Scopri milioni di eBook, audiolibri e tanto altro ancora con una prova gratuita

Solo $11.99/mese al termine del periodo di prova. Cancella quando vuoi.

Appunti di tentazione: Harmony Destiny
Appunti di tentazione: Harmony Destiny
Appunti di tentazione: Harmony Destiny
E-book174 pagine2 ore

Appunti di tentazione: Harmony Destiny

Valutazione: 0 su 5 stelle

()

Leggi anteprima

Info su questo ebook

A proposito della notte scorsa 1/2
A proposito della notte scorsa, appunto 1: Quando decidi di passare un'infuocata notte di passione con uno sconosciuto, assicurati che non si riveli, poi, un tuo acerrimo nemico.
A proposito della notte scorsa, appunto 2: È severamente vietato desiderare di fare sesso selvaggio con l'uomo che ha fatto causa a tuo fratello e al suo giornale e che sembra odiare tutta la tua famiglia..
A proposito della notte scorsa, appunto 3: Chiunque affermi che la famiglia fa schifo non è degno nemmeno di una seconda occhiata.
A proposito della notte scorsa, appunto 4: Quando entra in gioco l'amore, qualsiasi regola smette di essere valida!
LinguaItaliano
Data di uscita20 mag 2021
ISBN9788830528574
Appunti di tentazione: Harmony Destiny
Autore

Robyn Grady

Tra le autrici più amate e lette dal pubblico italiano.

Leggi altro di Robyn Grady

Autori correlati

Correlato a Appunti di tentazione

Titoli di questa serie (1)

Visualizza altri

Ebook correlati

Narrativa romantica per voi

Visualizza altri

Articoli correlati

Categorie correlate

Recensioni su Appunti di tentazione

Valutazione: 0 su 5 stelle
0 valutazioni

0 valutazioni0 recensioni

Cosa ne pensi?

Tocca per valutare

La recensione deve contenere almeno 10 parole

    Anteprima del libro

    Appunti di tentazione - Robyn Grady

    successivo.

    1

    Mentre l'ascensore privato saliva verso la suite dell'albergo, Jacob Stone non poté fare a meno di ammirare la donna che gli stava accanto. Tralasciando le interminabili onde di setosi capelli biondi, il vestitino che le lasciava le spalle scoperte le doveva esser costato una fortuna e, su quel corpo, valeva ogni centesimo.

    Lei gli lanciò un'occhiata. «Ti rendi conto, vero, che mi stai fissando?»

    «Ti sembrerò imbranato... Però è la prima volta.»

    «Se mi stai dicendo che prima di stasera non hai mai invitato una donna a bere, mi spiace, ma non ti credo.»

    Jacob appoggiò la spalla sulla parete specchiata dell'ascensore. Non si trattava solo di farsi un bicchierino dopo la festa. Ma anche di altro.

    «Ci conosciamo da tre ore. Quattro, al massimo.»

    «Cosa fai, ti tiri indietro?»

    Neanche per sogno.

    Sei settimane prima Jacob aveva ricevuto un invito al matrimonio di un vecchio amico. Marcus Lane aveva trovato quella giusta e le aveva comprato un anello. Quindi Jacob aveva preso un biglietto da New York a Los Angeles e aveva partecipato al matrimonio in giardino. Dopo la cerimonia, aveva seguito la scia di coppe di cristallo che conduceva alla sala da ballo.

    In realtà stava pensando più al processo multimilionario che lo aspettava a casa che a vivere il momento. Finché non era apparsa come dal nulla questa donna, che lo aveva completamente distolto dai suoi pensieri.

    Quando si era fermata al suo tavolo, Jacob non aveva esitato ad alzarsi e a porgerle la sedia. Fatte le presentazioni, era rimasto colpito dai suoi occhi, i più sensuali occhi verdi che avesse mai visto.

    Si chiamava Teagan. Ma non aveva capito il cognome.

    Erano stati talmente presi dalla conversazione che lui non ricordava neanche cosa avessero mangiato. E quel caso redditizio su cui aveva messo le mani a New York? Presto dimenticato. Quando le luci si fecero soffuse e cominciò la musica da ballare in coppia, lui aveva preso per mano Teagan e l'aveva portata in pista. Posando la guancia sui suoi capelli profumati e accarezzando con una mano la curva del fondoschiena gli sembrò di essere solo con lei.

    Jacob, catturato da quel corpo che si strusciava al suo e con le labbra così vicine a quelle di lei da poterle assaporare, aveva già deciso come sarebbe finita la serata. Quando le aveva proposto di andare a bere qualcosa, lei gli aveva detto: «Facciamolo».

    Eppure ora, fuori dall'ascensore, mentre apriva la porta della suite, Jacob vide Teagan esitare.

    Mentre la donna camminava nella stanza spaziosa, Jacob iniziò a porsi delle domande. Lei dimostrava classe ed eleganza in ogni gesto, ma c'erano moltissime persone che avevano imparato a comportarsi da privilegiate. Teagan aveva forse origini simili alle sue? Era meglio lasciarla perdere?

    Tuttavia quando lei si voltò e sorrise... Accorciando la distanza che li separava, Jacob mise da parte le domande e i dubbi. Ciò che contava era ottenere un primo bacio. Tutto il resto, compresa l'accusa di diffamazione nei confronti della Hunter Publications, doveva attendere.

    Jacob Stone non era il suo tipo. A me piacciono gli occhi azzurri. Profondi come l'oceano. Buoni.

    Gli occhi di Stone erano color ambra che, associati ai capelli corvini, le ricordavano una pantera: un maschio affascinante e muscoloso. Anche i movimenti erano simili a quelli di un felino.

    Più si avvicinava e più Teagan era disorientata. Nei rapporti, era una donna che amava l'onestà. Da ciò che si erano detti quella sera, aveva avuto l'impressione che Jacob fosse affascinante, astuto se necessario, e diretto al momento giusto. In quell'istante, con la bocca a un soffio di distanza dalla sua, avvertì un fremito. Ogni prudenza era svanita. Ancora una reazione non da lei. Come se le avesse letto nella mente e solo per il gusto di smentirla, Jacob si fermò. Non aveva più quel sorriso sicuro in viso.

    «Teagan? Va tutto bene?»

    «Ehm, prima sembravo... convinta.»

    «Sembri... insicura.»

    Teagan si guardò attorno e inventò una scusa. «Volevo solo vedere questa stanza.»

    Gli eccessi le ricordavano la casa di suo padre dopo che la nuova moglie l'aveva ristrutturata. Suo padre era multimilionario ma, per Teagan, era esagerato.

    Nessuno dei figli era contento del secondo matrimonio del padre. A Eloise, la matrigna, non interessava altro che il denaro. Comunque, erano stati tutti al fianco del padre e, ovviamente, del fratellino e della sorellina appena nata. La famiglia era unita nonostante le diversità, che erano molte tra i membri. Però se qualcuno era in pericolo, nessuno si poneva domande. Serravano le fila e, in quel momento, più che mai.

    Jacob si diresse verso il telefono interno della suite. «Ordino lo champagne.»

    «In realtà, mi va bene pure un succo o acqua.»

    Jacob andò verso l'angolo bar. «Mmh, ti preparo un cocktail.»

    Mentre osservava le diverse mensole, si tolse la cravatta e sbottonò il colletto della camicia. Quando si fu levato la giacca, Teagan gli si avvicinò. Sotto la camicia bianca, aveva un torace scolpito.

    «Di solito evito gli alcolici» gli disse. «L'ultima volta che ho bevuto champagne è stato al matrimonio di mio fratello.»

    «È stato bello?»

    «La cerimonia è stata incantevole. Non sfarzosa come questa, ovviamente.»

    «Ovviamente.»

    Non c'era bisogno di dire com'era andata a finire la giornata... c'era stata l'esplosione di una bomba. Quell'episodio era stato l'ultimo di una serie di attentati rivolti a suo padre. Mentre le autorità indagavano, il responsabile si era già dato alla macchia.

    «Ho rivisto un'amica» proseguì. «La mia famiglia e quella di Grace Monroe andavano in vacanza insieme. Io e lei siamo diventate amiche, poi ci siamo perse di vista. Quando ho scoperto che usciva con mio fratello, sono quasi caduta dalla sedia.»

    «Intendi il fratello che si è sposato?»

    «Un altro.»

    «Hai due fratelli?»

    «I miei genitori hanno avuto quattro figli, io e i miei tre fratelli maggiori. Mio padre si è risposato e ne ha avuti altri due, un maschio e una femmina.»

    «Anche tua mamma si è risposata?»

    «Lei è morta.»

    «Mi dispiace.»

    Teagan annuì. Anche a me.

    «La mia amica e mio fratello si sono fidanzati il giorno di Natale» gli spiegò. «Strano perché da piccoli si odiavano.»

    A vederli insieme ora, sembravano fatti l'uno per l'altra. Teagan era contenta per loro. Invidiosa, a dire il vero.

    Fidanzamento, matrimonio, figli... sembrava che tutti si stessero dando da fare. Mentre Teagan nel proprio futuro non riusciva a vedere un simile scenario. Semplicemente non era scritto nelle sue carte.

    Jacob trovò del succo di ananas, il ghiaccio tritato e uno shaker. Dopo averlo riempito, lo lanciò in aria e lo riprese.

    Senza versare una goccia.

    Lei rise. «Ehi! Bel trucchetto.»

    «Il lavoro da barista mi ha permesso di pagare le tasse a giurisprudenza.»

    Viene da una famiglia ricca, prima ha menzionato di aver ereditato uno studio legale, ma non ha contato su quei soldi.

    Forse Jacob Stone era più il suo tipo di quanto non avesse pensato.

    A differenza dei fratelli maggiori, Teagan aveva deciso di provare a farcela da sola. Di recente, però, era tornata a casa. Erano tutti sulle spine e si aspettavano un altro attacco. In quel momento anche lei doveva stare al fianco dei familiari.

    «Lavorare e studiare a tempo pieno... è stata dura» disse Jacob. «Però ho adorato quel periodo. Entrare nell'associazione di avvocati dello Stato di New York è sempre stato il mio sogno.»

    «Sei specializzato in qualcosa?»

    «Mi occupo di diffamazioni.»

    «Oh, come quel caso di cui si è parlato nei giornali... Un regista famoso ha denunciato una rivista per aver scritto che lui aveva tentato di violentare una persona.»

    «La rivista ha perso. E noi abbiamo vinto.»

    Non ci credo.

    «Quel caso era tuo

    «Concluso e archiviato, Vostro Onore.»

    «La cifra richiesta da quel regista era folle. La rivista era preoccupata di andare in rovina. E che i dipendenti avrebbero perso il posto di lavoro.»

    «Non è mia la responsabilità.»

    «Nel senso che tu hai fatto il tuo lavoro.» Aveva battuto l'avversario.

    «Nel senso che se alteri la verità, diffondi menzogne e ti metti contro di me; ti conviene prepararti a pagarne il prezzo.»

    Jacob sembrava determinato, come Cole, il fratello maggiore di Teagan, quando gli avevano affidato l'incarico di comandante in capo. Anche Wynn era così. Concentrato, lo definiva Grace. Pure Dex, il fratello di mezzo, se necessario poteva sfoggiare l'atteggiamento da Non provocarmi.

    Francamente, l'intera famiglia, e la loro società di media e comunicazione, era nota per mantenere lo sguardo sull'obiettivo. Non si lasciava scappare un risultato. Ma per lei era troppo, anche se il padre non perdeva occasione per ricordarle che nelle loro vene scorreva lo stesso sangue

    Il DNA non mente.

    Teagan lo raggiunse. «Ti spiace se provo io?»

    «Fai pure.»

    Teagan fece roteare lo shaker lentamente poi cominciò ad agitare il ghiaccio e il liquido a una velocità fantascientifica.

    Jacob spalancò gli occhi.

    «Io sono una da frullati, non da cocktail. Lo giuro.»

    A quel punto, lui propose un brindisi.

    «Alla verità.»

    Teagan bevve un sorso poi fece un sospiro.

    «Devo confessarti una cosa.»

    «Be', se hai bisogno di un buon avvocato...»

    «Anche per me è la prima volta... stare con te, in questo modo.»

    Il sorriso di Jacob cambiò. E anche il suo sguardo. «La prima volta che abbandoni una festa insieme a un uomo che hai appena conosciuto?»

    «Sì. Per il bisogno di stare da sola con lui per un'ora o due.»

    Lo sguardo color ambra diventò di nuovo famelico. Avanzò e con il palmo le sfiorò la nuca. Quando posò la bocca sulla sua, lei ebbe solo una certezza.

    Era davvero la figlia di suo padre. Una Hunter di nome e di fatto.

    Sotto molti aspetti, era una cacciatrice per natura. E quella sera anche lei aveva fame.

    2

    A volte le cose andavano bene. Altre volte, cospiravano forze oscure.

    Come adesso, pensò Jacob.

    Facciamolo.

    Quando Jacob reclamò il primo bacio, la sentì sciogliersi. Posato il bicchiere le insinuò la lingua tra le labbra.

    Il bacio si fece intenso.

    Ci sarebbero volute più di un paio d'ore.

    «Non stiamo andando troppo veloce?»

    Teagan accennò un sorriso. «Non per me. E per te? Va bene?»

    Benissimo. Soprattutto adesso che gli stava sbottonando la camicia accarezzandogli il petto con le unghie.

    Jacob trovò la zip dell'abito sulla schiena e la tirò giù. L'abito le si sfilò cadendole ai piedi, lui la attirò a sé e le strappò un altro bacio.

    Solo che stavolta non bastava.

    Le cinse la vita, la sollevò e la portò a letto. Un bacio dopo l'altro.

    Dall'istante in cui Jacob l'aveva stretta a sé sulla pista da ballo, Teagan non aveva aspettato altro che quel momento.

    Si era a malapena resa conto che avevano lasciato la luce accesa... e che si erano trasferiti in camera da letto.

    Lui la stese sulle lenzuola fresche.

    Quando Jacob staccò le labbra, lo vide a cavalcioni su di lei.

    La luce filtrava dalla stanza principale. Nella semioscurità, gli occhi color ambra parevano luccicare. Teagan sentì un brivido di trepidazione nel cuore.

    Si chinò su di lei, poi accese la lampada del comodino, la luce era perfetta per permetterle di studiare il suo torace

    Ti è piaciuta l'anteprima?
    Pagina 1 di 1