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Operazione playboy: eLit
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E-book149 pagine1 ora

Operazione playboy: eLit

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Info su questo ebook

Che fare se i propri genitori, dopo anni di perfetta unione, decidono inaspettatamente di chiedere il divorzio? Lynn Morgan organizza un piano ben studiato e, secondo lei, infallibile: fingere di sposare un uomo tutt'altro che perfetto, in modo che per impedirle di commettere un errore uniscano le forze e ritrovino il passato affiatamento. Tony Russo, che lavora insieme a Lynn, si presta volentieri a interpretare la parte del gigolo, riuscendo magistralmente a mettere a nudo il proprio lato peggiore. E Lynn non può fare a meno di chiedersi se Tony, avvocato di grido, in realtà non sia proprio...

LinguaItaliano
Data di uscita27 feb 2015
ISBN9788858933855
Operazione playboy: eLit
Autore

Vicki Lewis Thompson

Tra le autrici più amate e lette dal pubblico italiano.

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    Anteprima del libro

    Operazione playboy - Vicki Lewis Thompson

    Titolo originale dell’edizione in lingua inglese:

    Operation Gigolo

    Harlequin Love And Laughter

    © 1998 Vicki Lewis Thompson

    Traduzione di Alessandra Carli

    Questa edizione è pubblicata per accordo con

    Harlequin Books S.A.

    Questa è un’opera di fantasia. Qualsiasi riferimento a fatti o

    persone della vita reale è puramente casuale.

    © 1999 Harlequin Mondadori S.p.A., Milano

    eBook ISBN 978-88-5893-385-5

    www.harlequinmondadori.it

    Questo ebook contiene materiale protetto da copyright e non può essere copiato, riprodotto, trasferito, distribuito, noleggiato, licenziato o trasmesso in pubblico, o utilizzato in alcun altro modo ad eccezione di quanto è stato specificamente autorizzato dall’editore, ai termini e alle condizioni alle quali è stato acquistato o da quanto esplicitamente previsto dalla legge applicabile. Qualsiasi distribuzione o fruizione non autorizzata di questo testo così come l’alterazione delle informazioni elettroniche sul regime dei diritti costituisce una violazione dei diritti dell’editore e dell’autore e sarà sanzionata civilmente e penalmente secondo quanto previsto dalla Legge 633/1941 e successive modifiche.

    Questo ebook non potrà in alcun modo essere oggetto di scambio, commercio, prestito, rivendita, acquisto rateale o altrimenti diffuso senza il preventivo consenso scritto dell’editore. In caso di consenso, tale ebook non potrà avere alcuna forma diversa da quella in cui l’opera è stata pubblicata e le condizioni incluse alla presente dovranno essere imposte anche al fruitore successivo.

    1

    «Dopo trentacinque anni di matrimonio, tuo padre dovrebbe permettermi di stare sopra.»

    Lynn Morgan, tenendo la cornetta tra la spalla e l’orecchio, cominciò a controllare i messaggi sulla scrivania. «Non riesco a capire che differenza ci sia tra stare sopra o sotto, mamma. Stiamo solo parlando di corpi.» Alzò lo sguardo e incontrò l’espressione divertita di Tony Russo, appoggiato allo stipite della porta dell’ufficio. «Corpi morti» aggiunse a beneficio dell’amico.

    Lui inarcò le sopracciglia.

    «Non è questo il punto» dichiarò la madre. «È il principio che conta.»

    Lynn era abituata a quelle discussioni. Secondo gli amici mediare le dispute scervellate dei genitori era stato un ottimo tirocinio per la carriera forense. «Non potrebbe dipendere da chi se ne andrà per primo?» si azzardò a chiederle.

    «Questo è quello che dice anche Bud e sarebbe da lui vivere più a lungo di me per andare sopra! No! Voglio sapere fin d’ora quale sarà la mia collocazione definitiva.»

    Lynn guardò Tony con aria sconsolata. «Non mi piace parlare di queste cose, ma supponi che tu venissi a mancare per prima. Pretenderesti che il papà poi fosse collocato sotto di te?»

    «Perché no?»

    «Perché sarebbe macchinoso. Non stiamo parlando di sistemare gli avanzi nel frigorifero! Mamma, qui si tratta di...»

    «Mi pare che tu non capisca. Io non passerò l’eternità sotto tuo padre. Voglio il divorzio e sarai tu a rappresentarmi.»

    Lynn appoggiò sulla scrivania i messaggi che aveva in mano. «Cos’hai detto?»

    «Ho detto che voglio il divorzio. Tu sei un avvocato divorzista, no? Be’, manda a tuo padre i documenti. Così imparerà a voler dettare legge sulle modalità di sepoltura!»

    Lynn cercò di concentrarsi sulle parole della madre. «Non posso credere che tu stia parlando sul serio.»

    «Sono serissima.»

    «Non è divertente.»

    «Lo è.»

    Lynn si rese conto con sorpresa che il cuore le stava battendo forte, come se fosse una ragazzina travolta da un disastro familiare invece che un affermato avvocato di ventinove anni dello stato dell’Illinois. «Ascolta, perché non acquistate due lotti affiancati da un’altra parte del cimitero?»

    «Mai! Ho già comprato quella tomba e non intendo cambiarla. Lascia che tuo padre se la sbrighi da solo. Sarà lui ad andarsene.»

    «Guarda, mamma...» Lynn s’interruppe quando lampeggiò la seconda linea telefonica. «Ho un’altra chiamata. Rimani un attimo in linea, per favore.»

    «Non dimenticare che la mia è una telefonata interurbana.»

    «Non preoccuparti, farò in fretta.» Lynn mise la madre in attesa e gettò un’occhiata a Tony.

    Lui la guardò con un’espressione seria. Era sempre stato capace di leggerle nel pensiero e ciò lo rendeva un amico prezioso. «Vedo che sei piuttosto occupata. Forse è meglio che torni più tardi.»

    «Per favore, rimani. Ho la sensazione che avrò bisogno del tuo aiuto.»

    «D’accordo.» Tony entrò nell’ufficio e si accomodò su una delle sedie di fronte alla scrivania.

    «Grazie. Farò più in fretta possibile.» Gli sorrise e poi rispose alla seconda linea. «Lynn Morgan.»

    «Lynn, tua madre è completamente impazzita.»

    «Papà, cos’è tutto questo rumore di sottofondo?» gli chiese percependo lo sguardo attento di Tony su di sé.

    «Niente, nocciolina, sono a Splitsville e... c’è un po’ di caos. Ti ho chiamato perché voglio che tu mi rappresenti.»

    Lynn si portò una mano alla fronte. «Anche tu?»

    «Che vuol dire anche tu? Lei mi ha battuto sul tempo?»

    «No, perché non rappresenterò nessuno di voi due. Mi sembrate due ragazzini che litigano per andare sopra in un letto a castello.»

    «Non è solo per la tomba» spiegò il padre. «Gladys frequenta un corso chiamato Impadronisciti del tuo potere e, come se non bastasse, ha cominciato a prendere testosterone anche se, credimi, non ne ha bisogno. È diventata proprio testarda, nocciolina.»

    «Lo è sempre stata, papà.» Lynn capiva che stavolta non sarebbe stato facile aggiustare le cose. «Ascolta, non fare nulla di affrettato.»

    «Se mi stai consigliando di non andarmene da casa, ho già preso una stanza al Naughty and Nice Motel

    «Stai scherzando?» Il padre aveva sempre minacciato di andare a stare lì, ma solo per far arrabbiare la madre. Non poteva averlo fatto sul serio!

    «Be’, forse è stato un errore.»

    «Sei veramente al Naughty and Nice?» Non poteva credere che il padre si trovasse in quell’albergo malfamato nella parte peggiore di Springfield, pullulante di prostitute e di spacciatori di droga.

    «Avrei dovuto prenotare all’Holiday Inn. Infatti al Naughty non c’è nemmeno il telefono in camera e ti sto chiamando dal sex-shop La Giarrettiera Nera

    Lynn sussultò. «Papà, non puoi rimanere lì. È pericoloso.»

    «Ho sempre desiderato vedere questo posto, nocciolina. Inoltre ho immaginato che avrei mandato tua madre su tutte le furie se l’avessi chiamata da quell’albergo, ma non posso perché non ci sono telefoni.»

    «Già. Come farò a mettermi in contatto con te?»

    «Ci penserò e poi ti chiamerò.» Abbassò la voce. «Non immagini nemmeno come si vestono le donne da queste parti, nocciolina. Loro... ehm... Be’, devo andare. C’è una ragazza che deve telefonare e sembra piuttosto aggressiva con quell’anello sul labbro. Ha dei tatuaggi dappertutto» bisbigliò prima di riagganciare.

    Lynn emise un profondo sospiro prima di tornare a parlare con la madre. «Scusa, mamma, ma devo salutarti. Ti chiamerò nel pomeriggio e per allora spero che tu e papà sarete rinsaviti.»

    «Parla con quel... profittatore di tombe! È lui che non sente ragioni.»

    Lynn non ritenne saggio riferire alla madre che il profittatore di tombe l’aveva appena chiamata e si era trasferito in una delle zone più... pittoresche di Springfield. «Ciao, mamma.» Riattaccò e guardò Tony. «Non posso crederci. Hanno sempre bisticciato, ma mai così seriamente.»

    «È la prima volta che minacciano di divorziare?»

    «Sì e credo che in parte sia colpa del corso motivazionale che mia madre sta frequentando. Questa storia del divorzio... è pazzesca. Hanno sempre sognato questo momento, finalmente liberi di viaggiare e di godersi la casa che hanno appena finito di pagare. Il papà è andato in pensione l’anno scorso e...» Guardò Tony cominciando a capire. «Sono annoiati, vero?»

    «Così sembrerebbe. Abbiamo visto tante coppie come la loro rivolgersi a noi.»

    «Già. Perché dovrei illudermi che per i miei genitori sia diverso?» Lynn alzò le braccia al cielo. «È un caso da manuale.»

    «Non drammatizziamo. Non ricordo nessuna coppia di mezza età che abbia divorziato per incomprensioni sulle divisioni di una tomba.»

    «Loro non divorzieranno, non se dipenderà da me.» Incrociò le braccia sul petto e lo guardò con aria determinata.

    «Faranno la pace presto» dichiarò Tony cercando di sembrare convincente.

    Lynn avrebbe voluto credergli. «Comunque questa storia non mi piace. Mio padre è andato a vivere in una zona a luci rosse e mia madre è occupata a mescolare bare. Non stiamo parlando di una lite di tutti i giorni, per esempio se fare il bagno a Goliath nel bidè o nella vasca.»

    Tony storse la bocca. «Chi è Goliath?»

    «Il barboncino di mio padre. La mamma ha un Rottweiler chiamato Amore Mio.» Lynn lo scrutò. «Stai cercando di non ridere, vero?»

    Tony scoppiò a ridere.

    «Devo ammettere che i miei genitori sono strampalati, ma decisamente divertenti.»

    «Mentre tu sei quella che è sempre stata con i piedi per terra» concluse lui.

    Lynn si appoggiò allo schienale della poltrona. «Già, io sono quella razionale.»

    «Oh, non direi. Sei stata tu a suggerire di andare al parco giochi la sera in cui il mio divorzio è diventato definitivo.»

    Lynn sorrise ricordando che avevano setacciato i dintorni fino a che non avevano trovato quello che stavano cercando: autoscontri, biliardini, rumore e folla. «Di norma non lo faccio con i clienti, ma quello era un caso speciale.»

    «Già, gratuito.»

    «Ehi, io non prendo soldi da un buon amico. Potrei aver bisogno del tuo aiuto un giorno. Inoltre, dopo il modo in cui Michelle...» S’interruppe cogliendo un’espressione amareggiata sul viso di lui, e desiderò non aver nominato quella donna.

    «Stavi per dire dopo il modo in cui Michelle mi ha trattato, vero?»

    «Già. È stata una sciocca.» Lynn non riusciva a capire perché Michelle avesse ingannato e tradito un uomo bello, intelligente, gentile e professionalmente affermato come Tony. Quello che sua madre avrebbe definito un ottimo partito.

    «Siamo stati entrambi degli sciocchi. A essere sincero, preferirei aiutarti a risolvere i problemi dei tuoi familiari piuttosto che discutere dei miei.»

    «Certo, mi spiace di averne parlato.» A quanto pareva Tony soffriva ancora e non c’era da stupirsene, dato che era divorziato soltanto da sei mesi e Michelle era stata il centro del suo universo.

    «Allora, come farai a impedirgli di dividersi?» le chiese Tony.

    «Be’...» Lynn appoggiò i gomiti sulla scrivania. La situazione non era diversa da numerosi casi che lei e Tony avevano

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