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AAA-Maschio single cercasi: Harmony Destiny
AAA-Maschio single cercasi: Harmony Destiny
AAA-Maschio single cercasi: Harmony Destiny
E-book140 pagine1 ora

AAA-Maschio single cercasi: Harmony Destiny

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Info su questo ebook

Per caso, due amiche inseriscono contemporaneamente un annuncio su un giornale dando appuntamento agli interessati nel medesimo locale. Così, quando Greg risponde a una delle inserzioni per conto di suo fratello Will, finisce per incontrare...anzi, per scontrarsi con la donna sbagliata: Lana...Ma è davvero quella sbagliata?
LinguaItaliano
Data di uscita10 ott 2016
ISBN9788858955451
AAA-Maschio single cercasi: Harmony Destiny

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    Anteprima del libro

    AAA-Maschio single cercasi - Stephanie Bond

    successivo.

    1

    Lexington, Kentucky. ds venticinquenne cerca us per trascorrere insieme momenti piacevoli. Preferibilmente amante dei cavalli. Buona cuoca. La ragazza del caffè.

    L'avvocato Greg Healey sollevò lo sguardo dall'annuncio cerchiato in rosso sulla rivista Attitudes per fissarlo con sconcerto sul sorriso a trentadue denti del fratello. «Tu vuoi fare... cosa?»

    «Incontrare la ragazza del caffè» rispose candidamente Will. «DS sta per donna single e US per uomo single... cioè io.»

    Chiudendo gli occhi, Greg ripeté a bassa voce le parole dell'annuncio.

    «Mi aiuterai?» lo interruppe il fratello con tono supplichevole.

    Dopo una mattinata interminabile passata a correggere contratti patrimoniali, quello proprio non ci voleva, pensò Greg sospirando, mentre sollevava di nuovo lo sguardo sugli occhioni innocenti di Will. Quell'espressione infantile e ingenua su un corpo sano e muscoloso da aitante venticinquenne, temprato dalle lunghe cavalcate nella tenuta di famiglia, era decisamente stridente.

    Greg era tentato di declinare la richiesta, ma ultimamente Will sembrava ossessionato dall'idea di trovarsi una fidanzata. E tutto sommato, considerando la timidezza e il quasi completo isolamento sociale del fratello, rispondere a un annuncio per single non era poi così assurdo. Inoltre, il fatto che il giovane si fosse avventurato fin nel suo ufficio in città per dirglielo dimostrava quanto ci tenesse.

    Tuttavia, il senso di responsabilità in lui gridava più forte. Facendo cenno al fratello di accomodarsi, Greg si distese a braccia conserte contro lo schienale della sedia e lo fissò con aria protettiva. «Will, io non credo che sia una buona idea. Non conosci neanche questa donna.»

    «Invece so un sacco di cose su di lei. Le piacciono i cavalli, sa cucinare e deve andare matta per il caffè.» Will scosse le spalle massicce come se non riuscisse a immaginare cos'altro ci fosse da sapere. «E sai che anche a me piace il caffè, Gregory. Ti prego, posso chiamarla? C'è un numero sotto l'annuncio.»

    «Will, le donne sono creature così... così complicate.»

    «È per questo che non sei sposato, Gregory?»

    La diplomazia non era decisamente una qualità del fratello, considerò Greg, colpito da quella domanda tanto schietta. «Ehm, diciamo così» confermò. In realtà, non aveva mai incontrato una donna che gli ispirasse una fiducia tale da motivare un suo coinvolgimento emotivo o da fargli accettare un impegno pari a quello assunto per l'adorato fratello.

    Will si grattò una tempia. «Ma allora, se le donne sono complicate, perché gli altri uomini le sposano?»

    Greg lo guardò con affetto. «Fratellino, se riesci a dare una risposta a questa domanda, considerati la persona più intelligente del mondo.»

    «E se fosse per il sesso?» suggerì il ragazzo con gli occhi spalancati.

    «Non c'è bisogno di sposarsi per fare sesso, Will.»

    «E tu quando lo fai, Gregory?»

    Greg sbatté le palpebre. Ecco un'altra delle domande troppo schiette di suo fratello. «È una cosa molto personale, Will... e inoltre non c'è una regola. Ognuno lo fa quando gli pare. Siamo diversi gli uni dagli altri e abbiamo esigenze differenti, capisci?»

    Will annuì. «È un po' come lavarsi i denti?»

    «Be', sì, qualcosa del genere.»

    Agitandosi sull'orlo della sedia, Will guardò dritto in faccia il fratello. «Anch'io voglio fare sesso, Gregory, ma lo voglio fare solo dopo essermi sposato. Tu, personalmente, non pensi che sia meglio?»

    Greg cominciò a sudare freddo. Se avesse risposto di sì, avrebbe condannato se stesso a una vita di astinenza, visto che non considerava affatto la possibilità del matrimonio. Inalò a fondo e poi espirò lentamente. «Che ne dici se pensiamo a una cosa per volta, eh? Prima devi incontrare una donna simpatica e carina.»

    «Che ne dici della ragazza del caffè?» ripartì alla carica Will.

    Greg si massaggiò il naso. A quanto pareva il giovane era in piena tempesta ormonale, e la cosa, associata alla sua natura semplice, poteva rivelarsi molto pericolosa. Quella donna, per quanto ne sapevano loro, poteva essere una squillo o, forse peggio, una cacciatrice di dote, un'opportunista che un giorno si sarebbe accaparrata tutto il patrimonio di famiglia approfittando del leggero handicap mentale del giovane.

    «Per favore, Gregory» ripeté Will con tono lamentoso.

    Greg era dilaniato dall'incertezza e dalla preoccupazione. Alla fine gli venne in mente una soluzione di compromesso. «Che ne dici se prima... ehm, controllo io la ragazza del caffè?»

    «Non so...»

    «Will, non mi sono sempre preso cura io di te?»

    «Sì, Gregory» convenne con decisione dopo un attimo, cominciando a gesticolare in direzione del telefono. «Allora, la chiami subito?»

    Allarmato dal fatto che il fratello sembrava essersi convinto che la ragazza del caffè fosse la sua anima gemella, Greg esitò. Tuttavia, prima avrebbe fatto quella telefonata, prima il giovane si sarebbe reso conto di quante delusioni possano dare le donne. «Okay, la chiamo subito.» Lesse il numero di casella vocale scritto sotto l'annuncio e lo compose.

    Quando il messaggio automatico identificò la donna, lui lasciò detto di chiamarsi Greg e che desiderava conoscerla. Poi, sentendosi un perfetto cretino, lasciò in tutta fretta il numero personale dell'ufficio e riagganciò.

    «Allora?» gli chiese a occhi sbarrati il fratello.

    «Allora le ho lasciato un messaggio. Sarà lei a richiamare per prendere un appuntamento.»

    «E se poi le dovessi piacere tu, Gregory?» domandò ansioso Will, balzando in piedi.

    Anche Greg si alzò e, raggiunto il fratello, gli passò un braccio attorno alle ampie spalle. «Sei tu il single in cerca di fidanzata, no?»

    «Mmh.»

    «E sei tu quello a cui piacciono i cavalli, no?»

    «Sì.»

    «Allora, non preoccuparti» lo rassicurò. «Se dovesse essere una ragazza perbene sarò io a presentarvi.»

    Un sorriso fiducioso distese la bocca di Will. «D'accordo, Greg. Magari troveremo una donna anche per te. Una che non sia troppo complicata» gli disse abbracciandolo forte.

    «Ce... certo» mormorò Greg mentre accompagnava il fratello alla porta e lo salutava. Quel ragazzo non finiva mai di sorprenderlo, constatò tra il pensieroso e il preoccupato, tornando con riluttanza alle scartoffie accumulate sulla sua scrivania. Con il sensibile aumento delle transazioni immobiliari dello Healey Land Group negli ultimi anni erano aumentati incredibilmente anche i documenti complessi e noiosi da riempire e correggere.

    A volte si sentiva più un impiegato pignolo che il presidente della compagnia. Riscrivere montagne di carte non era certo quello che aveva in mente quando si era laureato in giurisprudenza.

    Si alzò di nuovo dalla vecchia poltrona di pelle che era stata del padre e si accostò al vetro gelido della finestra. Lexington era completamente addobbata per le feste natalizie, ma non erano le luci e i colori ad attirare la sua attenzione, quanto, come al solito, la solenne sede del tribunale. Ogni volta che la osservava, Greg non poteva fare a meno di chiedersi con rimpianto come sarebbe stato se fosse diventato un penalista invece del rappresentante legale della società immobiliare del padre. Ormai, comunque, era l'unico in grado di portare avanti l'azienda, e si sentiva ancora più in trappola, come se si stesse perdendo il meglio della vita.

    Si sentiva solo e triste, e ora che anche Will sembrava volerlo lasciare, la vita gli appariva ancora più deprimente. Quando era morto il padre sette anni prima, lui aveva venduto il suo appartamento e si era trasferito nuovamente a casa dei suoi, prima di tutto per non abbandonare Will, e poi per cercare di riparare con il ricavato della vendita ai debiti accumulati dal padre. Da allora il suo legame già forte con il fratello si era sempre più consolidato e Greg aveva semplicemente dato per scontato che avrebbero sempre vissuto insieme. Non aveva considerato che prima o poi Will avrebbe sentito con prepotenza il suo istinto maschile e, non avendo fatto altre esperienze o subito delusioni come lui, avrebbe desiderato una donna da sposare e con cui essere felice.

    Per quanto lo riguardava, invece, da quando era passato a condurre la compagnia non aveva più avuto relazioni serie, solo incontri saltuari in cui aveva immediatamente scoperto di che pasta fosse ro le sue accompagnatrici. Purtroppo la gente credeva che gli Healey fossero ancora ricchi come un tempo e le donne non mancavano di manifestare un aperto interesse per il suo conto in banca e per un matrimonio a breve termine, la qual cosa lo faceva immancabilmente fuggire a gambe levate.

    Incapace di tornare a lavorare, afferrò la borsa della palestra e si precipitò fuori dell'ufficio. Un po' di sana fatica fisica lo avrebbe distratto da quei pensieri, sperò.

    E in effetti, così fu, anche se dopo un'ora di ginnastica, il pensiero della telefonata che aveva fatto poco prima tornò a tormentarlo. Perché diamine Will desiderava modificare quella situazione felice? Una donna avrebbe cambiato tutto, e non per il meglio.

    Quando tornò in ufficio, la segretaria lo seguì con l'agenda aperta e gli comunicò che c'erano state delle telefonate per lui.

    «Il signor Payton vuole che lo richiami il prima possibile. E una donna ha chiamato per un annuncio. Una certa... ragazza del caffè.»

    Il viso di Greg si fece di brace. «In futuro, la prego di non rispondere al mio numero personale, Peg.»

    «Mi scusi, signor Healey, ma suona così di rado che ho pensato fosse un'emergenza.»

    Un modo carino per

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