Scopri milioni di eBook, audiolibri e tanto altro ancora con una prova gratuita

Solo $11.99/mese al termine del periodo di prova. Cancella quando vuoi.

Champagne sulla pelle (eLit): eLit
Champagne sulla pelle (eLit): eLit
Champagne sulla pelle (eLit): eLit
E-book150 pagine1 ora

Champagne sulla pelle (eLit): eLit

Valutazione: 0 su 5 stelle

()

Leggi anteprima

Info su questo ebook

Il milionario Callum Austell ha trovato il modo perfetto per corteggiare la bella e schiva Gemma Westmoreland senza che il clan al completo intervenga nei momenti meno opportuni. Lui ha bisogno di una decoratrice d'interni per la sua villa a Sydney, e lei è perfetta per quel ruolo. Il suo piano di seduzione è molto semplice: rose ogni mattina, incontri e sfioramenti casuali durante la giornata e un brindisi con fragole e champagne alla luce delle stelle. Ma non ha fatto i conti con l'intraprendenza di Gemma: "Champagne? Ma certo. Però, preferisco berlo dalle tue labbra..."
LinguaItaliano
Data di uscita1 apr 2019
ISBN9788858999837
Champagne sulla pelle (eLit): eLit
Autore

Brenda Jackson

E' un'inguaribile romantica e ha sposato il suo primo amore. Chi meglio di lei conosce il significato delle parole scritto nel destino?

Leggi altro di Brenda Jackson

Autori correlati

Correlato a Champagne sulla pelle (eLit)

Ebook correlati

Erotismo per voi

Visualizza altri

Articoli correlati

Categorie correlate

Recensioni su Champagne sulla pelle (eLit)

Valutazione: 0 su 5 stelle
0 valutazioni

0 valutazioni0 recensioni

Cosa ne pensi?

Tocca per valutare

La recensione deve contenere almeno 10 parole

    Anteprima del libro

    Champagne sulla pelle (eLit) - Brenda Jackson

    Immagine di copertina:

    NoSystem images / iStock / Getty Images Plus

    Titolo originale dell’edizione in lingua inglese:

    What a Westmoreland Wants

    Silhouette Desire

    © 2010 Brenda Streater Jackson

    Traduzione di Lucilla Negro

    Questa edizione è pubblicata per accordo con

    Harlequin Books S.A.

    Questa è un’opera di fantasia. Qualsiasi riferimento a fatti o

    persone della vita reale è puramente casuale.

    © 2014 Harlequin Mondadori S.p.A., Milano

    eBook ISBN 978-88-5899-983-7

    Prologo

    Seduto comodamente con le gambe allungate, Callum Austell fissava l’uomo che occupava la poltrona di pelle dietro l’enorme scrivania in mogano. Con Ramsey Westmoreland era nata subito una bella amicizia e ora era riuscito a convincere l’amico di essere lui l’unico uomo capace di rendere felice sua sorella Gemma.

    Il suo piano, però, presentava un punto debole. Guai se Gemma avesse scoperto che il viaggio in Australia che stava per proporle non era che una manovra abilmente orchestrata per allontanarla da casa e far sì che si accorgesse finalmente di quanto ci tenesse a lei. Gli si sarebbe tutto ritorto contro.

    «Spero tu sappia quello che stai facendo» replicò Ramsey, interrompendo il flusso dei suoi pensieri. «Gemma te la farà pagare cara se dovesse scoprire la verità.»

    «Non è che abbia intenzione di nascondergliela, solo che vorrei aspettare che si sia innamorata di me prima di rivelargliela.»

    L’amico inarcò un sopracciglio. «E se non dovesse accadere?»

    Qualsiasi altra donna sarebbe crollata di fronte alla corte serrata di Callum e ai suoi gesti galanti, ma Ramsey era convinto che sua sorella, non possedendo per nulla un’indole romantica, vedesse le cose da una prospettiva diversa.

    L’espressione di Callum comunicava determinazione assoluta. «Si innamorerà.» Poi un velo di angoscia calò sul suo viso e la sicurezza scemò. «Accidenti, Ramsey, deve innamorarsi. Sin dal primo momento che l’ho vista ho capito che è lei la donna della mia vita.»

    Ramsey trasse un respiro profondo. Avrebbe voluto avere la stessa convinzione anche lui la prima volta che aveva posato lo sguardo su Chloe, sua moglie. Almeno non sarebbe andato incontro a tutti i problemi che si erano creati tra di loro. Ma i pensieri che gli avevano attraversato la mente il giorno che l’aveva conosciuta non erano stati affatto onorevoli.

    «Tu sei mio amico, Callum, e ti voglio bene, ma se farai soffrire mia sorella ti giuro che te la farò pagare. Spero che abbia buone intenzioni con lei.»

    «La voglio sposare. Più buone intenzioni di così?»

    «Prima, però, lei deve accettare.»

    Callum si alzò in piedi. «Lo farà. Tu concentrati sul bebè che Chloe a breve ti scodellerà, che a Gemma ci penso io.»

    1

    Gem, mi dispiace. Spero che un giorno potrai perdonarmi.

    Niecee

    Gemma Westmoreland rilesse perplessa il messaggio di posta elettronica. Immediatamente, due domande le assalirono la mente. Dove diavolo si era cacciata Niecee, visto che non era al lavoro, e di che cosa si scusava?

    Provò un brivido dietro la nuca e la sensazione non le piacque affatto. Aveva assunto Niecee Carter sei mesi prima, quando la Design by Gem aveva preso il volo, grazie al grosso contratto ottenuto con il comune di Denver per l’allestimento di varie biblioteche della città. A seguire, Gayla Mason le aveva chiesto di arredare la sua immensa villa e Chloe si era rivolta a lei per rimodernare la sede di Denver della sua rivista, Semplicemente Irresistibile.

    Gemma si era trovata nella necessità di ricorrere a un aiuto e, tra le varie candidate prese in considerazione, Niecee era decisamente quella con più esperienza in mansioni di segreteria. L’aveva assunta senza controllare le sue referenze, cosa di cui suo fratello Ramsey l’aveva rimproverata. Era convinta che lei e la spumeggiante Niecee sarebbero andate d’amore e d’accordo, ma ora che controllava il suo conto in banca, si pentì di non aver dato retta al fratello.

    Gemma aveva undici anni quando Ramsey e suo cugino Dillon si erano assunti la responsabilità di crescere i rispettivi fratelli, a seguito della sciagura aerea che era costata la vita ai loro genitori. Da allora, Ramsey era sempre stato il suo punto di riferimento, la sua roccia, la sua guida... la persona che avrebbe fatto bene ad ascoltare quando le aveva dato dei consigli su come gestire la sua nuova attività di arredatrice.

    Il respiro le si bloccò in gola quando controllò l’estratto conto. Per la miseria, mancavano ben ventimila dollari. Consultò la lista dei movimenti e si accorse che era stato incassato un assegno, un assegno di cui non era a conoscenza, non firmato da lei. Ora capiva di che cosa Niecee si scusava.

    Gemma si prese il viso fra le mani, frenando le lacrime. Non poteva permettersi di abbandonarsi alla disperazione. Doveva in qualche modo rimpiazzare il denaro mancante. Di lì a breve sarebbe stata sommersa dalle fatture di grossisti di tessuti, artigiani, fornitori di articoli di illuminazione, tanto per nominarne alcuni. Di sicuro, non aveva denaro a sufficienza per pagare tutti. Come avrebbe fatto?

    Si alzò dalla scrivania e cominciò a camminare avanti e indietro, consumata dalla rabbia. Come aveva potuto Niecee farle una cosa del genere? Se aveva bisogno di soldi, perché non glieli aveva chiesti?

    E ora? Non aveva scelta, avrebbe dovuto rivolgersi a uno dei suoi fratelli o cugini per un prestito.

    Gemma sospirò avvilita. Bisognava denunciare il furto alla polizia. Le sembrava una cosa orrenda, ma in fondo la sua amicizia con Niecee era finita l’istante in cui aveva scoperto che la sua ex dipendente l’aveva derubata. Immaginò che c’entrasse quello scansafatiche del suo fidanzato; ma non voleva concederle nessuna attenuante. Aveva ben chiaro in mente cosa fosse buono e cosa cattivo e sottrarre del denaro al proprio datore di lavoro era senza dubbio un atto esecrabile.

    Andò di nuovo a sedersi alla scrivania, allungò la mano verso il telefono, poi la ritrasse. Se avesse sporto denuncia, Ram e Dillon sarebbero venuti a saperlo, e quelle erano le ultime persone che avrebbe voluto coinvolgere in quella brutta storia. Soprattutto dopo tutto quello che avevano fatto per dissuaderla dall’avviare un’attività in proprio, tanto per incominciare.

    Nell’ultimo anno, se l’era cavata abbastanza bene. Le piaceva gestire un’attività tutta sua, non dover rendere conto a nessuno. Si era rivolta alle sue sorelle, Megan e Bailey, solo in casi di estrema necessità, e ai suoi fratelli Zane e Derringer, di tanto in tanto, quando si trattava di trasportare grossi pesi. Una volta, poi, che gli affari avevano cominciato ad andare bene sul serio, aveva messo un annuncio sul giornale per cercare un’assistente amministrativa.

    Si alzò in piedi e riprese a camminare. Bailey era ancora all’università e non aveva denaro suo; Megan le aveva detto giusto qualche giorno prima che stava mettendo dei soldi da parte per una vacanza. Pensava di andare a trovare la cugina Delaney, che viveva in Medio Oriente con suo marito e due bambini; per cui non era il caso di chiederle un prestito.

    Zane e Derringer erano due persone generose e poiché erano entrambi scapoli era probabile che disponessero di una certa liquidità. Ma ultimamente avevano impegnato una grossa somma nell’acquisto di un allevamento di cavalli con annessa scuola di equitazione, insieme al cugino Jason. Non poteva rivolgersi neppure a loro, quindi. E tutti gli altri fratelli e cugini o andavano ancora a scuola o avevano i loro affari o investimenti a cui far fronte finanziariamente.

    A chi diavolo si poteva rivolgere per chiedere ventimila dollari?

    Gemma rimase a fissare il telefono per un istante, prima di accorgersi che stava squillando. Rispose, sperando che fosse Niecee che le annunciava che le avrebbe restituito il denaro o che, meglio, si trattava di uno scherzo.

    «Pronto?»

    «Pronto, Gemma, sono Callum.»

    Si domandò come mai l’uomo che gestiva l’allevamento di pecore di suo fratello Ramsey l’avesse chiamata. «Sì, Callum?»

    «Mi chiedevo se potessimo vederci in giornata per discutere di una certa proposta di lavoro.»

    «Di che proposta parli?» Gemma era perplessa.

    Il primo pensiero che le venne in mente fu che non era proprio il momento di imbarcarsi in nessuna nuova impresa. Poi si rese conto che non poteva permettere che quello che le aveva fatto Niecee pregiudicasse la sua attività.

    «Quando possiamo vederci?»

    «All’ora di pranzo, che dici?»

    «Per me va bene.»

    «All’una da McKay, allora.»

    Gemma si chiese se Callum sapesse che quello era il suo ristorante preferito. «D’accordo. A più tardi, allora.»

    «Bene. Ci vediamo.»

    Gemma rimase con il telefono in mano, pensando a quanto le piacesse ascoltare il marcato accento australiano di Callum. Era così sexy. Si sforzava, però, di non pensarci, essendo Callum intimo amico di suo fratello Ramsey. Inoltre, in base a quanto le aveva detto Jackie Barnes, un’infermiera collega di Megan che si era presa una cotta per Callum quando lui era arrivato a Denver, aveva una fidanzata in Australia e pareva che fosse una cosa seria.

    E se invece si fossero lasciati? Se lui fosse di nuovo disponibile? O se lei fosse riuscita a dimenticare che era il migliore amico di suo fratello? Se...

    Scacciando tutti quei pensieri, si rimise al computer, cercando un modo per far quadrare i conti.

    Callum si appoggiò allo schienale mentre ruotava lo sguardo intorno. La prima volta che aveva mangiato in quel ristorante era stato con Ramsey, appena arrivato a Denver. Gli piaceva quel posto e lo aveva eletto come il luogo in cui avrebbe messo in moto un piano che in molti avrebbero considerato senza speranze. E non a torto, doveva ammettere.

    Non sapeva esattamente quando aveva deciso che Gemma Westmoreland era destinata a essere la donna della sua vita. Forse il giorno in cui aveva aiutato Ramsey a costruire il fienile e Gemma era arrivata dall’università, subito dopo aver conseguito la laurea. L’istante in cui l’aveva vista uscire dall’auto e correre ad abbracciare il fratello, Callum aveva provato un tuffo al cuore. E quando l’amico li aveva presentati e lei gli aveva sfoderato quel suo radioso sorriso, lui non era stato più lo stesso. Suo padre e i suoi due fratelli maggiori lo avevano avvisato che era così che ci si sentiva quando si perdeva la testa per una donna, ma in principio lui non ci aveva voluto credere.

    Ciò accadeva tre anni prima, quando Gemma non era che una giovane ventunenne. Aveva aspettato con pazienza che crescesse, osservandola a distanza. E a ogni giorno che passava, lei si era impossessata di un pezzetto in più del suo cuore. Sapendo quanto Ramsey fosse protettivo nei confronti delle sue tre sorelle, Callum aveva alla fine preso il coraggio a quattro mani e aveva confessato all’amico ciò che provava per Gemma.

    All’inizio, Ramsey non aveva gradito che il suo migliore amico

    Ti è piaciuta l'anteprima?
    Pagina 1 di 1