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Il veleno dei Borgia (eLit): eLit
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E-book59 pagine53 minuti

Il veleno dei Borgia (eLit): eLit

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Info su questo ebook

Roma, epoca rinascimentale.

Bella non è un'esperta della vita di corte, con quei giochi d'astuzia e la dolce eco della seduzione che a Roma, nel palazzo papale abitato dai Borgia, si respirano quasi come veleno. Chiamata per le sue doti di erborista, il suo primo istinto è stato di fuggire lontano il prima possibile; poi però i suoi occhi si sono posati in quelli grigi del Tenebroso, capaci di attrarla tanto in profondità da farle temere di annegare. Ma, pur attratta, Bella sa che Marco Corelli è un uomo misterioso e teme di non potersi fidare di lui, soprattutto quando l'ombra di un complotto allunga le sue spire verso di lei…
LinguaItaliano
Data di uscita31 gen 2017
ISBN9788858966105
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    Anteprima del libro

    Il veleno dei Borgia (eLit) - Michelle Kelly

    successivo.

    1

    Quando Bella entrò nella ricca sala da ballo, per un attimo lo splendore che la accolse le mozzò il fiato. I muri e il soffitto sotto le arcate di marmo erano decorati con affreschi che raffiguravano un assortimento intrigante di santi benedetti e immagini erotiche pagane mentre una fontana creata apposta per l'evento occupava il posto d'onore al centro della sala, con l'acqua che sgorgava dal seno nudo di una ninfa sul petto di un Adone di pietra. Ma per quanto suggestiva fosse la scena, gli occhi della giovane vagarono presto in cerca dell'uomo che sperava di vedere ma non osava avvicinare.

    Marco Corelli. L'assassino tenebroso. Quando era arrivata a Roma due settimane prima e aveva messo gli occhi su di lui per la prima volta, era stato come se un fulmine le avesse trafitto il cuore, e non solo. Con quei capelli neri tendenti al blu, i profondi occhi grigi e la corporatura forte e muscolosa da soldato che si intravedeva sotto i gambali neri stretti e la tunica, il Tenebroso era semplicemente l'uomo più attraente che avesse mai visto. Non che ci volesse molto, dato che Bella aveva trascorso molti dei suoi ventiquattro anni a Montagne, un paesino appena fuori Roma dove suo zio, prima di tramandarle il mestiere, aveva gestito un'attività proficua lavorando come speziale, farmacista ed erborista. Proprio grazie alla buona reputazione dello zio, e di conseguenza alla propria, la ragazza era finita in quel luogo, ad ammirare lo splendore della corte papale dei Borgia e a desiderare di essere anche solo notata dal Tenebroso. Il giovane era soprannominato così perché nessuno sapeva bene chi fosse – un assassino, una spia o magari solo un servitore del famigerato Cesare Borgia, il figlio del Papa – e forse anche per il suo aspetto sensuale e molto mascolino.

    Non che lei avesse sentito qualche pettegolezzo sulla sua condotta con le donne, assolutamente no. A detta di tutti il Tenebroso disdegnava la compagnia ed era un tipo riservato e pericoloso. Una persona da cui la ragazza avrebbe dovuto tenersi alla larga. Soprattutto considerato il fatto che era già abbastanza in pericolo per esser stata notata dai malfamati Borgia. Bella non era sciocca e sapeva bene che, una volta portato a termine l'incarico che le era stato assegnato, la sua vita non sarebbe stata più la stessa. Avrebbe speso meglio il proprio tempo a pianificare la fuga che a perdere la testa per un uomo bello ma imperscrutabile come il Tenebroso.

    Eppure ogni volta che lo aveva incrociato aveva sperato in un sorriso, in uno sguardo, o almeno in un cenno da parte sua, ma non aveva ottenuto nulla di tutto ciò. Bella non peccava di vanità ma sapeva che gli uomini la trovavano attraente; aveva passato le due settimane precedenti a respingere la corte di quasi tutti gli uomini del palazzo, i quali, senza dubbio, consideravano il suo stato di donna nubile e indipendente allo stesso tempo provocatorio ed esasperante. Ma da parte del Tenebroso niente, neanche un'occhiata fugace. Poi, due giorni dopo, mentre la giovane era in giardino a occuparsi delle piante aromatiche, si era sentita gli occhi di qualcuno puntati addosso e quando aveva alzato lo sguardo aveva visto il Tenebroso che la osservava da un angolo all'ombra, mimetizzato così bene che per un attimo Bella aveva pensato di avere avuto una visione. A quel punto lui aveva distolto lo sguardo e si era voltato, ma non prima che lei avesse notato un bagliore nei suoi occhi e il modo in cui questi le avevano scrutato il corpo, soffermandosi per un po' sulla curva dei seni, nel punto in cui si intravedevano dalla scollatura dell'abito semplice. Poi se n'era andato con movimenti rapidi e agili, come un cacciatore che insegue la preda, e Bella era rimasta lì a fissare il punto in cui si era appostato.

    Quella sera, nella sala da ballo, lo vide di nuovo mentre era appoggiato a una colonna e osservava i festeggiamenti attorno a sé con sguardo freddo. Mentre gli astanti prendevano parte alla mascherata e il Papa in persona ballava con una dama di corte sposata, rossa per l'imbarazzo, il Tenebroso si limitava a osservare con espressione indecifrabile. Ma non si rilassava mai?, si chiedeva Bella. Doveva sempre stare all'erta e cogliere ogni segno di pericolo o intrigo? Pensò che la sua fosse una vita solitaria, sempre all'ombra, sempre lontano dalla folla. Da parte sua Bella ne aveva quasi abbastanza della corte dei Borgia,

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