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Will: Edizione italiana
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E-book228 pagine2 ore

Will: Edizione italiana

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Info su questo ebook

Willette Archer ha un segreto… anche se alcuni non credono che sia brava a nasconderlo. Braccio destro e migliore amica del proprietario del Bird’s Eye Tattoo Studio, il suo lavoro è diventato tutto per lei, quindi trascorre le giornate a occuparsi del negozio per evitare di pensare alla sua vita amorosa deludente. Naturalmente potrebbe anche avere a che fare con la sua infatuazione che dura vent’anni per il fratello maggiore del suo migliore amico.
Derek Tanner è confuso su… praticamente tutto. Il contratto d’affitto per il suo appartamento sta per scadere, la maggior parte della sua roba è da qualche parte in deposito e il dottorino fa turni extra in ospedale perché sono a corto di personale. Quindi, sì. La sua vita è un caos. Grazie a quelle circostanze grandiose, uscire con qualcuno è proprio fuori discussione. È riconoscente ma anche restio quando il suo fratellino gli consiglia di alloggiare per un po’ nella camera degli ospiti di Willette.
Anche lui è cresciuto con Will, ma non sono mai stati così uniti… figuriamoci convivere. Il dottor Derek non impiega molto a iniziare a vedere Will sotto una luce diversa. Gli fa pensare che forse avrebbe bisogno di farsi controllare. Will, d’altro canto, è a tanto così dal fingere di essere ferita affinché lui la tocchi. Nel momento in cui superano certi limiti e portano la loro relazione a un altro livello, Will otterrà quello che spera da quando è una ragazzina oppure la sua fantasia sarà per sempre rovinata?
LinguaItaliano
Data di uscita5 mag 2022
ISBN9791220702959
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    Anteprima del libro

    Will - Kat Savage

    1

    SALTA NEL FUOCO

    WILL

    Ho avuto la sensazione che sarei davvero impazzita quando tre ragazze diverse hanno chiesto di farsi tatuare la fase lunare. Non so nemmeno come sia riuscita a tollerarlo per tutto questo tempo. Oppure come riesca Drew, che sta dietro il bancone tutto il giorno, ad ascoltare la gente che parla dei tatuaggi idioti che farà. L’hanno scelto da una parete, e che cavolo. Almeno abbiate la decenza di optare per qualcosa di personalizzato e originale, porca miseria.

    Okay, lo ammetto, ho alcuni tatuaggi sul corpo che sono considerati banali o generici, ma li ho scelti per una ragione. Inoltre, ho più disegni personalizzati che altro. C’è una differenza enorme.

    Quasi preferirei non aver accettato di sostituire Drew mentre sarà via per qualche giorno.

    «Ehi,» mi saluta Hawk con un tono un po’ alterato.

    Lui è senza dubbio il proprietario di questo posto, ma tutti sanno che lo gestisco io. Il Bird’s Eye Tattoo Studio è più di un semplice posto di lavoro. È casa mia… dove si trova la mia famiglia. Forse è per questo motivo che, contro ogni logica, ho accettato di stare alla reception mentre Drew è via. E poi non mi fido di molte persone. Maledizione a me e alle mie nevrosi.

    «Come va?» domando, girandomi verso Hawk che sta pulendo la sua pistola per i tatuaggi.

    Siamo migliori amici dalla quarta elementare. Un giorno un ragazzino mi aveva messo alle strette, ignorando la regola che diceva che i bambini dovrebbero stare lontani se non vogliono i pidocchi, e si era comportato in modo molto aggressivo. All’improvviso Hawk si era messo a correre e lo aveva colpito con forza al braccio. Siamo inseparabili da allora. E, per la cronaca, mi ero assicurata che non sarebbe finito nei guai per aver colpito quel piccolo sfigato.

    Comunque, ho perso il conto delle volte in cui la nostra amicizia ha causato problemi nelle rispettive relazioni. Ma al diavolo il sesso. Siamo entrambi troppo leali per certe stronzate. Non ci toccheremmo in quel senso nemmeno con un bastone da tre metri. Nonostante i nostri sforzi per spiegarlo alla gente con cui usciamo, non ci credono mai. Almeno Drew, la sua ragazza, lo capisce. Comunque, lei sta con noi fin dall’inizio, quindi non ha mai dubitato.

    «Come sono andati i colloqui?» domanda, dandomi la schiena mentre sistema le bottiglie con l’inchiostro.

    «Piuttosto bene,» rispondo. «Dovremmo avere un nuovo assistente e un artista già dalla prossima settimana.»

    Da quando sei mesi prima abbiamo ingrandito il negozio, cerchiamo un nuovo tatuatore e un altro receptionist che dia una mano a Drew, che diventerà vicedirettrice una volta che avremo un commesso. Assumere qualcuno è diventata una priorità per me, così non dovrò più stare alla reception.

    «Fantastico,» ribatte Hawk. «Prima lasciamo che inizino e poi sceglieremo il piercer che vogliamo assumere.»

    Il Bird’s Eye non ha mai avuto un piercer né venduto gioielli, ma esserci ingranditi apre le porte a nuove possibilità. Ci stiamo anche occupando di riempire il nuovo spazio con pezzi tradizionali e gadget. È un processo lento.

    «Ci penso io, capo,» scherzo. Hawk odia quando lo chiamo capo, quasi quanto odia il suo secondo nome, che per la cronaca è Anthony.

    «Devo andare a prendere Ava. Sei a posto qui?» chiede con tono scontroso.

    Annuisco, riprendendo a leggere gli appuntamenti nel calendario del computer.

    Potrei starmene seduta qui a fingere che non invidio lui e Drew, ma non sono una brava attrice. Non sono sposati da molto e adesso Hawk è il patrigno di Ava, la figlia che Drew ha avuto nel suo primo matrimonio. Sono la famiglia più adorabile che abbia mai visto, cazzo, e mi dà la nausea; se non altro perché il mio miglior amico sembra ottenere tutto quello che vuole dalla vita mentre io mi ritrovo con idioti che non sono pronti a… impegnarsi, per usare un eufemismo.

    Un’ora dopo chiudo il negozio e mi dirigo verso la mia Nissan malconcia nel parcheggio. È uno spettacolo triste. Questa piccola utilitaria ha visto giorni migliori, ma ne abbiamo anche vissute parecchie insieme. Ho perso il conto dei viaggi, delle corse di emergenza o delle notti trascorse a dormire in quest’auto. No, non sono una senzatetto, ma quando una ragazza vuole dormire sotto le stelle è più facile farlo in auto, usandola come una tenda improvvisata. La cappotta è una finestra perfetta che a volte mi concede proprio quello di cui ho bisogno.

    Sospiro per il sollievo quando, dopo un breve tragitto, arrivo a casa e apro la porta del mio appartamento, che in realtà è la vecchia abitazione di Drew. Dopo che la situazione è diventata seria con il suo Principe Azzurro tatuato, lei non ne ha avuto più bisogno. Per mia fortuna non hanno perso tempo a decidere di andare a vivere insieme. Il mio contratto d’affitto stava per scadere e i proprietari volevano vendere, così il tempismo è stato quasi perfetto.

    Non è grande, ma nemmeno io lo sono, né ho molta roba. È un posto pulito e accogliente. Inoltre, Drew ha lasciato la maggior parte dell’arredamento quando si è trasferita da Hawk. Così, oltre all’appartamento, ho ereditato i mobili nuovi che Hawk le aveva comprato. Per me è come aver vinto alla lotteria, dato che i miei erano vecchi come la mia auto.

    In verità non possiedo molto perché non ne ho bisogno. Compro nei negozi dell’usato e risparmio parecchio. Apprezzo le piccole cose, ordinate e semplici. A parte i libri. Ne ho molti, ma la maggior parte sono di seconda mano.

    Se dipendesse da me non avrei nemmeno un cellulare, ma non possederne uno al giorno d’oggi significa essere considerati strambi, oppure probabili serial killer. Ne ho uno solamente per una questione di apparenze. E poi mi piace la musica. Il mio cellulare ne contiene una libreria intera. Tuttavia, mi manca dover comprare CD e cassette da ascoltare. Avere tutta la musica nel cloud non mi dà la sensazione di possederla.

    Come si può avere qualcosa che non possiamo tenere? Dov’è di preciso la musica?

    Anche questa mi sembra roba da serial killer.

    A proposito di quel demonietto; il mio cavolo di cellulare vibra nella tasca e lo tiro fuori, pronta a infastidirmi a causa di chiunque mi abbia scritto e per nessuna ragione in particolare.

    Hawk: Comunque, domani Derek verrà in città. Passerà dal negozio.

    Cazzo. Cazzo. Cazzo. Non va bene. Hawk è il mio migliore amico. Nel bene e nel male. Tuttavia, suo fratello maggiore Derek è da sempre la mia cotta segreta, non corrisposta e che non scomparirà mai, a prescindere da quanti uomini frequenterò. Eppure il termine cotta non definisce bene l’amore eterno che provo per lui.

    Quell’adolescente divenuto uomo possiede il mio cuore da quando ero bambina.

    Anche se non lo sa.

    Io: Perché?

    Hawk: Per cercare un posto in cui vivere in città.

    Non entrare nel panico, Will. Non entrare nel panico, cazzo.

    Io: Oh.

    Non mi viene in mente altro. È l’unica cosa che riesco a scrivere senza che il cuore mi esploda dal petto e cada a terra. Non posso fare troppe domande al mio caro amico. Devo mantenere la calma.

    In qualche modo – e non so come, ma in qualche modo – sono riuscita a nascondergli che sono innamorata di suo fratello. Di sicuro in un paio di occasioni mi è quasi sfuggito, ma fino a ora sono riuscita a non farmi scoprire. E ho intenzione di continuare così.

    Il problema è che nemmeno Derek ha notato qualcosa. Non posso andare da lui e confessargli i miei sentimenti. Immagino che me lo direbbe se non mi considerasse solo la migliore amica di suo fratello. Fino ad allora, non sarò io a rendere la situazione imbarazzante.

    Ovviamente avviene tutto a distanza. Derek vive e lavora fuori città già da un bel po’. Una cosa è evitare sospetti durante una cena di famiglia per le festività oppure per qualche ora quando passa per chiedere al fratello di fargli un tatuaggio, ma averlo qui tutto il tempo è tutta un’altra storia.

    Allora perché adesso? Perché si trasferirà dalle nostre parti? Forse domani scriverò a Drew e vedrò se riesco a scoprire qualcosa. È l’unica a saperlo, la mamma di Hawk le ha rivelato tutto quando è entrata nelle nostre vite. E lei, poi, come aveva fatto a capirlo? Non ne ho idea, cazzo. Forse intuizione materna? Probabilmente mi ha beccato a fissarlo troppe volte quando credevo di essere discreta. Comunque, per fortuna ha anche mantenuto il segreto per tutto questo tempo. Che Dio la benedica.

    Lancio il cellulare sul banco accanto a me mentre lascio andare un sospiro rumoroso nell’appartamento vuoto. Forse dovrei pensare a prendere un gatto, o un criceto, o almeno un pesce rosso, cazzo. Il mio ultimo ragazzo era allergico a cani e gatti, quindi avevo rinunciato, nonostante desiderassi il gatto rosso tigrato del locale rifugio per animali.

    Tra un po’, dopo essere rimasta seduta qui a lungo fino a esserne stufa, mi spoglierò e andrò a letto. Per il momento non faccio altro che pensare a Derek. L’ultima volta che l’ho visto frequentava una bionda, una collega che lavorava nel suo stesso ospedale. Lei era impeccabile, senza nemmeno un capello fuori posto. Sembravano una coppia uscita da una rivista.

    Io non sono una ragazza impeccabile. Cambio colore di capelli ogni paio di mesi. Ho tatuaggi visibili, diversi buchi alle orecchie e mi piace il rossetto rosso sgargiante. Il mio guardaroba sembra quello di una Barbie dall’anima torturata. Oppure forse da Barbie di una punk band femminile. Sì, mi piace.

    Il punto è che gli uomini come il dottor Derek Tanner non frequentano donne come me. Lui è raffinato, la sua auto costa più di tre anni d’affitto di quest’appartamento, e ha una reputazione da difendere.

    In realtà non è cambiato niente. All’inizio della prima media, quando la mia cotta innocente era diventata un’ossessione sfrenata, lui frequentava la terza media ed era il più popolare. Uno sportivo. E si diceva che frequentasse già una matricola del liceo. I ragazzi creavano letteralmente un varco come Mosè con il Mar Rosso quando lui passava nel corridoio. Io ero la ragazza che seguiva troppi corsi d’arte, che si disegnava sempre sulle braccia e che non conosceva la differenza tra un touchdown e un buco nella parete. In una parola, ero invisibile.

    Nonostante fossi amica di Hawk, Derek e io siamo sempre appartenuti a due mondi diversi. E probabilmente sarà sempre così.

    2

    PIOVE A DIROTTO

    DEREK

    Il lungo corridoio nell’edificio di quest’appartamento mi ricorda una scena di The Shining. Mi aspetto davvero che da un momento all’altro appaiano due gemelle proprio lì in mezzo e mi chiedano di giocare con loro.

    È inutile dire che non farò un’offerta per questo posto. Alla faccia della casa dei brividi. Ah.

    Cercare un appartamento in città è stato un inferno. Non ho visto niente che mi piaccia e devo andare da mio fratello a cena, quindi sono a corto di tempo.

    In verità mi chiedo perché non mi sia trasferito prima nella parte più movimentata di Louisville ma, allo stesso tempo, anche perché mi stia disturbando a farlo. È vero che sono piuttosto euforico al pensiero di vivere più vicino al mio fratellino. Il suo recente matrimonio mi ha spinto a pensare all’idea di famiglia e desidero trascorrere più tempo con tutti loro.

    Cavolo, forse desidero avere anch’io tutto questo. Non ho mai pensato che Hawk avrebbe messo la testa a posto prima di me, considerato il suo stile di vita. In un certo senso immaginavo che sarebbe rimasto per sempre scapolo, scontroso e solitario, con soltanto il suo negozio e i suoi clienti a infastidirlo.

    E io? Il dottor Derek Tanner? Be’, sono il migliore del mio reparto e posso avere qualsiasi donna desideri. No, non sono così presuntuoso, ma sono obiettivo. Le ragazze si gettano ai miei piedi. Di continuo. Ne approfitto? Be’, cazzo, a volte sì. Eppure, nell’ultimo periodo, la mia vita sociale è stata inesistente. Di recente due medici hanno dato le dimissioni, lasciandoci a corto di personale. E ho fatto turni extra per aiutare.

    Per questo, anche se – di tanto in tanto – ho sfruttato a mio vantaggio l’interesse delle donne nei miei confronti, non mi diverto da un po’. Ed è trascorso ancora più tempo da quando ho avuto una storia che potrei definire seria.

    Se devo essere sincero, diventa un po’ noioso. Anche prevedibile. Usciamo insieme, ci divertiamo, le vuole una storia seria e a me non interessa. Non penso che alle donne importi davvero di me, di chi sono. Vedono un camice bianco. Vedono un indirizzo con scritto Dottore e Signora. Non gli piaccio io… non davvero. Mi apprezzano per il mio lavoro.

    Cavolo, mi perdo fra i miei pensieri mentre questa adorabile agente immobiliare divaga sugli armadietti della cucina. A me non interessano. Per niente. Si aprono e si chiudono? Sì? Va bene, andiamo avanti. Sono troppo educato per interromperla e dirle che questo posto è inquietante. Il pavimento cigola, non in modo bizzarro, ma entro nel panico ogni volta che succede e mi si rizzano i capelli sulla nuca in attesa che appaia un fantasma.

    Finiamo circa una trentina di minuti dopo e l’agente, di cui non ricordo il nome, mi accompagna fuori dall’edificio.

    «Allora,» mi chiede, «che ne pensa?»

    «È davvero un bel posto,» mento. «Ci penserò.»

    Ci salutiamo e ci separiamo. Poi prendo il cellulare e controllo la lista degli appartamenti che dovrò visitare oggi. Suppongo che siano a posto. Darò un’occhiata, ma non c’è niente che mi dia la sensazione di casa. Faccio spallucce, metto in moto e mi dirigo alla prossima destinazione.

    Spero davvero di trovare qualcosa, altrimenti non avrò un tetto sopra la testa per qualche settimana. Il mio contratto d’affitto scadrà questo mese e non mi va di pagare la proroga mensile scandalosa che mi hanno chiesto. Di sicuro guadagno bene, ma non sono in vena di sborsare soldi per una stronzata simile.

    Forse, se non troverò una soluzione, potrei restare con mio fratello e sua moglie finché la mia ricerca non darà i suoi frutti. Sono certo che a loro non dispiacerebbe. E poi sarebbe davvero fantastico conoscere meglio Drew e Ava. So che all’inizio non sono stato un grande sostenitore di Drew, ma da quando ho capito che lei era sincera sono davvero felice per loro. E Ava è un bonus incredibile. Essere zio probabilmente sarà davvero fico e vivere più vicino a loro mi permetterà di scoprirlo.

    Entro nel parcheggio di quello che dovrebbe essere un edificio di cinque piani nella zona più vecchia ma promettente della città. Sembra un magazzino abbandonato con i mattoni color ruggine e le vetrate così sporche che è impossibile guardarci dentro. Cristo.

    Scruto il piazzale e i palazzi dall’altro lato della strada. La zona sembra quasi deserta. Non c’è gente nei paraggi, ci sono solo

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