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Legata a lui (Con il suo miliardario, libro 4)
Legata a lui (Con il suo miliardario, libro 4)
Legata a lui (Con il suo miliardario, libro 4)
E-book72 pagine57 minuti

Legata a lui (Con il suo miliardario, libro 4)

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Info su questo ebook

Penelope Hart è finalmente a Parigi. Ha tutto ciò che potrebbe mai desiderare e il miliardario francese sexy Matt DuFour è con lei e la porta a visitare la città. Parigi è enorme, bellissima ed estremamente romantica!

Sembra che tutto stia andando per il meglio; tutto ciò che deve fare è ignorare le telefonate di che arrivano di continuo sul telefono di Matt e interrompono la loro vacanza. Non è troppo da chiedere, vero?

Penelope si sente come Cenerentola al ballo. L'orologio scoccherà a mezzanotte e farà scomparire per magia la sua vacanza da sogno? Matt e Penelope finalmente riusciranno a rilassarsi nella loro relazione o gli impegni di lavoro porteranno via il suo miliardario?

Finora, Penelope e Matt si sono sempre ritrovati insieme. Sarà questa la prima volta che verranno separati?

*** 

Legata a lui è la terza parte di "Con il suo miliardario", una serie romantica interraziale che segue la storia di Penny e Matt. La serie contiene scene di sesso esplicito e non è consigliata per i lettori sotto i 18 anni.

LinguaItaliano
Data di uscita12 dic 2015
ISBN9781507127407
Legata a lui (Con il suo miliardario, libro 4)

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    Anteprima del libro

    Legata a lui (Con il suo miliardario, libro 4) - Ellen Dominick

    Legata a lui: Con il suo miliardario, Libro 4

    Capitolo 1

    Non fu un piccolo vuoto d'aria, non uno di quei sussulti dell'aereo che fanno paura solo a chi, come me, è la prima volta che vola. No, stavolta fu lungo. Ero sulla seconda parte delle montagne russe, nell'attimo in cui il corpo si sente privo di peso e galleggia mentre si procede sbandando per la pista. Il momento in cui vengono le lacrime agli occhi e si  comincia a pregare.

    Arrivò un annuncio.

    Signore e signori, stiamo attraversando una turbolenza, siete pregati di allacciare le cinture di sicurezza.

    Il messaggio non rese le cose più semplici; chiunque non fosse già seduto con la cintura allacciata, subito camminò dondolando giù per la cabina.

    Strinsi ancora i braccioli della capsula, sperando solo che quel momento passasse.

    E poi arrivò Matt.

    Non ti ho detto che non ti avrei mai fatta cadere?

    Mi voltai verso di lui e annuii. Era bellissimo, ma come avrebbe potuto fermare l'aereo? Le sue parole erano solo vuote promesse.

    "Penelope disse Matt con un'intensità nella voce che mi distrasse dal panico che mi cresceva nella pancia. Non ti ho portato a volare per la prima volta a Parigi solo per farti cadere. Non succederà."

    È carino da parte tua dirlo commentai. Grazie per aver provato ad aiutarmi.

    Matt mi strinse ancora più la mano, schiacciandola fino a farmi male.

    Non sto facendo il carino disse. "Anche se dovessi aver bisogno di farti scudo con il mio corpo, non ti succederà niente. Non lo permetterò."

    Gli occhi di Matt mi trafissero. Veramente l'avrebbe fatto? Mettere a repentaglio la sua vita, per me?

    Non fare lo sciocco dissi a bassa voce. Hai la tua azienda, sei famoso. L'intero mondo ti verrebbe a cercare.

    Risi tra me e me; era vero, era già successo.

    Proprio come in biblioteca. Quella squadra di soccorso non stava certo cercando me.

    Non mi importa disse Matt. Anche se nessun altro dovesse farlo, io ti cercherei fino a trovarti, non importa cosa dovesse succedere.

    La turbolenza peggiorò. Sembrava come se stessimo sbandando in direzione della terra. Anche i viaggiatori in classe economica cominciarono a gridare. Ero terrorizzata, nel modo più primitivo. Mi afferrai al materiale morbido della capsula, cercando una qualche stabilità.

    Poi Matt si chinò verso di me, mi prese il mento nella mano e se lo portò verso di sé. Le sue labbra premettero sulle mie e il mio cervello smise di concentrarsi sulla turbolenza. Era come se stessi ancora cadendo, ma non attraverso l'aria.

    Le labbra di Matt erano calde, umide e insistenti. Sapevano di vino e del soufflé alla cioccolata che aveva mangiato. Sembrava che stessero inondandomi di fuoco fuso che si raccoglieva dentro di me, nel profondo.

    Non era giusto che potesse prendermi alla sprovvista in quel modo. Non era giusto che potesse farmi reagire in quella maniera primitiva, come se stessi cadendo nell'aria.

    Non era sufficiente che fosse ricco, sexy, intelligente. Doveva anche proprio prendermi al guinzaglio il cuore?

    Ahem...

    Matt si tirò indietro e il mondo vorticò per un attimo; poi mi resi conto: la turbolenza era finita. Invece, in piedi accanto a me c'era una hostess infastidita.

    Le normali dimostrazioni di affetto sono permesse, disse in tono secco, ma vi prego di tenere in considerazione cosa potrebbero pensare gli altri passeggeri.

    Matt le sorrise soltanto, ma le mie guance bruciavano.

    Diedi un'occhiata agli altri ospiti della prima classe e c'era una signora anziana con il suo minuscolo cane teacup che ci stava fissando. Il suo viso raggrinzito aveva le sopracciglia aggrottate. Potevo immaginare cosa stesse pensando, ma forse era meglio non farlo.

    Quando la hostess se ne fu andata, Matt mi diede un bacetto casto sulla mano. (Potete immaginare cosa diventò il viso della vecchia signora quando lo vide.)

    Visto? disse. Ti ho detto che non ti avrei fatta cadere.

    È solo una coincidenza che la turbolenza si sia fermata proprio allora.

    "Davvero? O è la potenza del vero amore?"

    Cos'era, un film di principesse?

    Sei un idiota dissi.

    Forse, replicò lui, ma ti piace.

    Mi morsi la lingua e non risposi.

    Il resto del volo passò senza alcun problema. Non ci furono altre turbolenze e mangiammo le nostre arachidi di lusso, biologiche e appena tostate, in pace. La hostess non

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