Il Romanzo della Pasta Italiana

Di Nunzio Russo

L’autore con un grande atto d’amore verso la verità e la cultura sulla pasta, regina della dieta mediterranea, patrimonio culturale immateriale dell’umanità, Unesco 2010, ha donato i più antichi documenti del Pastificio Russo all’Archivio Digitale Reggiane, tenuto dall’Università di Modena e Reggio Emilia, rendendolo fruibile a studenti e ricercatori. Le Officine Meccaniche Reggiane di Reggio Emilia erano i fornitori degli impianti con cui si produceva la materia prima della pasta siciliana e furono i costruttori di una macchina industriale, la pulitrice delle semole, che per anni ha contribuito a produrre pasta alimentare a Termini Imerese e in Sicilia. La semolatrice oggi è tornata a Reggio Emilia grazie all’impegno di Nunzio Russo ed è esposta all’ingresso del Tecnopolo Reggiano dell’Unimore. Ogni volta che sentite soffiare il maestrale, sicuramente Nunzio Russo è in una scuola, in un convegno, in una fiera di libri, in mezzo alla gente a raccontare la sua storia, la storia della sua famiglia, la storia della Sicilia attiva, la storia della pasta che tanta libertà avrebbe potuto continuare a dare.

Milena Privitera, blogtaormina.it

• Lingua: Italiano
• Editore: Edizioni Esordienti E-book
• Data di uscita: 3 feb 2015
• ISBN: 9788866902331

Anteprima del libro

Nunzio Russo

Il Romanzo della Pasta Italiana

EEE-book

Nunzio Russo, Il Romanzo della Pasta Italiana

© Edizioni Esordienti E-book

Prima edizione: Marzo 2015

ISBN: 978-88-6690-233-1

Copertina: credits to Canstockphoto.com

Le illustrazioni e le foto interne, ove non diversamente indicato, sono © di Nunzio Russo o concesse all’autore dai relativi proprietari.

Tutti i diritti riservati, per tutti i Paesi.

Tutti i giorni mi ripetevi che dovevo accontentarmi di

qualche sigaretta nel taschino e lunghe giornate

dedicate al lavoro, per essere onesto imprenditore.

Lo ho fatto. Alle volte ho sofferto o causato pena a chi mi

stava accanto, perché i tempi cambiavano.

Ma ho custodito la tua anima e i tuoi valori.

Ti voglio bene, papà.

PREFAZIONE

La ricerca di alimenti che posseggano proprietà salutistiche risale già all’epoca di Ippocrate, circa 460 anni prima della nascita di Cristo. Da quel periodo in poi l’uomo è stato sempre alla ricerca di cibi che potessero concedergli l’eterna giovinezza e un benessere sia fisico sia mentale. L’aumento di alcune malattie come il diabete, l’obesità, le malattie cardiovascolari, le malattie neurologiche, l’osteoporosi ed alcune forme di tumori ha portato all’esigenza di conoscere in modo più approfondito cosa viene introdotto quotidianamente con il nostro cibo e come un alimento possa diventare nostro alleato nella prevenzione delle malattie. Nasce quindi il concetto di cibo funzionale, alimento con sostanze capaci di intervenire sulla nostra salute. Io e il prof. Setchell abbiamo pensato che la pasta, alimento base della cultura alimentare italiana, e ampiamente utilizzata nella dieta mediterranea, potesse essere potenziata nella sua componente salutistica, utilizzando alcune sostanze benefiche presenti nella dieta asiatica, conosciuta anch’essa per le sue secolari tradizioni. Insieme, dopo ricerche durate più di venti anni, abbiamo sviluppato un alimento funzionale salutistico, cioè una pasta alimentare dove alla semola di grano duro veniva aggiunto il germe di soia, noto per contenere composti cosiddetti ‘intelligenti’ denominati isoflavoni. Abbiamo quindi mescolato componenti salutistiche provenienti da due mondi molto diversi tra loro, l’Occidentale e l’Asiatico. Le ricerche scientifiche condotte, anche se ancora in evoluzione, hanno prodotto dati significativi per la prevenzione delle malattie cardiovascolari associate all’ipercolesterolemia e al diabete, e presto saranno sottomessi al parere dell’Autorità Europea per la sicurezza alimentare (EFSA). Introduciamo con grande piacere l’opera di Nunzio Russo, poiché riteniamo che sia necessario conoscere bene le proprie origini per guardare al futuro, e la pasta è un tassello molto importante della tradizione e della cultura italiana, non solo di quella gastronomica e più popolare. È dunque fondamentale, per le future generazioni, conoscerne la storia, in modo da avere gli strumenti per riuscire a comprendere ricerche scientifiche quali la nostra.

Prof. Carlo Clerici

Docente all’Università degli Studi di Perugia

Direttore dell’unità di gastroenterologia dell’Ospedale

Santa Maria della Misericordia di Perugia

Kenneth DR Setchell, PhD

Professor, University of Cincinnati Department of Pediatrics

Director Clinical Mass Spectrometry Lab at Cincinnati

Children’s Hospital Medical Centre

PER INIZIARE…

Sul piano della tavola, si stende dall’alto la tovaglia. Oggi come un tempo, questo avviene tutti i giorni. E poi, si apparecchia con i piatti del servizio e le posate e i bicchieri e i tovaglioli. Spesso sono questi i regali dei bei tempi del matrimonio, la data di nascita di una famiglia. Il pensiero corre veloce alla cucina, dove già bolle l’acqua, pronta ad accogliere in sé la pasta, pietanza dell’unione e dell’amore, ma anche segno del raggiunto benessere di un popolo. È la regina della Dieta Mediterranea, patrimonio culturale immateriale dell’umanità, Unesco 2010.

Questa immagine è presente negli occhi di tutti gli italiani, anziani e piccini, adulti e giovani. Diventa facile aggiungere una nota, a questo punto. Un prodotto divenuto il segno distintivo di una nazione operosa e unita dai vincoli dei migliori valori, deve essere davvero speciale. Cerchiamo di conoscerlo da un nuovo punto di vista, proviamo a mostrare:

IL ROMANZO DELLA PASTA ITALIANA

Nella notte di un lontano Santo Natale, tutte le ricchezze del mondo si fecero vedere concentrate in una sola città. Palermo incoronava il Re di Sicilia, il giorno 25 dicembre 1130. Il nuovo re uscì dalla reggia preceduto dai nobili e dai cavalieri, tutti montati su cavalli bardati d’oro e d’argento. Giunto nella cattedrale, il sovrano fu consacrato davanti