Scopri milioni di eBook, audiolibri e tanto altro ancora con una prova gratuita

Solo $11.99/mese al termine del periodo di prova. Cancella quando vuoi.

Ingannevole seduzione: Harmony Destiny
Ingannevole seduzione: Harmony Destiny
Ingannevole seduzione: Harmony Destiny
E-book167 pagine2 ore

Ingannevole seduzione: Harmony Destiny

Valutazione: 0 su 5 stelle

()

Leggi anteprima

Info su questo ebook

Tutto in una notte 2/4
A volte bastano poche ore per cambiare una vita intera...

Per l'ereditiera Scarler O'Malley le avventure di una notte sono le relazioni migliori che si possano desiderare. Ed è ciò che pensa - o si costringe a pensare - anche dopo essere andata a letto con Mauricio Velasquez. Ma quando scopre che lui non è chi diceva di essere, si sente tradita e ingannata. Perché quella notte di passione gli è stata donata dal gemello, Alejandro. Eppure, nonostante la rabbia, non può fare a meno di desiderarlo, e sembra proprio che il sentimento sia reciproco.
LinguaItaliano
Data di uscita19 feb 2021
ISBN9788830524903
Ingannevole seduzione: Harmony Destiny
Autore

Katherine Garbera

Tra le autrici più amate e lette dal pubblico italiano.

Leggi altro di Katherine Garbera

Correlato a Ingannevole seduzione

Titoli di questa serie (3)

Visualizza altri

Ebook correlati

Narrativa romantica per voi

Visualizza altri

Articoli correlati

Categorie correlate

Recensioni su Ingannevole seduzione

Valutazione: 0 su 5 stelle
0 valutazioni

0 valutazioni0 recensioni

Cosa ne pensi?

Tocca per valutare

La recensione deve contenere almeno 10 parole

    Anteprima del libro

    Ingannevole seduzione - Katherine Garbera

    successivo.

    1

    Avere lo stomaco sottosopra per tre mattine di seguito non era una novità per una O'Malley. Dopo tutto, la loro famiglia era nota per la propensione a vivere una vita di eccessi. Tuttavia, Scarlet non beveva da settimane, da quando la sua più cara amica, Siobahn Murphy, voce solista della band femminile più in voga dopo le Destiny's Child, aveva rotto con il fidanzato che era fuggito a Las Vegas con la principale rivale di Siobahn. I paparazzi erano stati alle costole della cantante ventiquattr'ore su ventiquattro, e Scarlet aveva dovuto mantenersi sobria per aiutare e proteggere l'amica. Sapeva bene cosa significasse essere perseguitata dalla stampa, e non lo avrebbe augurato a nessuno.

    Ora Siobahn alloggiava nella stanza degli ospiti del suo cottage di East Hampton, sorvegliata da Billie, l'assistente personale di Scarlet.

    Mentre si rinfrescava il viso, rifletté sui motivi che avessero potuto causarle la nausea. Cibo avariato? Improbabile. Nessun altro oltre a lei era stato male e Lourdes, la sua cuoca personale, era sempre molto scrupolosa nell'igiene in cucina.

    «Escludiamo l'intossicazione alimentare» borbottò tra sé, asciugandosi con un telo di mussola come le aveva suggerito l'estetista. A ventotto anni, non aveva rughe o segni d'invecchiamento, ma sua madre aveva sempre sostenuto che non è mai troppo presto per provvedere a prevenirli.

    Stai evitando di considerare l'evidenza.

    Ascoltando l'insistente vocina nella testa, si osservò nello specchio. Aveva perso la sorella tre anni prima per overdose e a volte, in certi momenti particolari, quando meno lo avrebbe desiderato, sentiva ancora la sua voce. Tara era stata una sorella maggiore prepotente e neppure adesso smetteva di impartirle ordini.

    Sospirò e abbassò lo sguardo sul ventre. Aveva saltato il ciclo quel mese e, di norma, era sempre stata regolare come un orologio.

    Eh, sì. Sei incinta. Non so cosa darei per vedere la faccia del vecchio quando saprà la notizia.

    «Taci, Tay! Non ne sono ancora sicura.» Non poteva credere che stesse parlando da sola e che si trovasse in quella situazione.

    Se c'era una cosa in cui gli O'Malley erano abilissimi, era fare soldi, vivere la vita al massimo, e prendere decisioni disastrose. Tutto risaliva alla madre che era morta quando Scarlet aveva diciassette anni in circostanze misteriose. La conclusione era stata che si fosse trattato di un incidente, tuttavia molti erano convinti che si fosse trattato di un gesto deliberato. Il padre era alla sesta moglie, senza contare le innumerevoli amanti nel mezzo. La relazione più lunga di Scarlet era durata dodici giorni e solo perché si erano trovati sulla sua isola privata e l'aereo di Leon non era riuscito ad atterrare a causa dei violenti venti.

    Non poteva essere incinta. Se fosse stato così... oddio, era un incubo.

    L'unica cosa saggia sarebbe stato rinunciare al bambino. Tutti l'accusavano di essere viziata e per lei era un complimento. Il suo obiettivo era sempre stato quello di godersi la vita.

    Ma un figlio?

    Molti suoi conoscenti con figli assumevano eserciti di tate che si prendevano cura di loro. E la sua infanzia aveva dimostrato quanto questo fosse alienante.

    Tornò in camera e si abbandonò sul letto, fissando il soffitto che aveva dipinto in modo che sembrasse un cielo notturno. Mentre fissava le stelle, Lulù – il suo adorabile bassotto – si arrampicò sulla scaletta accanto al letto e le balzò sullo stomaco. Lei l'accarezzò con tenerezza nel vano tentativo di ignorare l'inevitabile.

    E il padre?, chiese sempre la voce di Tara.

    Già, il padre... Mauricio Velasquez. Il filantropo texano dell'anno.

    Oltre ad avere bevuto troppo e ad avere trascorso la notte con lei, era un uomo solido. Le aveva parlato della sua numerosa famiglia e di quanto fossero legati tra loro.

    Pose una mano sul ventre. Mauricio sarebbe stato una grande occasione per quel bambino, sempre che ce ne fosse uno. Avrebbe chiesto a Billie di invitare il dottor Patel a passare più tardi. Se fosse stata incinta, sarebbe partita con l'assistente e Siobahn alla volta di Cole's Hill. Quella piccola città sarebbe stata perfetta per la cantante per riprendersi dalla rottura mentre lei sarebbe andata a trovare il padre di suo figlio.

    Quattro ore più tardi, era seduta sul divano, di fronte a Billie e a Siobahn che la fissavano come se avesse perso la ragione. E forse era così davvero.

    «In Texas?» proruppe Siobahn. «Non se ne parla. È l'ultimo posto in cui voglio essere braccata dai paparazzi.»

    «È proprio questo il punto» insistette Scarlet. «Non ti seguiranno. È una mossa perfetta. Questa mattina ho affittato una casa in un quartiere che si chiama Five Families che è provvista di un cancello di sicurezza. La nostra privacy non verrà violata.»

    «Perché il Texas?» volle sapere Billie. «Non che mi dispiaccia andarci, però in luglio in Texas fa molto caldo.»

    Una volta trovato Mauricio Velasquez, allora sì che si sarebbe potuto parlare di caldo... Accidenti, certo che loro avevano incendiato le lenzuola in quella notte insieme.

    «Devo vedere una persona, e comunque una pausa non ci farà male» spiegò Scarlet. «Fidatevi. Ci divertiremo e tu, Siobahn, ti dimenticherai di Maté.»

    «Già dimenticato» replicò l'amica.

    «Bugiarda» la riprese in tono gentile, andandosi a sedere sul bracciolo della poltrona su cui era seduta Siobahn per abbracciarla. «Questo viaggio farà bene a entrambe.»

    La cantante sollevò gli occhi gonfi e arrossati e a Scarlett si spezzò il cuore. Avrebbe fatto tutto il possibile per distrarla e, benché non ne avesse accennato, la sua gravidanza sarebbe stata un diversivo per tutte e due.

    Il dottor Patel aveva confermato che avrebbe avuto un bambino e Scarlet doveva ancora riprendersi dalla notizia. Tuttavia, era sempre stata il tipo di donna che affrontava le situazioni con l'azione. Non poteva rimanere a New York o negli Hampton. Era necessario che rivedesse Mauricio e poi avrebbe deciso cosa fare.

    Se c'era una cosa in cui gli O'Malley erano disastrosi era prendersi cura degli altri.

    Un bambino...

    Aveva sempre desiderato qualcuno tutto suo da amare, però si era ripromessa di non avere figli. Aveva visto con i propri occhi cosa accade quando le persone sbagliate diventano genitori. E lei non era mai stata l'emblema della brava ragazza.

    Si accarezzò il ventre e si osservò nello specchio. Mauricio Velasquez era un uomo rispettabile e aveva persino vinto un premio per la sua filantropia. Sarebbe stato un buon padre, no?

    Avrebbe conosciuto la sua famiglia e se ne sarebbe accertata. Per suo figlio voleva tutto ciò che lei non aveva avuto. Due genitori amorevoli e un affettuoso sostegno familiare così che il piccolo non crescesse come lei.

    Il brunch della domenica con la famiglia era una tradizione di casa Velasquez, e Alec aveva avuto la fortuna di perdersene parecchi di recente grazie alle numerose conferenze che aveva tenuto in diversi simposi tecnologici in giro per il mondo. E, in tutta sincerità, se avesse avuto una scusa per saltare anche quella settimana, l'avrebbe fatto più che volentieri.

    Non tornava a Cole's Hill da quando aveva combinato un pasticcio sostituendosi a Mauricio, suo gemello, per ricevere un premio umanitario al posto suo a Houston. Dannazione. Aveva trascorso una notte spettacolare con Scarlet O'Malley, tuttavia non era più riuscito a contattarla. Aveva pensato di recarsi a New York e fingere d'incontrarla per caso, poi si era bloccato perché non sapeva come dirle che non era suo fratello. A nessuna donna piaceva essere imbrogliata.

    Almeno era riuscito a parlare con Hadley Everton, la fidanzata di Mauricio, e aveva chiarito l'equivoco. Dopo avere pensato che fosse Mo con Scarlet nella foto sui tabloid, Hadley aveva appianato le cose con lui e adesso erano felicemente fidanzati. La notizia aveva talmente riempito di gioia la loro madre che aveva persino accettato di buon grado l'assenza di Alec ai brunch.

    Tuttavia, adesso che sapeva che era rientrato in città, avrebbe preteso delle risposte. Ormai tutti erano a conoscenza del fidanzamento di Hadley e Mo, ed era ovvio che si sapesse che era stato lui ad avere un'avventura con Scarlet O'Malley che, in città, era nota come l'ereditiera. E, a meno che non volesse essere bersaglio dell'ira funesta della madre, avrebbe partecipato al brunch.

    Seduto davanti al portatile rilesse la mail a Scarlet che aveva salvato nella cartella delle bozze. Non faceva che riscriverla e, ogni volta si convinceva che non poteva inviargliela. Doveva essere felice di quella notte trascorsa insieme e lasciar perdere.

    Udì il tintinnio del sistema di sicurezza e sospettò che fosse il gemello che poco prima gli aveva inviato un messaggio dicendo che avrebbero potuto recarsi insieme al campo da polo dove quel giorno si sarebbe tenuto il brunch.

    Nascose la finestra della mail sul computer e si alzò per accogliere il fratello. Il suo ufficio era arredato con diverse librerie colme di volumi rilegati in pelle. L'arredatore d'interni aveva pensato che avrebbero reso più elegante lo studio. Alec aveva preteso che i libri fossero quelli che aveva letto. Perciò un intero scaffale era dedicato a Piccoli Brividi e a Harry Potter, proprio sotto Shakespeare e Hemingway.

    «Buongiorno, fratello.»

    «Buongiorno» lo accolse Alec, con un rapido abbraccio. «Dov'è la tua dolce metà?»

    «C'è stata una non ben definita emergenza con il matrimonio di Helena, e stamattina si è dovuta precipitare da Kinley per risolverlo.»

    Helena, la sorella di Hadley, stava organizzando le nozze con Malcolm, suo fidanzato dai tempi del liceo. Ultimamente avevano affrontato un momento difficile quando lui aveva giocato d'azzardo e perso il fondo per il loro matrimonio. Tuttavia ne erano usciti più forti e uniti di prima.

    Kinley Quinten Caruthers era un'ambitissima wedding planner che lavorava per la famosa Jaqs Veerland. La ragazza era tornata a vivere a Cole's Hill alcuni anni prima per aprire un ramo della ditta e offrire i propri servizi a clienti di alto profilo, tra cui l'ex ragazzaccio del football Hunter Caruthers che era poi diventato suo cognato, dopo le nozze con Nathan Caruthers, da cui aveva avuto una figlia.

    «Che tipo di emergenza? È domenica.»

    Mauricio scrollò le spalle. «Non ne ho idea. Mi è stato detto che è meglio che non lo sappia.»

    «Accidenti» commentò Alec. «Allora, faremmo meglio a muoverci.»

    «Prima però...»

    «Lo sapevo. Ero certo che fossi qui per un motivo e non solo per andare insieme al brunch.»

    «Sei sfuggente da un po' di tempo.»

    «Sfuggente?»

    «Parole della mamma. Mi ha suggerito di servirmi del nostro legame di gemelli per scoprire cosa ti succede.» Mo si avvicinò alla libreria. «Non volevo dirle che probabilmente si tratta di donne, altrimenti avrei attivato il suo radar da matrimonio e oggi non avresti avuto un attimo di pace.»

    «Grazie.»

    «Inventati qualcosa che possa raccontarle.»

    «Certo, non replicheremo quanto accaduto da bambini quando hai detto alla mamma che non ero andato all'allenamento di calcio per parlare con una ragazza.» Alec sorrise al ricordo.

    Ripensare al passato fornì una momentanea distrazione, però sapeva che Mo non avrebbe mollato così facilmente.

    Nonostante nessuno dei due avesse mai creduto al sesto senso tra gemelli, percepivano comunque il subbuglio interiore dell'altro.

    «Quindi è una donna che ti causa problemi. Ne vuoi parlare? Abbiamo un po' di tempo prima di andare al campo da polo.»

    Non ne voleva parlare. Non era il tipo da confidenze. Proprio come Mo. «A dire il vero, no.»

    «D'accordo.»

    «D'accordo? La mamma rimarrà delusa.»

    «No. Credo che presto toccherà a Bianca scoprire cosa c'è che non va.»

    Alec emise un ringhio. La loro sorella sarebbe stata molto più insistente. Anche se aveva un anno meno di loro, era sempre riuscita a ottenere quello che voleva da tutti gli uomini Velasquez.

    «Non credo che ci sia nulla

    Ti è piaciuta l'anteprima?
    Pagina 1 di 1