Il bagnino - Breve racconto erotico

Di Vanessa Salt

"Ma quando le loro labbra gocciolanti furono abbastanza vicine, l'attrazione che provavano l'uno per l'altra ebbe il sopravvento. Lui sembrò trasformarsi. D'improvviso premette le labbra su quelle di Kiara e lei si sentì sciogliere contro il suo petto muscoloso. Era tutta un fuoco, l'acqua del mare nulla poteva per spegnere l'incendio che era scoppiato dentro di lei."Sulla spiaggia di Playa de las Burras a San Agustin un bagnino cambia la bandiera gialla mettendo quella rossa. Le correnti del mare sono pericolose e nessuno può entrare in acqua. Una bellissima ragazza, però, sembra voler andare a fare il bagno a tutti i costi.Quando Kiara vede il bagnino arrivare verso di lei a passo deciso, con i muscoli gonfi e sudati, non può fare a meno di eccitarsi. E ancora di più la fa eccitare l'idea che lui possa tuffarsi dietro di lei per fermare la nuotata che aveva previsto di farsi, riportandola a riva...-

• Lingua: Italiano
• Editore: LUST
• Data di uscita: 4 gen 2022
• ISBN: 9788726318814

Anteprima del libro

Il bagnino - Breve racconto erotico

Translated by Gabriella Diverio

Original title: Badvakten

Original language: Swedish

Immagine di copertina: Shutterstock

Copyright © 2019, 2021 Vanessa Salt and LUST

All rights reserved

ISBN: 9788726318814

1st ebook edition

Format: EPUB 3.0

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Finalmente in vacanza!

Kiara affondava i piedi sulla sabbia di Playa de las Burras godendo della luce giallo-dorata dei raggi del sole che le colpiva il viso. A Gran Canaria c’erano ventotto gradi ed era bassa stagione, lo si percepiva soprattutto a San Agustín, dove il turismo non era che l’ombra di se stesso. I lettini bianchi erano allineati in perfetto ordine sulla spiaggia. Gli ombrelloni arancione pallido facevano da contrasto ai logori cuscini verde-turchese e ai tavolini consumati e mezzi scrostati. Strizzando gli occhi Kiara poteva vedere tre turisti che usavano i lettini e altri due che si aggiravano tra le rocce della baia sulla sinistra. Non c’era nessuno che facesse il bagno.

Un peccato se fosse stata lì per incontrare gente, perfetto se l’obiettivo era starsene per i fatti suoi. Non avrebbe saputo dire esattamente cosa voleva in quel momento. Forse non era neanche pronta per qualcosa di nuovo.

Dedicò un rapido pensiero al senso estetico delle Canarie: in fondo, erano la terra natia di suo padre e le era sembrato più che naturale venire a leccarsi le ferite lì, quando aveva trovato un viaggio last minute che sembrava fatto apposta per lei.

Una brezza tiepida soffiava dal mare facendole svolazzare i capelli. Si strinse un po’ di più addosso il telo da mare. Il frangersi delle onde le sembrava quasi terapeutico, così come il profumo delle alghe. Più si avvicinava alla riva e più sentiva formicolare la pelle. Moriva dalla voglia di trovare un po’ di refrigerio nell’acqua. Era quello che ci voleva dopo un anno frenetico in Svezia. Non aveva bisogno di un uomo, non aveva bisogno di amore. No, avrebbe approfittato di quella vacanza per pensare a sé e guarire le sue ferite. Di