Immagini residue

Di Cristiano Pedrini

Julian Noah da giorni appare agli occhi di Rey sempre più scontroso e taciturno... un misterioso incidente ed un riposo forzato del nobile inglese non contribuiscono certo a rasserenare il clima alla magione degli Edrington.

Breve one-shot dedicata ai personaggi del romanzo "Opportunity".

• Lingua: Italiano
• Editore: Youcanprint
• Data di uscita: 10 apr 2017
• ISBN: 9788892659742

Anteprima del libro

633/1941.

Capitolo I

Un’epoca lontana

Rey salì con insolita lentezza la lunga rampa di scale che portava alla camera di Julian.

Mancavano pochi minuti alle diciotto ed era in ritardo per la consueta tazza di tè che il suo ragazzo si concedeva nel tardo pomeriggio.

Un ritardo che avrebbe scatenato i suoi più vivi rimproveri, amplificati dalla situazione che si era creata in quegli ultimi giorni e che suo malgrado stava gestendo da solo: Abbigail era partita tre giorni prima per un viaggio, lasciandoli soli, come spesso accadeva.

Aveva pensato di acquistare i biglietti per la rappresentazione speciale del dramma di Re Lear, organizzata al Globe Theatre, in occasione delle festività legate al compleanno del grande Shakespeare e rapire il suo giovane lord al termine dello spettacolo per condurlo in un piccolo resort a Stratford, città natale del famoso drammaturgo.

Ma quel programma ora era saltato dall’oggi al domani!

Si fermò davanti alla porta inspirando profondamente, fissando la tazza di porcellana bianca dal quale saliva l’intenso profumo di bergamotto, tanto amato dal ragazzo.

Bussò pacatamente prima di entrare.

Si accostò al letto, lasciando che i suoi occhi si posassero sul volto del giovane fissando il piccolo livido violaceo sotto l’occhio destro.

Lo sguardo dell’uomo scivolò dai suoi occhi, che li osservavano severi, verso il basso, soffermandosi sulla maglietta attillata che risaltava quel petto levigato e capace di attrarre le sue labbra.

Julian si mosse, voltando il capo sul cuscino, lasciando che la luce della lampada gli illuminasse i lineamenti mentre il compagno posava il vassoio con la tazza sul comodino e si sedeva sul bordo del letto, osservando la sua gamba destra sollevata su di un grosso cuscino, fasciata dalla base del piede fin oltre la caviglia.

La voce penetrante del nobile gli attraversò la mente:

Quel tè, come minimo si sarà ghiacciato.

Senza che si voltasse, l’uomo posò la mano sulla fasciatura, rispondendogli: É ancora caldo, come piace a te.

Lo sentì muoversi, arrancando verso il comodino per prendersi la tazza.

Inoltre sei terribilmente in ritardo aggiunse, con lo stesso tono seccato che gli riservava da giorni.

Immagino che, anche se mi scusassi, sarebbe del tutto inutile - sorrise mestamente Rey, fissandolo - e continueresti a tenermi il broncio.

Julian cercò di mettersi di nuovo seduto, ma un movimento improvviso gli fece versare il suo prezioso tè sulle gambe.

Cazzo!! esclamò scuotendole, cercando di mitigare il bruciore.

Rey si alzò per andare in bagno, ritornando con un telo di spugna.

Decisamente questo non è il tuo periodo fortunato riconobbe.

"Grazie per questa sagace