Scopri milioni di eBook, audiolibri e tanto altro ancora con una prova gratuita

Solo $11.99/mese al termine del periodo di prova. Cancella quando vuoi.

Dipendenza
Dipendenza
Dipendenza
E-book44 pagine37 minuti

Dipendenza

Valutazione: 0 su 5 stelle

()

Leggi anteprima

Info su questo ebook

Un corpo senza vita, una siringa ancora conficcata nel braccio. Nella stessa via, due anni prima, un ragazzo scompare nel nulla. Troppe coincidenze per chi non crede nel caso. Da qui parte la seconda inchiesta di Vittorio Spina.
LinguaItaliano
EditorePubMe
Data di uscita3 ott 2017
ISBN9788871634784
Dipendenza

Leggi altro di Monika M

Correlato a Dipendenza

Ebook correlati

Thriller per voi

Visualizza altri

Articoli correlati

Categorie correlate

Recensioni su Dipendenza

Valutazione: 0 su 5 stelle
0 valutazioni

0 valutazioni0 recensioni

Cosa ne pensi?

Tocca per valutare

La recensione deve contenere almeno 10 parole

    Anteprima del libro

    Dipendenza - Monika M

    Dipendenza

    Le inchieste di Vittorio Spina

    Monika M

    Zeno entrò senza bussare, guardando istintivamente verso la piccola tv, spenta. Il sorriso nato sul volto di Vittorio, seduto alla scrivania, svanì. Istintivamente afferrò il telecomando che teneva nel primo cassetto e cercò il notiziario. Zeno si accomodò, in silenzio. Quell’indirizzo gli aveva ricordato qualcosa: via delle Sette Chiese. La denuncia di scomparsa risaliva a due anni prima, caso irrisolto al quale Vittorio aveva lavorato senza sosta. Ci volle un po’ a Zeno per ricollegare, poi ricordò.

    -Credi sia Marco?- chiese nervoso Vittorio.

    -Non credo, ritrovarlo morto sulla via di casa sua a due anni dalla scomparsa?-

    Vittorio meccanicamente guardò il display del cellulare, nessuna chiamata persa, nessun messaggio. Era quantomeno illogico pensare che una madre, devastata dal dolore, trovasse nei suoi pensieri il bisogno di avvertirlo. Nonostante la circostanza fosse a lui poco congeniale si sollevò dalla sedia deciso ad andare.

    In vita sua non era mai riuscito a pronunciare quella parola: condoglianze. Gli si irrigidivano le labbra in una smorfia simile ad un sorriso beffardo che poco si addiceva al dolore di chi se lo vedevo recapitare dritto in faccia. Rimaneva lì in gola quella parola che nella sua mente non trovava alcun significato.

    La zona era animata. Il caldo sole primaverile e gli eventi della mattina avevano fatto sì che gli abitanti degli enormi palazzoni si riversassero nelle vie, forse per sentirsi meno soli davanti alla morte, forse unicamente per sparlarne ed esorcizzarla. Inforcò gli occhiali da sole a specchio ed il cappelletto con visiera, intendeva ascoltare le voci del quartiere senza esser riconosciuto, prima di conoscere i fatti annotati freddamente su di un verbale. Il divario gli fu subito chiaro: le donne si riversavano nei negozi dove abitualmente facevano la spesa ad ascoltar maldicenze; gli uomini affollavano bar elargendo sentenze. Si sa in Italia sono tutti allenatori e giudici.

    Dopo due chilogrammi di frutta fresca, mezzo di pane ed un pacchetto di caffè, Vittorio riuscì infine a capire che il ragazzo ritrovato non era Marco Salvi, ma un certo Giulio. Ripose spesa, cappello ed occhiali da sole in auto e si diresse con animo alleggerito dalla signora Vittoria.

    -Ha pensato fosse Marco?- chiese questa aprendogli la porta, non ci fu bisogno di risposta.

    Era tempo che non vedeva la signora Vittoria e trovarla così invecchiata lo frastornò. Era come assistere al decadimento di una diva, un fascino di altri tempi. Da giovane sicuramente aveva avuto la sua bella schiera di ammiratori, pensò. Rimasta vedova in giovane età aveva poi perduto anche quell’unico figlio che sola aveva tirato su. Uscito dalla pizzeria, nella quale lavorava come cameriere, non era mai tornato a casa. Cosa fosse capitato in quel breve tragitto che faceva a piedi restava ancora un mistero, le indagini si erano concentrate sulle conoscenze del quartiere, unica pista una ragazza contesa con un altro.

    -Quanto zucchero?- chiese, interrompendo i pensieri di Vittorio che la fissava ora imbarazzato.

    -Due.-

    -Ah, la pensate come me. La vita è già tanto amara… - disse sorridendo appena e girando accuratamente

    Ti è piaciuta l'anteprima?
    Pagina 1 di 1