Bologna la Golosa
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Anteprima del libro
Bologna la Golosa - Katia Brentani
Andrea Brentani, Katia Brentani, Simona Guerra
Bologna, la golosa
Prima Edizione Ebook 2015 © Damster Edizioni, Modena
ISBN: 9788868102364
Copertina: Chiara Renda
Photo: Giuliana Berozzi, Alfredo Sartori
www.shutterstock.com, PhotoDollarClub.com
Damster Edizioni
Via Galeno, 90 - 41126 Modena
http://www.damster.it e-mail: damster@damster.it
img1.pngAndrea Brentani, Katia Brentani, Simona Guerra
Bologna, la golosa
img2.pngIndice
INTRODUZIONE
BOLOGNA A ORE
07:00 | 10:00
COLAZIONE ALLA BOLOGNESE
10:00 - 12:00
SPIZZICANDO ALLA BOLOGNESE
12:00 – 15:00
BRUNCH
12:30 – 14:30
PRANZO ALLA BOLOGNESE
15:30 – 17:30
TE, PASTICCINI E GELATI
18:00 – 20:00
APERITIVI
19:30 – 22:30
CENA ALLA BOLOGNESE
22:00 – 24:00
OSTERIE-ENOTECHE
24:00 – 04:00
PASTICCERIE E FORNI APERTI DI NOTTE
24:00 – 12:00
NEI DINTORNI DI BOLOGNA
00:00 – 24:00
APPENNINO BOLOGNESE
00:00 – 24:00
LA PIANURA BOLOGNESE
00:00 – 24:00
DOZZA IMOLESE
00:00 – 24:00
ALTEDO
NEGOZI STORICI A BOLOGNA
EVENTI E POSTI CURIOSI, INSOLITI,
CARATTERISTICI DI BOLOGNA
RICETTE BOLOGNESI
COLAZIONE BOLOGNESE
Ciambella
Raviole
SPIZZICANDO ALLA BOLOGNESE
Crescente
Crescente al rosmarino
Streghette
Crescentine fritte
BRUNCH BOLOGNESE
Polpettone di tonno alla bolognese
PRANZO ALLA BOLOGNESE - ANTIPASTI
Stecchini
PRIMI PIATTI
Tortellini
Manicaretto Garisenda
Tagliatelle al ragù
Stianconi al pomodoro e cipolla
Strichetti prosciutto cotto e piselli
Cannelloni alla bolognese
Lasagne alla bolognese
SECONDI PIATTI
Cotoletta alla bolognese
Arista di maiale
Polpette in umido con piselli e patate
Zucchine ripiene
Spuntature
E PER FINIRE IL DOLCE...
Torta degli Addobbi
Zuppa Inglese
TÈ E GELATI
Biscotti con la ciliegia
Zuccherini bolognesi
CENA ALLA BOLOGNESE
Tortelloni della Vigilia
Tagliatelline in brodo
Gramigna con la salsiccia
Penne all’arrabbiata con la pancetta dolce
Ossobuchi alla bolognese
Faraona arrosto
Coniglio arrosto
Coniglio in umido
Spezzatino con patate e piselli
Cardi
Finocchi con la besciamella
E PER FINIRE IL DOLCE…
Fiordilatte
OSTERIE ED ENOTECHE
Mousse di mortadella
Salsiccia stufata con fagioli
Friggione
DELIZIE NOTTURNE
Bomboloni
GLI AUTORI
Andrea Brentani
Katia Brentani
Simona Guerra
img3.jpgINTRODUZIONE
L’Artusi nella sua La scienza in cucina e l’arte di mangiar bene dice: quando sentite parlare di cucina bolognese fate una riverenza che se la merita
.
Non è un caso se Bologna è chiamata la Grassa
. La sua cucina opulenta è famosa in tutto il mondo.
Un’arte culinaria che non si esaurisce certo con il tortellino, le lasagne o la mortadella. Molteplici sono le specialità culinarie che compongono e rendono la sua cucina unica e inimitabile.
In questa guida vi raccontiamo le delizie bolognesi facendovi assaggiare, attraverso i luoghi caratteristici, le ricette e le eccellenze. In una parola sola... la bolognesità, perché è attraverso il cibo che si può conoscere la vera essenza e l’anima bolognese.
La pasta a Bologna è all’uovo, come le sue illustri e blasonate tagliatelle le cui misure perfette
sono custodite alla Camera di Commercio di Bologna. Le misure per potersi fregiare del titolo di tagliatella bolognese
, ossia 8 millimetri da cotta, equivalente a 6,5-7 millimetri da cruda, pari alla 12.270esima parte dell’altezza della Torre Asinelli.
Non vi resta che preparare il ragù. Un vero ragù alla bolognese.
Sfogliando la guida troverete la ricetta per prepararlo. Unico e inimitabile. Lasciatelo soffriggere dolcemente e ammazzate il tempo leggendo come è nato, mentre il profumo arriva alla vostra anima.
Gli spaghetti alla bolognese
, uno dei piatti più conosciuti e mangiati al mondo, a Bologna non esistono. Ci dispiace deludervi ma questa è la dura realtà. Dopo aver letto questa guida siamo certi che non dimenticherete Bologna e la sua cucina.
Nella guida segnaliamo luoghi che rendono unica e speciale Bologna, botteghe storiche, ristoranti, bar, pasticcerie, ecc. che tramandano la tradizione culinaria di Bologna e offrono prodotti d’eccellenza del territorio e le ricette della vera cucina bolognese.
La guida è suddivisa in ore e tocca a voi decidere come e quando muovervi. Ventiquattro ore da organizzare a vostro piacimento scandite dal cibo, perché, a Bologna la Grassa, il cibo è un modo di vivere.
Inventatevi un giorno con colazione, pranzo e cena condito da musei e portici.
Un altro con brunch, osteria e bomboloni caldi alle quattro di mattina oppure spizzicando qua e là e assaggiando vini in enoteca mentre partite alla scoperta di giardini segreti e torri da conquistare.
Qualunque sia la vostra scelta Bologna saprà soddisfare le vostre voglie.
BOLOGNA A ORE
07:00-10:00 ► Colazione alla bolognese
10:00-12:00 ► Spizzicando alla bolognese
12:00-A15:00 ► Brunch alla bolognese
12:30-14:30 ► Pranzo alla bolognese
15:30-17:30 ► Tè, pasticcini e gelati
18:00-20:00 ► Aperitivo
19:30-22:30 ► Cena alla bolognese
22:00-24:00 ► Enoteche e Osterie
12:00-04:00 ► Pasticcerie e forni aperti di notte
00:00-24:00 ► Colli Bolognesi
00:00-24:00 ► Appennino Bolognese
00:00-24:00 ► La pianura Bolognese
00:00-24:00 ► Dozza Imolese, Castel San Pietro Terme, Castel del Rio
00:00-24:00 ► Altedo
00:00-24:00 ► Ristoranti, bar, osterie, enoteche, pasticcerie, salumerie, panifici, drogherie storiche di Bologna
00:00-24:00 ► Eventi e posti curiosi, insoliti, caratteristici di Bologna
img4.png07:00 | 10:00
COLAZIONE ALLA BOLOGNESE
img5.pngimg6.jpgCOLAZIONE ALLA BOLOGNESE ► (07:00 -10:00)
Vi siete svegliati alla mattina presto per iniziare ad esplorare Bologna. A quest’ora è possibile godersi Piazza Maggiore semideserta, con i bolognesi che attraversano piazza frettolosi per raggiungere i posti di lavoro, gli umarell (i pensionati riuniti in capannelli, impegnati in interminabili discussioni sul calcio e la politica riconoscibili per le mani incrociate dietro la schiena) e i piccioni ancora appollaiati sulle sporgenze dei palazzi.
La pavimentazione di granito bianco della piazza risale al 1934 e ha fatto guadagnare alla piazza l’appellativo di "crescentone" per la somiglianza con la crescenta, la tipica focaccia bolognese.
img7.jpgLo sguardo si poserà sull’orologio della Torre dell’Arengo, alta 47 metri e leggermente pendente, che si erge sopra il Palazzo del Podestà. Il palazzo del Podestà venne eretto nel 1.200 circa come edificio per svolgere le funzioni pubbliche e quindi sede del podestà e dei suoi funzionari. Sotto il portico del Palazzo del Podestà si trova l’ufficio del Turismo e di fronte la Basilica di San Petronio.
img8.jpgIl 7 giugno 1.390 si poneva solennemente la prima pietra della basilica. Il progetto, che rappresenta uno dei più maestosi e significativi esempi del gotico italiano, si deve ad Antonio di Vincenzo (1.350-1.402). Nel progetto originale la basilica doveva avere una pianta a croce latina e dimensioni che l’avrebbero fatta diventare più grande di San Pietro a Roma. Ma lo Stato della Chiesa non fu dello stesso avviso...
Se San Petronio non è diventata la chiesa più grande al mondo, lo è la meridiana che si trova al suo interno realizzata nel 1.655 dall’astronomo Gian Domenico Cassini e restaurata nel 1.776 da Eustachio Zanotti.
img9.jpgDietro il Palazzo del Podestà si trova Palazzo Re Enzo. Questo palazzo fu costruito tra il 1.244 e il 1.246 per ospitare le magistrature della città, l’edificio (noto anche come Palazzo Nuovo) deve il suo nome a re Enzo di Sardegna, figlio di Federico II di Svevia, catturato durante la battaglia di Fossalta (1.249), che qui rimase recluso con tutti gli onori per ventitré anni fino alla morte (1.272). Il lampione di Palazzo Re Enzo si illumina ogni volta che a Bologna nasce un bambino.
Se siete in compagnia potete giocare sotto le volte del passaggio fra Palazzo Re Enzo e piazza del Nettuno al telefono senza fili
. Basta mettersi ai due lati opposti con il viso contro il muro e bisbigliare. La vostra voce correrà lungo la volta fino all’orecchio del vostro amico.
Dall’altra parte della strada iniziano i portici del Pavaglione, termine dialettale che deriva da padiglione
, la tipica tenda con cui veniva oscurato l’arco del portico al fine di proteggere i banchi del mercato dei bachi da seta che qui si svolgeva ogni anno a partire dal 1449.
Con la decadenza dell’industria serica, che a lungo ha rivestito un ruolo molto importante per la città di Bologna, il mercato fu chiuso definitivamente.
img11.jpgAll’angolo di piazza Galvani con via Farini, nell’attuale negozio di cosmetici, si scorgono le scaffalature originali della rinomata Libreria Cappelli. Sulla facciata del palazzo rimane lo stemma della famiglia Cappelli, il ragno che tesse la tela e una targa ricordo.
Di fronte si trova un’altra storica libreria di Bologna, la Libreria Coop Zanichelli, dove il poeta Giosuè Carducci era solito fermarsi a leggere e dare appuntamento ad altri letterati prima di recarsi all’Archiginnasio dove insegnava.
L’ Archiginnasio è stato la sede dell’Università di Bologna, prima che fosse trasferita a Palazzo Poggi in via Zamboni. L’Archiginnasio ha origini molto antiche che la indicano come la prima Università del mondo occidentale. L’origine dell’Università di Bologna è attribuita all’anno 1.088, data convenzionale fissata da un comitato di storici guidato da Giosuè Carducci.
img12.jpgIl palazzo dell’Archiginnasio fu costruito fra il 1.562 ed il 1.563 per volere del Legato pontificio di Bologna, il cardinale Carlo Borromeo e del Vicelegato Pier Donato Cesi, su progetto dell’architetto bolognese Antonio Morandi detto Terribilia. Lo scopo dell’operazione, maturata nel clima culturale del Concilio di Trento, era quello di dare una sede unitaria all’insegnamento universitario fino allora disperso in varie sedi. Il palazzo presenta all’esterno un lungo portico di 30 arcate e si articola in due piani intorno ad un cortile centrale a doppio ordine di logge. Le pareti degli scaloni e loggiati sono fittamente decorate.
Usciti dall’Archiginnasio e percorrendo i portici del Pavaglione verso Piazza Maggiore si arriva al Museo Civico Archeologico di Bologna che ha sede nel quattrocentesco Palazzo Galvani fin dalla sua inaugurazione ufficiale, avvenuta il 25 settembre del 1.881.
Il Museo si colloca tra le più importanti raccolte archeologiche italiane ed è soprattutto rappresentativo della storia locale, dalla preistoria all’età romana.
Se non avete voglia di andare per musei e preferite scoprire altri scorci di Bologna attraversate piazza Galvani, passate sotto il voltone di fronte alla statua e vi troverete nel cortile di Corte Galluzzi dove si trova la Torre omonima. Le torri a Bologna sono davvero tante, non è un caso se Bologna è chiamata la città delle Cento Torri
.
Passando sotto un altro voltone si arriva in via D’Azeglio il "salotto buono" della città. Strada di passaggio con raffinati