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Bologna la Golosa
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E-book260 pagine2 ore

Bologna la Golosa

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Info su questo ebook

Un modo insolito per scoprire e assaporare Bologna. La guida è suddivisa in ore e tocca a voi decidere come e quando muovervi. Ventiquattro ore da organizzare a vostro piacimento scandite dal cibo, perché a Bologna la Grassa, il cibo è un modo di vivere. Cibo che a Bologna la Dotta è tradizione e cultura. Inventatevi un giorno con colazione, pranzo e cena condito da musei e portici. Un altro con brunch, osteria e krapfen caldi alle quattro di mattina oppure spizzicando qua e là, degustando vini in enoteca mentre partite alla scoperta di giardini segreti e torri da conquistare. Qualunque sia la vostra scelta Bologna saprà soddisfare le vostre voglie. La guida contiene le ricette della cucina tradizionale bolognese, tutte da provare, per portare a casa non solo foto e ricordi ma i profumi e l’anima della città. La guida è corredata da mappe turistiche e fotografie.
LinguaItaliano
Data di uscita18 ago 2015
ISBN9788868102364
Bologna la Golosa

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    Anteprima del libro

    Bologna la Golosa - Katia Brentani

    cover.jpg

    Andrea Brentani, Katia Brentani, Simona Guerra

    Bologna, la golosa

    Prima Edizione Ebook 2015 © Damster Edizioni, Modena

    ISBN: 9788868102364

    Copertina: Chiara Renda

    Photo: Giuliana Berozzi, Alfredo Sartori

    www.shutterstock.com, PhotoDollarClub.com

    Damster Edizioni

    Via Galeno, 90 - 41126 Modena

    http://www.damster.it  e-mail: damster@damster.it

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    Andrea Brentani, Katia Brentani, Simona Guerra

    Bologna, la golosa

    img2.png

    Indice

    INTRODUZIONE

    BOLOGNA A ORE

    07:00 | 10:00

    COLAZIONE ALLA BOLOGNESE

    10:00 - 12:00

     SPIZZICANDO ALLA BOLOGNESE

    12:00 – 15:00

    BRUNCH

    12:30 – 14:30

    PRANZO ALLA BOLOGNESE

    15:30 – 17:30

    TE, PASTICCINI E GELATI

    18:00 – 20:00

    APERITIVI

    19:30 – 22:30

    CENA ALLA BOLOGNESE

    22:00 – 24:00

    OSTERIE-ENOTECHE

    24:00 – 04:00

    PASTICCERIE E FORNI APERTI DI NOTTE

    24:00 – 12:00

    NEI DINTORNI DI BOLOGNA

    00:00 – 24:00

    APPENNINO BOLOGNESE

    00:00 – 24:00

    LA PIANURA BOLOGNESE

    00:00 – 24:00

    DOZZA IMOLESE

    00:00 – 24:00

    ALTEDO

    NEGOZI STORICI A BOLOGNA

    EVENTI E POSTI CURIOSI, INSOLITI,

    CARATTERISTICI DI BOLOGNA

    RICETTE BOLOGNESI

    COLAZIONE BOLOGNESE

    Ciambella

    Raviole

    SPIZZICANDO ALLA BOLOGNESE

    Crescente

    Crescente al rosmarino

    Streghette

    Crescentine fritte

    BRUNCH BOLOGNESE

    Polpettone di tonno alla bolognese

    PRANZO ALLA BOLOGNESE - ANTIPASTI

    Stecchini

    PRIMI PIATTI

    Tortellini

    Manicaretto Garisenda

    Tagliatelle al ragù

    Stianconi al pomodoro e cipolla

    Strichetti prosciutto cotto e piselli

    Cannelloni alla bolognese

    Lasagne alla bolognese

    SECONDI PIATTI

    Cotoletta alla bolognese

    Arista di maiale

    Polpette in umido con piselli e patate

    Zucchine ripiene

    Spuntature

    E PER FINIRE IL DOLCE...

    Torta degli Addobbi

    Zuppa Inglese

    TÈ E GELATI

    Biscotti con la ciliegia

    Zuccherini bolognesi

    CENA ALLA BOLOGNESE

    Tortelloni della Vigilia

    Tagliatelline in brodo

    Gramigna con la salsiccia

    Penne all’arrabbiata con la pancetta dolce

    Ossobuchi alla bolognese

    Faraona arrosto

    Coniglio arrosto

    Coniglio in umido

    Spezzatino con patate e piselli

    Cardi

    Finocchi con la besciamella

    E PER FINIRE IL DOLCE…

    Fiordilatte

    OSTERIE ED ENOTECHE

    Mousse di mortadella

    Salsiccia stufata con fagioli

    Friggione

    DELIZIE NOTTURNE

    Bomboloni

    GLI AUTORI

    Andrea Brentani

    Katia Brentani

    Simona Guerra

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    INTRODUZIONE

    L’Artusi nella sua La scienza in cucina e l’arte di mangiar bene dice: quando sentite parlare di cucina bolognese fate una riverenza che se la merita.

    Non è un caso se Bologna è chiamata la Grassa. La sua cucina opulenta è famosa in tutto il mondo.

    Un’arte culinaria che non si esaurisce certo con il tortellino, le lasagne o la mortadella. Molteplici sono le specialità culinarie che compongono e rendono la sua cucina unica e inimitabile.

    In questa guida vi raccontiamo le delizie bolognesi facendovi assaggiare, attraverso i luoghi caratteristici, le ricette e le eccellenze. In una parola sola... la bolognesità, perché è attraverso il cibo che si può conoscere la vera essenza e l’anima bolognese.

    La pasta a Bologna è all’uovo, come le sue illustri e blasonate tagliatelle le cui misure perfette sono custodite alla Camera di Commercio di Bologna. Le misure per potersi fregiare del titolo di tagliatella bolognese, ossia 8 millimetri da cotta, equivalente a 6,5-7 millimetri da cruda, pari alla 12.270esima parte dell’altezza della Torre Asinelli.

    Non vi resta che preparare il ragù. Un vero ragù alla bolognese.

    Sfogliando la guida troverete la ricetta per prepararlo. Unico e inimitabile. Lasciatelo soffriggere dolcemente e ammazzate il tempo leggendo come è nato, mentre il profumo  arriva alla vostra anima.

    Gli spaghetti alla bolognese, uno dei piatti più conosciuti e mangiati al mondo, a Bologna non esistono. Ci dispiace deludervi ma questa è la dura realtà. Dopo aver letto questa guida siamo certi che non dimenticherete Bologna e la sua cucina.

    Nella guida segnaliamo luoghi che rendono unica e speciale Bologna, botteghe storiche, ristoranti, bar, pasticcerie, ecc. che tramandano la tradizione culinaria di Bologna e offrono prodotti d’eccellenza del territorio e le ricette della vera cucina bolognese.

    La guida è suddivisa in ore e tocca a voi decidere come e quando muovervi. Ventiquattro ore da organizzare a vostro piacimento scandite dal cibo, perché, a Bologna la Grassa, il cibo è un modo di vivere.

    Inventatevi un giorno con colazione, pranzo e cena condito da musei e portici.

    Un altro con brunch, osteria e bomboloni caldi alle quattro di mattina oppure spizzicando qua e là e assaggiando vini in enoteca mentre partite alla scoperta di giardini segreti e torri da conquistare.

    Qualunque sia la vostra scelta Bologna saprà soddisfare le vostre voglie.

    BOLOGNA A ORE

    07:00-10:00 ► Colazione alla bolognese

    10:00-12:00 ► Spizzicando alla bolognese

    12:00-A15:00 ► Brunch alla bolognese

    12:30-14:30 ► Pranzo alla bolognese

    15:30-17:30 ► Tè, pasticcini e gelati

    18:00-20:00 ► Aperitivo

    19:30-22:30 ► Cena alla bolognese

    22:00-24:00 ► Enoteche e Osterie

    12:00-04:00 ► Pasticcerie e forni aperti di notte

    00:00-24:00 ► Colli Bolognesi

    00:00-24:00 ► Appennino Bolognese

    00:00-24:00 ► La pianura Bolognese

    00:00-24:00 ► Dozza Imolese, Castel San Pietro Terme, Castel del Rio

    00:00-24:00 ► Altedo

    00:00-24:00 ► Ristoranti, bar, osterie, enoteche, pasticcerie, salumerie, panifici,   drogherie storiche di Bologna

    00:00-24:00 ► Eventi e posti curiosi, insoliti, caratteristici di Bologna

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    07:00 | 10:00

    COLAZIONE ALLA BOLOGNESE

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    COLAZIONE ALLA BOLOGNESE ► (07:00 -10:00)

    Vi siete svegliati alla mattina presto per iniziare ad esplorare Bologna. A quest’ora è possibile godersi Piazza Maggiore semideserta, con i bolognesi che attraversano piazza frettolosi per raggiungere i posti di lavoro, gli umarell (i pensionati riuniti in capannelli, impegnati in interminabili discussioni sul calcio e la politica riconoscibili per le mani incrociate dietro la schiena) e i piccioni ancora appollaiati sulle sporgenze dei palazzi.

    La pavimentazione di granito bianco della piazza risale al 1934 e ha fatto guadagnare alla piazza l’appellativo di "crescentone" per la somiglianza con la crescenta, la tipica focaccia bolognese.

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    Lo sguardo si poserà sull’orologio della Torre dell’Arengo, alta 47 metri e leggermente pendente, che si erge sopra il Palazzo del Podestà. Il palazzo del Podestà venne eretto nel 1.200 circa come edificio per svolgere le funzioni pubbliche e quindi sede del podestà e dei suoi funzionari. Sotto il portico del Palazzo del Podestà si trova l’ufficio del Turismo e di fronte la Basilica di San Petronio.

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    Il 7 giugno 1.390 si poneva solennemente la prima pietra della basilica. Il progetto, che rappresenta uno dei più maestosi e significativi esempi del gotico italiano, si deve ad Antonio di Vincenzo (1.350-1.402). Nel progetto originale la basilica doveva avere una pianta a croce latina e dimensioni che l’avrebbero fatta diventare più grande di San Pietro a Roma. Ma lo Stato della Chiesa non fu dello stesso avviso...

    Se San Petronio non è diventata la chiesa più grande al mondo, lo è la meridiana che si trova al suo interno realizzata nel 1.655 dall’astronomo Gian Domenico Cassini e restaurata nel 1.776 da Eustachio Zanotti.

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    Dietro il Palazzo del Podestà si trova Palazzo Re Enzo. Questo palazzo fu costruito tra il 1.244 e il 1.246 per ospitare le magistrature della città, l’edificio (noto anche come Palazzo Nuovo) deve il suo nome a re Enzo di Sardegna, figlio di Federico II di Svevia, catturato durante la battaglia di Fossalta (1.249), che qui rimase recluso con tutti gli onori per ventitré anni fino alla morte (1.272). Il lampione di Palazzo Re Enzo si illumina ogni volta che a Bologna nasce un bambino.

    Se siete in compagnia potete giocare sotto le volte del passaggio fra Palazzo Re Enzo e piazza del Nettuno al telefono senza fili. Basta mettersi ai due lati opposti con il viso contro il muro e bisbigliare. La vostra voce correrà lungo la volta fino all’orecchio del vostro amico.

    Dall’altra parte della strada iniziano i portici del Pavaglione, termine dialettale che deriva da padiglione, la tipica tenda con cui veniva oscurato l’arco del portico al fine di proteggere i banchi del mercato dei bachi da seta che qui si svolgeva ogni anno a partire dal 1449.

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    Con la decadenza dell’industria serica, che a lungo ha rivestito un ruolo molto importante per la città di Bologna, il mercato fu chiuso definitivamente.

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    All’angolo di piazza Galvani con via Farini, nell’attuale negozio di cosmetici, si scorgono le scaffalature originali della rinomata Libreria Cappelli. Sulla facciata del palazzo rimane lo stemma della famiglia Cappelli, il ragno che tesse la tela e una targa ricordo.

    Di fronte si trova un’altra storica libreria di Bologna, la Libreria Coop Zanichelli, dove il poeta Giosuè Carducci era solito fermarsi a leggere e dare appuntamento ad altri letterati prima di recarsi all’Archiginnasio dove insegnava.

    L’ Archiginnasio è stato la sede dell’Università di Bologna, prima che fosse trasferita a Palazzo Poggi in via Zamboni. L’Archiginnasio ha origini molto antiche che la indicano come la prima Università del mondo occidentale. L’origine dell’Università di Bologna è attribuita all’anno 1.088, data convenzionale fissata da un comitato di storici guidato da Giosuè Carducci.

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    Il palazzo dell’Archiginnasio fu costruito fra il 1.562 ed il 1.563 per volere del Legato pontificio di Bologna, il cardinale Carlo Borromeo e del Vicelegato Pier Donato Cesi, su progetto dell’architetto bolognese Antonio Morandi detto Terribilia. Lo scopo dell’operazione, maturata nel clima culturale del Concilio di Trento, era quello di dare una sede unitaria all’insegnamento universitario fino allora disperso in varie sedi. Il palazzo presenta all’esterno un lungo portico di 30 arcate e si articola in due piani intorno ad un cortile centrale a doppio ordine di logge. Le pareti degli scaloni e loggiati sono fittamente decorate.

    Usciti dall’Archiginnasio e percorrendo i portici del Pavaglione verso Piazza Maggiore si arriva al Museo Civico Archeologico di Bologna che ha sede nel quattrocentesco Palazzo Galvani fin dalla sua inaugurazione ufficiale, avvenuta il 25 settembre del 1.881.

    Il Museo si colloca tra le più importanti raccolte archeologiche italiane ed è soprattutto rappresentativo della storia locale, dalla preistoria all’età romana.

    Se non avete voglia di andare per musei e preferite scoprire altri scorci di Bologna attraversate piazza Galvani, passate sotto il voltone di fronte alla statua e vi troverete nel cortile di Corte Galluzzi dove si trova la Torre omonima. Le torri a Bologna sono davvero tante, non è un caso se Bologna è chiamata la città delle Cento Torri.

    Passando sotto un altro voltone si arriva in via D’Azeglio il "salotto buono" della città. Strada di passaggio con raffinati

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