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Una felicità leggera leggera
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E-book101 pagine50 minuti

Una felicità leggera leggera

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Info su questo ebook

Una donna piena di sfumature. Un uomo chiuso nel suo mondo grigio e spento. Due cuori che s'incontrano trasformando la solitudine in colore. Ma fino a che punto l'amore può diventare la ragione per tradire? Quanto i legami e le paure possono impedire a Miriam di raggiungere quel pezzo di cielo che tanto desidera?
Un romanzo intenso e delicato, capace di scavare a fondo nell'anima, restituendoci squarci di emozioni inchiostrate di parole.
LinguaItaliano
Data di uscita2 ago 2017
ISBN9788822806291
Una felicità leggera leggera

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    Anteprima del libro

    Una felicità leggera leggera - Loriana Lucciarini

    stessa.

    Dal diario di Miriam

    6 febbraio

    Ho bisogno di vederti, di parlarti; il ricordo non mi basta più.

    Sono giorni che torno indietro con la mente agli attimi che abbiamo passato insieme, per continuare a dare loro forza e infondere nuovo impulso, ma i particolari iniziano a sbiadire, le immagini a confondersi. E io, con caparbietà, continuo ad aggrapparmi a essi, per non farli evaporare nei miei pensieri; per non dimenticare. Li trattengo ancora, per quel poco che riesco, ma non basta: stanno perdendo colori, odori, dettagli emozionali.

    Perché il rischio è questo; più i giorni passano, più i frammenti di quei ricordi scivolano via, e l’unica cosa che può rimetterli insieme sei tu; poter ritrovare il tuo sorriso, riassaporare le tue labbra.

    Vorrei poter avere la possibilità di capire, perché finora sono passata sopra a tante cose, a tante piccole sfumature nelle tue parole.

    C’è un futuro per noi? Lo vogliamo? Lo vuoi?

    O puoi solo offrirmi questo breve momento?

    Perché non ci siamo detti niente. È solo successo che le tue labbra abbiano rincorso le mie in quel bacio inaspettato (o forse solo desiderato da troppo tempo). E poi i baci sono diventati dieci, cento, nel bisogno di scoprirsi in modo nuovo, in un ruolo diverso per entrambi.

    Non è stata una sorpresa, né un mero gioco di seduzione. È stato un percorso naturale; anni di collaborazione come colleghi, quel feeling spontaneo ma sempre ignorato da entrambi, data la nostra situazione familiare.

    E non è neanche una sorpresa sentire crescere in me come un’onda, un desiderio che non credevo di poter provare; almeno non ora.

    Quando mi hai baciato hai chiuso gli occhi e ti ho sentito sussurrare. Ho preso le tue mani, per avere la certezza della realtà.

    Vorrei rivivere quel momento, sentire di nuovo la tua voce, la tua sommessa risata, il tuo dire-non dire…

    Ma devo farmi bastare quello che mi hai offerto e non chiedere di più. Già so che questo mi farà male, ma non m’importa, perché voglio quei frammenti di gioia, quegli attimi di felicità.

    Così rimango appesa a un filo, in attesa di sapere quale ruolo mi aspetta in questa recita, se quello dell’occasione o quello dell’alternativa. Ma alla fine non importa: mi basta ciò che mi dai. Quest’attesa mi fa stare sospesa tra sogni e illusioni, tra desiderio e paura. Erano secoli che non mi sentivo così viva, così avida di assecondare questa passione che mi sorprende e mi spaventa. So già che non mi farai male, non potresti. Ma potremmo ferirci lo stesso, consumati dal desiderio, quando sarà troppo intenso ma non potremo stare insieme; dal desiderio di una vita che non esiste; io con i miei tre figli, tu con una moglie e una figlia.

    Nonostante tutto, la certezza che ci sei dà nuova luce alla mia vita.

    Sei tu la mia forza, oggi. Tu, Yair.

    …Sospesa tra emozioni e sogni…

    Dal diario di Miriam

    18 febbraio

    Ho bisogno di sentire la tua voce, ma la tua voce non c’è. Ho bisogno di stringere le tue mani, ma afferro l’aria. Ho bisogno di rivedere quel tuo sorriso così unico (tra il trattenuto e il sorpreso, dedicato solo a me). Ma tutto questo non c’è.

    Ci sono solo il tuo ricordo e quegli attimi che so di aver vissuto con te, ma le ore e i giorni che passano si trasformano in spazio dilatato tra le nostre anime. Tutto sbiadisce, perde forza. E invece io ne ho bisogno, per accaparrarmi quel frammento di gioia che siamo in grado di scambiarci.

    Provi la stessa cosa anche tu? Io ogni attimo di più, come se mi mancasse l’aria. Annaspo in questa mia vita grigia, perché ora che ho scoperto i colori – quelli vivi, brillanti, dalle mille sfumature – quel grigio è come uno straccio di fango che mi oscura l’anima.

    Troppe domande e nessuna risposta. Troppo cercare quando non si ha attorno niente da trovare.

    Ma stasera un po’ di luce c’è. Mi sono convinta a non permettere al cervello di interferire con il cuore, a lasciar perdere le domande, a vivere l’emozione. Se poi tutto questo si trasformerà in qualcosa di importante, allora capirò.

    Quindi basta cercare risposte che non so darmi. Basta gocce d’angoscia da spalmarmi sul cuore. Basta cercare di

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