Scopri milioni di eBook, audiolibri e tanto altro ancora con una prova gratuita

Solo $11.99/mese al termine del periodo di prova. Cancella quando vuoi.

Passione al ranch: Harmony Destiny
Passione al ranch: Harmony Destiny
Passione al ranch: Harmony Destiny
E-book145 pagine1 ora

Passione al ranch: Harmony Destiny

Valutazione: 0 su 5 stelle

()

Leggi anteprima

Info su questo ebook

Reggie Giles è una giovane e affermata donna d'affari: l'agenzia immobiliare, che ha creato da sola, sta infatti ottenendo un grande successo. Reggie ne è molto fiera e non rinuncerebbe per nulla al mondo alla vita che si è costruita tanto faticosamente.

Un giorno viene a sapere che le sue più care amiche si sposano e la vogliono come damigella d'onore. Questo, però, significa tornare a Temptation, la sua città natale, e affrontare il passato! Il passato e... Cody.
LinguaItaliano
Data di uscita9 gen 2017
ISBN9788858959893
Passione al ranch: Harmony Destiny
Autore

Peggy Moreland

Scrive storie intense ambientate in Texas, che le hanno permesso di vincere numerosi premi letterari.

Leggi altro di Peggy Moreland

Autori correlati

Correlato a Passione al ranch

Ebook correlati

Narrativa romantica per voi

Visualizza altri

Articoli correlati

Categorie correlate

Recensioni su Passione al ranch

Valutazione: 0 su 5 stelle
0 valutazioni

0 valutazioni0 recensioni

Cosa ne pensi?

Tocca per valutare

La recensione deve contenere almeno 10 parole

    Anteprima del libro

    Passione al ranch - Peggy Moreland

    successivo.

    Prologo

    Kerr Ranch, Temptation, Texas, 1986

    Cody salì lentamente la scala di legno che portava al fienile dei Kerr, guidato dai singhiozzi di Regan. L'ambiente era buio e lui non voleva rischiare di rompersi l'osso del collo prima di averla raggiunta.

    «Regan, dove sei?»

    «So... sono qui» fu la risposta soffocata.

    Stava piangendo! La paura di mettere un piede in fallo scomparve immediatamente. Cody fece i gradini a tre a tre e in men che non si dica fu accanto alla ragazza. Si inginocchiò e la prese tra le braccia, stringendola forte contro il proprio petto. «Piccola, cosa ti è successo?» L'aveva vista piangere spesso, ma mai in modo così straziante.

    «Lei li ha bruciati! Ha distrutto ogni cosa!»

    La disperazione contenuta nella sua voce gli fece venir voglia di raggiungere la casa dei Kerr e affrontare Susan, la moglie del suo migliore amico nonché la cognata di Regan. Cody era certo che si trattasse di lei. Da quando Harley l'aveva sposata, le due ragazze non avevano fatto altro che discutere e litigare. Ed era sempre Regan a soccombere. Susan aveva ventotto anni, l'altra soltanto diciassette.

    «Cos'è che ha bruciato?» le domandò lui dolcemente, carezzandole i lunghi capelli neri nel tentativo di calmarla.

    «Tutto quello che c'era nel baule della mamma. Le sue foto, il suo abito da sposa, persino il mio vestitino di battesimo.»

    I singhiozzi ricominciarono più forti e disperati di prima, ma lui non tentò di fermarli. Regan aveva ogni diritto di essere addolorata. Susan Moore aveva commesso un'azione imperdonabile.

    «Mi dispiace, tesoro, mi dispiace così tanto!»

    «Perché mi odia? Io non le ho fatto nulla!» Si aggrappò al suo torace muscoloso e pianse contro la sua camicia di jeans, inzuppandola. «Tu sei tutto ciò che ho, Cody.»

    Lui, che sapeva cosa significasse essere davvero soli al mondo, la contraddisse gentilmente. «Sai che non è vero. Hai Harley, lui ti vuole bene.» Harley era il suo fratellastro, e aveva dodici anni più di lei.

    «Non è vero!» sbottò lei in preda a una terribile angoscia. Si divincolò dalla sua stretta e corse verso la scala di legno che portava verso l'entrata del fienile. Erano le undici di sera, e l'oscurità avvolgeva ogni cosa sia all'interno, che all'esterno della costruzione. Rimase in piedi, le braccia incrociate sul petto per un'eternità. Teneva lo sguardo ferito fisso a terra, e soffriva.

    Cody non si mosse. Più di ogni altra cosa desiderava andare da lei e consolarla, ma sapeva bene che le sue parole non sarebbero servite a nulla. Quando Regan era così sconvolta l'unico rimedio era starle accanto in silenzio, aspettando che si calmasse.

    «Solo tu mi vuoi bene.» I singhiozzi stavano cessando, ma gli occhi di lei erano ancora colmi di lacrime. «Tu sei tutto ciò che ho, quello di cui ho bisogno.» Il suo sguardo non era più fisso sulla porta, ora. Era puntato sul ragazzo davanti a lei, l'uomo che amava, l'unico che la capisse. «Fa' l'amore con me.»

    Cody non era sicuro di aver udito bene. O meglio, sperava di aver frainteso le parole di lei. Ma i suoi occhi bellissimi lo stavano fissando con un tale desiderio che lui non fu in grado di fingere di non aver capito. «Non possiamo, Reggie. Non sai quello che dici. Hai solo diciassette anni, sei...»

    «Non sono più una bambina. Sono una donna.» Lo disse con tanta e tale convinzione che lui si sentì percorrere da una incontrollabile scarica elettrica, mentre la propria coscienza combatteva una terribile battaglia con il proprio istinto.

    «Sono una donna» ripeté lei tornando verso di lui, lo sguardo fisso nei suoi occhi. «So cosa voglio.»

    «No che non lo sai» mormorò lui con voce strozzata, mentre osservava le dita di lei posarsi sui bottoni della propria camicetta e iniziare a slacciarli piano.

    Quante volte negli ultimi mesi aveva desiderato fare l'amore con Regan, soffocarla di baci e possederla fino a farla gemere di piacere. Si alzò in piedi e si diresse verso di lei, convinto di riuscire a fermarla. «Ti prego» quasi la implorò.

    Lei lo ignorò. La sua camicetta a quadretti era aperta sul suo petto di adolescente, e Cody non riusciva a staccare lo sguardo dal suo reggiseno di cotone bianco. Allungò una mano per impedirle di continuare, ma non ebbe alcun successo. Pochi istanti dopo anche l'indumento intimo era a terra, accanto alla camicia.

    Cody aveva vent'anni, e sebbene quello di Regan non fosse il primo seno nudo che vedeva, l'effetto che ebbe su di lui fu devastante. Deglutì forte e abbassò lo sguardo, per rialzarlo immediatamente. Perché gli stava facendo questo? Non capiva quanto fosse difficile per lui trattenersi?

    Reggie lo sapeva, ma non le importava. «Dimmi che non mi vuoi» lo sfidò, posando le mani sulla cerniera dei propri jeans. «Dimmelo.»

    Senza attendere risposta fece scivolare la ruvida stoffa blu sulle cosce snelle e abbronzate, e si mise a fissare il ragazzo che amava.

    «Reggie» sussurrò lui, ipnotizzato dalla vista del suo corpo ricoperto soltanto dagli slip di cotone. «Non puoi farmi questo.»

    Ma lei lo aveva già fatto, e quando la vide abbassare l'indumento intimo sulle gambe capì di essere perduto. L'amava e la desiderava da quasi un anno ormai, un amore e un desiderio talmente forti da farlo stare male. Era solo un ragazzo, ma sapeva di voler trascorrere con lei il resto della propria vita. Per questo aveva tenuto a freno i propri ormoni, limitandosi a baciarla e accarezzarla durante i loro incontri.

    Cody Fipes non aveva nulla da offrire a una ragazza come lei, e non gli sembrava giusto approfittare della sua innocenza. Ma ora...

    Capì di aver perso la sua battaglia quando sentì la mano di lei sfiorargli la guancia, per poi scendere giù, lungo il collo. Il pomo d'Adamo pulsava convulsamente, così come ogni fibra del proprio giovane corpo. Teneva le braccia immobili lungo i fianchi, respirando con affanno, finché lei gli fece scivolare la camicia sulle spalle e si mise a deporre piccoli baci sul suo torace muscoloso.

    «Fa' l'amore con me, subito» lo implorò di nuovo lei, ansimando.

    Le difese di Cody si sciolsero come neve al sole nell'udire la sua voce roca, nel percepire i capezzoli di lei contro il suo torace. Si trattava di una battaglia persa in partenza, una battaglia che era destinato a perdere miseramente. «Non dovremmo, noi...»

    «Baciami.» Regan gli aveva preso le mani e ora lo stava tirando verso il pavimento con sé di legno. Si sdraiò e lasciò che lui si stendesse accanto a lei, che la sfiorasse dappertutto, dapprima timidamente, poi con maggiore ardore.

    La morbidezza della sua pelle, le dolci curve del suo seno di diciassettenne, il suo ventre piatto rischiarono di farlo diventare pazzo. Desiderava fare l'amore con lei da mesi, e ora che il momento era giunto si sentiva impacciato come un ragazzino alla sua prima esperienza.

    Aveva paura di farle male, di rovinarle quello che sarebbe dovuto essere un momento speciale, da ricordare per tutta la vita.

    Regan, invece, aveva una cieca fiducia in lui. Lo amava e voleva essere sua. Tutto il resto non contava. Percependo la sua ritrosia, depose una lunga scia di baci che dal collo arrivavano fino all'ombelico, quindi si mise ad armeggiare con la cintura dei suoi jeans. Lui non cercò di fermarla, nemmeno quando lei glieli sfilò, per infilare le dita nei suoi slip e gettarli accanto ai suoi, su una balla di fieno.

    Erano nudi entrambi, ora. Tornare indietro non era più possibile. Regan, stesa sotto di lui, lo guardava con espressione adorante, mentre gli sfiorava la schiena con le mani, godendo nel sentire sotto di sé i muscoli già possenti di quel ragazzo. Lui, sostenendosi con le braccia nel timore di essere troppo pesante per lei, aveva la gola secca, mentre se la mangiava con gli occhi, incapace di tenere a freno la propria eccitazione. La sua erezione cresceva a ogni istante, e il desiderio di penetrarla si faceva sempre più impellente. Lei era così dolce, così calda, così sua!

    «Reggie, ti farò male » bisbigliò contro le sue labbra, prima che la sua lingua si insinuasse nella sua bocca, e con il ginocchio la invitasse ad aprire le gambe.

    «Lo so, Cody, e non mi importa. Ti amo.» Lo fece aderire a sé più che poté, provando una sensazione di incredibile piacere quando sentì la sua erezione pulsare contro di lei. E quando lui, molto lentamente, si insinuò dentro di lei, inarcò la schiena per accoglierlo meglio, per accoglierlo tutto.

    Si morse le labbra per impedirsi di urlare quando lui spinse più forte, conscia di quanto quel dolore fosse inevitabile. Ma lui se ne accorse. «Tesoro, perdonami, non volevo...»

    «Non importa» lo rassicurò lei, prendendogli la testa fra le mani e attirandolo con foga verso di sé. Si impossessò della sua bocca in un bacio selvaggio e lasciò che lui la rendesse una donna.

    Non fu un rapporto privo di dolore, ma fu speciale, l'unione di due corpi, ma soprattutto di due anime gemelle. Erano due ragazzi, ma sapevano che quella notte avrebbe cambiato per sempre la loro vita. Fu la consapevolezza del loro grande amore a far sì che Reggie si lasciasse andare del tutto, imparando sotto la guida di Cody quali fossero i gesti dell'amore, e anche del sesso.

    Il rimorso si insinuò nella sua mente a poco a poco. Lui e Reggie se ne stavano distesi sul fieno, abbracciati, le gambe intrecciate e i visi che si sfioravano. La mano di Cody, non ancora sazia di lei, le carezzava i fianchi e la coscia, stupendosi ogni volta di quanto la sua pelle fosse morbida e liscia.

    «Ti amo, Cody» la udì mormorare con voce roca contro il suo orecchio.

    «Ti amo anch'io, Reggie.»

    Ma l'amore non poteva giustificare ciò che le aveva appena fatto. Le aveva portato via l'innocenza, legandola ancor di più a sé, senza poterle offrire nulla in cambio se non la profondità dei propri sentimenti.

    Cosa sarebbe accaduto, ora? Non poteva sposarla, non ancora. Reggie era la sorella di Harley, il suo capo, e lui soltanto un dipendente privo di radici e di mezzi.

    «Cody?»

    «Si?»

    «Scappa con me.»

    «Cosa?» quasi gridò lui, sicuro di aver frainteso il senso della sua richiesta.

    «Andiamocene da Temptation. Possiamo sposarci e iniziare una nuova vita insieme, dove vogliamo. Per favore, Cody.»

    Regan non stava scherzando. La convivenza con Susan la stava logorando, e dopo tutto ciò che quella strega le aveva fatto quel giorno, rimanere nella stessa casa sarebbe

    Ti è piaciuta l'anteprima?
    Pagina 1 di 1