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A Chance to Love
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A Chance to Love
E-book166 pagine2 ore

A Chance to Love

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Info su questo ebook

Spesso la vita prende direzioni inaspettate, e Dean ne è un esempio lampante. È impegnato in un matrimonio asfissiante con una moglie manipolatrice e si sente perso. Tuttavia, quando Kyle, suo fratello, e Miriana, gli offrono un sostegno, sembra ritrovare una boccata d'ossigeno tanto agognata. Ma ciò che Dean inizia a provare per sua cognata va al di là della logica e osservarli negli istanti più intimi non è più sufficiente. Dean e Kyle hanno condiviso donne in passato, ma questa volta suo fratello sarà disposto a condividere la moglie con lui?

LinguaItaliano
Data di uscita21 feb 2024
ISBN9798224720088
A Chance to Love
Autore

Adina D. Grey

Adina D. Grey is a USA Today and International Bestselling Author. She was born and raised in Italy so it's no surprise she has a huge addiction to coffee, dogs, and books. Her book addiction and passion for travelling led her into the creative world of words where she writes, blogs, and beta reads. Her writing covers various sub genres and tropes but she's a sucker for a HEA, this is a cliffhanger free zone. When she's not writing or reading you can find her entertaining her toddler and husband, and enjoying family life.

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    Anteprima del libro

    A Chance to Love - Adina D. Grey

    Capitolo 1

    Miriana

    La luce calda illumina la stanza, dando allo studio un’aria più accogliente e rilassante. È una cosa studiata, fatta apposta per rilassare e mettere a suo agio chi entra. È la prima cosa che ti insegnano in università: creare un clima sicuro e impenetrabile.

    Ogni giorno lavoro con pazienti che cercano di dare un senso alle loro vite.

    Oggi, ad esempio, seduta di fronte a me c'è Sarah, una giovane donna che sta attraversando un momento a dir poco difficile. Nonostante ci provi, non riesce a uscire dal suo guscio e purtroppo l’influenza negativa dei famigliari non l'aiuta. Questo succede perché ha un animo così gentile da pensare prima agli altri. Sono mesi che ci lavoriamo e ogni piccolo passo equivale a una vittoria enorme. Vittoria che, però, spesso si trasforma in sconfitta quando sua cugina la chiama per bullizzarla, facendola ricadere nel limbo dell’insicurezza.

    Miriana, non so davvero cosa fare. Mi sento persa sospira, guardandomi con occhi pieni di tristezza, qualsiasi cosa sembra inutile. Ho cambiato radicalmente la mia vita. Ho un lavoro che amo ma sembra non essere mai abbastanza per la mia famiglia.

    Lo è, per te?

    Sì. Si rilassa contro lo schienale. Mi credi se ti dicessi che fuori casa mi sento felice, appagata, invincibile e motivata?

    E poi?

    Torno a casa e, nel momento in cui mi chiudo la porta alle spalle, vengo prosciugata e inizio a sentirmi insicura.

    La guardo con attenzione per comprendere la complessità dei suoi sentimenti. Sarah, capisco che tutto questo possa sembrarti opprimente e con sincerità ti dico che questa tossicità non ti fa bene. Possiamo affrontare ogni problema e trovare una strada verso il tuo benessere, ma questo percorso deve partire prima di tutto da te.

    Ieri ho detto ai miei che vado a vivere da sola ammette con tanta determinazione da sorprendermi.

    Le sorrido annuendo. Questo non è un passo ma un salto enorme. Come hanno reagito i tuoi? La sua euforia sparisce mentre gli occhi le si riempiono di lacrime. Li chiude e si nasconde il viso tra le mani. Non posso fare altro che vederla andare in pezzi ancora una volta. Vedi, Sarah, per alcuni non è facile accettare un cambiamento, per altri invece è motivo di burla o di irritazione. Ma devi pensare al tuo benessere. Per una volta pensa a te stessa.

    Lo so. È solo che mi fanno sentire come la figlia ingrata che non li rispetta più, e mi sento in colpa.

    Mi mordo l’interno della guancia nel tentativo di tenere a freno la lingua. Non mi è mai piaciuta la manipolazione mentale. La conosco fin troppo bene. L’ho subita e la detesto con tutta me stessa. Guardami. La parte protettiva del mio carattere esce allo scoperto e per quanto possa non essere professionale, arrivata a questo punto non mi interessa più.

    Sarah alza lo sguardo stupita dal mio tono.

    Sei una donna meravigliosa e devi essere fiera di te stessa. Hai dato alla tua famiglia anche più di quello che si meritano e ora è tempo di andare avanti senza di loro. Faccio una pausa mentre le allungo la scatola di fazzoletti. Il problema non sei tu, Sarah. Non sei una persona debole ma ti fanno credere di esserlo.

    Perché? Cosa ho fatto di male per meritamelo? chiede tra singhiozzi mentre si tampona le lacrime.

    Di male, nulla. Al massimo, li hai abituati troppo bene. Non sta a me rinfacciarglielo e non posso farlo. Lei ha un cuore d’oro e ovviamente le sanguisughe hanno trovato la leva giusta su cui fare pressione.

    Sarah sgrana gli occhi finalmente rendendosi conto di cosa sto parlando.

    Adesso hai capito? incalzo.

    Non può essere, Miriana. Scuote la testa mente la vedo allontanarsi nei suoi pensieri. Ma sono la mia famiglia.

    Eppure sei stata tu a dirmi che hai finito di pagare il mutuo della loro casa. Ti fai carico delle spese e addirittura finanzi le loro vacanze.

    Annuisce mentre riprende a guardarmi. E ogni volta che compro qualcosa per me, o voglio andare un weekend al mare, mi fanno sentire una merda. Le lacrime le rigano il viso e le asciuga nervosamente. Sono una banca per loro. Ecco perché non vogliono che vada via.

    Sono orgogliosa che finalmente ci sia arrivata. Mentre continuo la nostra conversazione, il mio cellulare vibra delicatamente sulla scrivania. L’occhio mi cade sullo schermo e mi sfugge un sorriso leggero nel vedere un messaggio da mio marito. Con discrezione, prendo il telefono e lo leggo:

    Kyle: Indossa il vestitino rosso, e raggiungimi al Royal alle 19. Ti amo.

    I miei occhi si illuminano di gioia. Cinque anni di matrimonio, e ancora mi sorprende con la sua dolcezza. Rimetto il telefono a posto e torno a dedicarmi alla mia paziente.

    Sarah, credo che tu sia davvero pronta per vivere la tua vita, le dico, cercando di concentrarmi sulla sessione. Hai tutto quello che ti serve per essere felice e soprattutto non lasciare che qualcuno ti usi. Essere generosi e gentili va bene, ci può stare, ma nei limiti.

    E se provano a intervenire nella mia vita?

    Tu sei l’unica che ha il potere di decidere chi e quanto spazio possano avere. Sii padrona di te stessa e fai le tue scelte a testa alta.

    Ci provo, perché me lo merito.

    E se lo merita davvero. Deve solo essere un pochino più egoista, altrimenti finirà per sembrare un gatto che si morde la coda. Non tutti sanno darsi un limite e più prosciugano una persona, meglio si sentono.

    Il tempo sembra volare, e quando la nostra sessione termina, saluto Sarah con un sorriso incoraggiante. Se continua a credere in sé stessa andrà lontano e glielo auguro di cuore.

    Mentre ripongo la sua cartella al sicuro, la mia mente si rilassa ed è già proiettata alla serata speciale che mi attende. Avere lo studio dentro casa ha i suoi pro e dopo aver spento la luce e chiuso la porta del mio ufficio, salgo di sopra così da iniziare a preparami per la serata.

    Dopo una doccia veloce, mi liscio i capelli e mi trucco. Una volta pronta, mi preoccupo di indossare il completino intimo che Kyle adora da abbinare con un bel paio di tacchi e il vestitino rosso che proprio lui mi ha regalato l’altro giorno. Il risultato è perfetto e già immagino la sua espressione quando mi vedrà.

    Il resto del tempo, lo impiego nella solita routine: scendo di sotto, inserisco l’allarme e vado in garage. La serranda si apre mentre salgo in macchina e avvio il motore della Juke in attesa che il suo rombo mi svegli le farfalle nello stomaco. Quando esco dal garage, aspetto che la serranda si chiuda prima di avviarmi in centro. So che non c’è bisogno ma la mia casa è il mio santuario e nonostante questo quartiere sia il più sicuro della contea, la prudenza non è mai troppa.

    Alle 19 in punto arrivo al Royal. Questo luogo ha un posto speciale nel mio cuore. Qui Kyle mi ha portata al primo appuntamento e due anni dopo, sempre qui, mi ha chiesto di sposarlo. Non dimenticherò mai quella sera, né quelle a seguire. Dov’è volato tutto questo tempo? Sembra ieri che, uscendo dall’università, l’ho visto per la prima volta in tutto il suo splendore. Dio, quant’era sexy in quell’uniforme. Ma è quando ha incrociato il mio sguardo facendomi l’occhiolino che mi ha conquistata. All’epoca, ero troppo timida per ammettere di avere una cotta terribile per lui e l’ho fatto penare prima di accettare anche solo di andare a prendere un caffè insieme.

    Sorrido rivivendo piccoli ricordi di allora.

    Mentre cammino verso l’entrata, il mio cuore batte più forte nell'attesa di ciò che mi aspetta. Kyle ha sempre un asso nella manica e riesce a stupirmi sempre, anche nei più piccoli gesti. Lui è sempre stato per me un porto sicuro e per questo lo amo alla follia.

    Quando entro nel ristorante, Paul, il caposala, mi prende il soprabito e mi accompagna al piano superiore. Sono sorpresa nel vedere che siamo da soli. Ha affittato l'intero locale per noi due? La sala è illuminata da candele e c’è un corridoio di petali di rose alla fine del quale Kyle mi aspetta. Un sorriso si diffonde sul mio viso quando mi avvicino, riflesso nell'espressione amorevole nei suoi occhi.

    Ciao piccola sussurra, prendendomi delicatamente per mano. Sei stupenda.

    Tu sei pazzo. Il mio cuore si scioglie mentre lo guardo.

    Di te, piccola. Si sposta di lato e mi accompagna al nostro tavolo. Mi tira la sedia perché mi accomodi e una volta fatto mi dà un bacio tra il collo e la spalla. Mille scosse mi trapassano e si allontana, lasciandomi con la voglia di altri baci.

    Paul stappa la bottiglia e ci versa del vino nei nostri calici mentre ci portano già degli stuzzichini.

    Alza il bicchiere e lo avvicina a me. Sei bellissima.

    Faccio lo stesso e mi sento avvampare le guance. Lo sai che è troppo. Però ti ringrazio.

    Nulla è troppo per te, e poi volevo stare da soli.

    Ma si può essere più dolci? Potevamo rimanere a casa.

    Non volevo che cucinassi.

    Potevamo prendere d’asporto lo punzecchio.

    Kyle scuote la testa e scoppia a ridere. Non oggi, Miri.

    Il suono della sua voce assume una cadenza forte. Lo stesso che sentii quando mi portarono all’Hellfire e dei ragazzi del nostro gruppo provarono ad allungare troppo le mani. Se vederlo in divisa mi fece un certo effetto, trovarmelo di fronte in completo elegante mi ha fatto perdere la testa.

    "Va tutto bene?"

    Amico, abbiamo la tessera. Val fa lo sbruffone.

    I suoi occhi si spostano sulla tessera che gli allunga. Prima volta qui. Siete sicuri di non aver sbagliato club? Riporta lo sguardo su di me e nota il mio braccialetto. La Signorina non desidera essere toccata.

    Ma che cazzo dici? Andrew si fa avanti.

    Nel compilare il modulo ho detto che ero lì solo per guardare, ma non volevo essere importunata e di conseguenza mi hanno messo questo braccialetto nero e dorato. Per quanto anonimo, ha fatto il suo dovere. In tanti si sono avvicinati ma poi ritirati nel vederlo. Non riesco a proferire parola, sono incantata dalla sua presenza anche se è strano vederlo qui.

    Datele fastidio e verrete bannati dal club.

    Amico, lei è con noi sbuffa Andrew, mentre sposta lo sguardo su di lui. Siamo un gruppo, non so se capisci.

    Andrew, smettila, ha ragione. Lo rimprovero. Il mio salvatore si volta e si allontana.

    Miri non scherzare. Val interferisce ma lo lascio parlare e seguo lo sconosciuto. Ho bisogno di sapere come si chiama.

    Cammina verso il bar ignaro che lo sto seguendo. Si ferma a parlare con una coppia e me ne sto in disparte ad aspettare che finisca, quando la ragazza mi sorride e lui si gira. Augura loro una buona serata e si concentra su di me. Posso aiutarti?

    Grazie per prima.

    Abbi cura di te, e occhio a chi ti sta vicino. Controlla l’orologio e si guarda attorno.

    Come ti chiami?

    Kyle. Alza il braccio e una bionda si avvicina a lui. La ragazza indossa una strana collana in pelle che finisce con un cerchio di metallo. Il reggiseno di pelle – riempito da due tette così perfette da far impallidire chiunque – fa contrasto con la sua pelle bianca e le nude gambe chilometriche. Solo dopo mi accorgo dei mini shorts sempre in pelle.

    Mando giù l’amaro e faccio un passo indietro. Grazie ancora.

    Ritorno dai ragazzi di pessimo umore. Lui non guarderà mai una come me. Sono bassa e un fisico decisamente meno perfetto di quello della bionda.

    Entriamo nel dungeon e Kyle ci supera con la ragazza di prima, solo che adesso lo segue trainata da un guinzaglio. Non mi dire… ho fatto delle ricerche sul club e mi si è aperto un mondo. Più leggevo, più ne venivo attratta.

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