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Vino&Finanza
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E-book128 pagine1 ora

Vino&Finanza

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Info su questo ebook

Bere o non bere? È Amleto quando scava nella mente dei collezionisti, dilaniati da sempre
tra il possesso e la fruizione. Che con le bottiglie, oggetti di culto e di passione, status symbol e nevrosi, ambizione e cruccio diventa esponenziale. Il valore come bene rifugio è crescente, mercato reattivo e di nicchia. Ma anche quello dell’oggetto di culto per cui conta solo il possesso. Da anni la finanza ha incontrato l’inebriante mondo delle vigne: i futures sui grandi marchi sono ormai tradizione nella tradizione. E anche il futuro degli NFT e della blockchain è già presente nelle cantine. Ciò che conta è creare le condizioni ideali per scambiare
l’eccezionale, il rarissimo, l’introvabile. In questa Guida raccontiamo come è fatto il mondo delle aste e del mercato, di quel particolare mercato; come sia ormai una tendenza robusta quella di considerare le partecipazioni nelle cantine e nelle aziende vitivinicole un esito
profittevole per una finanza che voglia farsi anche cultura del territorio e garanzia
di sviluppo per un made in Italy antico e al contempo sperimentale.
LinguaItaliano
Data di uscita29 mar 2023
ISBN9791254841495
Vino&Finanza

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    Anteprima del libro

    Vino&Finanza - AA.VV.

    1. LE PIATTAFORME WEB

    L’USO DELLE PIATTAFORME

    Costi di gestione ed exit strategy priorità strategiche

    Barbara Sgarzi

    In una delle frasi più citate quando si parla di investimenti, Gianni Agnelli, grande collezionista di etichette pregiate, disse che preferiva investire in vino che in azioni, perché se l’operazione fosse andata male, almeno avrebbe potuto degustare le bottiglie. Oggi l’investimento in fine wines è sempre più popolare, grazie alla volatilità degli altri mercati, agli ottimi risultati degli ultimi anni che qualificano il vino come nuovo bene-rifugio e alla non trascurabile componente della passione. Nell’ottica di una necessaria diversificazione del proprio portafoglio, il vino può essere considerato un ottimo bene rifugio, che si mantiene saldo anche nei periodi di grande turbolenza e che dal 2005 ha registrato una crescita del 198%. Se si considerano i pleasure asset alternativi, ha ottenuto una crescita del 231% negli ultimi dieci anni, rispetto al 113% dell’arte e al 142% dei gioielli. Se si aggiunge che essendo il vino pregiato un bene deteriorabile non c’è tassazione sul capital gain e che finché viene movimentato all’interno dei magazzini certificati non viene anticipata l’Iva, si comprende perché desti l’interessa di un popolo di investitori sempre più numerosi.

    Un mercato in costante espansione e spesso guidato dalla passione, dove però non è facile operare da soli. Un ruolo notevole nella sua crescita lo ha giocato anche la pandemia, durante la quale sono esplosi in generale gli acquisti di vino online di ogni genere, e che ha visto nascere molte nuove piattaforme di investimento, ognuna con caratteristiche peculiari per soddisfare diverse tipologie di investitori. Le differenze maggiori da notare per sceglierle, oltre al portafoglio di vini disponibili, creato grazie a rapporti privilegiati con i produttori, riguardano i costi di gestione ma soprattutto quelli relativi alla exit, quando si decide di vendere tutto o una parte dell’investimento. Il fattore comune per quasi tutte, anche se anche qui con livelli diversi, è quello di una grande impronta tecnologica e la creazione di algoritmi proprietari per determinare il valore dei beni basati in parte sull’indice ufficiale Liv-Ex e in parte su parametri diversi per ogni piattaforma.

    Oeno Group nasce in UK nel 2015, guidato dal Master of Wine Justin Knock (per una definizione di Master of Wine, vedi il Cap 3) e ha ricevuto nel 2022 il riconoscimento come Best Global Wine Investment Firm 2022.

    Vino & Finanza

    Comprende Oeno Future, una piattaforma di investimento in vino, Oeno Trade, fornitore di vini di alta gamma a ristoranti e hotel e Oeno House, una boutique del vino al London Exchange dove il collezionista può decidere di vendere il proprio vino direttamente a chi lo consumerà, anche una bottiglia alla volta, e non al mercato dei collezionisti. Oppure di degustarlo per festeggiare un buon investimento. Oeno ricerca le bottiglie più pregiate e difficili da ottenere sul mercato e studia su quali cantine emergenti puntare per scommettere su un potenziale ancora da esprimere, così da massimizzare gli investimenti e ampliare gli asset disponibili. Riassume Gabriele Gorelli, Master of Wine e Ambassador di Oeno per l’Italia: La forza di Oeno è nei rapporti privilegiati con i migliori produttori mondiali, che permettono di accedere ai vini più preziosi e rari, ma anche nella capacità di scovare realtà di grande qualità dal potenziale non ancora espresso. Soprattutto per l’Italia, siamo alla ricerca continua di nuove cantine e abbiamo già iniziato delle collaborazioni con realtà in territori italiani tradizionalmente meno legati al concetto di fine wines, come la zona dell’avellinese e dell’Etna, dai quali ci aspettiamo una grande crescita.

    Tutta italiana eWibe, fondata nel 2021 e pienamente operativa da luglio 2022, oggi è guidata da Edoardo Maria Lamacchia, cofondatore e CEO. Conta oltre 5.000 utenti iscritti (circa il 70% uomini e il 30% donne, tra i 35 e i 50 anni) e più di 2.000 bottiglie in catalogo. La media di investimento è di circa 3.000 €, ma una delle peculiarità della piattaforma è di non avere una soglia di prezzo minima per operare sul mercato. È quindi particolarmente adatta anche a chi si vuole avvicinare al mondo degli investimenti in fine wines a piccoli passi: le prime offerte di vendita partono da circa 80 euro.

    Anche le modalità di investimento sono semplici e disintermediate: tramite la piattaforma si ottengono consigli e indirizzi, ma si può operare praticamente in prima persona. Altre caratteristiche sono la pubblicazione di un osservatorio per condividere prezzi e tendenze di investimento, creato a partire dal listino ufficiale Liv Ex, dai dati di altri analisti finanziari e dalle transazioni che avvengono sulla piattaforma. Appena aggiunto anche il servizio di Personal Wine Advisory guidato da Leonardo Bernasconi DipWSET (ossia in possesso del Diploma in Wines rilasciato dal Wine & Spirit Education Trust), un esperto che affianca l’investitore nel suo percorso di avvicinamento o approfondimento della conoscenza dei fine wines, fornendo informazioni e formazione sulle dinamiche del mercato.

    Approccio diverso per Crurated che non si pone come una piattaforma di investimenti, bensì come un circolo riservato a chi il vino di pregio lo vuole conoscere, trovare, acquistare e consumare. Nato nel 2020 da un’idea di Alfonso De Gaetano, grande appassionato di vini ed esperto di tecnologia ad alto livello internazionale, unisce l’atmosfera di un club privato di intenditori, con posizionamento luxury, a un solido utilizzo delle tecnologie più avanzate come la blockchain, che risolve i problemi di contraffazione che possono turbare un mercato del genere. "Ribaltando la famosa frase di Agnelli, direi: appassionatevi di grandi vini, collezionateli

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