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La lista dei desideri: Harmony Jolly
La lista dei desideri: Harmony Jolly
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E-book175 pagine2 ore

La lista dei desideri: Harmony Jolly

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Info su questo ebook

Amore e lavoro possono andare d'accordo? Certo. Provare per credere!
Per occuparsi al meglio della tenuta di famiglia, il proprietario terriero Ned Hudson ha bisogno di una moglie. Tuttavia, dopo essersi scottato già una volta con l'amore, non ha alcuna intenzione di lasciarsi guidare dai sentimenti in questa scelta importante. Per questo, ha compilato una "lista della moglie perfetta" che dovrà: 1) amare la natura 2) essere un'abile cavallerizza e 3) essere una cuoca provetta! Peccato che l'unica ragazza che non riesce a togliersi dalla testa sia Freya Delaney, una fotografa di città che ha assunto per immortalare la sua dimora storica. Lei odia la campagna, non ha alcuna intenzione di sistemarsi e... lo spinge a pensare che liste e regole sono fatte solo per essere infrante.
LinguaItaliano
Data di uscita20 mag 2021
ISBN9788830528772
La lista dei desideri: Harmony Jolly

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    Anteprima del libro

    La lista dei desideri - Kandy Shepherd

    successivo.

    1

    Ned Hudson aveva perso il conto delle volte in cui era stato testimone di nozze per uno dei suoi amici. Tuttavia, ci pensò sua cugina Erin, una delle damigelle, a fargli il punto della situazione. «Lo conosci il detto, Ned: cinque volte testimone, mai sposo» lo prese in giro prima dell'inizio della cerimonia che avrebbe avuto luogo nella chiesa di paese. La stessa dove generazioni di Hudson avevano scambiato i loro voti, erano stati battezzati e avevano ricevuto l'ultima benedizione prima della sepoltura.

    Ned tentò di scherzarci su. «La fai sembrare una maledizione. E poi non è quello che si dice delle damigelle? Vale per le ragazze, non per i ragazzi...»

    «Non vedo perché non si dovrebbe applicare il detto anche ai maschietti» ribatté lei. «Vai verso i trenta, Ned. Sei bello, ricco e brillante. Non capisco per quale ragione sei così deciso a restare single. Forse è tempo che l'affascinante proprietario terriero si decida a prender moglie.»

    Ned imprecò tra sé. Non stava evitando di proposito il matrimonio. Al contrario. Voleva una moglie con cui condividere la sua vita al Five and a Half Mile Creek, la storica tenuta che apparteneva alla sua famiglia da centocinquant'anni e adesso era nelle sue mani. Proprietario terriero non era l'espressione più indicata a definirlo, in effetti – lui era più che altro l'amministratore delegato di un'azienda rurale dalle mille sfaccettature e con profitti milionari. Non era un ruolo adatto a un single, però. Aveva bisogno di una donna che stesse al suo fianco e lo supportasse. Inoltre, c'era il problema di dover produrre un erede cui un giorno poter lasciare in eredità l'impero.

    Ma fino ad allora si era sempre innamorato delle donne sbagliate. Donne che davano valore più alla sua considerevole ricchezza – l'attico nella zona più esclusiva di Melbourne, l'aereo privato e così via – piuttosto che all'idea del metter su una famiglia. Donne che preferivano l'eccitazione della vita di città alla pace della campagna, luogo che lui amava, mentre loro fingevano il contrario solo per incastrarlo. Tre anni prima aveva preso una terribile sbandata per una donna del genere, era persino quasi arrivato a chiederle di sposarlo, c'era andato così vicino che aveva sofferto moltissimo quando aveva scoperto la sua vera natura. Non si sarebbe lasciato fregare di nuovo.

    Suo fratello Wil stava per sposare l'incantevole Geor-gia. Si conoscevano dai tempi dell'università, ma erano sempre stati nient'altro che amici sino a che Wil non aveva assunto la custodia di sua figlia Nina dopo che la sua ex moglie era morta in un incidente d'auto. Scoprire che avrebbe dovuto occuparsi di una neonata, della quale non era nemmeno a conoscenza, lo aveva fatto avvicinare a Georgia. Avevano cominciato a frequentarsi assiduamente e nel giro di poco tempo si erano innamorati.

    Amore.

    Loro due erano stati fortunati in quel senso. Lui invece sembrava avere le stelle contro. La tempesta emotiva dell'infatuazione, dell'innamoramento, sembrava non funzionare per il genere di moglie che sarebbe stata adatta al capo della Five and a Half Mile Creek. Lo aveva visto con i suoi genitori, avrebbe dovuto imparare la lezione. Ed era stata dolorosa.

    Mai uno sposo.

    Quelle parole continuavano a echeggiargli nella mente. Entro qualche mese avrebbe compiuto trent'anni ed era stufo marcio di tenere in stallo la sua esistenza. Desiderava sposarsi. E non voleva più perdere tempo con delle arrampicatrici sociali come Leanne, la cacciatrice di soldi che gli aveva spezzato il cuore.

    Ma cosa voleva in una moglie?

    Mentre la cerimonia procedeva, Ned pensò ai requisiti per la moglie ideale e madre dei suoi figli. Non gli ci volle molto per mettere insieme una lista.

    Doveva essere alta, visto che lui lo era. Gli piacevano le donne dai capelli scuri, con gli occhi marroni, ma era aperto anche ad altre possibilità.

    Vi erano, però, attributi non negoziabili nell'elenco:

    1 Sincero amore per la semplicità della vita di campagna;

    2 Esperienza manageriale, per dare una mano nella gestione dell'azienda. Contabile o avvocato sarebbe ideale;

    3 Amore per gli animali, in particolare i cavalli. Una veterinaria sarebbe molto gradita;

    4 Amore per il giardinaggio;

    5 Ottima cuoca;

    6 Tradizionalista, dai semplici valori rurali.

    Ma come avrebbe fatto a trovarla? Vivendo nella tenuta, a quasi quattrocento chilometri da Melbourne, non poteva sperare che una donna così gli capitasse per le mani per caso. Il che significava che avrebbe dovuto registrarsi su un sito di appuntamenti.

    Lo faceva inorridire l'idea di dover creare un profilo per vendere se stesso. Alto, muscoloso, economicamente stabile... Be', poteva funzionare. Era un abile cavallerizzo. Pilotava il suo aeroplano. Gli piaceva leggere thriller politici nei rari momenti di tempo libero. Ma sopratutto era un uomo di campagna e adorava la terra. La sua terra.

    Non avrebbe mai voluto vivere altrove. Il suo legame con quelle terre era più forte di qualunque cosa. Una potenziale futura moglie avrebbe dovuto capirlo.

    La Five and a Half Mile Creek era molto più una vocazione che un vero lavoro, ce l'aveva nel sangue.

    Era stato figlio unico sino ai quattordici anni. Poi alla tenuta era arrivato Wil, un tredicenne in affido, problematico e ostile. Lui lo aveva trattato con rispetto e cautela, come faceva con gli animali feriti di cui si occupava, ed era stato felicissimo quando i suoi lo avevano adottato ed era diventato suo fratello.

    I suoi genitori consideravano entrambi figli, ma visto che Wil non aveva alcun desiderio di partecipare alla gestione e alla proprietà della tenuta, era stato stabilito che sarebbe stato Ned a ereditarla. Tuttavia, dopo che sua madre era sopravvissuta a un cancro al seno, i suoi avevano deciso di godersi la vita girando il mondo e lui, che era già socio della Five and a Half Mile Creek, ne era divenuto totalmente responsabile.

    Il che gli lasciava ben poco tempo per fare altro, incluso cercarsi una moglie.

    Mai uno sposo.

    Il ricevimento era in pieno svolgimento, alla tenuta, e Ned aveva deciso che le cose non sarebbero mai più andate in quel modo. Il sito di appuntamenti restava la migliore opzione. Così, dopo le infinite foto di rito che richiedevano la presenza dei testimoni, fece in modo di sgattaiolare via e chiudersi nel suo studio privato. Per una decina di minuti o giù di lì, difficile che qualcuno notasse la sua assenza.

    Dopo essersi seduto davanti al computer, mise giù la sua lista di requisiti. Forse poteva sembrare un tantino impersonale, realizzò mentre la rileggeva. In effetti, sembrava più un annuncio per un impiego. D'altro canto, chiunque lo avesse sposato non avrebbe preso solo lui ma anche la tenuta. Tutto il pacchetto.

    E poi non c'era nulla di male a essere pratici. Si era innamorato e non aveva funzionato. Anzi, ogni volta era finita in modo disastroso. Praticità doveva essere la parola chiave. Valori comuni, interessi condivisi, un congruo periodo di tempo in cui conoscersi...

    Così sì che avrebbe potuto funzionare. Forse.

    Con un sospiro di sollievo, Freya Delaney, fece svoltare il furgoncino viola nel viale che dall'imponente cancello in ferro battuto conduceva alla storica proprietà degli Hudson, Five and a Half Mile Creek. Non si era resa conto di quanto fosse distante dalla città quando era partita da Melbourne, il giorno prima. In effetti, aveva attraversato il confine dallo stato di Victoria ed era entrata nel New South Wales.

    Quello era il vero paesaggio australiano: cieli immensi, chilometri e chilometri di nulla, interrotti sporadicamente da abitazioni tipiche... Appezzamenti di terra ricca, produttiva, destinati alle coltivazioni o al pascolo, intervallati da macchie di vegetazione naturali...

    Freya rabbrividì. Come si poteva vivere in un tale isolamento?

    Le città dell'interno, con le loro strade affollate e un coffee shop a ogni angolo, erano più di suo gusto.

    Ma il paesaggio era davvero stupendo e lei era felice di aver avuto quell'opportunità di vederlo. Era stata mandata lì dal suo capo, Hugh Tran, il fotografo che aveva fatto le foto al matrimonio che si era tenuto dagli Hudson la settimana prima. Ma era lì anche per una sua personale missione di cui nessuno sapeva nulla.

    Aveva conosciuto Wil Hudson - anche se il nome all'epoca non era Hudson e il suo non era Freya – quando avevano entrambi tredici anni ed erano in affidamento. Wil si era dimostrato un vero amico quando la sicurezza di Freya era stata minacciata. Ma non lo vedeva da allora. Mentre aiutava il suo capo a montare il servizio fotogra-fico del matrimonio, nel bellissimo sposo dai capelli scuri aveva riconosciuto subito Wil adulto.

    Aveva provato un gran sollievo quando aveva scoperto che aveva trovato la felicità con una incantevole moglie e una dolcissima bambina.

    Grazie al cielo, a Wil era andata bene.

    Ma non aveva condiviso quei pensieri con il suo capo. Si era limitata a commentare che quello era stato un gran bel matrimonio. E che la location della cerimonia era spettacolare.

    «Sono un vecchio amico di Jackie Hudson, la madre dello sposo» le aveva detto Hugh. «Era un'arredatrice di grido ai suoi tempi, io l'ho conosciuta come Jacqueline Travis. Al matrimonio mi ha chiesto di fotografarle la casa. È il tuo campo, Freya, potrebbe essere un bonus per il tuo portfolio. Perché non te ne occupi tu?»

    Le era corso un brivido di eccitazione lungo la spina dorsale. «Ma la tua amica non si aspetta che sia tu a fare il servizio?»

    «Le foto al matrimonio le ho scattate come favore. E poi Jackie non vive più lì. La tenuta è gestita dal suo figlio più grande, Ned. Un tipo in gamba.»

    Un tipo noioso, tradusse Freya.

    Lei di solito frequentava uomini creativi, interessanti... che regolarmente però poi la deludevano. L'ultima relazione l'aveva avuta con un musicista rock. Aveva creduto che parlasse alla sua anima, e invece quell'uomo era stato un manipolatore, ai limiti dell'abuso. Ne era uscita con il cuore a pezzi e da allora non aveva più abbassato le difese.

    Sapeva che avrebbe dovuto rifiutare il lavoro. Wil aveva trovato la felicità che meritava. Lei stessa aveva ottenuto qualcosa di simile. Il passato traumatico era un brutto ricordo da relegare nei recessi più lontani della sua mente. Non aveva alcun desiderio di intromettersi nella vita di Wil. Ma adorava le foto di interni. E non poteva negare di essere curiosa riguardo alla casa in cui era finito il suo vecchio amico, dopo quei terribili anni passati tra l'orfanotrofio e le famiglie in affido. Voleva vedere di persona Five and a Half Mile Creek.

    «Chiamerò suo figlio per sentire se gli sta bene» aveva quindi detto a Hugh. «Fammi vedere qual è nelle fotografie del matrimonio.»

    Hugh aveva scorso le immagini di Ned Hudson, il testimone. Era un bell'uomo, dall'aria un po' rude, virile; alto, scuro, in smoking... Persino nelle foto aveva una certa presenza. Dava l'idea di una persona carismatica, accentratrice. Non assomigliava per nulla a Wil, ma questo era ovvio, visto che non c'era legame di sangue tra loro.

    Non senza una certa trepidazione, aveva informato Ned Hudson che avrebbe sostituito Hugh. Durante il breve colloquio telefonico, comunque, lui non aveva sollevato alcuna obiezione.

    Così, eccola lì, dieci giorni dopo il matrimonio, in una delle più grandi proprietà terriere del Paese, presso una ricchissima famiglia dell'alta società.

    Guidò lentamente lungo il viale maestoso circondato da giardini curatissimi che il sole del primo mattino incendiava dei colori dell'autunno.

    La casa era un' imponente magione di stile vittoriano, con tetti di tegole e torrette, circondata su tutti i lati da ampie verande.

    Pur avendo visto le foto, rimase colpita dalla bellezza e dall'eleganza classica della casa. Quella era ricchezza vera. Ricchezza di vecchia data. Ma non ne era intimidita. Aveva scattato foto in alcune delle dimore più belle di Melbourne per delle riviste patinate. Sarebbe stata in grado di rendere giustizia anche a quella degli Hudson.

    Freya percorse l'ultimo tratto di viale e parcheggiò quanto più vicino possibile alla casa. Quando scese dal furgone, venne salutata dall'aria fresca del mattino, dal profumo di rose... e dall'abbaiare furioso di un cane.

    Il border collie bianco e nero era sulla veranda, davanti alla porta d'ingresso.

    Freya si raggelò, paralizzata dalla sua paura dei cani. Una delle famiglie affidatarie della sua infanzia aveva un bastardino cattivissimo che spesso veniva usato per far rigar dritto i bambini. Non l'aveva mai morsa, ma i suoi ringhi minacciosi le avevano instillato un terrore che non era mai riuscita a superare.

    Un uomo comparve sulla porta. «Molly, giù!» ordinò una profonda voce mascolina.

    Ned Hudson. Freya lo riconobbe subito. Alto, spalle larghe, ancora più

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