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Letto o affari
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E-book156 pagine2 ore

Letto o affari

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Info su questo ebook

Dopo dieci anni ritrovarsi nello stesso letto dell'uomo che non è mai riuscita a dimenticare è per l'intraprendente Meredith Cartwright un misto di gioia e disappunto. Infatti Josh Adams ora rappresenta la concorrenza e lei, si sa, è un osso duro, non incline al compromesso. Ma esistono sempre le vie di mezzo, soprattutto quando il cuore è chiamato in causa.
LinguaItaliano
Data di uscita11 mag 2020
ISBN9788830514072
Letto o affari

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    Anteprima del libro

    Letto o affari - Margaret Allison

    Titolo originale dell’edizione in lingua inglese:

    Principles and Pleasures

    Silhouette Desire

    © 2004 Cheryl Guttridge Klam

    Traduzione di Lucilla Negro

    Questa edizione è pubblicata per accordo con

    Harlequin Books S.A.

    Questa è un’opera di fantasia. Qualsiasi riferimento a fatti o

    persone della vita reale è puramente casuale.

    Harmony è un marchio registrato di proprietà

    HarperCollins Italia S.p.A. All Rights Reserved.

    © 2005 Harlequin Mondadori S.p.A., Milano

    eBook ISBN 978-88-3051-407-2

    1

    Prima di vedere Josh Adams, Meredith aveva creduto che la festa natalizia organizzata da sua madre fosse la più riuscita degli ultimi anni.

    Elaborate sculture di ghiaccio adornavano l’imponente ingresso, centinaia di candele serpeggiavano lungo le scalinate e occhieggiavano fra i tavoli. I mobili erano stati spostati per fare spazio agli abeti rossi, decorati con luci dorate e ghiaccioli di cristallo. E, come al solito, tutta l’alta società di Aspen era lì, a danzare, sorseggiare champagne e gustare caviale.

    Meredith lo osservava mentre si muoveva tra la folla, sorridendo disinvolto e stringendo la mano a tutti. Non vedeva Josh da oltre dieci anni, ma non era cambiato affatto. Capelli castani mossi, occhi grigio scuro e il sorriso sexy e languido di chi era reduce da un furente incontro fra le lenzuola con una donna.

    Era come se non se ne fosse mai andato in Europa, come se presentarsi alla festa di una ex fiamma con cui non parlava da anni fosse la cosa più naturale del mondo. A dire il vero, ex fiamma era un’espressione fin troppo generosa per definire ciò che erano stati l’uno per l’altro, rammentò Meredith. Si era trattata di una notte sola, nulla di più.

    Però che notte, santo cielo...

    Torna in te, si ammonì. Non poteva permettersi di lasciarsi distrarre dal ricordo di una cotta adolescenziale.

    A ogni modo, non riusciva a fare a meno di chiedersi che cosa lo avesse riportato ad Aspen, dopo tutti quegli anni. Josh era un amico di sua sorella Carly, che però non lo nominava da tempo. Le ultime notizie che aveva avuto di lui erano che si era trasferito in Europa per proseguire la sua carriera di istruttore di sci per ricchi.

    Ignoralo.

    Si aggirò tra la folla, sforzandosi di recitare al meglio il ruolo di padrona di casa. Non era impresa da poco, considerata la distrazione, tanto più che il suo desiderio, in quel momento, sarebbe stato di trascorrere la serata dietro la scrivania, a rivedere gli ultimi resoconti sull’andamento del mercato finanziario.

    Come presidente della Cartwright Enterprise, una delle società più prestigiose del paese, Meredith aveva da qualche tempo parecchi grattacapi. La compagnia era in crisi, dopo che il suo patrigno l’aveva dissanguata e portata sull’orlo del fallimento. Incallito giocatore d’azzardo, aveva sottratto milioni di dollari all’azienda, prima di togliersi la vita. Il titolo in Borsa era precipitato, portandosi dietro la fortuna della famiglia.

    Mentre Meredith salutava una donna che a stento conosceva con il classico bacio sulla guancia, si scoprì a guardarsi intorno alla ricerca di Josh. Perché era lì? Da quello che le risultava, non era stato invitato. Se lo sarebbe ricordato, se avesse letto il suo nome sulla lista degli invitati.

    Tuttavia, se a Carly fosse saltato in mente di convocarlo all’ultimo secondo, di certo non si sarebbe presa la briga di riferirlo a lei. Perché avrebbe dovuto, dopotutto? Carly non era al corrente della notte che lei aveva trascorso con Josh. In fondo, lei non aveva mai trovato il momento giusto per confessare alla sorella di aver sedotto nientemeno che il più famoso rubacuori di tutta Aspen.

    Sapeva già come avrebbe reagito: non ci avrebbe creduto. E come Carly, tutta Aspen. La santarellina che cadeva fra le braccia del noto playboy. Nessuno poteva immaginare che era cresciuta spasimando per quell’uomo... o quante feste avesse trascorso appollaiata in cima alla ringhiera a osservare Josh che flirtava con le altre ragazze.

    Finì il suo bicchiere di champagne. Che diavolo le prendeva? Dopotutto, non lo vedeva né gli parlava dalla famosa sera in cui avevano fatto l’amore, tanti anni prima. Josh era partito per l’Europa subito dopo ed era lì che lei immaginava vivesse.

    Tutta colpa di quella festa, si disse, che la rendeva nervosa al punto da indurre il suo cervello a riesumare vecchi ricordi, persone e cose che l’avevano fatta sentire a disagio in passato. Consultò l’orologio. Appena le undici. La serata era ancora lunga.

    Non essendo una persona che amava concedersi svaghi e frivolezze, Meredith non ricordava quando fosse stata l’ultima volta che aveva partecipato a un evento che non fosse collegato alla sua attività imprenditoriale. Tutta la sua vita, in effetti, poteva essere definita da una sola parola: lavoro. Aveva trascorso gli anni di università a sgobbare sui libri e ciò le aveva fruttato una laurea con lode ad Harvard e un impiego immediato presso la compagnia di famiglia con sede a Denver, nel Colorado. Lì si era fatta le ossa, emergendo per le sue doti e il suo impegno, diventando così la scelta naturale come dirigente della società quando il suo patrigno era morto. Gli altri azionisti l’avevano indicata all’unanimità come presidente della Cartwright Enterprise all’età di ventinove anni. Da allora aveva lavorato sodo per salvare la compagnia dal dissesto economico.

    Ironia della sorte, non sarebbe stata lei a salvare l’azienda, bensì Carly.

    Sebbene avesse un titolo e un ufficio presso la Cartwright Enterprise, Carly non si era mai presentata un solo giorno al lavoro. Non aveva mai mostrato interesse nell’attività di famiglia, però, alla fine, aveva dimostrato buonsenso nella scelta del fidanzato.

    Da lungo tempo Meredith aveva adocchiato un prodotto chiamato Durasnow, una neve artificiale che restava fresca anche a temperature al di sopra dello zero. Sapeva anche, però, di avere poche speranze di acquisirne i diritti. In fin dei conti, il Durasnow era un prodotto in grado di rivoluzionare l’industria sciistica e faceva gola a molti. Ma il fidanzamento di Carly con Mark Duran le aveva fornito un notevole vantaggio in quella gara. All’improvviso si era ritrovata con un aggancio familiare. Quando aveva proposto l’accordo ai futuri suoceri della sorella, i Duran le erano parsi entusiasti. Tutto sembrava muoversi nella direzione giusta.

    «Meredith, mia cara?» la chiamò la madre. «Hai visto Carly?» Viera Cartwright inarcò un sopracciglio con disappunto.

    «No. Perché? Che cosa ha combinato, stavolta?» si informò Meredith. Sebbene Carly avesse quasi trent’anni, sua madre la trattava ancora come una bambina. C’era qualcosa in lei che suscitava negli altri un certo istinto di protezione nei suoi confronti. Una vaga aria fragile e delicata che induceva le persone a pensare che non fosse in grado di badare a se stessa.

    «Il suo amico Josh è qui.»

    Il cuore di Meredith accelerò i battiti.

    «Te lo ricordi?» proseguì la madre, fraintendendo il silenzio della figlia. «Era il tuo maestro di sci.»

    «Certo» confermò l’altra nel tono più incolore possibile. «Lo so. L’ho visto.»

    «Chi lo ha invitato?» indagò Viera, contrariata.

    «Ha importanza?»

    La madre si mordicchiò le labbra. «Carly stava per l’appunto parlando di lui, l’altro giorno.»

    «E con questo? Sono amici di vecchia data, no?»

    Il timbro di voce di Viera si abbassò fino a diventare un impercettibile bisbiglio. «Mi chiedeva se io avessi avuto dei rimpianti quando mi sono sposata.»

    «Rimpianti?» sussurrò Meredith di rimando. «Che cosa intendeva dire?»

    Viera si strinse nelle spalle con aria sconsolata. «Mi ha confessato che l’unico rimpianto che avrebbe, sposando Mark, è quello di non essere mai andata a letto con Josh Adams.»

    Meredith rimase senza fiato per qualche istante. Sua sorella aveva una cotta segreta per Josh? «Ma si sposa fra un paio di settimane!»

    «Credi che non lo sappia? Ho già ordinato cinquemila dollari di orchidee bianche.»

    «Lei ama Mark.»

    «Certo che lo ama. Ma lei è... Carly. E Mark è fuori città fino a venerdì.»

    Carly era sempre stata popolare tra gli uomini di Aspen. Era nota per la sua natura volubile, per la sua capacità di innamorarsi e disamorarsi con la stessa facilità con cui le donne cambiano pettinatura. Sembrava, però, che con Mark Duran fosse diverso, che in lui avesse trovato finalmente l’uomo dei suoi sogni. Il bel chirurgo aveva conquistato il suo cuore e aveva cambiato il suo stile di vita. O, perlomeno, era quello che Meredith aveva sperato.

    «Dov’è adesso?»

    «Non lo so» piagnucolò Viera, guardandosi intorno. «E non vedo neppure Josh.»

    «Mi chiedo perché sia tornato» borbottò Meredith, preoccupata. «Vive in Europa da anni.»

    «Già. Che strana coincidenza» commentò Viera in tono sarcastico.

    «Che cosa intendi dire?»

    La madre sospirò. «Spero tanto che non sia stata Carly a contattarlo con il preciso intento di commettere qualche sciocchezza.»

    A quel punto, Meredith smise di dare la caccia a Carly e iniziò a cercare i futuri suoceri della sorella, gli ospiti d’onore della serata. Se non fosse stato per loro e per l’imminente acquisizione del Durasnow, avrebbe tentato di dissuadere la madre dall’allestire quel sontuoso ricevimento. Dopotutto non navigavano nell’oro, ultimamente. Tuttavia Meredith sapeva che cancellare un evento tanto atteso avrebbe alimentato una serie di voci sulle difficoltà economiche in cui versava la famiglia. Così, con la prospettiva di risollevare le sorti dell’azienda e con il desiderio di sedare i pettegolezzi, aveva concesso a sua madre di affittare, comprare e pagare il meglio del meglio.

    Ora, a quanto pareva, era stato denaro sprecato. E tutto per colpa di Josh Adams.

    In quel momento Meredith si pentì di non aver mai raccontato a sua sorella ciò che era successo tra lei e Josh, quel famoso giorno in montagna. Forse, se Carly avesse saputo che c’era stato qualcosa tra sua sorella e l’amico, avrebbe smesso di pensare a lui in termini erotici.

    Un cameriere le passò accanto con un vassoio di bicchieri di champagne. Meredith fece un rapido conto. Dodici bicchieri a dieci dollari l’uno faceva centoventi dollari su ogni singolo vassoio. Al momento c’erano almeno una ventina di vassoi in circolazione per la sala. Per non parlare dei plateau di gamberi freschi, delle aragoste che affollavano il tavolo del buffet, degli elaborati dessert francesi. Il pensiero della cifra astronomica spesa per tutto quel ben di Dio la devastò. E bastò a convincerla a posare il bicchiere vuoto e a prenderne uno pieno. Bevve anche il secondo calice di champagne e si rivolse alla madre.

    «Dove sono i Duran?» chiese, allarmata. Sua madre indirizzò lo sguardo verso la balconata del secondo piano. Meredith ne seguì la traiettoria. I Duran se ne stavano per conto proprio. Se le espressioni torve dipinte sui loro visi erano un

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