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Sotterfugi per un matrimonio: Harmony Destiny
Sotterfugi per un matrimonio: Harmony Destiny
Sotterfugi per un matrimonio: Harmony Destiny
E-book175 pagine2 ore

Sotterfugi per un matrimonio: Harmony Destiny

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Info su questo ebook

La principessa Mila è pronta a sposare un uomo che conosce a malapena per salvare il proprio regno, ma non è disposta a rinunciare all'amore. Così, decide di incontrare il principe Thierry senza svelargli la propria identità e se ne scopre innamorata, tanto da non poter accettare che, in vista del matrimonio, una cortigiana lo introduca alle arti della seduzione: sarà lei, sotto mentite spoglie, a intrattenere il promesso sposo. Tra i due si scatena una straordinaria alchimia, ma quando i sotterfugi di Mila vengono alla luce risultano imperdonabili per Thierry, che mette l'onore prima di ogni altra cosa. Lo scandalo rischia di minacciare il futuro della principessa e del suo regno, a meno che anche per il principe cuore e passione non prendano il sopravvento, come in una favola a lieto fine.
LinguaItaliano
Data di uscita21 ago 2017
ISBN9788858969069
Sotterfugi per un matrimonio: Harmony Destiny
Autore

Yvonne Lindsay

Tra le autrici più amate e lette dal pubblico italiano.

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    Anteprima del libro

    Sotterfugi per un matrimonio - Yvonne Lindsay

    successivo.

    1

    «Ehi, quella non sei tu?»

    Mila scostò un ricciolo dal viso e sollevò lo sguardo dagli appunti che stava scrivendo.

    «In che senso?» chiese all'amica.

    «In TV, proprio adesso!»

    Mila prestò attenzione allo schermo piatto su cui stavano scorrendo gli ultimi gossip che piacevano tanto alla sua migliore amica e avvertì una fitta allo stomaco. Vide spiattellate delle orrende foto ufficiali scattate sette anni prima, durante la festa di fidanzamento tra lei e il principe Thierry di Sylvain. Era sovrappeso, portava ancora l'apparecchio ortodontico e aveva un taglio di capelli che su una modella parigina sarebbe stato favoloso, mentre su un'impacciata principessa diciottenne sembrava ridicolo, soprattutto se la poveretta cercava disperatamente di apparire sofisticata finendo invece con il fare la figura del fenomeno da baraccone.

    Rabbrividì.

    «Lo so che sei totalmente diversa, però sei tu vero? Principessa Mila Angelina di Erminia? È questo il tuo vero nome?» chiese Sally, indicando lo schermo e allo stesso tempo fissando Mila con aria interrogativa.

    Non aveva senso discutere. Soffocando una smorfia, Mila si limitò a inclinare il capo. Tornò a guardare gli appunti per una tesi che probabilmente non le avrebbero mai permesso di completare, ma non riusciva più a concentrarsi. Come avrebbe reagito l'amica a quella notizia?

    «Stai per sposare un principe?»

    Mila non capiva se Sally fosse arrabbiata perché era fidanzata con un principe o perché non le aveva mai detto chi fosse realmente. Sospirò e posò la penna. Visto che era una principessa sconosciuta proveniente da un minuscolo regno europeo, la sua permanenza negli Stati Uniti era passata inosservata sette anni fa, tuttavia adesso era chiaramente arrivato il momento di affrontare le conseguenze.

    Aveva conosciuto Sally quand'erano entrambe al primo anno di college e se da un lato l'amica a volte era rimasta di stucco, per il fatto che Mila – o Angel, come la chiamavano lì in America – avesse uno chaperon, non uscisse con i ragazzi e avesse uno stuolo di guardie del corpo che la seguiva ovunque, aveva comunque accettato quelle stranezze senza fare domande. Dopotutto anche Sally era l'erede di un milionario e aveva vincoli simili, sebbene non così restrittivi. Le due ragazze si erano semplicemente rispecchiate l'una nell'altra.

    Era arrivato il momento di dirle la verità. Mila sospirò di nuovo. «Sì, sono Mila Angelina di Erminia e, sì, sono fidanzata con un principe.»

    «E sei una principessa?»

    «Sono una principessa.»

    Trattenne il fiato, in attesa della reazione di Sally. Si sarebbe arrabbiata? L'amicizia a cui teneva così tanto si sarebbe rovinata?

    «Mi sembra di non conoscerti affatto, però è fantastico!» esplose, entusiasta, l'amica.

    Mila rise, sollevata. Non si era aspettata un simile commento da Sally, che solitamente non aveva peli sulla lingua.

    «Lo dicevo io che mi nascondevi qualcosa.» La ragazza si mise a sedere sul divano, accanto a Mila, sparpagliando i fogli a terra. «Allora, com'è?»

    «Chi?»

    Sally fece un'espressione incredula. «Il principe, ovvio. Andiamo, Angel, a me puoi dirlo. I tuoi segreti sono al sicuro, lo sai, anche se sono un po' arrabbiata perché non mi hai parlato di lui e non mi hai mai detto chi fossi veramente in tutti questi anni!»

    Ammorbidì le parole con un sorriso, tuttavia Mila si rese conto che l'amica era un po' arrabbiata.

    Come si poteva spiegare a qualcuno che anche se si è fidanzate con un uomo da anni lo si conosce appena? Un incontro formale, nel quale Mila era a malapena riuscita a guardarlo negli occhi per l'imbarazzo, e qualche sporadica lettera altrettanto formale non si potevano di certo definire una relazione.

    «Non... non so com'è.» Mila inspirò a fondo. «Però l'ho cercato su Google.»

    L'amica rise. «Non hai idea di quanto sia assurdo quello che hai appena detto. Stai vivendo una fiaba, lo sai? Una principessa promessa in sposa fin da piccola – be', okay, fin da quando ha diciotto anni – a un principe di un regno vicino.» Sally sospirò e si portò drammaticamente una mano al petto. «È così romantico... e tutto quello che riesci a dire è che hai fatto ricerche su di lui su Google?»

    «Lo capisci che è assurdo? Lo sposo per dovere verso la mia famiglia e il mio paese. Erminia e Sylvain sono sull'orlo di un conflitto da più di dieci anni. Il nostro matrimonio dovrebbe portare la pace e unire le nostre nazioni, sempre che possa essere così semplice.»

    «E non ti interessa l'amore?»

    «Certo che mi interessa.»

    Quelle parole aleggiarono tra loro. Amore. Era tutto quello che Mila aveva sempre desiderato. Sapeva, però che non doveva fantasticarci troppo. Cresciuta fin dalla culla come un oggetto da usare a vantaggio del regno, si era resa conto che l'amore non rientrava tra le priorità del dovere di stato. Nessuno le aveva chiesto se fosse d'accordo con quel fidanzamento. Le era stato presentato come una sua responsabilità, e l'aveva accettato. Cos'altro poteva fare?

    L'incontro con il principe l'aveva terrorizzata. Era l'esatto opposto di Mila: di sei anni più grande, carismatico e sicuro di sé. Si era accorta del suo sguardo sgomento non appena li avevano presentati. Certo, Mila non era al top ma l'aveva comunque ferita realizzare di non essere la sposa che il principe Thierry si era aspettato. Comunque anche lui era una pedina in quel fidanzamento architettato dai rispettivi governi nel tentativo di placare l'astio che continuava a tormentare le due nazioni.

    Mila sfregò un punto tra le sopracciglia, quasi quel gesto potesse alleggerire il cerchio che sentiva alla testa.

    «Certo che mi interessa l'amore» ripeté, questa volta con un filo di voce.

    Sally le posò una mano sulla spalla. «Scusa. Non avrei dovuto scherzare.»

    «Non fa niente.» Le strinse la mano per rassicurarla.

    «Allora, come mai sei venuta a studiare qui? Se lo scopo era portare la pace, non dovevano farvi sposare il più presto possibile?»

    Mila ripensò nuovamente all'espressione del principe quando l'aveva vista. Un'espressione che le aveva fatto capire che, se voleva rappresentare qualcosa in più di un mero dovere per lui, avrebbe dovuto impegnarsi al massimo per essere degna di un uomo simile. Doveva completare gli studi e diventare una compagna adatta. Per fortuna anche il fratello di Mila, il re Rocco di Erminia, aveva notato lo sguardo del principe, e quando quella stessa sera lei gli aveva confidato in lacrime la volontà di migliorare, le aveva dato ragione.

    «L'accordo prevedeva che ci saremmo sposati quando avrei compiuto venticinque anni.»

    «Ehi, è il mese prossimo!»

    «Lo so.»

    «Non hai finito il dottorato.»

    Mila pensò a tutti i sacrifici che aveva fatto nella vita. Lasciare il dottorato a metà sarebbe stato probabilmente il più doloroso. Suo fratello aveva insistito perché includesse nel percorso di studi quanto meno scienze politiche, lei, invece, aveva preferito concentrarsi sulle scienze ambientali, un argomento che sapeva stare a cuore al principe. E dopo anni di studi ci si era appassionata. Doversi presentare a Thierry a mani vuote, senza un titolo di studio, la addolorava ma era una cosa che avrebbe dovuto accettare. Non aveva creduto che ci sarebbe voluto così tanto tempo, la dislessia, però, le aveva reso tutto più difficile, e aveva dovuto ripetere alcuni corsi. Mentre pensava a come formulare la risposta all'amica l'attenzione di Sally venne catturata da altro.

    «Oh, è così sexy!»

    Mila rise. «So che aspetto ha. L'ho cercato su Google, ricordi?»

    «No, guarda, è in TV adesso. È a New York per partecipare a quel convegno sull'ambiente di cui ci ha parlato il professor Winslow la settimana scorsa.»

    Mila sollevò lo sguardo di scatto. «Il principe Thierry è qui? In America?»

    Fissò lo schermo ed eccolo. Più maturo di come lo ricordava e addirittura più bello, per quanto fosse umanamente possibile. Il cuore le fece capriole in petto e avvertì un nodo in gola causato da diverse emozioni. Paura, attrazione... desiderio.

    «Non sapevi che sarebbe venuto?»

    Mila distolse lo sguardo e cercò di apparire tranquilla. «No, ma è okay.»

    «Okay? Pensi che sia okay?» disse Sally con voce sempre più stridula. «Quel tipo percorre migliaia di chilometri per venire nel paese in cui vivi da anni e non si degna nemmeno di farti una telefonata?»

    «È ovvio che è a New York solo di passaggio e sono sicura che avrà un'agenda fitta di impegni. Io sono qui a Boston... non è che sia così facile venirmi a trovare.» Fece spallucce. «E comunque non ha importanza. Fra poco più di quattro settimane ci sposeremo.»

    Le si incrinò la voce. Anche se si sforzava di apparire disinvolta in realtà era stato scioccante vederlo in TV. Gli costava così tanto farle sapere che sarebbe andato in America?

    «Bah. Mi sembra impossibile che non vi vediate mentre è qui» osservò Sally, che evidentemente voleva continuare a parlarne. «Non vuoi incontrarlo?»

    «Non avrà tempo» sviò lei.

    Non aveva voglia di parlare di quelli che erano i suoi desideri quando si trattava del principe Thierry. Si sentiva fin troppo confusa. Aveva cercato più volte di convincersi che l'amore a prima vista era solo una finzione da film e romanzi, eppure dal giorno del fidanzamento aveva desiderato il principe con un'intensità incredibile. Era amore? Non lo sapeva. Non aveva avuto grandi esempi in merito durante l'infanzia.

    «Be', se fosse mio avrei sicuramente cercato di vederlo, anche se non mi avesse detto che stava venendo qui.»

    Mila si sforzò di sorridere e di fare il tipico commento che Sally si sarebbe aspettata da lei. «Be', non è tuo, è mio... e me lo tengo stretto.»

    Come previsto, Sally si unì alla risata. Mila continuò a fissare lo schermo fino alla fine del servizio, cercando di ignorare quello che dicevano su di lei.

    I giornalisti facevano mille congetture circa il luogo in cui si trovava, sul quale era stato mantenuto il massimo riserbo negli ultimi sette anni. Tuttavia si rese conto che se Sally era riuscita a capire chi era perché non avrebbero dovuto scoprirlo anche gli altri?

    Sperò vivamente che nessuno avrebbe associato il brutto anatroccolo delle foto del fidanzamento alla donna che era diventata. Non era più la timida ragazza dalla bocca troppo larga e con le guance paffute. Verso i vent'anni aveva subìto una miracolosa e tardiva trasformazione. Aveva perso peso, mantenendo però le curve nei punti giusti. E grazie al cielo i capelli le erano cresciuti. Il terribile taglio corto e la permanente su cui si era incaponita nel vano tentativo di sembrare sofisticata per l'incontro con il principe adesso era solo un umiliante ricordo. E finalmente aveva acquisito il portamento che le era mancato quand'era adolescente.

    L'uomo che a breve sarebbe diventato suo marito l'avrebbe trovata attraente ora? Odiava il pensiero di essere rifiutata, soprattutto visto che era attratta da lui.

    Sally aveva ragione: il principe Thierry era davvero sexy. E la trasmissione aveva messo in risalto il forte carisma che emanava dalla sua persona. Notò come le persone sullo sfondo si fermavano a fissarlo, attratte da lui quasi fosse un magnete. Capiva come si sentivano. Aveva provato quella stessa sensazione nel giorno del loro fidanzamento e anche in seguito, ogni volta che tornava a Erminia per le vacanze e vedeva una sua foto o un servizio in TV su di lui.

    Sarebbe tornata a casa di lì a poche settimane. Era arrivato il momento di assumere le responsabilità che aveva temporaneamente allontanato.

    Avrebbe dovuto esserne entusiasta. Non solo per l'attrazione che provava nei confronti del principe, ma per il significato che quel matrimonio avrebbe rivestito per entrambi i regni. Il tentativo di pace era andato in fumo parecchi anni prima, quando la madre di Thierry era stata colta in flagrante adulterio con un diplomatico di Erminia. Quando i due erano deceduti in un incidente d'auto i governi si erano accusati a vicenda. Gli appostamenti militari lungo il confine da quel momento in poi avevano contribuito a portare scompiglio tra i sudditi. Mila aveva capito che il matrimonio con Thierry avrebbe forse messo la parola fine a quel tumulto, tuttavia voleva qualcosa di più di un matrimonio di convenienza. Era troppo sperare di riuscire a far innamorare il principe?

    Afferrò il telecomando e tolse l'audio, pronta a rimettersi a lavoro, Sally, però, non aveva ancora finito.

    «Dovresti andare a New York

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