.

    «Rifletti attentamente» gli suggerì RW. «Lui minaccia di diffondere il tuo dannato video un pezzo alla volta per l'eternità se non accetti i suoi termini. Con un flusso costante di pubblicità negativa, non lavorerai mai più nell'industria alberghiera di New York o di qualsiasi altra città. Nemmeno per me.»

    Jeff si strinse la radice del naso. «Quindi, mi ha in pugno.»

    «No... se lo fermiamo con buone relazioni pubbliche. Bisogna fare in fretta prima che questo si ripercuota in maniera disastrosa sul progetto di Plunder Cove. Ho promesso ai cittadini una percentuale sui profitti del resort e intendo mantenere la parola.»

    «La gente di Pueblicito non otterrà niente. Questo ti preoccupa di più di quello che è successo a me?»

    «Gli Harper glielo devono, figliolo.»

    Jeff scosse la testa. Gli Harper erano pirati, prepotenti e approfittatori. L'albero genealogico includeva bucanieri, proprietari terrieri che un tempo erano stati padroni della gente di Pueblicito. RW era come loro. A lui interessava solo accrescere i profitti della sua società. L'avidità aveva distrutto la loro famiglia. Non poteva credere che, all'improvviso, il perfido magnate del petrolio avesse sviluppato un animo caritatevole.

    «Perché adesso?»

    «Ho le mie ragioni e non ti riguardano.»

    Elusivo e riservato. Questo era il padre che Jeff ricordava. Uno scaltro cospiratore che giocava sporco. Il che significava che avrebbe abilmente truffato i cittadini.

    «Devi scegliere. O accetti i termini di Xander, o accetti i miei.» RW fece una pausa d'effetto. «Insieme possiamo batterlo al suo stesso gioco.»

    «Ti ascolto.»

    «Offriamo al pubblico un Jeffrey Harper rispettabile, un eccellente imprenditore alberghiero di successo che tutti ammireranno. Gli azionisti avranno la prova innegabile che ti sei sistemato e sei pronto a rappresentare la Harper Industries in questa nuova impresa.»

    «Come?»

    «Con un contratto legale, firmato davanti a testimoni.»

    Jeff aggrottò la fronte. «Che tipo di contratto?»

    «Uno di quelli duraturi, del tipo: finché morte non ci separi

    Diamine. Si lasciò cadere sul divano. «Non mi sposerò.»

    «Non puoi fare il playboy per sempre. È tempo che metti su famiglia.»

    «Come hai fatto tu? Come ti è andata, papà?»

    Colpo basso, sferrato con violenza. Jeff non avrebbe mai perdonato i genitori per l'inferno in cui avevano fatto vivere lui, il fratello e la sorella.

    RW non rispose. Il silenzio fu come un martello che batteva chiodi sull'amaro muro tra loro.

    «Assumerò un project manager alla fine della settimana» lo informò dopo qualche istante. «Quando l'hotel sarà pronto, assumerò un direttore anche per quello. Se accetti i miei termini, entrambe le mansioni saranno tue. Se non lo fai, farai l'accattone a New York.»

    Lo faccio da quando, a sedici anni, mi hai cacciato di casa.

    «Riflettici» gli suggerì in tono più morbido. «L'albergo che costruirai a Plunder Cove sarà un'eredità di famiglia. Non mi fido facilmente, tuttavia sono sicuro che farai un ottimo lavoro.»

    Quelle parole lo scioccarono. Non aveva mai udito nulla di simile prima di allora. Avrebbe desiderato credergli, ma la realtà riguardo a RW era difficile da dimenticare. Così come le sue condizioni.

    «Dai, papà. Non puoi aspettarti che mi sposi.»

    «Ti concedo qualche giorno per rifletterci.»

    Giorni in cui un altro milione di persone avrebbero condiviso quei dannati GIF e meme. L'attacco mediatico non si sarebbe fermato qualora non avesse reagito, e il ridicolo piano del padre era l'unica cosa che avesse un briciolo di senso.

    «Chiedi alla tua squadra di cercare uno chef. Uno molto bravo» ringhiò, stizzito.

    «Vuoi sposare una cuoca?»

    «No. Un resort esclusivo deve avere un ristorante a cinque stelle. È così che daremo il via ai giochi. Un ristorante è più facile da avviare rispetto a un hotel, e le voci sui migliori si diffondono rapidamente. Trovami un gruppo di chef che possa selezionare. Attirali dai migliori ristoranti al mondo e offri loro dei contratti che non possano rifiutare. Io valuterò le loro abilità culinarie e decreterò il vincitore.»

    «Un concorso? Li metterai l'uno contro l'altro?»

    «Diciamo che farà parte del colloquio di lavoro. Vedremo chi sarà in grado di reggere la pressione.»

    RW sbuffò di disapprovazione. «Devi sposarti, Jeffrey. È la mia unica clausola. Non mi importa chi. Basta che ti faccia apparire rispettabile.»

    Jeff non voleva una moglie. Voleva un hotel. Era importante che rendesse Plunder Cove luogo richiestissimo e, allora, avrebbe riacquistato la propria dignità. Una sorta di vittoria di un sopravvissuto.

    E nella mente iniziò a formarsi un piano. Da anni il produttore di Segreti e Lenzuola insisteva che lui effettuasse un servizio sulla villa spagnola e il suo misterioso passato. Jeff si era sempre rifiutato perché non aveva alcuna voglia di magnificare un posto che gli provocava ancora incubi. Adesso, però, la casa della sua infanzia rappresentava l'unico sostegno per rilanciare la carriera.

    «D'accordo. La mia troupe riprenderà la cerimonia in uno dei giardini oppure in spiaggia. Il ricevimento verrà filmato all'interno del nuovo ristorante. Non

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