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Baci e cioccolato: Harmony Collezione
Baci e cioccolato: Harmony Collezione
Baci e cioccolato: Harmony Collezione
E-book126 pagine1 ora

Baci e cioccolato: Harmony Collezione

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Info su questo ebook

La dolce Eloise e il bello e impossibile C.D. Valentine si amano da quando sono bambini... peccato che siano gli unici a non accorgersene! Quando un aitante giovanotto stacca uno dei bigliettini che Eloise ha affisso in un supermercato offrendosi come babysitter, C.D. sente montare rabbia e indignazione. Quella ragazza è proprio ingenua! Come può lasciare il suo numero di telefono così in bella vista? In nome dell'amicizia che li lega fin dall'infanzia è suo dovere proteggerla, e se questo li porterà a stare vicini anche nella giornata più romantica dell'anno poco importa. O no?

LinguaItaliano
Data di uscita9 ago 2013
ISBN9788858913635
Baci e cioccolato: Harmony Collezione
Autore

Jule McBride

When native West Virginian Jule McBride was a preschooler, she kept her books inside her grandmother's carved oak cabinet, to which only she had the key. Everyday, at reading time, she'd unlock the cabinet-and the magical worlds contained in the books inside. Only later did she realize the characters she'd come to love weren't real, and that's when she knew she'd one day be a writer herself. When asked why she usually writes comedy, Jule had this to say, "I've written romantic suspense novels and love them, but I probably love to write humor because laughter truly is the best medicine. Besides, ever since I can remember, funny things happen to me. Once, in first grade, I bundled up in my coat for recess-only to discover the hem hit my ankles, my arms were swallowed and my belt dragged the ground. Doing the logical thing, I fled home, convinced I was shrinking. (Mom's sleuthing-she was a great solver of conundrums-uncovered that I'd donned a sixth grader's identical coat.) Nevertheless to this day, I, like everybody, feel sometimes confused by life's little mysteries. Because of that, I love to create heroines who are in some kind of humorous jam when they meet their prince." A lover of books, Jule graduated from West Virginia State College with honors, then from the University of Pittsburgh where she also taught English. She's worked in libraries and as a book editor in New York City, but in 1993, her own dream to write finally came true with the publication of Wild Card Wedding. It received the Romantic Times Reviewers' Choice Award for Best First Series Romance, and ever since, the author has continued to pen heartwarming love stories that have repeatedly won awards and made appearances on romance bestseller lists. Today, after publishing nearly 30 Harlequin titles, Jule writes full-time, and often finds the inspiration for her stories while on the road, traveling between Pennsylvania, where she makes her home, and her family's farm in West Virginia.

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    Anteprima del libro

    Baci e cioccolato - Jule McBride

    Titolo originale dell’edizione in lingua inglese:

    My Man Valentine

    Harlequin Books

    © 2000 Julianne Randolph Moore

    Traduzione di Eleonora Motta

    Questa edizione è pubblicata per accordo con

    Harlequin Enterprises II B.V. / S.à.r.l Luxembourg.

    Questa è un’opera di fantasia. Qualsiasi riferimento a fatti o

    persone della vita reale è puramente casuale.

    Harmony è un marchio registrato di proprietà

    Harlequin Mondadori S.p.A. All Rights Reserved.

    © 2012 Harlequin Mondadori S.p.A., Milano

    eBook ISBN 978-88-5891-363-5

    www.eHarmony.it

    Questo ebook contiene materiale protetto da copyright e non può essere copiato, riprodotto, trasferito, distribuito, noleggiato, licenziato o trasmesso in pubblico, o utilizzato in alcun altro modo ad eccezione di quanto è stato specificamente autorizzato dall’editore, ai termini e alle condizioni alle quali è stato acquistato o da quanto esplicitamente previsto dalla legge applicabile. Qualsiasi distribuzione o fruizione non autorizzata di questo testo così come l’alterazione delle informazioni elettroniche sul regime dei diritti costituisce una violazione dei diritti dell’editore e dell’autore e sarà sanzionata civilmente e penalmente secondo quanto previsto dalla Legge 633/1941 e successive modifiche.

    Questo ebook non potrà in alcun modo essere oggetto di scambio, commercio, prestito, rivendita, acquisto rateale o altrimenti diffuso senza il preventivo consenso scritto dell’editore. In caso di consenso, tale ebook non potrà avere alcuna forma diversa da quella in cui l’opera è stata pubblicata e le condizioni incluse alla presente dovranno essere imposte anche al fruitore successivo.

    1

    L’auto sbandò pericolosamente. Con le mani aggrappate con fermezza al volante, il dottor Tom Cornell strinse le labbra, infastidito. Tipica espressione che assumeva ogni volta che le forze della natura si ribellavano e si rifiutavano di sottomettersi al suo controllo. Deciso ad avere la meglio, riportò l’auto in carreggiata con stupefacente abilità, mentre tutto ciò che si trovava sul cruscotto – stetoscopio, termometro, orsacchiotto, biglietto di San Valentino e una pagina strappata dall’elenco telefonico – precipitava verso di lui.

    «Resisti, Belle.» Il tono non suonò così incoraggiante come avrebbe desiderato, mentre girava di poco la testa, lanciando un’occhiata al sedile posteriore. «Ti assicuro che l’intervento alla cistifellea che il tuo papà ha eseguito stamattina è stato una passeggiata, rispetto a questo! E stiamo andando a passo di lumaca! Che ne dici se accosto e lascio guidare te?»

    Alle sue spalle, la risatina della sua bimba di due anni lo rasserenò. Con estrema cautela, arrestò l’auto che slittò leggermente sull’asfalto ghiacciato e alzò gli occhi verso lo specchietto retrovisore. Nonostante la stanchezza e la tensione, si ritrovò a studiare compiaciuto il proprio viso, i baffi e i disordinati capelli di un caldo biondo ramato, e i profondi occhi castani.

    Niente male... Era proprio un bel ragazzo, dall’aria rispettabile. Di certo, non sembrava il tipo d’uomo capace di abbandonare la propria figlia sulla soglia di casa di una sconosciuta, durante una tormenta di neve. Tuttavia, l’aspetto poteva anche ingannare. Sospirò perplesso e spostò lo sguardo su Belle. Non poté fare a meno di sorriderle con tenerezza. «Ti è piaciuto il nostro giro di trottola di prima, vero, tesoro?»

    Scuotendo con energia la tazzina di plastica per il succo di frutta, la bimba iniziò ad agitarsi sul seggiolino, facendo sobbalzare i morbidi riccioli da sotto la cuffia di lana rossa, ricamata a cuori bianchi.

    Tom scrutò fuori dal finestrino per considerare la situazione. Si domandò se non fosse il caso di abbandonare quella follia e portare Belle a casa. Guidare fino a Braxton County, con una spanna di neve che ricopriva le strade, era un’impresa sconsiderata. Anche lasciare Belle nelle mani di un’estranea era di certo una mossa imprudente, per non dire scellerata.

    Sebbene fosse trascorso quasi un anno dalla perdita della madre, ultimamente la piccola aveva dato chiari segnali di ansia, mostrando di soffrire della cosiddetta sindrome dell’abbandono, tanto che Annie aveva punzecchiato Tom, dicendogli che avrebbe presentato Belle come soggetto di studio per l’arresto dello sviluppo infantile.

    La bimba aveva iniziato a nascondere le chiavi dell’auto del padre, il suo portafoglio e l’orologio, pensando, con tutta probabilità, che controllare gli oggetti associati a Tom significasse controllare lui.

    Tom corrugò la fronte tentando di allontanare il ricordo della vista del suo orologio che galleggiava nella tazza del water. Che caratterino, la piccola! Tutto il suo papà, non c’era che dire. Come lui, Belle pretendeva di avere il controllo su ogni cosa. Tom non aveva mai imparato ad accettare un no come risposta, il che spiegava il motivo per cui, incurante della violenta nevicata e dell’asfalto coperto da uno spesso strato di ghiaccio, aveva deciso di imbarcarsi in quell’impresa sconsiderata.

    In lontananza i picchi delle montagne e le fitte pinete innevate sembravano ricoperte di luccicante zucchero a velo che scivolava delicatamente fino a valle.

    Osservando con attenzione la lunga schiera di eleganti villette davanti a lui, Tom concluse che Belle si sarebbe trovata bene lì, e lui avrebbe potuto dirigersi, senza alcuna preoccupazione, verso Braxton County, da Annie.

    «Con l’aiuto di Eloise Hunter» ammise con un sospiro, cercando a tastoni sul cruscotto la pagina strappata dall’elenco telefonico. Trovò anche il biglietto di San Valentino, sul quale risaltava un cupido dorato e una scritta in raffinata calligrafia.

    Buon San Valentino da Eloise! Con questo buono hai diritto a un’intera giornata di babysitteraggio gratuito.

    A quanto diceva Annie, la sua carissima amica Eloise distribuiva questi biglietti fatti a mano durante ogni festività e si poteva usufruire del servizio durante tutto l’anno. La sua collega, che cercava sempre di trovargli una fidanzata, gli aveva passato uno di questi cartoncini, nella speranza che tra lui ed Eloise, una volta incontrati con la scusa della necessità di una babysitter per Belle, scoppiasse il colpo di fulmine.

    Sempre a detta di Annie, Eloise era una persona dal carattere davvero fantastico. Era simpatica, divertente, gentile e premurosa con tutti. Come insegnante di economia domestica, si era proposta di introdurre gli adolescenti maschi ai misteri dell’organizzazione dell’ambiente casalingo. Convinta dell’utilità di tale progetto Annie, durante il doloroso periodo del suo divorzio, le aveva affidato i suoi tre turbolenti figli.

    «Tom, Eloise è una donna sorprendente» gli aveva assicurato lei con tono convincente. «Pur avendo solo venticinque anni, è molto matura per la sua età. Riesce a fare mille cose contemporaneamente con una facilità strabiliante! Non c’è nulla che lei non sappia o non possa fare. Dovresti vedere come ricama le trapunte, o assaggiare le sue strepitose torte all’ananas!»

    Annie continuò, decantando le capacità di Eloise come rappresentante del consiglio di quartiere e come scenografa di set teatrali. Come se non bastasse, teneva anche corsi settimanali per imparare a eseguire piccoli lavoretti artigianali. Un essere dai poteri soprannaturali, insomma!

    Forse non era una bellezza, secondo i canoni classici, ma Eloise possedeva grandi e profondi occhi color nocciola e setosi capelli castani che le incorniciavano l’ovale del viso, fino alle spalle.

    «L’unica cosa che le manca davvero è un uomo affettuoso, sensibile e gentile come te, Tom» aveva concluso Annie con un sorriso, porgendogli il biglietto col cupido dorato.

    Oh, Annie, Annie... pensò Tom, con un sospiro carico di frustrazione. Lei era una qualificata psicologa del centro medico di Charleston in cui lui esercitava come chirurgo e, forse a causa della deformazione professionale, non smetteva mai di analizzare le persone. Non risparmiava nessuno: lui, Belle, Eloise e persino il pechinese del capo del personale che, almeno secondo lei, soffriva di un’evidente stato di depressione.

    In base alle sue analisi, dopo la morte della moglie, il padre di Eloise Hunter si era immerso totalmente nel suo lavoro di amministratore delegato della National Aerodynamics, trascurando la figlia che allora aveva solo tre anni. L’incuranza paterna ora spingeva la ragazza a innamorarsi di uomini poco disponibili.

    L’irrisolta problematica col padre, affermava Annie, era la ragione del suo amore struggente, che durava ormai da due anni, per l’aitante vicino di casa, tale C.D. Valentine, che non la considerava nella maniera più assoluta. L’intervento di Tom, sempre secondo l’incontestabile parere della psicologa, era quindi necessario per porre fine a questa vana perdita di tempo.

    «Ti prego, Tom» l’aveva implorato Annie, con il suo solito dolce sorriso. «Almeno incontrala, anche una volta soltanto. Lo sai che ho un sesto senso particolare riguardo le persone. Sono sicura che tu ed Eloise siate fatti l’uno per l’altra. Lei è fantastica e adora i bambini...»

    La sua piccola principessa aveva proprio bisogno di una figura materna, rifletté fra sé Tom, con il cuore stretto da un profondo senso di protezione, paura e amore. Belle assomigliava ogni giorno di più a sua moglie, scomparsa il marzo precedente. Una compagna e una mamma meravigliosa, che la piccina non avrebbe mai conosciuto se non attraverso qualche fotografia.

    Un’improvvisa considerazione gli fece aggrottare la fronte. Forse Annie pensava che lui stesse viziando Belle. Di certo lei poteva ben comprendere che, piuttosto che peccare di negligenza come aveva fatto il padre di Eloise, preferisse soffocare sua figlia di coccole e attenzioni.

    «Speriamo che Eloise sia in casa...» mormorò fra sé Tom, con un breve sospiro.

    Per fare una sorpresa ad Annie, che si trovava in uno chalet a Braxton

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