Due Anime - Dos Almas
()
Info su questo ebook
Leggi altro di Paolo Tagliapietra
Destino in Polvere Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniPiume sotto Vetro Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniNebbia dal cuore Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioni
Correlato a Due Anime - Dos Almas
Ebook correlati
Un weekend del 4° tipo Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniTutti i giorni Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniLa città al di là del mare Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniRe minore Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniI morti che parlano Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniUfficio R Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniLe tre signore Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniLa cena delle amanti Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniLasciare libero lo scarrozzo Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniIl diritto di uccidere Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniLe indagini dell’ispettore Mantuani Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniLa Confraternita Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniRamson, I.P. - La Trilogia Completa Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniLo scacchista Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniSamarcanda Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniLuce Nera Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniDalle finestre del Borgo: Agenzia Sambuco & Dell'Oro: indagini dal passato Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniPiazza pulita Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniLa matta di Milano: La prima indagine del commissario Caronte Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniL'ombra del glicine: Una storia vera Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniParodi e il banchiere Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniIl ventre Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniGiallo Paesano Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniNel sole e nell'ombra ROMANZO Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniIl Martedì E' Solo Un Brutto Giorno Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniLe notti insonni dell'ispettore Rossi Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniPiù che un filo rosso Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniPavia sporca estate: La nuova indagine di Sambuco & Dell'Oro Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniUna terra d'ombre Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniUn qualsiasi pomeriggio di settembre Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioni
Thriller per voi
Der Krieg der römischen Katzen - Sprachkurs Italienisch-Deutsch A1: Spannender Lernkrimi und Reiseführer durch Rom Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniSherlock Holmes: "Elementare, Watson" Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniDeep Web Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniMariani e le parole taciute Valutazione: 5 su 5 stelle5/5Italia Criminale dei Misteri - "Professione detective" - un ex agente Criminalpol racconta...: Prima parte - Professione detective Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniSangue sul Chianti: Un nuovo caso per il commissario Ferrara Valutazione: 3 su 5 stelle3/5Blood Bonds – La serie completa (Volumi 4-6) Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniMariani allo specchio Valutazione: 4 su 5 stelle4/5Giallo in Versilia: Un'indagine di Pompilio Nardini Valutazione: 4 su 5 stelle4/5Un caso di schola Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniEroe Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniIl giallo di Villa Ravelli Valutazione: 3 su 5 stelle3/5The Lost Stradivari - Language Course Italian Level B1: A crime novel and tourist guide through Antonio Stradivari's hometown Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniCodice Vaticanus. Il complotto Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniI sotterranei di Notre-Dame Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniResistere al Biker Valutazione: 4 su 5 stelle4/5Il passato non muore: Un nuovo caso per il magistrato Elena Macchi Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniCome uccidere la tua famiglia Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniLa biblioteca perduta dell'alchimista Valutazione: 3 su 5 stelle3/5Una ragazza sola (Un thriller mozzafiato con l’agente dell’FBI Ella Dark – Libro 1) Valutazione: 4 su 5 stelle4/5Destini di sangue: Un'indagine dell'ispettore Sangermano Valutazione: 3 su 5 stelle3/5Il bacio della mantide: Rose e veleni per il maresciallo Bonanno Valutazione: 4 su 5 stelle4/5Il richiamo del corvo Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniI signori delle ombre - Anteprima Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniLa ragazza del Club 27: Milano, Porta Venezia: un'indagine della magliaia Delia Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniGiallo siciliano Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniUn delitto al dente Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniNessun ricordo muore: La prima indagine di Teresa Maritano e Marco Ardini Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniMariani e le ferite del passato Valutazione: 3 su 5 stelle3/5La verità sul caso Orlandi Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioni
Categorie correlate
Recensioni su Due Anime - Dos Almas
0 valutazioni0 recensioni
Anteprima del libro
Due Anime - Dos Almas - Paolo Tagliapietra
Indice
Prologo
Capitolo 1
Capitolo 2
Capitolo 3
Capitolo 4
Capitolo 5
Capitolo 6
Capitolo 7
Capitolo 8
Capitolo 9
Capitolo 10
Capitolo 11
Capitolo 12
Capitolo 13
Capitolo 14
Capitolo 15
Capitolo 16
Capitolo 17
Capitolo 18
Capitolo 19
Capitolo 20
Capitolo 21
Capitolo 22
Ultimo
Paolo Tagliapietra
Due Anime
Dos Almas
© 2018, Paolo Tagliapietra
Tutti i diritti riservati
Prima edizione: marzo 2018
ISBN: 9788827825624
Youcanprint Self-Publishing
Copertina di Francesca Tagliapietra
La riproduzione, anche parziale e con qualsiasi mezzo, non è consentita senza la preventiva autorizzazione scritta dell’Autore.
Dedicato ai miei genitori
Prologo
settembre 1978, Roma
L’estate sembrava non voler lasciare il passo a settembre, imponeva ancora delle giornate assolate, umide, ma la luce abbandonava presto i profili dei palazzi e dei monumenti, comunque assaliti dai turisti, voraci di immagini.
Il vero clima della città, non era quello che leggevano nelle previsioni della sera. Roma era ancora turbata da tutta la vicenda del rapimento e uccisione dell’Onorevole Moro e della sua scorta.
Si respirava ancora quella paura, controlli di polizia, fermi, pattugliamenti in tutta la capitale, i colori militari facevano capolino negli angoli più remoti della città.
Non c’era spazio per troppa leggerezza, ma chi riusciva si dedicava maggiormente alle sue cose. Le persone iniziano a chiudersi quando cercano un senso di protezione perduto.
Le paure hanno sempre generato spazi vuoti dentro e fuori gli individui, tanto da creare distanze incolmabili.
La ragazza camminava con passo deciso ma impreciso, come chi non conosce le strade, i gradini, i tombini incerti.
Si guardava intorno, incuriosita e rapita da tutto quel movimento, dalla gente che avanzava schivando i più lenti o da quelli che parlavano ad alta voce, un po’ sguaiati.
Aveva solo poche indicazioni, scritte su un biglietto che ogni tanto tirava fuori dalla sua borsetta di vernice beige. Un foglio piegato in quattro che mostrava ai passanti chiedendo quanto fosse distante da quell’indirizzo.
Aveva considerato di arrivarci a piedi in quel posto, quindi si era presa tutta la mattinata di tempo, voleva guardarsi intorno, per capire come si viveva nella capitale. Stava arrivando da un quartiere non centrale e giungervi a piedi non era così immediato.
Se ne era resa conto e la scelta delle scarpe basse fu ragionevole. Si sentiva in ordine. I grandi occhiali da sole e i lunghi capelli acconciati, le davano decisamente un’aria più matura della sua età.
Senza quasi accorgersene si era trovanti davanti le due grandi colonne in marmo del Banco di Roma. Corrispondevano esattamente alla descrizione del biglietto.
Era entrata valicando un pezzo di storia, immaginandosi proprio quell’effetto.
Sfarzosa e ricca di marmi, la banca all’interno era fresca, grande e i suoni rimbalzavano, smorzandosi subito. Lontano, i rumori delle calcolatrici elettriche indicavano il ritmo degli impiegati, solerti a servire i clienti.
Alzando gli occhiali tra i capelli, si guardò ancora, intorno, quasi a cercare un supporto, un aiuto che la potesse sottrarre a quel senso di incertezza che ormai la accompagnava da un po’: proprio quella condizione, catturò l’attenzione di qualcuno.
-Signorina buongiorno, posso esserle d’aiuto? Mi chiamo Pietro Salvadori, responsabile contabilità clienti di questo Istituto -.
-Oh, buongiorno- si voltò, quasi sorpresa da quel tempismo- Mi chiamo Dusino, Luisa Dusino, avevo bisogno di alcune informazioni-.
-Sono qui per questo, signorina-.
-Sì, - quasi intimidita -vorrei aprire un conto corrente in questa banca-.
-Si accomodi alla scrivania, così avrò modo di raccontarle tutto ciò che le serve-.
- Lei non è di Roma- riprese, evidentemente rassicurato dall’inflessione-.
-No direttore-.
-Non mi chiami direttore, - la interruppe scherzosamente-altrimenti il vero direttore mi manda alla filiale di Tivoli, sono un modesto ragioniere, ma... continui, mi scusi-.
-Va bene, le dicevo, non sono di qui, sono di Asti-
-Ah, ed è qui…? -
-Per lavoro, - rispose decisa - l’azienda per cui lavoro, ad Asti, mi ha chiesto di seguire l’avviamento qui, a Fiumicino, di una succursale, per sei mesi, un anno. Industria dolciaria, biscotti, insomma...-
-Bene, un’ottima notizia, anche per la nostra città- riprese Salvadori.
Era uno spunto che aspettava per poter iniziare a raccontare, con tutto il suo miglior eloquio, le migliori proposte che potevano offrire. Quell’incontro durò quasi un’ora, alternando spiegazioni tecnico-finanziarie a curiosità del quotidiano. Sembrava chiaro che il mediocre ragioniere
fosse rimasto particolarmente ammaliato dalla giovane piemontese, alla quale non aveva chiesto, educatamente, l’età.
Avrebbe atteso pazientemente la settimana successiva per leggere le copie fotostatiche
dei documenti che le aveva chiesto per il conto corrente.
Da maturo scapolo trentaseienne, si era immaginato più del dovuto da quell’incontro inaspettato.
Quegli occhi scuri e profondi, quelle parole leggere e gentili, avevano riacceso la giornata di Salvadori, i mucchi di numeri che scriveva ogni giorno, si erano trasformati in note musicali.
"La Poesia al Potere", stava scritto sul muro di fronte alla sua finestra.
Passarono diversi giorni e la mattina concordata, Luisa Dusino, aveva già pensato che non avrebbe fatto di nuovo tutta quella strada a piedi, come l’altra volta, ma i mezzi pubblici erano decisamente più favorevoli. Aveva scelto con cura il suo abbigliamento, appena elegante, borsa nera, un filo di trucco e la cartellina con i documenti che le avevano richiesto.
Intanto Salvadori aveva già dato disposizioni, agli altri impiegati, di farlo chiamare appena fosse arrivata la signorina Dusino, poiché aveva lui gran parte degli incartamenti.
Raccontare che, nei giorni precedenti, fosse stato dal parrucchiere e avesse comperato una nuova cravatta, sembra superfluo. Si sentiva, orgogliosamente, un uomo d’altri tempi e i particolari dovevano fare la differenza.
Ormai, ogni quattro conti alla calcolatrice, si alzava per arrivare fino al banco degli sportelli, quasi a contare, invece, le persone in fila. Si teneva un fazzoletto nella mano destra, quella che avrebbe teso davanti a sé, perché non fosse sudata.
Benché il grande portone apparisse in controluce, si accorse immediatamente dell’ingresso della signorina e quel suo gesto di alzare i grandi, rotondi, occhiali scuri sui capelli, gli permise di respirare nuovamente.
Un contemporaneo, luminoso sorriso, anticipò, di un secondo, una lunga stretta di mano, perfettamente a contatto.
Le porse la sedia prima che lei si potesse accomodare.
-Prego signorina, ci fa molto piacere che sia tornata a trovarci- ma, quel plurale, Salvadori, lo avrebbe voluto usare solo per sé.
Contrariamente a ciò che faceva di solito, chiedere come era stata la settimana appena trascorsa, non era una formalità.
-Guardi, non ho ancora avuto davvero il tempo di visitare un po’ la città. Sono spesso a fare documenti tra i più diversi uffici-.
Salvadori non aspettava altro che vestire gli abiti del gentiluomo.
-Signorina, - quasi a bassa voce - non vorrei sembrarle maleducato, ma mi farebbe un infinito piacere poterla accompagnare in giro per Roma -.
Quel mezzo secondo di silenzio aveva quasi portato Salvadori a pensare di aver detto una cosa fuori posto.
-Ragioniere, magari sì, ma la chiamerò prima qui, in ufficio-.
-Meglio pensare al conto corrente, - si disse Salvadori -invece che a una magra figura.
-Bene, vediamo i documenti che ci ha portato, intanto può leggere le condizioni-.
Era tornato al suo lavoro e lei ad essere cliente.
Il tutto non ebbe più spazio di una mezz’ora e la signorina Luisa, si alzò congedandosi.
-È stato davvero gentile, accetterò la visita della città, la chiamerò a questo numero-.
Nel pomeriggio, alla sera, nei momenti di silenzio, quell’ultima frase rimbalzava nella sua testa. Ogni giorno, non vedeva l’ora di tornare in ufficio per sentir suonare quel telefono.
L’attesa non lascia molto spazio al tempo.
I giorni che passavano avevano già dichiarato di dover dimenticare ogni tipo di fantasia su quell’incontro.
Il ragioniere si era illuso di rimettere in gioco il tema dei sentimenti, tanto importante, quanto messo da parte dopo l’ultimo fallimento.
Ma come poteva pensare, un tipo come lui, di un mondo così lontano, di poter suscitare interesse ad una tipa così e per giunta di nove anni più giovane?
Disincantarsi era la parola d’ordine.
Ma, considerato che il fato, il destino, il caso, si fanno gioco dei nostri pensieri, delle nostre intenzioni, un certo giorno, il telefono suonò.
-Ragioniere, buongiorno, sono Luisa Dusino-.
L’attimo seguente si trasformò, per Salvadori, in un vortice di sensazioni, luci abbaglianti, calore, sudore, sangue che pulsa, stomaco che si chiude, testa che gira, voce strozzata.
-Pronto, mi sente ragioniere? -
-Sì... pronto, signorina buongiorno… si sentiva malissimo, sarà il mio telefono...-
-Accetto quella sua famosa proposta di farmi visitare Roma...-
Di lì in poi fu solo cronaca, raccontata dai vicoli della città, dai