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Antichità - La civiltà greca - Musica: Storia della Civiltà Europea a cura di Umberto Eco - 11
Antichità - La civiltà greca - Musica: Storia della Civiltà Europea a cura di Umberto Eco - 11
Antichità - La civiltà greca - Musica: Storia della Civiltà Europea a cura di Umberto Eco - 11
E-book185 pagine1 ora

Antichità - La civiltà greca - Musica: Storia della Civiltà Europea a cura di Umberto Eco - 11

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Info su questo ebook

Nell’antica Grecia la musica è Mousike techne, l’arte delle Muse, un’esperienza totalizzante, che coinvolge non solo canto e accompagnamento strumentale ma anche danza e poesia. Intimamente legata all’esperienza collettiva ed estremamente pervasiva, la musica si fa presente nei contesti più vari dalle corti micenee alla quotidianità delle poleis, scandisce il calendario religioso e civile, vive nelle rappresentazioni teatrali di epoca classica, estendendosi persino all’ambito panellenico, e fortifica il rapporto tra sodali nei simposi. Dai ritmi frenetici dei baccanali, a quelli narrativi degli aedi, ai toni sommessi dei lirici, questo ebook percorre tutte le tipologie di musica e le geografie musicali greche, con uno sguardo particolare ai contesti di esecuzione, agli influssi dal mondo orientale, alla funzione sociale e antropologica e all’alto valore terapeutico e formativo per il cittadino. Ma nello stesso tempo ci consegna tutte quelle riflessioni proliferate da quest’arte, tra cui, oltre alla vasta trattatistica musicale su scale e intervalli, la preziosa teorizzazione dell’armonia, che proiettata a partire dal pitagorismo su scala cosmologica diventa ideale concordia dei contrari e le riflessioni filosofiche e musicologiche sull’espressività musicale.
LinguaItaliano
Data di uscita26 nov 2014
ISBN9788897514534
Antichità - La civiltà greca - Musica: Storia della Civiltà Europea a cura di Umberto Eco - 11

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    Anteprima del libro

    Antichità - La civiltà greca - Musica - Umberto Eco

    copertina

    Antichità - La civiltà greca - Musica

    Storia della civiltà europea

    a cura di Umberto Eco

    Comitato scientifico

    Coordinatore: Umberto Eco

    Per l’Antichità

    Umberto Eco, Riccardo Fedriga (Filosofia); Lucio Milano (Storia politica, economica e sociale – Vicino Oriente) Marco Bettalli (Storia politica, economica e sociale – Grecia e Roma); Maurizio Bettini (Letteratura, Mito e religione); Giuseppe Pucci (Arti visive); Pietro Corsi (Scienze e tecniche); Eva Cantarella (Diritto) Giovanni Manetti (Semiotica); Luca Marconi, Eleonora Rocconi (Musica)

    Coordinatori di sezione:

    Simone Beta (Letteratura greca); Donatella Puliga (Letteratura latina); Giovanni Di Pasquale (Scienze e tecniche); Gilberto Corbellini, Valentina Gazzaniga (Medicina)

    Consulenze: Gabriella Pironti (Mito e religione – Grecia) Francesca Prescendi (Mito e religione – Roma)

    Medioevo

    Umberto Eco, Riccardo Fedriga (Filosofia); Laura Barletta (Storia politica, economica e sociale); Anna Ottani Cavina, Valentino Pace (Arti visive); Pietro Corsi (Scienze e tecniche); Luca Marconi, Cecilia Panti (Musica); Ezio Raimondi, Marco Bazzocchi, Giuseppe Ledda (Letteratura)

    Coordinatori di sezione: Dario Ippolito (Storia politica, economica e sociale); Marcella Culatti (Arte Basso Medioevo e Quattrocento); Andrea Bernardoni, Giovanni Di Pasquale (Scienze e tecniche)

    Età moderna e contemporanea

    Umberto Eco, Riccardo Fedriga (Filosofia); Umberto Eco (Comunicazione); Laura Barletta, Vittorio Beonio Brocchieri (Storia politica, economica e sociale); Anna Ottani Cavina, Marcella Culatti (Arti visive); Roberto Leydi † , Luca Marconi, Lucio Spaziante (Musica); Pietro Corsi, Gilberto Corbellini, Antonio Clericuzio (Scienze e tecniche); Ezio Raimondi, Marco Antonio Bazzocchi, Gino Cervi (Letteratura e teatro); Marco de Marinis (Teatro – Novecento); Giovanna Grignaffini (Cinema - Novecento).

    © 2014 EM Publishers s.r.l, Milano

    STORIA DELLA CIVILTÀ EUROPEA

    a cura di Umberto Eco

    Antichità

    La civiltà greca

    Musica

    logo editore

    La collana

    Un grande mosaico della Storia della civiltà europea, in 74 ebook firmati da 400 tra i più prestigiosi studiosi diretti da Umberto Eco. Un viaggio attraverso l’arte, la letteratura, i miti e le scienze che hanno forgiato la nostra identità: scegli tu il percorso, cominci dove vuoi tu, ti soffermi dove vuoi tu, cambi percorso quando vuoi tu, seguendo i tuoi interessi.

    ◼ Storia

    ◼ Scienze e tecniche

    ◼ Filosofia

    ◼ Mito e religione

    ◼ Arti visive

    ◼ Letteratura

    ◼ Musica

    Ogni ebook della collana tratta una specifica disciplina in un determinato periodo ed è quindi completo in se stesso.

    Ogni capitolo è in collegamento con la totalità dell’opera grazie a un gran numero di link che rimandano sia ad altri capitoli dello stesso ebook, sia a capitoli degli altri ebook della collana. Un insieme organico totalmente interdisciplinare, perché ogni storia è tutte le storie.

    Introduzione

    Introduzione alla musica della Grecia

    Luca Marconi e Eleonora Rocconi

    La parola italiana musica e le espressioni corrispondenti in molte altre lingue europee (music, musique, Musik ecc.) derivano senza dubbio, attraverso la mediazione del latino, dal termine greco mousike: ma se oggi per musica s’intende una pratica che, oltre a fare uso di suoni (strumentali e/o vocali) organizzati in base a regole culturali, solo in alcuni casi li mette anche in relazione con parole e/o gesti coreutici, nell’antica Grecia la formula mousike techne (alla lettera l’arte delle Muse, le divinità che sovrintendono a ogni disciplina artistica) è correlata a un evento nel quale vengono armonizzati non solo canto e accompagnamento strumentale, ma anche poesia e danza.

    Tenendo conto di questa differenza di significato tra i due termini, questa sezione si concentrerà su quelle pratiche nelle quali la mousike techne dei popoli dell’antica Grecia si è realizzata in maniera più significativa e sulle riflessioni che il pensiero antico ha elaborato su tali pratiche, soprattutto su quelle più intimamente connesse con le vicende musicali successive.

    Diverse trattazioni saranno dedicate a sottolineare come gli eventi musicali nella Grecia antica abbiano una fruizione prevalentemente pubblica (anche quando l’occasione della performance scaturisce da una circostanza che oggi definiremmo privata, come può essere il caso di un funerale o di un matrimonio) e ampiamente condivisa da parte della collettività. La musica è inoltre considerata dagli antichi parte integrante della formazione e dell’educazione di ogni cittadino, in virtù dell’enorme potere psicagogico (cioè che muove l’anima) e terapeutico ad essa attribuito.

    In Grecia si fa musica nei periodi e nei contesti più vari, dalle corti micenee alla quotidianità delle poleis, il cui calendario religioso e civile è scandito da esibizioni artistiche talora circoscritte a gruppi limitati della cittadinanza (per esempio uomini, come nei simposi, o donne, come in celebrazioni religiose che segnano il passaggio dall’adolescenza all’età adulta), ma più spesso allargate a tutto il corpo civico (quali le rappresentazioni teatrali di epoca classica) o a un ambito addirittura panellenico, come nelle occasioni festive che richiamano esecutori e pubblico da tutto il mondo ellenizzato.

    Il forte legame con i contesti festivi religiosi è rilevabile – a vari livelli – in gran parte dei generi poetico-musicali ellenici, anche in quelli che, con categorie moderne, definiremmo più propriamente laici, come le esibizioni virtuosistiche canore e strumentali tipiche degli agoni musicali. La pervasività della cultura della mousike in tutte le occasioni della vita sociale e religiosa, attestata in tutto il mondo greco, si articola però con modalità e in circostanze diversificate a seconda della tradizione culturale regionale, che gioca un ruolo importante nella costruzione dell’identità musicale ellenica: non esiste propriamente una musica greca antica ma "piùgeografie musicali greche, le cui tracce permangono nelle frequenti associazioni di particolari idiomi musicali (come scale o strumenti) con specifiche etnie o regioni geografiche.

    Il ruolo del regionalismo e del multiculturalismo nelle tradizioni musicali elleniche si intreccia, naturalmente, con il ruolo della Grecia quale crocevia tra Oriente e Occidente nell’ambito del Mediterraneo antico.

    L’esistenza di influssi orientali (mesopotamici, egizi, anatolici, e così via) su strumenti, pratiche e stili musicali ellenici è infatti ampiamente documentata da testimonianze letterarie, archeologiche e linguistiche, in virtù del profondo radicamento della mousike greca in una cultura di mobilità: la musica e i musicisti viaggiano, sin dall’età arcaica, per tutto il Mediterraneo.

    È però da sottolineare come il ricco apparato ideologico delle rappresentazioni stereotipate dell’elemento straniero (descritto quale barbaro proprio per esigenze di autodefinizione dell’identità etnica e culturale) renda difficile circoscrivere con esattezza la reale portata di tale apporto.

    Le fonti

    È oggi possibile indagare la cultura greca della mousike grazie a una molteplicità di fonti di varia natura, innanzitutto letterarie: numerosi sono i testi che ci parlano di musica, sia incidentalmente (come i versi degli antichi poeti) che con un intento più specificamente musicale (come i trattati teorico-musicali, che ci informano su scale e ritmi codificati in determinati periodi storici). L’importanza della musica nella civiltà greca è testimoniata anche dalle numerosissime rappresentazioni visive di pratiche e strumenti musicali, soprattutto sulla ceramica vascolare ma anche in bassorilievi e sculture; o dai reperti materiali degli strumenti, che è oggi possibile analizzare e ricostruire grazie all’impulso fornito da discipline innovative quali l’archeologia musicale; o, infine, dai brani musicali veri e propri, annotati con un sistema alfabetico che, grazie alla trattatistica antica, siamo in grado di trascrivere con un buon livello di attendibilità, sopravvissuti sino a noi perlopiù grazie a testimonianze papiracee.

    L’eredità culturale della mousike greca

    Tra le eredità più importanti della mousike greca vi è innanzitutto l’enorme valenza paradigmatica assunta dai miti ad essa correlati come, per esempio, quello di Apollo e delle Muse, divenuti simbolo dell’ideale artistico nella cultura letteraria e iconografica del mondo occidentale, soprattutto in epoca neoclassica.

    Ancor più influente è la ricezione della speculazione teorica antica in età medievale e rinascimentale, soprattutto in campo armonico e nella riflessione estetica. Per fare alcuni esempi concreti, la nozione di armonia (che, da una valenza pratico-musicale, proietta – a partire dal pitagorismo – su scala cosmologica l’ideale di una concordia di elementi tra loro contrari) viene, a partire dalla tarda antichità, ciclicamente sottoposta a rielaborazioni concettuali che ne arricchiscono notevolmente la valenza etimologica originaria, rivelando una fecondità che la rende uno dei concetti chiave nella riflessione filosofica, non solo di argomento strettamente musicale. Oppure si consideri la fondamentale importanza della trattatistica musicale in lingua greca, soprattutto su scale e intervalli – Aristosseno di Taranto in primis, grazie all’attenzione da lui posta sulla necessità di indagare i fenomeni musicali nel loro aspetto empirico-percettivo e di superare una concezione numerico-quantitativa del suono musicale –, nelle discussioni del tardo Rinascimento sulle relazioni tra teorie musicali, modelli filosofico-matematici e pratiche quotidiane.

    Last but not least, le teorie sulla capacità della musica di essere mimetica e psicagogica, nonché quelle, a esse strettamente correlate, sul suo ruolo cruciale nella formazione della persona (alla formulazione delle quali hanno dato un contributo notevole filosofi del calibro di Platone e Aristotele), sono state, nella civiltà europea, un orizzonte di riferimento costante non solo per le riflessioni filosofiche e musicologiche sull’espressività musicale e sulla relazione tra gli aspetti psicologici delle esperienze musicali e le loro dimensioni estetiche ed etiche, ma anche per chi, in molti altri ambiti, ha affrontato i rapporti tra l’estetica e altri campi d’esperienza.

    Pratiche e contesti

    La Grecia tra Oriente e Occidente: pratiche orientali nella musica greca antica

    Mariella De Simone

    Nella musica greca antica l’esistenza di influssi orientali (mesopotamici, egiziani, siro-fenici, anatolici) è documentata a livello materiale (strumenti musicali), strutturale (sistemi di accordatura, harmoniai) e stilistico (paradigmi e pratiche), ed è analizzabile considerando sia il profilo ideologico delle rappresentazioni, relativo ai richiami letterari alla musica di tipo orientale, sia i fenomeni di concreto interscambio attestati da analogie significative, pratiche comuni e prestiti linguistici.

    L’influenza straniera nella musica greca

    La letteratura della Grecia antica è piena di riferimenti alla musica dei non Greci, rappresentata con i medesimi stereotipi con i quali sono definite le stesse civiltà barbariche. Le qualificazioni di effeminato, sfrenato e lascivo sono

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