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In viaggio nei pianeti della fantasia
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E-book186 pagine2 ore

In viaggio nei pianeti della fantasia

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Info su questo ebook

Che cos’è la fantasia?
È immaginare ciò che non è reale, fantasticare personaggi, luoghi, tempi, spazi, oggetti, situazioni, sogni e desideri impossibili?
Oppure è la capacità di partire da un elemento della realtà e indagarlo per scoprirne le sue possibilità inespresse, le sue caratteristiche nascoste, rivelarne la sua originalità e produrre azioni fattibili e condivise?
La fantasticheria inventa la magia e l’inesistente, l’illusione di superare i propri limiti e fallimenti e i propri desideri e sogni irrealizzati; la fantascienza è la nostra presunzione di diventare padroni dell’universo e della vita.
Essa è la nostra disposizione di indagare la realtà, ad assumere il senso critico, a ricercare il cambiamento, a scoprire la nostra umanità, a confrontarci con la creazione e a continuarla.
LinguaItaliano
Data di uscita21 mar 2017
ISBN9788899819422
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    Anteprima del libro

    In viaggio nei pianeti della fantasia - Mario Gori Sara Forti

        INDICE

    Premessa

    Capitolo Primo - Il pianeta senza fiabe

    Capitolo Secondo - Il pianeta delle piante

    Capitolo Terzo - Il pianeta degli insetti

    Capitolo Quarto - Il pianeta degli animali

    Capitolo Quinto - Il pianeta delle impronte

    Capitolo Sesto - Il pianeta del pensare

    Capitolo Settimo - Il pianeta del fare

    Capitolo Ottavo - Il pianeta del sapere

    Capitolo Nono - Il pianeta della grammatica

    Capitolo Decimo - Il pianeta oltre i luoghi comuni

    Capitolo Undicesimo - Il pianeta dell'aritmetica

    Capitolo Dodicesimo - Il pianeta della geometria

    Capitolo Tredicesimo - Il pianeta delle cose per il verso giusto

    Capitolo Quattordicesimo - Il pianeta dove non si rimanda a domani

    Capitolo Quindicesimo - Il pianeta della musica

    Capitolo Sedicesimo - Il pianeta della poesia

    Capitolo Diciassettesimo - Il pianeta che non c'è

    Capitolo Diciottesimo - Il pianeta dei giochi

    Capitolo Diciannovesimo - Il pianeta delle meraviglie

    Capitolo Ventesimo - Il pianeta delle abilità diverse

    Capitolo Ventunesimo - Il pianeta dei pensieri pensanti e pensati

    Capitolo Ventiduesimo - Il pianeta della filosofia

    Capitolo Ventitreesimo - Il pianeta dei perché

    Conclusione

    In viaggio 

    nei pianeti della fantasia

    Mario Gori - Sara Forti

    Temperino rosso edizioni

    Prima edizione 2017

    (c) Grafica Afo-TR designer

    L'immagine di copertina è della pittrice

    Gioconda Mussinelli 

    (c) 2017 Temperino Rosso Edizioni Fortini

    ISBN 978-88-99819-42-2

    IN VIAGGIO NEI PIANETI 

    DELLA FANTASIA

    Esisto,

    agisco, 

    penso, 

    capisco, 

    imparo, 

    sono.

      Premessa

       Sara si è stancata dei soliti giocattoli, dei libri di fiabe, dei cartoni animati e dei film di fantascienza.

       Non è interessata a cose fantastiche e inesistenti, come le streghe, le fate, gli orchi, i gatti con gli stivali, le principesse addormentate, i principi bellissimi, o a personaggi, mondi e situazioni come gli alieni, gli ufo, le guerre stellari, gli umanoidi... inventati dalla fantascienza.

       Esaurite le pile e il fugace interesse, i giocattoli restano immobili a riempire una cesta in soffitta.

       Le bambole invecchiano rapidamente con i loro vestiti passati di moda.

       Quando era più piccola, il papà la prendeva sulle sue ginocchia e la faceva dondolare come su un'altalena cantando una filastrocca. Qualche anno più tardi osservava i compagni che salivano cavalcioni sulla sedia muovendola avanti e dietro, facendo finta di essere a cavallo.

       Lei pensava che quella sedia non fosse un cavallo e preferiva scoprire i suoi tanti usi: sedersi rivolta in avanti, in dietro, di lato, percuotere il piano di appoggio per costruire dei ritmi, girarci intorno, passare dall'altra parte da sopra o da sotto, appoggiarvi il libro e il quaderno per fare i compiti, salirvi in piedi per prendere un oggetto in alto, cedere il posto a un amico o in autobus a un anziano...

       Aveva così cominciato a scoprire i tanti usi della sedia e a notare che esistevano sedie diverse per ogni luogo e ognuna assumeva significati diversi anche nel tempo: le sedie povere e ricche, i troni e le panche, quelle di plastica, di legno, di vimini, impagliate, a dondolo, a sdraio, alte e basse...

       Inoltre che molti popoli nomadi non usano le sedie perché, portarsele dietro, occuperebbe troppo spazio e che ci si può sedere anche sul terreno, su una pietra, su un tronco, sulle ginocchia di un altro.

       Un giorno, a scuola, la maestra aveva proposto alla classe di simulare i pianeti.

       Una bambina faceva finta di essere il sole e gli altri bambini i pianeti che giravano a diverse distanze intorno a lei.

       Non le era piaciuto, non si sentiva un pianeta che si muove in ben altro modo rispetto al sole.

       Nel giardino era lei che si muoveva rispetto al sole costruendo le ombre con il suo corpo e con le cose.

       Quando la maestra faceva imitare una nuvola o una piuma trasportata dal vento, o un seme che nasceva e cresceva o l'andatura di un animale... non si limitava a ripetere la finzione ma si confrontava continuamente con quelle proposte cercando identità, analogie, diversità rispetto a se stessa.

       La scuola era un continuo simulare, far finta, ripetere, riprodurre, copiare, imitare, competere... senza discutere, senza cambiare.

       A Sara piacciono le cose reali e usare tutti i sensi, le passeggiate nel bosco e in campagna, costruirsi i giocattoli da sola, tutto ciò che sollecita la sua fantasia a inventare storie, oggetti, usi, applicazioni nuove ma possibili.

       Costruisce barchette di legno con vele di carta e le affida alla lenta corrente del fiume.

       Spesso riusa gli oggetti che sarebbero finiti in discarica e costruisce nuove forme originali e funzionali.

       Usando materiali riciclati, ha costruito un carrettino.

       Ha due ruote davanti mosse da un volante, quelle dietro fisse, un motore alimentato a pile ripreso da uno dei giocattoli. Gli ha aggiunto la punta e le alette sulla coda.

       Poiché il razzo si muove usando pile a lunga durata, ne ha fatta una scorta e le carica con alcuni panini, qualche bottiglia d'acqua e un sacchetto di caramelle alla menta e alle erbe che le rinfrescheranno l'alito e la faranno respirare meglio.

       Contro ogni previsione, il razzo si mette in moto, così decide di partire perché è vacanza a scuola. 

       Non pensa di stare via molto tempo. Ritornerà a casa prima che i genitori rientrino dal lavoro.

       Si è messa i jeans, una maglietta, una felpa, un berrettino con la tesa, un paio di scarpe da ginnastica e gli occhiali.

       Si accomoda sul sedile, schiaccia un pulsante e il razzo, presa velocità, parte verso il cielo.

       All'inizio viaggia lentamente a causa della forza di gravità ma, superata l'atmosfera terrestre, il razzo procede più velocemente mentre la terra si allontana diventando prima una grande sfera blu e poi un punto nello spazio.

       Ben presto incontra, sparsi qua e là, numerosi asteroidi che fluttuano nel vuoto, poi vede un pianeta e lì si dirige planando dopo aver spento il motore.

       Non so dirvi se ha realmente cominciato a viaggiare o se si è addormentata.

       Qualche tempo dopo il suo ritorno sulla terra, ho avuto la fortuna di sentire raccontare la sua avventura.

       Mentre narrava, m'è sembrato di viaggiare con lei perché ho creduto a quella storia.

       Molti e molti anni fa, anch'io avevo fatto lo stesso viaggio.

     Capitolo Primo - Il pianeta senza fiabe

       Su quel pianeta spicca una grande scritta: Qui non esistono le fiabe.

       Sorridendo, Sara dice: questo deve essere un pianeta serio e piacevole.

       Appena sbarcata, incontra un nugolo di bambini che la invitano a partecipare a un gioco che consiste nel trasformare le fiabe in realtà.

       Uno di quei bambini comincia proponendo una fiaba e ogni altro può fare la sua proposta di cambiarla.

       Anche Sara partecipa e interviene molte volte.

       L'incantesimo, che ha trasformato il principe in un ranocchio, accade ogni volta che un amore finisce e quello che era sembrato un principe o una principessa, si trasforma in un essere ripugnante

       I ranocchi e i rospi non sono ripugnanti ma nessuno li ha mai baciati.

       Quando sboccia un amore, l'incantesimo finisce e il ranocchio si trasforma in principe.

       Quando è amore, è sempre l'incontro tra una principessa e un principe. È questo il vero incantesimo.

       La lunghissima chioma, gettata dalla finestra più alta della torre dove la principessa è rinchiusa e che serviva al principe per arrampicarsi e raggiungerla, è stata sostituita da un ascensore.

       Non servono abiti meravigliosi e irrealizzabili, né costosi e di marca, perché, anche modesti vestiti, possono avere i colori della luna, del sole, del cielo, dei girasoli, delle rose, delle cortecce degli alberi....

       I lupi cattivi non sono purtroppo scomparsi ma continuano ad aggirarsi in ogni luogo cercando ragazze da ingannare. Cappuccetto rosso è diventata una donna che insegna anche a sua figlia a evitare gli uomini bugiardi.

       Va a trovare la nonna camminando in strade affollate o prendendo l'autobus e non dà confidenza agli estranei.

       La formica accumula per l'inverno, la cicala rimane in letargo per diciassette anni e, al risveglio, frinisce tutta un'estate.

       Barbablù è ancora presente tra noi e molte donne sono violentate, torturate, uccise ogni giorno in tutto il mondo.

       I vestiti nuovi dell'imperatore sono un'ironica presa in giro del potere. Fino a quando esiste la satira verso i potenti, siamo liberi di pensare e di agire

       Ognuno deve saper prendere le cose anche con ironia e leggerezza, che non significa superficialità ma approccio intelligente alla vita.

       La sirenetta non muore diventando soffio nel regno del vento. Diventa una brava nuotatrice, poi una maestra ed educa i bambini riuscendoci anche bene.

       I sei principi che di giorno si trasformano in cigni a causa di un maleficio della matrigna, sono salvati dalla loro unica sorella, dopo molte peripezie

       L'amore di un fratello o di una sorella può aiutare a crescere e a evitare i pericoli della vita.

       La gatta Cenerentola uccide la sua matrigna, che però è sostituita da una nuova matrigna anche peggiore.

       Nel mondo di oggi molti matrimoni falliscono e si costituiscono nuove famiglie con le quali si cerca di interagire positivamente, senza sostituire i precedenti genitori, comunque si siano comportati.

       Se c'è l'amore, neppure la regina delle nevi riesce a incantare un innamorato che resta sempre fedele alla sua amata.

       Chi non desidera golosamente di trovare una casetta interamente fatta di dolci, con le pareti di marzapane, gli oggetti di cioccolato?

       Attenti all'indigestione, non bisogna abusare dei dolci, l'eccesso è pericoloso.

       Hänsel e Gretel si recano spesso nella pasticceria aperta dalla vecchina.

       Il gatto con gli stivali sta tutto il giorno in poltrona con le pantofole.

       La principessa sul pisello, ha tolto il pisello da sotto il materasso e finalmente può dormire.

       La piccola fiammiferaia ha aperto una tabaccheria.

       Pollicino e i fratelli hanno partecipato a un corso di orientamento e non si perdono più nel bosco.

       Biancaneve mangia solo mele biologiche.

       Aladino non strofina più la sua lampada perché la magia non esiste e basta pigiare l'interruttore per accendere la luce.

       Cenerentola è andata a lavorare all'estero.

       I musicanti di Brema tengono concerti di musica pop in tutto il paese.

       Il pifferaio magico è diventato un insegnante di musica in una scuola.

       Pinocchio sa di non essere mai stato un burattino, aveva solo poca voglia di studiare.

       Il gatto e la volpe sono finiti in prigione e poi in un centro di recupero per ex carcerati.

       Alice ha inventato quella storia per fare colpo sulle amiche. Solo lei poteva immaginare quel mondo e quei personaggi e descriverli solo con le parole e non partendo dalle cose reali.

       Il soldatino di piombo ha lasciato l'esercito e ha sposato una crocerossina.

       La bella addormentata nel bosco si è risvegliata dopo il sonnellino e ha raggiunto le sue compagne.

       L'anatroccolo non si sente brutto e sa perfettamente che crescendo diventerà un cigno.

       La bambina con le scarpette rosse è diventata una ballerina classica.

       Peter Pan non si rifiuta più di crescere e diventare adulto.

       Non è più l'arrogante intento a mostrare i propri meriti, è diventato capace di autocritica.

       Non si sente più imprigionato tra l'uomo che non vuole diventare e il ragazzo che ormai non è più.

       Ha smesso di affermare che l'istinto guida le nostre emozioni, perché l'amore è un sentimento pensato e ragionato.

       Campanellino, che non finge e non mente ma semmai cambia idea, è diventata una bella ragazza

       Ciascuno si assume le sue responsabilità, il mondo adulto non è più considerato ostile o noioso, è convinta che anche per lei arriveranno giorni felici.

       Non è più imprigionata tra la donna che non vuole diventare e la bambina che ormai non è più.

       "Ha compreso che

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