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Carezze e segreti: Harmony Destiny
Carezze e segreti: Harmony Destiny
Carezze e segreti: Harmony Destiny
E-book154 pagine2 ore

Carezze e segreti: Harmony Destiny

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Info su questo ebook

Finalmente è arrivato il gran giorno! E questa sera Andrea O'Rourke presiederà il balo di beneficienza a favore dell'associazione New Hope, che offre sostegno a donne maltrattate. Al suo arrivo, però, trova Keith Owens ad accoglierla e viene assalita da uno stano senso di disagio. Si perché prova ancora un intenso desiderio per lui, che anni prima invece di chiederla in sposa le ha proposto di diventare soci. Ma l'attrazione sembra ancora forte per entrambi e...

LinguaItaliano
Data di uscita10 dic 2015
ISBN9788858941744
Carezze e segreti: Harmony Destiny

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    Anteprima del libro

    Carezze e segreti - Jackie Merritt

    Titolo originale dell’edizione in lingua inglese:

    The Bachelor Takes a Wife

    Silhouette Desire

    © 2002 Harlequin Books S.A.

    Traduzione di Olimpia Medici

    Questa edizione è pubblicata per accordo con

    Harlequin Books S.A.

    Questa è un’opera di fantasia. Qualsiasi riferimento a fatti o

    persone della vita reale è puramente casuale.

    Harmony è un marchio registrato di proprietà

    Harlequin Mondadori S.p.A. All Rights Reserved.

    © 2003 Harlequin Mondadori S.p.A., Milano

    eBook ISBN 978-88-5894-174-4

    www.harlequinmondadori.it

    Questo ebook contiene materiale protetto da copyright e non può essere copiato, riprodotto, trasferito, distribuito, noleggiato, licenziato o trasmesso in pubblico, o utilizzato in alcun altro modo ad eccezione di quanto è stato specificamente autorizzato dall’editore, ai termini e alle condizioni alle quali è stato acquistato o da quanto esplicitamente previsto dalla legge applicabile. Qualsiasi distribuzione o fruizione non autorizzata di questo testo così come l’alterazione delle informazioni elettroniche sul regime dei diritti costituisce una violazione dei diritti dell’editore e dell’autore e sarà sanzionata civilmente e penalmente secondo quanto previsto dalla Legge 633/1941 e successive modifiche.

    Questo ebook non potrà in alcun modo essere oggetto di scambio, commercio, prestito, rivendita, acquisto rateale o altrimenti diffuso senza il preventivo consenso scritto dell’editore. In caso di consenso, tale ebook non potrà avere alcuna forma diversa da quella in cui l’opera è stata pubblicata e le condizioni incluse alla presente dovranno essere imposte anche al fruitore successivo.

    Prologo

    Keith Owens e alcuni degli amici del Texas Cattleman’s Club erano riuniti in una saletta appartata all’interno del circolo. L’atmosfera era rilassata. C’era chi si versava il caffè e chi si era già accomodato sulle grandi poltrone di cuoio che impreziosivano il locale.

    Tutti chiacchieravano e ridevano, divertendosi in particolare a stuzzicare Jason Windover che era appena tornato dalla luna di miele. Lui era di ottimo umore e sorrideva alle battute degli amici. Ma, invece di subire passivamente i loro scherzi, decise di passare al contrattacco e scelse il bersaglio più naturale, cioè Keith, l’ultimo scapolo del gruppo.

    «È solo questione di tempo, vecchio mio» lo mise in guardia. «Sono sicuro che c’è già una ragazza in agguato che aspetta solo l’occasione giusta per accalappiare l’imprenditore più sfuggente di tutta Royal.»

    «Un imprenditore sfuggente?» ripeté Keith con una risata sonora, guardando gli amici in cerca di conferma. Sebastian Wescott, William Bradford, Robert Cole e Jason stavano tutti sorridendo. «È questo che sarei?»

    «Mi sembra una definizione adeguata» confermò Sebastian. «Ottimo lavoro, Jason.»

    «Grazie.» Jason guardò Keith con ghigno trionfante.

    «D’accordo, messaggio ricevuto» sospirò Keith. «Io sono l’ultimo scapolo del gruppo e non mi permetterete di dimenticarlo così facilmente. Be’, amici miei, allora lasciate che vi dica una cosa: si dà il caso che a me la vita da scapolo piaccia.»

    «Anche a noi piaceva quando eravamo giovani e sciocchi» ribatté Rob con un sospiro drammatico.

    Gli amici scoppiarono a ridere al pensiero che solo cinque mesi prima erano ancora tutti scapoli. Era stata la forza dell’amore a convincerli a sposarsi ed erano sicuri che nemmeno l’imprenditore più sfuggente di Royal sarebbe rimasto scapolo troppo a lungo. In fondo non era già sceso in campo quando aveva scelto di assegnare il ricavato dell’annuale ballo di beneficenza del Texas Cattleman’s Club alla New Hope Charity, un’associazione che aiutava le donne maltrattate? Quella decisione lo avrebbe portato a rivedere Andrea O’Rourke, una sua vecchia fiamma dei tempi del college, che ora collaborava con la New Hope e si occupava proprio di donazioni.

    Ma nessuno fece allusioni, perché una cosa era prendere in giro Jason, appena tornato dalla luna di miele, un’altra intromettersi sulle ragioni personali che spingevano Keith a rivedere Andrea.

    «Mi dispiace interrompere un discorso così divertente» intervenne Keith, «ma temo che sia meglio occuparci del motivo della nostra riunione.» Gli amici si fecero immediatamente più seri.

    Sospettavano tutti che Dorian Brady avesse assassinato Eric Chamber, il capo contabile della Wescott Oil, ma per il momento non avevano prove della sua colpevolezza.

    «Jason, abbiamo fatto del nostro meglio per controllare Dorian durante la tua assenza» proseguì Keith, «ma non abbiamo scoperto niente di strano. Sembra che faccia di tutto per passare inosservato.»

    «E già questo è un comportamento sospetto» osservò Jason. «Non sei d’accordo, Seb?»

    «Dorian di solito ama dare nell’occhio» rispose Sebastian, conciso. «A meno che non gli convenga fare il contrario. Sapete tutti che la sua comparsa improvvisa mi ha sconvolto. Ci assomigliamo così tanto che non ho mai dubitato delle sue parole, quando mi ha detto che era figlio illegittimo di mio padre. Ma ammetto che è stato un grave errore averlo assunto alla Wescott Oil. La mia unica scusa è che volevo dargli una mano.»

    «Niente di quel che è successo è colpa tua, Seb» lo rassicurò con calma Keith. «Come potevi sapere di avere a che fare con un serpente simile? Ha fatto di tutto per minare la tua autorità e il tuo buon nome, sia all’interno dell’azienda sia in città.»

    «Considerato il suo passato con la sorella di Merry prima di arrivare a Royal, possiamo affermare che era una canaglia già allora.»

    «Quel che ancora non riusciamo a spiegarci è il movente del delitto. Per lui Eric Chambers era un semplice collega. I conti non tornano.»

    «E non dimentichiamo che Dorian ha un alibi» intervenne Will. «Forse dovremmo parlare con Laura Edwards per verificare la sua versione. Sostiene che all’ora del delitto Dorian era nella tavola calda dove lavora.»

    «Perché dovrebbe mentire?» chiese Sebastian, versandosi una seconda tazza di caffè. «È da quando Eric è stato ucciso che continuo a interrogarmi sul movente e sospetto che sia in qualche modo collegato a me. Jason, so che Dorian non ti è mai piaciuto. Perché?»

    «Ne abbiamo già parlato» intervenne Keith.

    «Sì, però evidentemente c’è qualcosa che ci sfugge» Sebastian aggrottò le sopracciglia. «Ma cosa?»

    «Esaminando i documenti del computer di Dorian, Merry ha scoperto che stava ricattando Eric Chambers» osservò Jason.

    «Sì, ma non è chiaro perché lo ricattasse. Forse se conoscessimo meglio la vita di Eric...» rifletté Keith. «Cosa sappiamo di lui?»

    «Lavorava per noi da qualche anno» spiegò Seb. «Era un uomo molto riservato, la sua migliore amica era la sua gatta. Viveva da solo, con la sua gatta, in una casetta minuscola. La cosa mi sembrava strana, perché riceveva un ottimo stipendio.»

    «Forse doveva pagare dei debiti» suggerì Keith.

    «No. Sua madre, morendo, gli aveva lasciato una cospicua eredità. Vi ripeto che avrebbe potuto permettersi una casa molto più grande.»

    «Lasciati guidare dal profumo dei soldi!» esclamò Jason, in tono scherzoso.

    Gli amici si guardarono e annuirono pensierosamente. Qualche mese prima erano sparite grosse somme di denaro dal conto della Wescott Oil. Sebastian era stato accusato di avere ucciso Eric e di essersi appropriato dei soldi mancanti, ma le imputazioni su di lui erano cadute molto presto, grazie a un alibi inconfutabile.

    Nessuno era riuscito a spiegare il mistero del denaro scomparso. Forse proprio lì si nascondeva la traccia che li avrebbe portati alla verità.

    1

    Andrea O’Rourke ricevette la buona notizia il primo di giugno. «Il Texas Cattleman’s Club ha deciso di donare la maggior parte dei ricavati del ballo di beneficenza alla New Hope

    Le altre volontarie erano entusiaste e stavano già parlando di cosa avrebbero fatto con quei soldi. La New Hope aveva in programma di espandersi, ma a quanto sarebbe ammontato il donativo? Si parlava di somme favolose, che però non erano mai state rese note.

    Andrea faceva del suo meglio per sembrare felice quanto le amiche, che chiacchieravano nella sala riunioni del vecchio edificio che fungeva da riparo per le donne maltrattate. Era una stanza accogliente, con sedie comode e rigorosamente spaiate, alcune scrivanie e un tavolo con termos di tè e caffè.

    Da un lato era felice per quella fortuna inattesa, dall’altro provava un dolore che non avrebbe mai nemmeno tentato di spiegare. Gli abitanti di Royal sapevano che era lei a presenziare agli eventi in cui venivano devolute somme alla New Hope. E più Andrea ci pensava, più si convinceva che dietro quel donativo inatteso ci fosse quel Keith Owens che aveva cercato di evitare in ogni modo.

    Dovrò partecipare al ballo di beneficenza del club! Dovrò ringraziare per il donativo, probabilmente sarò perfino costretta a fare un discorso. Sì, mi è già successo altre volte, ma non con Keith Owens che mi guarda con quel suo sorriso arrogante.

    Dio mio! E se fosse lui a consegnare l’assegno?

    No! Non ci vado!

    Ma naturalmente avrebbe dovuto farlo, per quanto doloroso potesse essere. Guardò quelle donne generose, che dedicavano tempo, energia e passione alla New Hope e si rese conto che nessuna di loro la conosceva davvero.

    Andrea teneva troppo alla propria privacy, che le permetteva di mantenere il tranquillo stile di vita che si era scelta. Viveva da sola da quando, cinque anni prima, era rimasta vedova e il suo contegno sereno e dignitoso le aveva allontanato molte persone che avrebbero desiderato un’amicizia più intima. Andrea però voleva molto bene ai pochi amici che si era scelta e che condividevano i suoi stessi svaghi: cenette intime e pranzi raffinati in cui si discuteva di letteratura, musica, moda e dei passatempi preferiti.

    Keith Owens non faceva parte di quel circolo di amici e non vi sarebbe mai entrato. Del resto Andrea non aveva mai messo piede al Texas Cattleman’s Club. Le avevano detto che le pareti erano ricoperte di legno scuro e che c’erano ovunque divani di cuoio e teste di animali impagliati. Il solo pensiero di entrare là dentro le faceva venire i brividi. Avrebbe potuto parlarne con le altre volontarie, ma Andrea riteneva che la sua vita privata riguardasse soltanto lei.

    A disagio, si chiese se qualcuna di loro sapesse della sua vecchia relazione con Keith. Ora avevano tutti e due trentaquattro anni, per cui ne erano passati quasi sedici, ma certa gente aveva una memoria fin troppo buona.

    Si alzò di scatto e con un sorriso tirato borbottò: «Scusate, mi sono appena ricordata di un appuntamento. Devo scappare».

    Al diavolo! si disse mentre correva fuori. Possibile che, dopo tutti quegli anni, Keith Owens rientrasse nella sua vita e distruggesse la tranquilla routine che si era costruita?

    Keith si esercitava nella sua palestra privata. Un allenatore personale gli faceva visita due volte a settimana, controllava la sua condizione fisica e gli dava consigli sulla dieta e sugli esercizi. Gli altri giorni si allenava da solo finché, madido di sudore, si infilava sotto la doccia. Lo sforzo fisico lo aiutava sempre a rinfrescarsi le idee.

    Ma quella mattina non riusciva a concentrarsi sugli esercizi. Dopo dieci minuti andò in cucina con l’idea di bere un caffè e leggere il giornale.

    Ma nemmeno le notizie riuscirono a interessarlo. Si sentiva smarrito, gli sembrava di

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