Fuga da Trainville parte I: Trainville 4

Di Alain Voudì

RACCONTO LUNGO (47 pagine) - STEAMPUNK - Quando le leggi di uno Stato si fanno ingiuste, l'unico posto ammissibile per un uomo giusto è nelle sue prigioni (Henry David Thoreau, 1849)

Si dice che l'ora più nera sia quella che precede l'alba: ma come può esserci un'altra alba per Joanna, quando tutto ciò che ama al mondo le viene sottratto con la forza? La storia di Joanna, la ragazzina dal passato misterioso cresciuta nella città viaggiante su rotaie di Trainville, in un vecchio west alternativo in cui non c'è mai stata la Guerra Civile americana, è a una svolta drammatica: tutto sembra crollarle addosso. La prima, angosciante parte del finale di stagione di Trainville.  

Alain Voudì, genovese, classe '63, consulente direzionale, ha pubblicato due racconti in appendice ai Gialli Mondadori nel 2012, e un terzo, trasmesso su Radio 24 nel corso della trasmissione Giallo 24, è poi stato incluso nella raccolta omonima edita da Mondadori. Un suo racconto è stato finalista nel 2012 al Premio Stella Doppia di Urania, un altro ha vinto la prima edizione del concorso Tessisogni e un terzo è stato segnalato al Premio Robot, edizione 2012. Altri suoi racconti si possono trovare in numerose antologie, tra le quali "365 Racconti Horror", "365 Racconti sulla fine del mondo" e "365 Storie d'amore" di Delos Books, oltre che sulle riviste "Robot" e"Writers Magazine Italia", nella collana "FantaErotika" di Lite Editions e nelle raccolte"Il Cerchio Capovolto" (I Sognatori, 2011 e 2012). È autore di diversi racconti della serie "The Tube".

• Lingua: Italiano
• Editore: Delos Digital
• Data di uscita: 8 lug 2014
• ISBN: 9788867754267

Anteprima del libro

Fuga da Trainville parte I

di Alain Voudì

ISBN versione ePub: 9788867754267

© 2014 Alain Voudì - Da un'idea di Daniela Barisone

Copertina: Daniela Barisone

Edizione ebook © 2014 Delos Digital srl

Piazza Bonomelli 6/6 20139 Milano

Versione: 1.0 luglio 2014

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Indice

Colophon

Alain Voudì

Fuga da Trainville parte I

Negli episodi precedenti di Trainville

Capitolo 1

Capitolo 2

Capitolo 3

Capitolo 4

Capitolo 5

Nel prossimo episodio, il grande finale di stagione: Trainville 5: Fuga da Trainville (parte seconda)

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Alain Voudì

Alain Voudì, genovese, classe ‘63, consulente direzionale, ha pubblicato due racconti in appendice ai Gialli Mondadori nel 2012, e un terzo, trasmesso su Radio 24 nel corso della trasmissione Giallo 24, è poi stato incluso nella raccolta omonima edita da Mondadori. Un suo racconto è stato finalista nel 2012 al Premio Stella Doppia di Urania, un altro ha vinto la prima edizione del concorso Tessisogni e un terzo è stato segnalato al Premio Robot, edizione 2012. Altri suoi racconti si possono trovare in numerose antologie, tra le quali 365 Racconti Horror, 365 Racconti sulla fine del mondo e 365 Storie d’amore di Delos Books, oltre che sulle riviste Robot eWriters Magazine Italia, nella collana FantaErotika di Lite Editions e nelle raccolteIl Cerchio Capovolto (I Sognatori, 2011 e 2012). È autore di diversi racconti della serie The Tube.

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Negli episodi precedenti di Trainville

È un periodo di disordine per gli States. Subito dietro la facciata liberale e benevola del Presidente Edison, nel buio delle camere per gli interrogatori si alzano le grida di dolore dei patrioti, torturati perché tradiscano i segreti della Resistenza.

Quei pochi che ancora osano sperare in un futuro migliore devono espatriare, come l’ex Presidente Lincoln, oppure farlo di nascosto, per esempio celandosi nei panni di facoltosi magnati della Sabbia, come Mister Pennyworth.

Da quando Joanna è stata messa a conoscenza dei legami del suo tutore con la Resistenza e con il governo britannico che la appoggia sotto banco, il velo rosa attraverso cui vedeva il mondo da bambina è caduto, rivelandole una sanguinosa realtà di cui lei, come milioni di suoi compatrioti, non si era mai resa conto.

Malgrado Jim, nel corso del loro viaggio a Minneapolis, le offra di mettersi al sicuro oltre oceano, Joanna sceglie di restare al suo fianco e condividere con lui i rischi mortali delle sue attività clandestine, con l’unica protezione della sua nuova falsa identità di Joanna Sanders, diciassettenne di Boston.

Nel frattempo, la misteriosa Liberty Sands Incorporated, principale concorrente della Pennyworth Corporation nel mercato delle sabbie radioattive, annuncia un’offerta pubblica di acquisto sulla società di Jim, e presenta a lui un’offerta di fusione che sembra troppo generosa per non nascondere qualcosa di losco…

1

Uno degli innumerevoli vantaggi del ritorno a casa era che la coda per l’imbarco dei residenti, specie nelle prime ore del mattino, era infinitamente più corta di quella dei passeggeri: quando vide che davanti a loro sostavano in attesa appena otto persone, Joanna tirò un sospiro di grato sollievo. La coda per l’imbarco sulla Dixieland, al terminal di Minneapolis, era stata solo di poco più breve di quella dell’andata, e già lei immaginava di doverne fare altrettanta anche per risalire su Trainville. Per fortuna le procedure che regolavano sbarchi e reimbarchi per le gite erano molto più snelle, altrimenti per i turisti i viaggi sarebbero stati un vero supplizio.

Mentre attendevano il proprio turno per salire a bordo, Joanna era sempre più eccitata: ricordava ancora come un incubo il suo precedente arrivo clandestino, nascosta in una cassa che aveva contenuto sabbia radioattiva, e non vedeva l’ora di presentare allo sportello di imbarco i suoi nuovi documenti veri.

Joanna rabbrividì per l’emozione: nel giro di pochi minuti sarebbe diventata residente ufficiale di Trainville, libera di girare tutto il convoglio senza timore di essere arrestata o peggio.

– Se li tieni in mano ancora un po’ arriveranno fradici – la avvertì Jim.

Joanna trasalì, colta di sorpresa. – Come?

– Quei fogli – spiegò lui. – Hai le dita così sudate che ci stai lasciando le impronte. Su, da brava, piegali e mettili via: li tirerai fuori quando te li chiederanno.

– E se li perdo?

– Da qui a laggiù? Mi spieghi in che modo pensi di riuscirci?

Joanna si strinse nelle spalle, continuando a rileggere la lettera d’assunzione come se non potesse credere ai suoi occhi.

– Fa’ come ti dice Mister Pennyworth, tesoro – intervenne Miss Waters alle sue spalle.

Joanna sospirò.

– Hai paura che caschi giù la firma dal foglio? – la canzonò lui, divertito. – Guarda che posso