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La nuova fiamma del capo (eLit): eLit
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E-book167 pagine2 ore

La nuova fiamma del capo (eLit): eLit

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Info su questo ebook

La sua prima regola è sempre stata "Non uscire con le dipendenti". Ma ora Zack Parson non può fare a meno di infrangerla volontariamente: scopertosi di nuovo single all'ultimo istante, Zack ha assoluto bisogno che qualcuno reciti la parte della sua nuova fiamma per poter concludere un affare al quale non ha alcuna intenzione di rinunciare. E quale candidata migliore di Clara Davis, sua migliore amica da sempre? Il problema è che dopo aver ceduto al desiderio di una notte, Zack comincia a guardarla in un modo del tutto diverso.

LinguaItaliano
Data di uscita27 feb 2015
ISBN9788858933831
La nuova fiamma del capo (eLit): eLit

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    Anteprima del libro

    La nuova fiamma del capo (eLit) - Maisey Yates

    Titolo originale dell’edizione in lingua inglese:

    One Night in Paradise

    Harlequin Mills & Boon Modern Romance

    © 2012 Maisey Yates

    Traduzione di Raffaella Perino

    Questa edizione è pubblicata per accordo con

    Harlequin Books S.A.

    Questa è un’opera di fantasia. Qualsiasi riferimento a fatti o

    persone della vita reale è puramente casuale.

    © 2013 Harlequin Mondadori S.p.A., Milano

    eBook ISBN 978-88-5893-383-1

    www.harlequinmondadori.it

    Questo ebook contiene materiale protetto da copyright e non può essere copiato, riprodotto, trasferito, distribuito, noleggiato, licenziato o trasmesso in pubblico, o utilizzato in alcun altro modo ad eccezione di quanto è stato specificamente autorizzato dall’editore, ai termini e alle condizioni alle quali è stato acquistato o da quanto esplicitamente previsto dalla legge applicabile. Qualsiasi distribuzione o fruizione non autorizzata di questo testo così come l’alterazione delle informazioni elettroniche sul regime dei diritti costituisce una violazione dei diritti dell’editore e dell’autore e sarà sanzionata civilmente e penalmente secondo quanto previsto dalla Legge 633/1941 e successive modifiche.

    Questo ebook non potrà in alcun modo essere oggetto di scambio, commercio, prestito, rivendita, acquisto rateale o altrimenti diffuso senza il preventivo consenso scritto dell’editore. In caso di consenso, tale ebook non potrà avere alcuna forma diversa da quella in cui l’opera è stata pubblicata e le condizioni incluse alla presente dovranno essere imposte anche al fruitore successivo.

    1

    Clara Davis guardò la torta, ancora immacolata e rosa come da richiesta della sposa, adagiata sul piedistallo. Questo era decisamente instabile e le ci era voluta una buona dose di abilità per montarlo e farlo stare in piedi. Per non parlare della consegna all’albergo sulla costa che distava parecchi chilometri dalla sua cucina a San Francisco.

    Era stato tutto perfetto. La torta, le decorazioni, lo sposo... Mancava solo un particolare fondamentale: la sposa. Aveva infatti deciso di rinunciare all’evento, e senza di lei era stato alquanto complicato continuare.

    Clara diede un’occhiata alla torta e fu tentata di tagliarsene una fetta. Aveva lavorato molto per prepararla e non aveva senso sprecarla.

    Sospirò. La torta non avrebbe mandato via il nodo che aveva nello stomaco, men che meno la tristezza che provava. Niente aveva potuto attenuare quel sentimento, non da quando lo sposo, ormai ufficialmente scaricato, aveva annunciato il fidanzamento per la prima volta.

    Eppure, per pura ironia, averlo visto da solo sull’altare non l’aveva fatta sentire meglio. Come avrebbe potuto? Non le piaceva vederlo soffrire. Zack era il suo principale, ma, soprattutto, il suo miglior amico. E anche l’uomo che la teneva sveglia molte notti con un genere di fantasie che non si potevano raccontare alla luce del giorno.

    Lasciando perdere le fantasie segrete, non avrebbe voluto che il matrimonio venisse annullato, specialmente appena prima della cerimonia ufficiale. O forse lo aveva desiderato, forse una piccola parte di lei si era augurata che finisse in quel modo.

    Forse era stata quella la ragione per cui aveva acconsentito a preparare la torta, per farsi da parte e guardare Zack che si univa a un’altra donna per il resto della sua vita.

    Sospirò visibilmente e uscì dalla cucina per entrare nel grande salone vuoto. Il cuore le si fermò in gola quando vide Zack Parson, genio degli affari e sposo abbandonato, fermo di fronte alla finestra che guardava la spiaggia. Il riflesso del sole sul viso lo faceva apparire quasi arancione, e contrastava con il bianco immacolato della camicia dello smoking.

    Per un istante le sembrò diverso. Più magro, più duro di come era abituata a vederlo. Il cravattino era abbandonato sulle spalle, la giacca una pozzanghera nera ai suoi piedi. Era appoggiato alla finestra, la fronte sul vetro.

    «Ciao» gli disse, il tono di voce troppo alto. Più che altro assurdo, considerando che la sala era vuota.

    Lui si voltò, gli occhi grigi nei suoi, e Clara smise di respirare per un istante. Era davvero l’uomo più bello del pianeta. Dopo aver lavorato con lui ogni giorno per sette anni, non avrebbe più dovuto farle quell’effetto. Ogni tanto riusciva a ignorarlo, o almeno a renderlo meno opprimente. Ma altri giorni la colpiva con la forza di una tonnellata di mattoni.

    Quello era uno di quei giorni.

    «Che tipo di torta ho comprato, Clara?» chiese lui, lasciando la finestra e mettendo le mani in tasca.

    Si sforzò di respirare. «La parte inferiore è alla vaniglia con una crema ai lamponi, come richiesto da Hannah. È ricoperta da una pasta di zucchero rosa. La torta alla vaniglia in mezzo è imbevuta di bourbon e miele. E non una singola noce in tutta la torta. So bene che cosa ti piace.»

    «Bene. Chiedi a qualcuno di prendere la parte in mezzo e di mandarla a casa mia. Poi possono portare ad Hannah la sua parte.»

    «Non devi farlo per forza. La possiamo buttare.»

    «È commestibile. Perché mai dovrei buttarla via?»

    «Vediamo... forse perché era la torta per il tuo matrimonio, che non è stato celebrato. A molti farebbe passare la voglia.»

    Zack si strinse nelle spalle. «È pur sempre una torta.»

    Clara appoggiò una mano sul fianco e sfoggiò un’espressione altezzosa nella speranza di farlo sorridere. «La mia torta è decisamente meglio di una semplice torta, ma hai reso l’idea.»

    «Abbiamo guadagnato una fortuna grazie alle tue torte, so bene quanto siano spettacolari.»

    «Lo so, ma posso prepararne una nuova. Una con la scritta: Condoglianze per il matrimonio saltato. Potrei mettere in cima un uomo seduto su una sedia reclinabile, che guarda lo sport su un televisore dallo schermo piatto, con nessuna donna in vista.»

    L’angolo della sua bocca si sollevò leggermente e lei provò subito una sensazione strana, come se un peso le fosse stato rimosso dallo stomaco.

    «Non è necessario.»

    «Potremmo offrire un nuovo servizio, Zack» seguitò lei, sapendo che gli affari erano il suo argomento preferito. «Dolcetti per occasioni tristi.»

    «Non sono poi così triste.»

    «No?»

    «Non ho il cuore spezzato, se è questo che intendi.»

    Clara aggrottò le sopracciglia.

    «Ma ti ha lasciato sull’altare. Un’umiliazione in pubblico non è... mai divertente. Mi è successo qualcosa di simile al liceo quando il mio cavaliere mi ha dato buca al ballo. La gente mi indicava e rideva di me. È stato umiliante.»

    «Ammetto che non è stato il momento migliore della mia vita, Clara.» Deglutì a fatica. «Ma nemmeno il peggiore. Avrei preferito che mi avesse lasciato prima dell’altare, con il mio smoking e di fronte al prete e ad altre mille persone, ma non sono proprio devastato.»

    «Bene... molto bene...» mormorò Clara, leggermente stupita. Ma, in fondo, Zack aveva sempre un perfetto atteggiamento zen. Quando si erano incontrati per la prima volta, ne era stata colpita all’istante.

    Lei lavorava in una piccola pasticceria nel Mission District di San Francisco e lui cercava un nuovo locale per la sua catena di caffè. Aveva comprato uno dei suoi dolcetti alla banana e burro di arachidi, il suo expériment du jour. La sua reazione, come tutte le reazioni di Zack, non era stata eccessivamente espansiva, ma c’era stato un brillore nei suoi occhi di acciaio, che si intravedeva dietro alla calma apparente.

    Era tornato il giorno successivo e quello dopo. Poi le aveva offerto il doppio di quello che prendeva per andare a lavorare nel suo negozio più importante, dove avrebbe potuto preparare i dolci che voleva nella sua cucina modernissima. Era iniziato tutto così. Un’occasione imperdibile per i suoi diciott’anni, che le aveva permesso di lasciare la casa dei suoi genitori, cosa che voleva fare da tempo.

    Negli anni successivi era successo molto di più. L’ennesimo negozio della Roasted aveva appena aperto, primo in assoluto in Giappone, e stava avendo un successo incredibile. Studiare i dolci per quel negozio era stata una sfida divertente, così com’era avvenuto per tutti i punti vendita aperti all’estero.

    Lei e Zack non avevano avuto tempo per la loro vita privata da quando Roasted aveva iniziato ad avere successo, niente che andasse al di là di un caffè e un dolce. Naturalmente Zack era l’asse portante dell’azienda, l’uomo a cui si doveva il successo, che aveva visto il potenziale per trasformarla in un fenomeno mondiale.

    Vendevano bevande, caffè in grani e una produzione industriale dei suoi dolcetti in tutte le maggiori catene alimentari degli Stati Uniti. Roasted era la marca presente in ogni singola casa e Zack era stato disposto a sacrificare tutto nella vita privata per renderlo possibile.

    Hannah era stata l’unica grande concessione, una relazione era iniziata appena l’anno prima. E ora Zack l’aveva persa.

    Ma pareva proprio che non fosse devastato. Probabilmente lei lo era di più.

    «Non ne ero innamorato.»

    Clara sbatté gli occhi. «Non ne eri... innamorato?»

    «Le volevo bene. Sarebbe stata una moglie accettabile, ma non è che l’amassi perdutamente.»

    «Allora perché... perché la stavi per sposare?»

    «Perché era il momento giusto. Ho trent’anni. Roasted ha raggiunto il successo che volevo e Hannah era nella mia stessa situazione.»

    «A quanto sembra, non lo era.»

    Lui le diede un’occhiataccia. «A quanto sembra.»

    «Sai perché? Le hai parlato?»

    «Verrà da me quando sarà pronta.»

    Zack sarebbe scoppiato a ridere per l’espressione sul volto di Clara se ci fosse stato qualcosa di divertente nella situazione. Gli occhi marroni erano umidi – era pronta a piangere per lui – le mani minute erano strette, le spalle curve. Era attraente, non era cieco e lo aveva notato.

    Si vestiva peraltro in modo troppo pudico, e i folti capelli castano ramato erano sempre raccolti in uno chignon. Doveva farlo per lavoro ed era ormai diventata un’abitudine, ma ogni tanto Zack avrebbe preferito che li lasciasse sciolti. E dato che era un uomo, ogni tanto avrebbe voluto che non facesse di tutto per nascondere le sue curve.

    In realtà, il suo stile nel vestire gli andava bene. Lavoravano insieme ogni giorno e lui non aveva il diritto di giudicare il suo aspetto. L’interesse era puramente estetico, come scegliere una camera con vista.

    A parte tutto, Clara era molto emotiva e gesticolava sempre. Non si sapeva contenere.

    «Sto bene» insistette.

    «Lo so. Ti credo» rispose lei.

    «No, non è vero. O forse non mi vuoi credere perché il tuo lato sensibile e romantico non capisce come non possa avere il cuore spezzato.»

    «Be’, devi amare la persona che vuoi sposare, Zack.»

    «Perché? Dammi anche solo una buona ragione. Perché una giornata come questa mi distruggesse emotivamente ancor più di quanto è successo? Oppure avrei dovuto dichiararle il mio amore, anche se dopo dieci anni di matrimonio saremmo finiti in una statistica sui divorzi? Non ne vedo proprio il motivo.»

    «Be’, nemmeno io.»

    «Non ho chiesto la tua opinione.»

    «Non lo fai mai.»

    «Il segreto del mio successo.» Parlò con un tono più duro di quanto avrebbe voluto e lo capì dall’espressione di Clara. «Sopravvivrai» le disse. «È difficile quando due persone si lasciano.»

    Lei alzò gli occhi al cielo. «Sono preoccupata per te.»

    «Non ce n’è motivo. Non sono così sensibile. Ci sono stati commenti online sul nuovo negozio in Giappone, mentre io ero impegnato con il fotografo?»

    «Tutti positivi. Ho visto alcune foto in cui sembra preso d’assalto. A quanto pare, va tutto benissimo.»

    «Ottimo. Vuol dire che ci sono le possibilità di espandersi ulteriormente in quella zona.» Si accomodò su una delle sedie vuote foderate di lino. Erano decorate con svariati fiocchi rosa, altra scelta di Hannah. Appoggiò le mani sul tavolo, spostando la mente dal matrimonio fallito agli affari. «E come vanno le cose con la creazione dei nuovi dolcetti?»

    «Ehm... sono stata piuttosto impegnata con la torta nuziale.» La testa di Clara sembrava

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