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Duello a colpi di penna (eLit): eLit
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E-book146 pagine2 ore

Duello a colpi di penna (eLit): eLit

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Info su questo ebook

Blake Nichels è il nuovo, affascinante e brillante giornalista di cronaca del Times, il migliore sul campo, finché un giorno un rivale non gli porta via lo scettro di miglior giornalista d'assalto. Blake è assolutamente strabiliato nello scoprire che il suo agguerrito avversario è una reporter, e anche bellissima. Sabrina Jones è una giovane e promettente giornalista di cronaca che lavora per il Daily Record, ben decisa a ottenere lei il primato di migliore giornalista... E se i due rivali scoprissero che, insieme...?

LinguaItaliano
Data di uscita30 giu 2015
ISBN9788858940082
Duello a colpi di penna (eLit): eLit

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    Anteprima del libro

    Duello a colpi di penna (eLit) - Linda Turner

    Titolo originale dell’edizione in lingua inglese:

    The Lady In Red

    Silhouette Intimate Moments

    © 1997 Linda Turner

    Traduzione di Giulia Bancheri

    Questa edizione è pubblicata per accordo con

    Harlequin Books S.A.

    Questa è un’opera di fantasia. Qualsiasi riferimento a fatti o

    persone della vita reale è puramente casuale.

    © 1998 Harlequin Mondadori S.p.A., Milano

    eBook ISBN 978-88-5894-008-2

    www.harlequinmondadori.it

    Questo ebook contiene materiale protetto da copyright e non può essere copiato, riprodotto, trasferito, distribuito, noleggiato, licenziato o trasmesso in pubblico, o utilizzato in alcun altro modo ad eccezione di quanto è stato specificamente autorizzato dall’editore, ai termini e alle condizioni alle quali è stato acquistato o da quanto esplicitamente previsto dalla legge applicabile. Qualsiasi distribuzione o fruizione non autorizzata di questo testo così come l’alterazione delle informazioni elettroniche sul regime dei diritti costituisce una violazione dei diritti dell’editore e dell’autore e sarà sanzionata civilmente e penalmente secondo quanto previsto dalla Legge 633/1941 e successive modifiche.

    Questo ebook non potrà in alcun modo essere oggetto di scambio, commercio, prestito, rivendita, acquisto rateale o altrimenti diffuso senza il preventivo consenso scritto dell’editore. In caso di consenso, tale ebook non potrà avere alcuna forma diversa da quella in cui l’opera è stata pubblicata e le condizioni incluse alla presente dovranno essere imposte anche al fruitore successivo.

    1

    «Niente più sport?» chiese Blake Nichels sorpreso. «Sono un giornalista sportivo, Tom, e me la cavo anche bene.»

    «E un tempo eri pure un cronista in gamba. Anzi, a quanto mi ricordo hai vinto parecchi premi» gli rammentò Tom Edwards mentre cercava una gomma da masticare nei cassetti della scrivania.

    «Quello è stato prima» borbottò lui con rabbia.

    Non c’era bisogno di spiegazioni. Un tempo Blake era il più esperto cronista di nera della città di New York. Poi un informatore gli aveva fatto una soffiata rimettendoci la pelle. Sconvolto, Blake aveva raccolto le sue cianfrusaglie ed era uscito dal gioco lasciando la notorietà ottenuta a New York per l’anonimato del giornalismo sportivo in una cittadina sperduta del Nuovo Messico. Erano trascorsi otto anni da allora...

    Bisognoso di una sigaretta Tom si alzò e prese a vagare senza posa nel suo ufficio. «Stamattina Lynn Phillips si è presa un congedo di quattro mesi per maternità dietro consiglio del medico» disse con fare severo.

    Al lavoro da soli due giorni, Blake si lambiccò il cervello nel tentativo di associare un volto a quel nome. «Phillips. Omicidi, vero? Oh, no, non ci provare!»

    «Blake, non te la prendere così. Dammi solo la possibilità di spiegarti...»

    «Furbastro di un figlio di buona donna, non c’è niente da spiegare. Dimentichi che per me sei come un libro aperto?»

    La loro amicizia risaliva infatti ai tempi della scuola, e non c’era nulla che l’uno non sapesse dell’altro, compreso il modo in cui le loro teste funzionavano. «Mi hai telefonato offrendomi una colonna tutta mia sulla pagina sportiva solo per farmi venire qui, non è così? Era una trappola!» esclamò Blake balzando in piedi per lanciargli un’occhiata carica di odio.

    «Pensavi di andartene da Lordsburg comunque. Da quando Trina è scappata con quel camionista e se lo è sposato non...»

    «Lascia Trina fuori da tutto questo. Il nome di quella donna non fa più parte del mio vocabolario» ringhiò Blake.

    «D’accordo» acconsentì Tom. «Allora che ne dici di tuo nonno? Con i tuoi genitori in Francia per un anno eri preoccupato da morire sapendolo qui solo a San Antonio. Accettando la mia offerta di lavoro hai preso due piccioni con una fava... Invece di urlare, dovresti ringraziarmi. Ti ho fatto un favore.»

    «Manipolarmi a questo modo lo chiami un favore? Se mi avessi accennato prima ai tuoi piani, non avrei mai lasciato il Nuovo Messico.»

    «Non avevo alcun piano. Davvero» insistette Tom. «Be’, sapevo che Lynn era incinta e che alla fine se ne sarebbe andata, ma mi aspettavo di avere più tempo per trovare un sostituto se non fossi riuscito a convincerti. Maledizione, Blake, accetta. Sei l’unico in grado di competere con Sabrina Jones.»

    Benché fosse in città da pochissimo e non conoscesse quasi nessuno dello staff del Times, Blake aveva letto l’articolo di Sabrina Jones sulla prima pagina della testata rivale. Era brava, dannazione, e la preoccupazione di Tom era comprensibile. I due quotidiani al momento erano impegnati in una guerra senza quartiere all’ultimo abbonamento, e Tom sarebbe stato schiacciato se qualcuno non avesse dato una bella lezione a quella Jones.

    «Sono fuori esercizio... sono passati otto anni» nicchiò Blake.

    «Non me ne importa. Tu sei il miglior giornalista che conosca e questo vale per lo sport, gli omicidi e anche i necrologi. Quando fiuterai una storia, scenderai in pista proprio come ai vecchi tempi. Sarà stupendo.»

    Ma Blake non riusciva a condividere quell’entusiasmo. Avrebbe voluto dirgli che nonostante tutti gli omicidi e i reati sessuali di cui si era occupato, non sarebbe stato mai più come prima... Gli era piaciuta la parentesi sportiva, ma niente lo aveva mai stimolato come il crimine. Era una specie di dipendenza che gli scorreva nelle vene e con la quale era cresciuto. Tuttavia lungo il cammino aveva perso la sua obiettività sviluppando una vera ossessione per i suoi servizi. E a causa di quella risolutezza un uomo aveva perso la vita.

    Un uomo che si era fidato di lui, che aveva visto qualcosa che non doveva vedere. Blake aveva giurato di non rivelare la sua identità e lo aveva fatto, ma ciò non era servito. Il giorno dopo la pubblicazione dell’articolo, l’informatore era stato trovato morto per asfissia nella sua macchina. La polizia aveva stabilito che si era trattato di suicidio chiudendo così il caso. Ma Blake sapeva che quell’uomo aveva scoperto la mente che si nascondeva dietro un’operazione di riciclaggio di denaro sporco e spaccio di droga.

    Cos’hai intenzione di fare? Hai lasciato il lavoro a Lordsburg... Puoi tornarci, ma che ne sarà di Pop?

    Il nonno ottantenne non doveva vivere da solo. E se si era rifiutato di seguire la famiglia a Parigi, di certo non avrebbe lasciato la sua casa di San Antonio per andare a Lordsburg.

    Preso tra l’incudine e il martello, a Blake non restò che accettare l’inevitabile. «D’accordo. Sostituirò Lynn. Per adesso» sottolineò vedendo l’ampio sorriso dell’amico. «Ma non appena avrai trovato qualcuno che la rimpiazzi, io torno allo sport. Conosco quel luccichio nei tuoi occhi, so bene che cosa stai pensando... ma non succederà. Io sono un giornalista sportivo, dannazione.»

    Incerto se cercasse di convincere lui o se stesso, Tom si limitò a sorridere. Sapeva che con un solo servizio la passione di Blake si sarebbe riaccesa.

    La donna era giovane, carina... e morta.

    Sabrina giunse sulla scena del crimine poco dopo i poliziotti. La vittima aveva gli occhi sbarrati e un’espressione di terrore dipinta sul volto pallido e freddo. Aveva indosso una camicia da notte e una vestaglia sporca del suo stesso sangue. Le avevano sparato al cuore, probabilmente qualche secondo dopo che aveva aperto la porta.

    «Chiamo il medico legale e il detective Kelly» disse uno dei poliziotti con voce piatta accorgendosi solo allora della presenza della sua vecchia amica Sabrina.

    «Che diamine ci fai qui? Questa è la scena di un delitto.»

    Per niente intimidita, lei mise in bella mostra le sue fossette. «Davvero? Be’, allora è per questo che sono qui. Avanti, Vic, lasciami respirare. Me ne andrò prima che arrivi Kelly.»

    «È quello che hai detto l’ultima volta, e io mi sono preso una strigliata colossale.» Bloccandole la strada, l’agente le impedì di sbirciare e la spinse fuori. «Conosci le regole, Sabrina. Se vuoi i dettagli devi aspettare il detective.»

    «Sei un tesoro, Rodriguez» borbottò lei mentre veniva allontanata e la zona isolata per tenere a bada i curiosi.

    Le mani sui fianchi, Sabrina ispezionò l’isolato: tranquillo e moderatamente ricco. Non certo il posto in cui aspettarsi un omicidio. Da piccoli indizi nei giardini, era ovvio che gran parte delle case era dotata di sistemi di sicurezza, compresa quella della vittima. Tuttavia c’era stato un omicidio e nessuno aveva notato niente.

    Sabrina si avviò verso le abitazioni dei vicini. Kelly non avrebbe gradito quell’intrusione, ma dopotutto non era la prima volta che lei non rispettava le regole per amore di un articolo...

    Le possibilità di trovare qualcuno in casa alle undici del mattino di un finesettimana si riducevano a zero, ma al quinto tentativo la fortuna le arrise. «Se è una venditrice, non ha scelto un buon momento. C’è stato un omicidio dall’altra parte della strada, e tra poco la zona sarà piena di poliziotti» l’assalì un uomo calvo e tutte rughe con due occhi azzurri penetranti.

    «Lo so, signore. Sono Sabrina Jones, una giornalista, e mi chiedevo se potessi rivolgerle alcune domande.»

    «Non ho visto anima viva. Solo il corpo sulla porta quando sono uscito a comprare il giornale» ribatté l’uomo mentre il suo sguardo si posava sul cadavere avvolto in un lenzuolo di plastica dall’altro lato della strada.

    «Si chiamava Tanya Bishop. Era dolce e intelligente. Faceva la segretaria in uno studio legale. Ho sentito che guadagnava dei bei soldi, ma non li sperperava. Li ha messi da parte per comprarsi la casa, e non aveva ancora trent’anni.»

    Sabrina annotò tutto mentre l’immagine di quella ragazza prendeva forma nella sua mente: una giovane professionista, responsabile e lavoratrice. Non beveva né fumava né faceva baldoria fino a tardi. Il tipo che non aveva nemici. Ed era morta... proprio come Charlene McClintock.

    Neanche due settimane prima, Charlene era stata uccisa allo stesso modo. Anche lei era giovane e carina e tutti le volevano bene. Le affinità fra i due omicidi non le erano sfuggite.

    «È stato a casa tutta la notte, signor...?»

    «Monroe Dexter. Sì, certo. E le dirò che ho il sonno più leggero di una piuma, ma non mi sono accorto di niente. Vorrei sapere come diavolo l’hanno uccisa senza fare alcun rumore.»

    Sabrina si poneva lo stesso quesito. Dopo aver ringraziato il signor Dexter, interrogò altri due vicini, ma nessuno aveva udito niente quella notte.

    Con le domande che le ronzavano in testa come tante api, Sabrina si avviò di nuovo verso la scena del delitto per vedere se la polizia avesse trovato qualche risposta.

    Il detective Kelly e il medico legale erano assorti in una conversazione mentre esaminavano il

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