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Amarsi a ogni costo: Harmony Collezione
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E-book155 pagine2 ore

Amarsi a ogni costo: Harmony Collezione

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Info su questo ebook

Per Jack Rally non esistono contrattempi, ma solo opportunità. Quando resta bloccato per il maltempo a Newport Falls decide di cogliere al volo quel regalo che il destino gli offre e di cercare la ragazza con cui anni prima ha condiviso magici momenti di passione. Per Kathie Devonworth rivedere Jack è un fulmine a ciel sereno: lui non è più il ragazzo ribelle e scanzonato che le ha rubato il cuore e che non ha mai dimenticato, ma un uomo d'affari cinico e spregiudicato. Eppure lei non riesce a resistere al suo tocco tentatore e al suo sguardo magnetico che le impone di dividere nuovamente il suo letto.

LinguaItaliano
Data di uscita10 feb 2014
ISBN9788858919354
Amarsi a ogni costo: Harmony Collezione

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    Anteprima del libro

    Amarsi a ogni costo - Margaret Allison

    Titolo originale dell’edizione in lingua inglese:

    At Any Price

    Silhouette Desire

    © 2004 Cheryl Guttridge Klam

    Traduzione di Gaja Cenciarelli

    Questa edizione è pubblicata per accordo con

    Harlequin Enterprises II B.V. / S.à.r.l Luxembourg.

    Questa è un’opera di fantasia. Qualsiasi riferimento a fatti o

    persone della vita reale è puramente casuale.

    Harmony è un marchio registrato di proprietà

    Harlequin Mondadori S.p.A. All Rights Reserved.

    © 2006 Harlequin Mondadori S.p.A., Milano

    eBook ISBN 978-88-5891-935-4

    www.eHarmony.it

    Questo ebook contiene materiale protetto da copyright e non può essere copiato, riprodotto, trasferito, distribuito, noleggiato, licenziato o trasmesso in pubblico, o utilizzato in alcun altro modo ad eccezione di quanto è stato specificamente autorizzato dall’editore, ai termini e alle condizioni alle quali è stato acquistato o da quanto esplicitamente previsto dalla legge applicabile. Qualsiasi distribuzione o fruizione non autorizzata di questo testo così come l’alterazione delle informazioni elettroniche sul regime dei diritti costituisce una violazione dei diritti dell’editore e dell’autore e sarà sanzionata civilmente e penalmente secondo quanto previsto dalla Legge 633/1941 e successive modifiche.

    Questo ebook non potrà in alcun modo essere oggetto di scambio, commercio, prestito, rivendita, acquisto rateale o altrimenti diffuso senza il preventivo consenso scritto dell’editore. In caso di consenso, tale ebook non potrà avere alcuna forma diversa da quella in cui l’opera è stata pubblicata e le condizioni incluse alla presente dovranno essere imposte anche al fruitore successivo.

    1

    Kathie era seduta nell’elegante sala d’attesa dell’ufficio di Jack Rally, proprietario dell’intero edificio, un grattacielo di vetro proprio nel cuore di Manhattan.

    Sapeva che ora Jack era un uomo importante. A Newport Falls il fatto che avesse accumulato una fortuna contando soltanto sulle proprie forze era di dominio pubblico. Rendersene conto di persona era un altro paio di maniche.

    Aveva fatto appello a tutto il suo coraggio per mettere piede nella Rally Investments. Continuava a ripetersi che si trattava di Jack, il suo amico d’infanzia, e non di Donald Trump.

    Non doveva lasciarsi intimorire. In fondo, un tempo si era presa cura di Jack quando era raffreddato e gli era stata vicina durante le sue liti con il padre. Eppure il nodo che aveva in gola non voleva sciogliersi. E la vocina che continuava a suggerirle di scappare, insistendo che era stato un errore presentarsi lì, non aveva nessuna intenzione di tacere.

    Kathie si chiese se avrebbe riconosciuto subito l’uomo definito dai giornali un milionario arrogante e sicuro di sé. Certo, Jack era sempre stato un po’ presuntuoso, però lei lo conosceva bene. Sapeva guardare oltre la corazza di falsa sicurezza dietro cui si nascondeva un ragazzo fragile. Era sempre stato dolorosamente consapevole delle proprie origini e della propria condizione. Quella tracotanza celava soltanto l’insicurezza causata dal fatto di essere il ragazzo più povero della scuola.

    Si lisciò i capelli. Sicuramente aveva un aspetto disastroso. Era solo mezzogiorno, eppure la sua giornata era iniziata già da otto ore. Aveva sbrigato alcune faccende al giornale prima di farsi prestare la macchina di Marcella per venire in città. Si sentiva in colpa per aver dovuto sfruttare l’auto dell’amica, non proprio in ottime condizioni, ma non aveva avuto scelta, senza i soldi per riparare la macchina del fratello o per permettersi un viaggio in treno o in aereo. Da quando aveva divorziato era al verde. E il giornale, che apparteneva alla sua famiglia da generazioni, rappresentava una continua emorragia di denaro. Kathie aveva smesso ormai da un mese di pagarsi lo stipendio.

    Diede un’altra occhiata all’orologio. Quasi l’una e mezzo. L’appuntamento per il pranzo era stato fissato all’una meno un quarto.

    Forse c’era stato un equivoco, forse Jack non sapeva nemmeno di doverla incontrare. In fondo, non aveva parlato direttamente con lui. Tutte le comunicazioni tra loro si erano svolte tramite la segretaria.

    Kathie non le aveva detto di voler chiedere al grande finanziere un prestito per evitare il fallimento del suo giornale. Non le aveva detto che Jack Rally era più di un vecchio amico.

    Molto di più.

    In effetti, lei aveva amato Jack dal primo momento in cui l’aveva visto. Era stata convinta che fossero fatti l’uno per l’altra e che, prima o poi, quell’amicizia che avevano coltivato fin dall’asilo si sarebbe trasformata in passione.

    Si era sbagliata.

    E fino a quel momento aveva confessato il suo amore solo a una persona: Jack.

    Arrossì, ripensando a quel giorno di quattordici anni prima.

    Gli ultimi anni di liceo lei e Jack facevano parte di un gruppo di tre amici, Jack Rally, Matt O’Malley e Kathie Devonworth. Inseparabili e non solo a scuola, a Newport Falls erano stati ribattezzati terra, vento e fuoco.

    Kathie, la figlia del proprietario nonché editore del giornale della città, era la terra: solida, affidabile ed estremamente determinata.

    Matt, figlio di un insegnante, era il vento: cambiava continuamente idea su di sé e su ciò che voleva essere.

    Jack, figlio di un alcolizzato disoccupato, era il fuoco: inquieto e animoso.

    Un giorno lei e Jack erano rimasti soli, senza Matt. Erano arrivati al torrente prima dell’alba, si erano seduti l’uno accanto all’altro, parlando come al solito di tutto e di niente.

    Ricordava che era stata una bella giornata di fine aprile, insolitamente calda...

    Sulle montagne che circondavano Newport Falls si vedeva ancora la neve. Ma nella valle, dove erano andati a pescare, il cielo era limpido e il sole brillava. Lei aveva accennato al fatto che cominciava ad avere caldo e Jack l’aveva fissata, gli occhi azzurri sfavillanti di malizia.

    Aveva appoggiato a terra la sua canna da pesca ed era balzato in piedi, togliendosi la camicia. Il suo sguardo era andato al torrente, poi di nuovo a lei. «Hai ragione. Una nuotata sarebbe proprio l’ideale.»

    «Non ho caldo fino a questo punto» aveva puntualizzato lei. «L’acqua è ancora gelata.»

    «Dai. Un bagnetto ti farà bene.» Jack era avanzato verso di lei, il volto acceso da un sorriso diabolico. A quei tempi, aveva l’aria sexy di una star del cinema: lineamenti regolari, occhi azzurri e penetranti, capelli corvini.

    Kathie lo aveva guardato e tutta la propria determinazione si era sciolta in un istante. Aveva sempre avuto difficoltà a negargli qualcosa.

    «Non se ne parla» aveva risposto. Sarebbe stata disposta a qualsiasi sacrificio per rimanere da sola con lui, ma era assolutamente sicura che un tuffo nell’acqua gelata avrebbe aggiunto davvero poco al loro rapporto.

    «Il segreto» aveva ripreso Jack, muovendo un altro passo verso di lei, «è di buttarsi alla svelta. Di corsa.»

    Era sicura che volesse gettarla in acqua. La cavalleria non era il suo forte. Ciononostante, tutte le ragazze della città facevano il diavolo a quattro per stargli vicino, perché, malgrado fosse un po’ scostante e selvaggio, era anche il ragazzo più intelligente e affascinante della zona.

    «Jack Rally!» aveva esclamato, brandendo la canna da pesca davanti a sé come una spada. «Non azzardarti nemmeno a pensarci! Altrimenti ti... ti infilzo, lo giuro!»

    Lui le aveva strappato la canna dalle mani e l’aveva buttata a terra. «Con cosa?»

    Kathie si era allontanata dal torrente, più veloce che poteva, superando con un salto un cumulo di pietre e correndo senza perdere il ritmo. Quando stava iniziando a guadagnare un certo vantaggio, era inciampata sul ceppo di un albero, volando al di sopra del sentiero e atterrando in mezzo alle fragole selvatiche.

    Jack l’aveva seguita, cadendo in piedi. Poi aveva notato la maglietta macchiata di fragole. «Sei ferita» aveva mormorato, credendo che quel liquido rosso fosse sangue. Il suo viso abbronzato e attraente si era fatto pallido. Ma nel momento in cui si era chinato in cerca della fonte di tutto quel sangue, lei era scoppiata a ridere. Lo aveva spinto più forte che poteva, facendolo cadere all’indietro.

    Jack era atterrato proprio in mezzo alle fragole, dandole il tempo di ricominciare a correre.

    Non abbastanza velocemente, però.

    Lui l’ aveva afferrata da dietro. Le braccia macchiate di fragole l’avevano circondata in un cerchio d’acciaio e l’avevano sollevata, conducendola verso il torrente. «Andiamo a darci una bella lavata, Devonworth!»

    «Jack, ti giuro» lo aveva ammonito lei, cercando di allentare la sua presa, «che se solo ti azzardi a bagnarmi il mignolo, io...»

    «Tu, cosa?»

    Si erano ritrovati a faccia a faccia. E il mondo era svanito. C’erano solo lei e Jack, insieme. «Io, ecco, io...»

    «Minacce inutili» aveva osservato lui, la bocca così vicina da sentirne il respiro. Jack si era interrotto, poi si era chinato verso di lei, come per baciarla.

    Kathie aveva chiuso gli occhi, non tanto aspettando, quanto desiderando quel bacio. Baciami, lo aveva supplicato tra sé e sé. Baciami, Jack Rally.

    Ma il suo sogno si era infranto al contatto con l’acqua gelida. «Jack!» aveva urlato, mentre il suo fondoschiena sfiorava il torrente. Quando lui, con un lieve strattone, l’aveva risollevata, Kathie lo aveva attirato verso di sé, spostando in fuori il ginocchio in uno sgambetto, facendolo finire nel fiumiciattolo gelato.

    «Non puoi sfuggirmi» aveva gridato lui, uscendo dall’acqua, poi l’aveva afferrata alle spalle. Si era messo a cavalcioni su di lei, tenendole le braccia sulla testa. «Arrenditi, Devonworth.»

    Improvvisamente, Jack era ammutolito. Si era chinato su di lei, gli occhi infuocati, come se l’avesse vista per la prima volta. Aveva guardato la maglietta bagnata che le aderiva come una seconda pelle, rivelando la forma del seno. «Kathie.» La sua voce era un soffio.

    Lei aveva fatto quello che voleva fare da anni: lo aveva baciato.

    Jack aveva risposto al quel bacio avidamente, la lingua che le esplorava la bocca, mentre le sue mani le scivolavano sotto la maglietta.

    Anche se all’epoca era vergine, non aveva avuto paura. Desiderava Jack. Voleva che facesse l’amore con lei. Era pronta. Con le mani gli aveva afferrato i jeans all’altezza della vita, cercando la chiusura lampo.

    Ma, così com’era divampata, la passione si era spenta di colpo.

    «Ma cosa stiamo facendo?» Jack era apparso stranito.

    «Ti amo, Jack. Ti ho sempre amato.» La confessione di Kathie era rimasta sospesa nell’aria.

    Lui non le aveva nemmeno risposto. Al contrario, si era alzato e aveva nascosto le mani nelle tasche dei jeans bagnati. Se ne era andato, senza dire una parola.

    Un rumore improvviso alle sue spalle aveva fatto girare Kathie. In piedi dietro di lei c’era Matt, a braccia conserte.

    «È tutto a posto.» Matt aveva cercato di mascherare il proprio disagio. «So che sei innamorata di lui. Lo so da molto tempo. Lo sanno tutti, tranne Jack.»

    Kathie era stata invasa da una sensazione terribile.

    A Newport Falls lo sapevano tutti. Sapevano che soffriva per un amore non ricambiato.

    Matt le aveva teso la mano. «Andiamo. Ti accompagno a casa.» Poi aveva aggiunto: «Dovresti sapere che non ti ama. Cioè, ti vuole bene, ma non in quel senso. Non potrà mai amarti così».

    E Matt aveva ragione. Perché, alla prima

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