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La proposta di una notte: Harmony Destiny
La proposta di una notte: Harmony Destiny
La proposta di una notte: Harmony Destiny
E-book173 pagine2 ore

La proposta di una notte: Harmony Destiny

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Info su questo ebook

Tutto in una notte 4/4
A volte bastano poche ore per cambiare una vita intera...
L'influencer Iris Collins viene scaricata subito prima di un importante matrimonio al quale deve partecipare in qualità di damigella d'onore e testimonial per il suo seguitissimo programma televisivo. Andarci da sola è fuori discussione, perché Iris sta per lanciare una nuova linea di prodotti destinati alle coppie, e la sua condizione di single rischia di vanificare tutto il lavoro. Quando la sorella le propone di assumere un uomo per accompagnarla, lei rifiuta categoricamente... finché non incontra Zac Bisset. Lei ha intenzione di fargli un'offerta che non potrà rifiutare... o a cui non saprà resistere!
LinguaItaliano
Data di uscita20 apr 2021
ISBN9788830527256
La proposta di una notte: Harmony Destiny
Autore

Katherine Garbera

Tra le autrici più amate e lette dal pubblico italiano.

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    Anteprima del libro

    La proposta di una notte - Katherine Garbera

    successivo.

    1

    Il pranzo con la famiglia era uno dei momenti salienti della settimana di Iris Collins. Era la tradizione del mercoledì, iniziata quando lei e la gemella Thea erano a casa dal collegio ed era continuata fino alla loro età adulta.

    Si pranzava rigorosamente al club nell'edificio dell'azienda del padre nel distretto finanziario di Boston. Hal Collins era l'unico titolare della Collins Combined che operava in investimenti a lungo termine in società quotate in borsa.

    Il cellulare di Iris squillò mentre entrava nell'atrio del palazzo. Lo estrasse dalla tasca del tubino che indossava e vide che si trattava del suo presunto ragazzo. Ripose il telefono mentre la sorella la raggiungeva per abbracciarla.

    «Sapevo che saresti venuta in anticipo, così mi sono affrettata perché potessimo chiacchierare un po' prima dell'arrivo di mamma e papà» l'accolse Thea. «Non ci sentiamo dal tuo viaggio con Graham. Com'è andato?»

    «Bene» rispose laconica Iris.

    «Tutto qui?»

    A dire il vero, non era andata proprio bene. Durante la vacanza alle Bermuda, Graham l'aveva incitata a essere più... avventurosa a letto ed era finita male. Lui era sceso al bar e aveva bevuto tutta la notte mentre Iris era rimasta seduta sul balcone da sola ad ascoltare lo sciabordio delle onde. In quel momento cercava di far funzionare le cose per un'altra decina di giorni, almeno fino al matrimonio della sua compagna di stanza del college.

    Graham era il suo accompagnatore agli eventi e lei era la damigella d'onore, perciò sarebbe stato imbarazzante se avessero rotto. La sposa, Adler Osborn, aveva organizzato le cose affinché si presentassero come coppia, e Iris non desiderava aggiungere altro stress all'amica.

    Il cellulare squillò di nuovo e lo smartwatch vibrò. Un altro messaggio di Graham.

    «Parli del diavolo» commentò e lesse il messaggio con Thea che sbirciava da sopra la spalla.

    Le cose tra noi non funzionano, quindi è meglio smettere di vederci. Spero che tu capisca.

    «Cosa?» proruppe Thea. «Ti lascia con un messaggio?»

    Iris non fu sorpresa, anzi si sentì sollevata. Rispose prontamente.

    Certo, capisco.

    Sapevo che avresti compreso.

    «Compreso cosa?»

    «Niente» tagliò corto Iris. L'ultima cosa che aveva voglia di fare era parlare di sesso negli uffici del padre. Forse era davvero la moralista che lui l'accusava di essere. In realtà, le importava?

    La sorella le strappò il telefono dalle mani e digitò in fretta.

    Infatti desidero di più dalla vita di quanto tu possa offrirmi.

    «Thea! Ridammi il cellulare.»

    Notò i puntini che ondeggiavano, segno che Graham stava replicando e le si strinse lo stomaco.

    Lui non era il tipo da accettare in silenzio un insulto simile.

    Molto bene, perché io non voglio accanto una persona scialba, noiosa e banale. Ciao.

    Thea tentò di riappropriarsi del suo telefono, ma lei glielo impedì e replicò con l'emoticon del pollice alzato. «Perché lo hai fatto? Era il mio accompagnatore. Ora dovrò trovare una soluzione per la sua assenza.»

    «L'assenza di chi?» chiese la madre, raggiungendole alle spalle e abbracciandole. Sempre sopra le righe, Corinne Collins – Coco per gli amici e il gruppo di bridge – indossava un raffinato abito di Ralph Lauren.

    «Di Graham. Il ragazzo che frequentavo.»

    «Ha rotto con lei con un messaggio» aggiunse Thea. «Che villano.»

    «Molto villano. Oggigiorno nessuno presta più attenzione all'etichetta.»

    «Proprio così» osservò Iris. «Dov'è papà?»

    «È in ritardo» la informò la madre. «Lo avevo avvisato che, se non fosse stato puntuale, vi avrei portate a fare shopping sfrenato.»

    Scoppiarono tutte a ridere a quella battuta ormai familiare tra i genitori. Risaliva ai primi tempi della loro relazione quando il padre sosteneva che il tempo era denaro e la madre ribatteva che lei utilizzava il proprio tempo per spenderlo.

    Mentre seguiva la madre e la sorella verso l'entrata del ristorante, Iris fremeva di collera.

    Come aveva osato Graham essere tanto insolente? Che la definisse noiosa, poteva accettarlo. Però banale? Lei era Iris Collins, il guru televisivo del lifestyle, nota per la sua classe e gli spot sfarzosi su Instagram. Aveva capito subito che era un debosciato quando le aveva proposto un rapporto a tre, tuttavia questo era troppo.

    La madre intravide al bar un'amica del club del bridge e andò a salutarla, lasciando sole le figlie.

    «Devi portare qualcuno di strepitoso al matrimonio. Fagli vedere chi è banale. Che coraggio offenderti a quel modo!» affermò Thea.

    «Sono d'accordo. Ma chi? Non conosco nessuno. Non ho tempo per stringere una relazione in soli dieci giorni. Di sicuro, non può essere nessuno tra le mie conoscenze» rilevò Iris. Graham conosceva la maggior parte delle persone con cui lei lavorava.

    «Giusto. Assumi qualcuno e sii chiara al riguardo. Come in un film di Julia Roberts. Puoi farlo.»

    «No.»

    «Perché no?»

    «Perché è imbarazzante, ecco perché.»

    «Non è imbarazzante. Ti presenti con uno schianto di ragazzo e, se sei tu a pagare, lui dovrà comportarsi come desideri. Conosco qualche bel tipo che potrebbe essere interessato.»

    «Tipo chi? Lavori a casa in compagnia di due gatti» le fece notare Iris. La sorella gestiva un blog sul galateo e il bon ton. C'era una forte domanda di persone che volevano vivere in modo raffinato come nelle foto che vedevano su Instagram, e Thea era molto richiesta quando si trattava di eventi sociali.

    «Ho degli amici» le prospettò.

    «Grazie, però ci penserò io. Non sprechiamo tempo per Graham.»

    Il loro padre arrivò e pranzarono serenamente. Iris avvertì una sensazione strana mentre osservava i genitori tenersi la mano sotto il tavolo. Una sorta di languido desiderio che aveva sempre provato. Era chiedere troppo trovare il compagno giusto per lei? Sognava una relazione come quella dei suoi, tuttavia sembrava che attraesse solo uomini come Graham.

    Forse doveva davvero trovare un bel ragazzo da ingaggiare come accompagnatore per le nozze. In fin dei conti, si trattava solo di quattro giorni e tre notti...

    Zac Bisset detestava trovarsi a Boston, anche se era una splendida giornata di giugno. C'erano momenti in cui la vita si intrometteva nel programma di allenamento, costringendolo a lasciare il suo yacht. Ora indossava un abito e un paio di mocassini invece degli amati bermuda e non era a piedi scalzi. Essere nato in una famiglia facoltosa e privilegiata implicava costrizioni che aveva sempre mal tollerato. Così aveva trovato una via di fuga nel mare, nel navigare. Una passione che coltivava dai tempi del college. Era entrato in un team britannico dell'America's Cup e vi aveva dedicato tutto se stesso per anni; di recente, però, l'aveva lasciato per crearne uno per conto suo.

    Mettere insieme una squadra per quella competizione era costoso. Avrebbe potuto chiedere e ottenere una sovvenzione dall'azienda di famiglia, la Bisset Industries, ma avrebbe comportato troppe condizioni. Suo padre era impaziente che lui divenisse attivo e presente nel consiglio e l'ultima cosa che Zac desiderava era dovere rispondere ad August Bisset. O, ancora peggio, al fratello maggiore Logan. A lui piaceva avere libertà di scelta nella sua attività. Le opzioni, tuttavia, erano limitate. Dopo la vittoria del team Oracle, sponsorizzato dagli Stati Uniti, Zac sognava di realizzare una propria squadra forte e vincente. Per questo aveva bisogno che una grossa società lo sponsorizzasse oppure di mettere le mani sulla sua parte di eredità per tentare il successo. Il tempo stava scadendo e dovevano allenarsi.

    Lasciò la riunione negli uffici della compagnia telefonica in cui si era recato per discutere di un eventuale finanziamento. Quando raggiunse il bar nella hall e ordinò dell'acqua tonica, il cellulare vibrò per l'arrivo di una lunga serie di messaggi.

    Il primo era del fratello maggiore Darian che aveva intrapreso la carriera politica e non si occupava degli affari di famiglia. Desiderava incontrarlo per un drink prima dei festeggiamenti del matrimonio della cugina. Poi vide un messaggio dei compagni di squadra che attendevano novità. L'ultimo era della madre che lo informava che si trovava a Nantucket, a casa della nonna, e lo esortava ad arrivare presto per trascorrere un po' di tempo insieme, da soli.

    Si massaggiò la nuca, per nulla ansioso di rispondere ai messaggi. Lo avevano cercato anche le due persone preferite della famiglia, cosa che apprezzò.

    Logan e suo padre volevano boicottare le nozze di Adler perché lo sposo era un membro della famiglia Williams, i principali concorrenti della Bisset Industries, la cui azienda era stata fondata da un uomo che il padre odiava.

    Zac non aveva nulla contro di lui, perciò si era offerto di partecipare a tutti gli eventi. Gli piacevano i matrimoni dove l'alcol scorreva a fiumi, c'erano un sacco di belle ragazze e si ballava. Quello che lo attendeva era un destination wedding, delle nozze-vacanza, e tutti gli invitati sarebbero stati ospitati in un lussuoso resort a Nantucket, il fiore all'occhiello dell'ultima iniziativa imprenditoriale della Williams Inc. Lo sposo e la sua famiglia stavano invadendo ogni settore di attività dei Bisset. Tuttavia, Mari – sorella minore di Zac, e unica femmina – aveva decantato i pregi del villaggio turistico dopo avere partecipato a un party un mese prima. Cosa che non aveva reso per nulla felici Logan e il padre. La famiglia era impegnativa e questo era uno dei motivi che avevano spinto Zac ad allenarsi per l'America's Cup.

    Rispose al suo team nella chat di gruppo che si chiamava Windjammers, i velieri. Il ristretto team era composto da Zac, Yancy McNeil e Dev Kellman. I tre si trovavano nel New England alla ricerca di uno sponsor e per lavorare a un nuovo assetto dell'imbarcazione. La competizione si vinceva grazie all'abilità di affrontare il mare e al design aerodinamico della barca.

    Nulla da fare per i soldi. Abbiamo solo un ultimo incontro prima di riflettere su altre opzioni.

    Yancy fu il primo a rispondere.

    Ho tastato il terreno e un'amica mi ha riferito che un suo conoscente è alla ricerca di un investimento a lungo termine. Ti invio i dettagli.

    Fu poi la volta di Dev.

    Io non ho nessuna pista, ma ci saranno degli ottimi Margarita ad attendervi quando tornerete alla Blind Faith.

    Zac chiuse la chat.

    Grazie. Darò un'occhiata al tuo suggerimento, Yancy.

    Ricevette le informazioni mentre faceva cenno al cameriere di portargli dell'altra soda. Sollevò lo sguardo e smise di respirare vedendo entrare una bionda mozzafiato. Indossava un abito aderente con maniche corte che lasciavano scoperte le braccia. Abbronzata e in forma, si muoveva tra la gente con sicurezza e determinazione. I loro sguardi si incrociarono e lei si bloccò, increspando le labbra in un tenue sorriso. I suoi occhi erano azzurri come i mari che circondavano la zona meridionale della Nuova Zelanda. La bocca era... accidenti, non riusciva a distoglierne l'attenzione. Il labbro superiore era più pieno di quello inferiore, tuttavia erano entrambi adorabilmente invitanti. Si domandò che sensazione avrebbe provato baciandola. Allungò le gambe e distolse lo sguardo per darsi un contegno. Era stato troppo a lungo per mare se il suo primo pensiero, nel vedere una donna, era di baciarla.

    Udì dei passi e alzò gli occhi, attendendosi di vedere il cameriere. Invece, era la ragazza bionda. Aveva un profumo delizioso che gli rammentò i fiori estivi nel giardino della madre nella casa degli Hampton.

    Il suo sguardo diretto lo colpì e gli piacque. Non era timido e talvolta aveva difficoltà con chi lo era. Da vicino, notò che i suoi capelli erano arricchiti da mèche. Le si arricciavano morbidamente sulle spalle, mettendo in risalto il collo delicato, adornato da una catenina con un ciondolo a forma di cuore.

    Iris stava ancora riflettendo sullo scandaloso suggerimento della sorella quando entrò in quel bar dall'altra parte della città. Si guardò intorno. Era metà pomeriggio e doveva incontrarsi con il suo glam squad, lo staff che la doveva preparare – trucco, capelli, abito – per il matrimonio a Nantucket. Le nozze di Adler sarebbero state trasmesse in televisione e sarebbero state seguite da numerosi blogger e siti di gossip, perciò doveva essere impeccabile per le telecamere.

    Aveva sviluppato una piattaforma negli ultimi cinque anni, risalendo la scala e passando da assistente di Leta Veerland

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