Una mano negli abissi

Di Cristina Biolcati

Thriller - racconto lungo (31 pagine) - La verità, per quanto orribile, è sempre meglio del limbo a cui condanna la menzogna...

Anni Ottanta. La famiglia dell’avvenente Maria vive abusivamente accanto alla cava di marmo di Furio Andrighetti. Il proprietario è affascinato da lei, ma ancor di più lo è dal denaro, e preme affinché i Soloni se ne vadano al più presto, dopo avere dragato lo stagno che c’è sul retro. Non sembra esserci via d’uscita quando, all’improvviso…

Cristina Biolcati è ferrarese, ma vive a Padova. Laureata in lettere, è autrice di narrativa. Collabora con alcune riviste digitali, fra cui MilanoNera, dove scrive recensioni di libri e articoli letterari.

Per Delos Digital ha pubblicato il romanzo Le congetture di Bonelli e i racconti lunghi Dove dormono le fate, L’uomo di marmellata, Ciclamini al re, Se Robin Hood sapesse, Il suono delle sue ferite e Talia, la figlia del fabbricante di bambole.

È presente nel nr. 60 della rivista Writers Magazine Italia (WMI, la rivista di riferimento per chi scrive), col racconto Come balla una farfalla.

• Lingua: Italiano
• Editore: Delos Digital
• Data di uscita: 10 mag 2022
• ISBN: 9788825420357

Anteprima del libro

Delos Crime

A cura di Andrea Montalbò

Delos Digital

Cristina Biolcati

Una mano negli abissi

RACCONTO LUNGO

ISBN 9788825420357

© 2022 Cristina Biolcati

Edizione ebook © 2022 Delos Digital srl

Piazza Bonomelli 6/4 20139 Milano

Versione: 1.0

Collana a cura di Andrea Montalbò

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Indice

Copertina

Il libro

L'autrice

Una mano negli abissi

Esergo

Parte prima

Parte seconda

Parte terza

Nota dell’autrice (e ringraziamenti)

Ti è piaciuto questo libro?

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Il libro

La verità, per quanto orribile, è sempre meglio del limbo a cui condanna la menzogna...

Anni Ottanta. La famiglia dell’avvenente Maria vive abusivamente accanto alla cava di marmo di Furio Andrighetti. Il proprietario è affascinato da lei, ma ancor di più lo è dal denaro, e preme affinché i Soloni se ne vadano al più presto, dopo avere dragato lo stagno che c’è sul retro. Non sembra esserci via d’uscita quando, all’improvviso…

L'autrice

Cristina Biolcati è ferrarese, ma vive a Padova. Laureata in lettere, è autrice di narrativa. Collabora con alcune riviste digitali, fra cui MilanoNera, dove scrive recensioni di libri e articoli letterari.

Per Delos Digital ha pubblicato il romanzo Le congetture di Bonelli e i racconti lunghi Dove dormono le fate, L’uomo di marmellata, Ciclamini al re, Se Robin Hood sapesse, Il suono delle sue ferite e Talia, la figlia del fabbricante di bambole.

È presente nel nr. 60 della rivista Writers Magazine Italia (WMI, la rivista di riferimento per chi scrive), col racconto Come balla una farfalla.

Dallo stesso autore

Cristina Biolcati, Se Robin Hood sapesse Passioni Romantiche ISBN: 9788825401981 Cristina Biolcati, Ciclamini al re Narrazioni ISBN: 9788825406450 Cristina Biolcati, L'uomo di marmellata Passioni Romantiche ISBN: 9788825408133 Cristina Biolcati, Le congetture di Bonelli Odissea Digital ISBN: 9788825411669 Cristina Biolcati, Dove dormono le fate Narrazioni ISBN: 9788825414530 Cristina Biolcati, Il suono delle sue ferite Delos Passport ISBN: 9788825416664 Cristina Biolcati, Talia, la figlia del fabbricante di bambole Innsmouth ISBN: 9788825419832

Siamo della stessa pasta, bionda, non la

bevo sai. Ce l’hai scritto che la vita non ti

viene come vuoi. Ma è la tua, per me è

speciale sai. Che se hai voglia di ballare,

uno pronto qui ce l’hai…

Luciano Ligabue, Balliamo sul mondo

Parte prima

Quando il campanello a casa dei Soloni suonò, Maria stava rassettando la stanza del secondo piano. Colta da un presentimento, alzò gli occhi al cielo e prese tempo, restando qualche istante immobile, a braccia conserte. Poi trovò il coraggio di sbirciare dalla finestra e seppe che non si era sbagliata.

Furio Andrighetti continuava a importunare! Lui era il proprietario della cava di marmo che sorgeva qualche metro più avanti, giusto in fondo al cortile. Un sessantenne fastidioso e senza scrupoli che intendeva spazzare via l’abitazione di Maria, bonificando quella sorta di laghetto che c’era sul retro. Una pozza d’acqua dolce che era lì da che se ne aveva memoria.

I suoi camion avrebbero prelevato il marmo con più facilità, sosteneva, se prima della zona di carico ci fosse stato uno spiazzo ad agevolare le manovre. Spazio che attualmente era occupato, appunto, dalla casa in cui Maria viveva col marito Lino e i loro due figli. Una costruzione assai modesta, che un tempo era stata la guardiola della cava e che un antenato di Lino, che faceva il guardiano, aveva occupato in maniera abusiva. Gli anni erano passati e nessuno li