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Una damigella per amica: Damigella per sempre - Volume 2
Una damigella per amica: Damigella per sempre - Volume 2
Una damigella per amica: Damigella per sempre - Volume 2
E-book177 pagine2 ore

Una damigella per amica: Damigella per sempre - Volume 2

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Info su questo ebook

Un addio al nubilato decisamente osé porta a un incontro indimenticabile. Ma una notte di passione selvaggia e sfrenata sfocerà in qualcosa di più duraturo?

La damigella professionista Lauren Bennet non vuole avere niente a che fare con l’amore o le storie serie. Anche se è felice di aiutare le spose a raggiungere l’altare, Lauren sa che una vita intera legata allo stesso uomo non fa per lei. Il lieto fine non è nei suoi piani.

Il fotografo Kyle Rawlings è stanco di lavorare sul campo ed è pronto a mettere radici con la donna giusta. Quando, a causa di uno scambio d’identità, Lauren finisce tra le sue braccia – e nel suo letto – pensa che il destino abbia esaudito il suo desiderio.

L’approccio di Lauren, che prevede solo incontri di una notte, non funziona con Kyle. Gradualmente, i due diventano amici e poi amanti, ma un flirt potrà portare al lieto fine?

'Una damigella per amica' è il secondo volume della serie di romanzi contemporanei 'Damigella per sempre', incentrati su damigelle professioniste che trovano la felicità. Se vi piacciono battute spiritose, personaggi indimenticabili e scese sexy e sensuali, adorerete questa serie di Courtney Hunt.

Acquistate 'Una damigella per amica' e godetevi il lieto fine oggi stesso!

LinguaItaliano
EditoreBadPress
Data di uscita17 feb 2021
ISBN9781071588895
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    Anteprima del libro

    Una damigella per amica - Courtney Hunt

    Capitolo 1

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    Li spargerò dappertutto, a perdita d’occhio. Lauren Bennett era al telefono con la sua migliore amica, Erin Delaney, mentre cercava a fatica di entrare nel salone delle feste. Le sue braccia erano cariche di grossi contenitori di plastica, strapieni di articoli per la festa di addio al nubilato. Da quando l’agenzia era stata avviata, sei anni prima, lei ed Erin, damigelle professioniste, avevano accumulato una grande quantità di ridicoli oggetti fallici. La sposa ha dato precise disposizioni: ‘Più ce ne sono, meglio è’.

    Quindi si tratta della tua versione standard dell’addio al nubilato, no? esclamò Erin, ridendo. Normalmente sarebbe stata a Boston, a programmare la festa con una precisione militare tale da far impallidire il Pentagono. Al momento, invece, era a Savannah per partecipare a un matrimonio in grande stile. I festeggiamenti si sarebbero protratti per un’intera settimana ma avrebbero fruttato loro il doppio del solito onorario. Nel frattempo, Lauren si occupava del resto. L’amica era partita da soli due giorni, ma era già esausta e lo stomaco le si stringeva per lo stress. Non vedeva l’ora che Erin tornasse e riprendesse in mano le redini della situazione. Purtroppo, mancava ancora una settimana, quindi doveva tenere duro. Hai ritirato la torta?

    In realtà, si tratta di cupcake. Decorati con altri...

    Meno male che te ne occupi tu, e non io. Buon divertimento.

    Una volta entrata, Lauren appoggiò gli scatoloni sul pavimento e accese le luci del salone delle feste, trovandosi di fronte una raffinata area con divanetti in pelle e accessori perfettamente abbinati, decorata in tonalità di blu scuro e verde bosco. Un bellissimo caminetto in pietra dominava la parete più lontana, fiancheggiato da ampie finestre alte fino al soffitto. Fuori, un’enorme fontana in marmo bianco brillava al chiaro di luna. Al momento, ovviamente, era spenta e piena di foglie morte portate dal frizzante vento invernale. Nella stanza attigua si trovava una cucina pluriaccessoriata, con elettrodomestici in acciaio inossidabile lucidissimi e piani di granito immacolati.

    La damigella d’onore aveva riservato il salone delle feste del suo complesso condominiale, ma era stata l’unica cosa che aveva fatto. La sposa aveva fatto bene a rivolgersi alla loro agenzia per aiutarla a organizzare il matrimonio dei suoi sogni. Lauren diede un’occhiata all’orologio, aveva solo un’ora per trasformare quel salone delle feste elegantemente decorato nella sede perfetta per un addio al nubilato.

    È ora di mettersi al lavoro. Lauren inserì nello stereo il suo mix di canzoni preferito e oscillò i fianchi a ritmo con la musica, cercando di superare la stanchezza e tornare dell’umore adatto per festeggiare. Per il momento, purtroppo, non sembrava funzionare.

    In uno degli scatoloni trovò tutti gli oggetti fallici – cannucce, orecchini, collane, diademi e altro ancora – organizzati e impacchettati con cura. Doveva averci pensato Erin, dopo l’ultima festa.

    Lauren estrasse dalla scatola un cerchietto fucsia con sopra due molle, sulla cui sommità erano fissati due piccoli peni di gomma rosa ricoperti di glitter. Azionò un interruttore nascosto e i due minuscoli oggetti s’illuminarono come delle festose luci natalizie. Con un sospiro, indossò quella specie di oscene antenne, anche se il fucsia faceva a pugni coi suoi capelli rosso fuoco. Purtroppo, non poteva farci niente.

    Dopo di che, estrasse una manciata di diademi scintillanti per le ospiti. Rimise nella scatola la tiara della Bridezilla – anche se secondo lei era appropriata, nessuna sposa capiva mai l’ironia – e la scambiò con il velo decorato coi profilattici. Lo aprì e lo distese sul tavolo accanto alla bacchetta luminosa con un pene sulla cima. Posizionò i diademi più piccoli sul tavolo in prossimità della porta anteriore, in modo che le altre damigelle e le ospiti potessero indossarli al loro arrivo.

    Si annodò in vita la gonna di tulle rosa tempestata di strass prima di sfilarsi i jeans, rabbrividendo quando l’aria fresca le colpì le gambe nude. Posizionò i sandali con i cinturini color argento vicino alla porta. Erano favolosi ma scomodissimi, e li avrebbe messi solo poco prima dell’inizio della festa. Si sfilò la felpa e indossò una maglietta nera attillata con la scritta ‘damigella’ sopra un bicchiere da cocktail rosa decorato con degli strass luccicanti.

    Dopo di che, Lauren portò i cupcake in cucina, grata dal fatto che i suoi addetti al catering preferiti si sarebbero occupati del resto del cibo e delle bevande. Venti minuti dopo, il raffinato salone aveva un aspetto decisamente ridicolo, ma era pronto per una serata di divertimento, al contrario di Lauren. Fece ruotare le spalle, allungando le braccia sopra la testa. Neanche le sue canzoni preferite sembravano funzionare, quella sera.

    Non era dell’umore adatto per un turbolento addio al nubilato. Di solito, adorava la frivolezza, il divertimento e il fatto di poter festeggiare con la sposa. Ma quella sera, avrebbe di gran lunga preferito essere a casa sua, con indosso il suo comodo pigiama. Forse, sto invecchiando.

    Si lasciò cadere sul soffice divano in pelle per una breve pausa e appoggiò la testa allo schienale, come per fare un pisolino. Sollevò le spalle, cercando di rilassare i muscoli tesi di collo e schiena. Forse avrebbe dovuto allungare la sezione di yoga, quel mattino. Dopo aver gestito da sola l’agenzia per due giorni, oltre ad aver evaso gli ordini del suo negozio online e aver iniziato un nuovo quadro che le era stato commissionato, Lauren avrebbe potuto benissimo dormire per una settimana intera. Non capiva come facesse Erin a sopportare costantemente tutto quello stress. Voleva che Erin tornasse da Savannah e riprendesse in mano le redini della situazione. Purtroppo, non sarebbe tornata prima di domenica, quindi avrebbe dovuto tenere duro. Si alzò, stirando la schiena, e si diresse verso il secondo scatolone.

    Lei è a una festa di fidanzamento elegante, mentre io parlo da sola in una stanza piena di... Lauren non terminò la frase, scuotendo la testa. Così non va bene.

    Quando suonò il campanello, afferrò la ghirlanda di slip e il relativo gancio e si diresse verso la porta. Senza neanche guardare, la spalancò e appese la ghirlanda, dando il benvenuto agli addetti al catering. Quando non ricevette risposta, Lauren smise di posizionare la ghirlanda e si voltò, trovandosi di fronte un uomo dai capelli scuri, più o meno della sua stessa età. Stava in piedi immobile davanti alla porta, con gli occhi e la bocca spalancati, e guardava alternativamente lei e il salone decorato in modo tanto ridicolo.

    Kyle Rawlings biascicò, allungandole la mano ancora coperta da un guanto di pelle. Lei la strinse e la pelle morbida le rinfrescò la mano. Indossava una giacca di pelle marrone sopra dei jeans sgualciti e degli stivali da cow-boy. In mano, aveva un borsone nero. I capelli corti e castani incorniciavano il suo bellissimo viso, con zigomi alti e labbra piene. Beh, la sposa aveva chiesto che lo striptease fosse eseguito da un sexy cowboy. Evidentemente, il suo desiderio si era avverato.

    Lauren Bennet. Sei in anticipo.

    La festa inizia alle otto, vero? chiese con voce profonda e leggermente roca. Nonostante fosse esausta, Lauren rabbrividì mentre sfilava la mano dalla sua. Quella voce le provocò una stretta allo stomaco. Lo guardò di nuovo, a occhi socchiusi. Alto, misterioso e bellissimo. Improvvisamente, Lauren non vedeva l’ora che arrivasse il momento dello strip-tease, per vedere Kyle in tutta la sua gloria.

    Sì, ma tu non sei in programma prima delle 9:30 disse Lauren. Devono avere il tempo di farsi belle e bere vari drink, prima.

    L’uomo aggrottò la fronte, infilò la mano nella tasca della giacca ed estrasse un invito fucsia spiegazzato, a forma di corsetto. Armeggiò con il nastro di raso nero che lo chiudeva, poi lesse a voce alta: ‘Un’ultima botta di vita prima d’infilare l’anello al dito? È ora di ballare sul tavolo e bere champagne prima che Jen percorra la navata.’ Puntò su di lei i suoi brillanti occhi verdi, ombreggiati da ciglia scure. Sono nel posto giusto?

    Sì, lo sei. Solo che sei in anticipo. Lauren gli fece cenno di entrare, al caldo. Entra pure, ma dovrai nasconderti nel retro.

    Si tratta di una festa a sorpresa?

    Lauren scosse la testa mentre tornava a dedicarsi agli scatoloni contenenti gli oggetti per la festa. Ormai le restavano meno di venti minuti per finire la decorazione, quindi si mise a frugare nello scatolone successivo. A giudicare dalla confusione che regnava all’interno, l’ultima volta doveva averlo riempito lei. Kyle si diede un’occhiata in giro, con una smorfia divertita sul viso.

    Mi piacerebbe proprio vedere il tutto da dietro le quinte.

    Ti va di aiutarmi a decorare?

    Certo. Kyle appoggiò con attenzione il borsone in cucina.

    Ok, ottimo. Aiutami ad appendere la ghirlanda. Lauren si mise a sbrogliare una ghirlanda fatta di slip succinti, tutti di pizzo ma di diversi colori, alcuni con disegnati degli animaletti, altri ricoperti di strass. Un paio aveva persino delle piume. L’avevano creata quando Erin si era imbattuta in una svendita di lingerie. Si diresse verso il camino e lui la seguì. Si arrampicò sul focolare di pietra, arrivando quasi alla sua altezza. Si volto versò di lui e gli passò un’estremità del nastro di raso. Le loro dita si sfiorarono e Lauren incontrò i suoi occhi, ben consapevole di quanto fosse bello, con quei capelli scuri, gli occhi verdi e le labbra piene. Forse, dopo la festa, si sarebbe concessa un diversivo.

    Quando il campanello suonò di nuovo, Lauren gli passò il rotolo dello scotch e si precipitò alla porta. Stavolta, si trattava di Maybelline e Ralph, i suoi addetti al catering preferiti, nonché proprietari del Blueberry Hill Diner, in città. Coi capelli castani raccolti in un elaborato chignon in cima alla testa, il rossetto lucente e le unghie glitterate, Maybelline sembrava provenire direttamente dagli anni ’50. Il marito, Ralph, era un uomo di poche parole, ma un mago in cucina. Insieme, formavano una gran bella coppia. Maybelline e la sua squadra portarono in cucina dei vassoi color argento da scaldare, mentre Lauren li seguiva a ruota.

    Scusa per il ritardo, tesoro. C’era un gran traffico. Maybelline si allacciò in vita un grembiule bianco plisettato, poi ammiccò e bisbigliò a Lauren, con voce abbastanza alta da farsi sentire da tutti: Io e Ralph ci siamo distratti.

    Lauren alzò una mano. Non serve che lo sappiano tutti, Maybelline.

    Hai fatto un ottimo lavoro con la decorazione. Maybelline diede uno sguardo in giro. Dov’è Erin?

    A Savannah, fortunata lei. Io invece sono qui a congelarmi le chiappe con questo tutù! Lauren scosse la testa. Oh! Ho dimenticato le caramelle!

    Prese una ciotola e ci rovesciò dentro le caramelle gommose a forma di pene imbevute di vodka mentre Maybelline la guardava con interesse. Scosse la testa e rise. Adesso posso proprio dire di aver visto tutto!

    Aspetta di vedere i cioccolatini personalizzati che ho preparato.

    Improvvisamente, sulla porta della cucina apparve Kyle. Maybelline sollevò talmente tanto le sopracciglia che quasi arrivarono a toccarle i capelli. Ma prima che potesse presentarsi al nuovo arrivato, Lauren allungò verso di lui la ciotola con le caramelle. Potresti metterla sul tavolo mentre prendo i cioccolatini?

    Kyle girovagava per la stanza mentre Lauren chiudeva uno scatolone e lo infilava a fatica nel piccolo guardaroba accanto alla porta. Kyle le portò il secondo scatolone e l’aiutò a sistemarlo, prima di tornare a disporre i cioccolatini in file precise e ordinate. Sei una donna dai molti talenti, a quanto vedo. Quindi, sei una delle damigelle?

    Pensavo che la scritta sulla maglietta fosse chiara. Lauren indicò gli strass che le brillavano sul petto. Kyle osservò il top e poi distolse in fretta lo sguardo.

    Le damigelle si danno sempre tanto da fare? chiese Kyle. Come hai fatto a fare tutto questo da sola?

    La mia socia è a Savannah. E se la sposa avesse avuto delle amiche affidabili non avrebbe dovuto chiamare me. Quando lo vide corrugare la fronte, continuò: Sono una damigella professionista.

    Una cosa?

    "La mia migliore amica, Erin, è la proprietaria dell’agenzia Damigella per sempre. Quando una sposa ha bisogno d’aiuto - per esempio, per pareggiare il numero delle damigelle, se le sue amiche non sono disponibili, o se ci sono dei conflitti familiari - entriamo in gioco noi."

    E cosa fate quando non preparate caramelle o sistemate le decorazioni per le feste?

    Un po’ di tutto, a essere sincera. A volte aiutiamo con la pianificazione, altre volte partecipiamo semplicemente al matrimonio. Possiamo intervenire a tutti gli eventi, oppure solo ad alcuni. Siamo una sorta di wedding planner, ma con una marcia in più.

    Sembra divertente commentò, dubbioso.

    Può esserlo.

    Chi è pronto per un Tanga Rosa Bagnato? urlò Maybelline, attraversando la sala per porgere loro i drink.

    Kyle scoppiò in una risata di gola. "Quale uomo direbbe di no a

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