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Il Bello e la Bestia
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E-book75 pagine1 ora

Il Bello e la Bestia

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Info su questo ebook

L’amore è la magia più potente.
In un magico regno lontano, vivevano principi maledetti, donne guerriere e potenti magie. Il Bello e la Bestia è un cambio genere osè dove gli eroi sono diventati eroine, e niente è come sembra.
Dopo che la bella Lady Sophie venne maledetta da uno stregone malvagio, divenne impossibile tornare alla vita normale. Ma il normale è difficile da raggiungere per una signora che costantemente si trasforma in una bestia pelosa con zanne. Con il cuore spezzato dagli innumerevoli fallimenti per spezzare la maledizione, si angoscia per trovare un amante che possa guardare oltre il suo aspetto di bestia e possa garantirle il bacio del vero amore. Quando l’alcolizzata del paese incappa nella vita di Sophie ed offre suo figlio come pagamento per la sua violazione di domicilio, Sophie non può fare a meno di provare ancora un’ultima volta.

Il bellissimo Quinn ha i suoi problemi. Dopo anni di maltrattamenti sotto le grinfie di sua madre, viene improvvisamente venduto ad una donna strana che vive in un castello isolato. La sua nuova magica è tanto sfarzosa quanto misteriosa, e presto si ritrova in un mondo segnato dalla magia. Quinn riuscirà a scappare dalla sua prigionia? O i suoi sentimenti per Sophie diventeranno la chiave per la sua libertà?
Questa favola di cambio genere per adulti include triangoli amorosi FFM, trasformazioni bestiali, ed un racconto più vecchio del tempo.
Questo libro AUTONOMO fa parte della serie “Favole Sexy di Cambio Genere” che si può leggere in ogni ordine. Non ci sono finali in sospeso, ed ognuno finisce come dovrebbe: per sempre felici e contenti.


 

LinguaItaliano
Data di uscita30 mag 2017
ISBN9781547500857
Il Bello e la Bestia

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    Il Bello e la Bestia - AJ Tipton

    Il Bello e la Bestia

    Una Favola di Cambio Genere per Adulti

    AJ Tipton

    Traduzione di

    Benedetta Alcaito

    Illustrated by

    Lydia Chai

    Copyright © AJ Tipton 2015 Il diritto di AJ Tipton di essere identificata come l’autrice di quest'opera è tutelato dal Copyright, Designs and Patents Act del 1988 (o altre leggi analoghe a seconda del proprio Paese). Tutti i diritti sono riservati. Nessuna parte dell'opera può essere riprodotta, memorizzata in un sistema di recupero o trasmessa, in alcuna forma o con qualunque mezzo (elettronico, meccanico, attraverso fotocopie, registrazioni audio o altro), senza il precedente consenso scritto dell'autrice, a eccezione di brevi citazioni riportate in recensioni o articoli. L’opera non può essere modificata, prestata, noleggiata o distribuita in altro modo senza il consenso scritto dell'autrice. Il consenso potrà essere ottenuto previa richiesta a a.j.tipton.author@gmail.com.


    Questo libro è vendibile solamente a un pubblico adulto. Contiene scene di sesso esplicite e linguaggio crudo che potrebbero essere considerati offensivi da alcuni lettori.


    Questo libro è un'opera di fantasia. Tutti i personaggi, i nomi, i luoghi e gli avvenimenti contenuti nell'opera sono fittizi. Ogni somiglianza a persone reali, vive o decedute, a organizzazioni, eventi o luoghi è puramente casuale.


    Tutti i personaggi sessualmente attivi in quest’opera hanno 18 o più anni di età.

    Creato con Vellum

    Una figura zuppa di pioggia entrò dando un calcio alla porta, lanciando spruzzi di schegge ed acqua sulle assi del pavimento lucidate a nuovo.

    Bentornata a casa, mamma, disse Quinn, senza alzare la testa mentre preparava il coniglio per cena. Frenò l’impulso di sospirare con poco entusiasmo per il pavimento ora di nuovo sporco, che avrebbe di nuovo dovuto lavare. La mamma è già alterata; non c’è bisogno di aumentare la sua ira lamentandosi.

    La casa che divideva con sua madre era modesta: solo una stanza principale che serviva da cucina, sala e foyer, con una piccola camera da letto da un lato. Quinn era orgoglioso di essere in grado di mantenerla pulitissima, nonostante gli sforzi costanti di sua madre di essere il più offensiva ed indelicata possibile.

    La madre di Quinn, Beatrice, non era un tipo con cui si potesse scherzare. Era bassa ed avanti con gli anni, ma aveva un modo di fare malvagio ed una cintura che le era servita molto in quanto vedova con due bambini. Aveva anche il precedente di aver venduto i suoi figli quando il conto al pub si era alzato troppo. Quinn si ricordava a malapena di sua sorella, solo qualche vago ricordo di voci arrabbiate ed alte dall’altra camera. Ma il giorno in cui quindici anni prima sua madre era uscita con sua sorella ed era tornata con quattro capre ed un sorriso vittorioso era sempre impresso nella sua memoria. Aveva ricevuto una cartolina all’anno da sua sorella, che assicurava di stare bene, ma non aveva mai risposto alle preghiere di Quinn di portarlo con lei. Dopo qualche anno, aveva smesso di chiedere e si era concentrato su se stesso, per diventare inestimabile in modo che sua madre non potesse permettersi di venderlo.

    Quinn, finisci la cena! ringhiò Beatrice tra i suoi denti gialli. Fece cadere il suo scialle infangato sul pavimento. Ascoltami mentre cucini. Ho alcune buone notizie per te. Girò la testa da un lato, strizzandosi i lunghi capelli grigi. La pozzanghera che si era formata ai suoi piedi era fangosa ed unta.

    Merda. A Quinn si raggelò il sangue. L’ultima volta che sua madre aveva usato la frase ‘buone notizie’ era stata quando lui aveva perso sua sorella. Posso solo sperare che con me almeno riceva sei capre.

    La tua vecchia madre ha trovato un’opportunità per te, ragazzo mio. Stavo facendo una splendida passeggiata nel bosco quando è arrivata una terribile tempesta.

    Quinn provò a mantenere un’espressione neutrale. Beatrice era una cliente conosciuta ed assidua del pub della città. Le sue ‘passeggiate nel bosco’ non erano un po’ di aria fresca ed esercizio, ma un inciampare da ubriaca sbagliando il percorso e tutti lo sapevano. Quinn sapeva che correggere quella parte l’avrebbe solo fatta infuriare.

    Ho trovato un castello abbandonato e mi sono riparata finché il peggio della tempesta non era passato. Guardò il fango, la pozzanghera, ed il mantello zuppo all’ingresso ed indicò con un dito nodoso. Pulisci!

    Quinn si mise subito al lavoro, asciugando il casino. Sono felice che tu abbia trovato riparo. Quella tempesta era bestiale.

    Sono sicura che tu fossi preoccupato da star male. Sputò Beatrice. "Non hai neanche pensato di venire a cercare tua madre con un temporale simile. Io stavo pensando a te! Si sedette al piccolo tavolo di legno nel mezzo della sala e fece cenno a Quinn di portarle la cena. C’era un arco splendido fissato al muro con accanto una faretra piena di frecce. Beatrice si pulì i denti con un’unghia sporca. Riesci ad immaginare? Come se fosse una decorazione completamente inutile! Chiaramente sarebbe stata più utile se fosse servita a mettermi del mangiare sul tavolo.

    Oh merda, l’ha rubato. Quinn porse a sua madre un piatto di coniglio e verdure, girandosi per pulire il bancone della cucina dietro di lui. Un nuovo arco maestoso sarebbe stato fantastico, ma le spalle di Quinn si tesero. Beatrice era una vecchia strega scaltra, ma ci sarebbero state delle conseguenze per aver saccheggiato la casa di uno sconosciuto.

    La tempesta si è calmata ed io mi sono riposata quindi ho pensato di prendere l’arco ed andarmene. Si infilò il mangiare in bocca mentre parlava, sputando pezzetti sul tavolo. "Queste persone sbucano dal nulla. Una donnaccia eccentrica con un atteggiamento folle…"

    Senti chi parla. Quinn fece una smorfia.

    ...e quella tipa stramba che viene sempre in città. Spina?

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