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Charme (eLit): eLit
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E-book70 pagine59 minuti

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Info su questo ebook

Il prequel di Rosso Rubino, il nuovo romanzo di Sarah Mathilde Callaway.

Tomaso, da poco nominato Conte Degli Olivieri, scopre che il nonno gli ha lasciato una lettera postuma in cui gli suggerisce il nome della donna da sposare. Lui, allergico alla parola amore e a qualsiasi rapporto che non sia libero da impegni, è molto irritato da questa intromissione nella sua vita. Il destino gli ha già giocato uno scherzo, costringendolo a prendere in mano le redini della famiglia e della tenuta vinicola veronese, mentre lui avrebbe voluto dedicarsi all'hobby dell'equitazione e alla professione di architetto. Quando poi la prescelta, Carola De Lorentis, partecipa inaspettatamente a una conferenza stampa e gli fa una domanda inopportuna, l'aplomb di Tomaso è messo a dura prova, mai però come la sua razionalità di fronte al corpo seducente di lei.
Forse il nonno aveva capito come far capitolare l'irreprensibile Tomaso...
LinguaItaliano
Data di uscita14 feb 2019
ISBN9788830500525
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    Anteprima del libro

    Charme (eLit) - Sarah Mathilde Callaway

    successivo.

    1

    Vigilia del solstizio d'estate, Verona

    Talia si guardò le dita contro la luce abbagliante del sole estivo e si sentì una regina. I fiori sbocciavano vaporosi tra i rampicanti delle vecchie mura dei giardini della villa, rose scarlatte, bianche e arancio, con i loro petali a terra a dipingere il terreno e a ricordarle il quadro che imperava sopra la piattaia delle cucine, una sfacciata riproduzione di un Renoir.

    La vista attorno era come sempre familiare e magnifica, il verde inondava le colline sinuose e i filari dei vitigni se ne stavano dritti e intagliati, ordinati per una foto da copertina. Nulla poteva essere più perfetto di una giornata radiosa, che coronava l'evento più importante della famiglia, atteso per il giorno dopo.

    «Stai ancora guardando quell'anello, Talia?»

    La voce inconfondibile la distrasse, Tom doveva essere di ritorno dalle antiche scuderie dove custodiva un'auto d'epoca blu zaffiro, più lucida e perfetta di un modellino.

    Si voltò per osservarlo e notò sul suo viso una divertente spruzzata di olio scuro. «Be', è il mio preferito, dovresti saperlo!» confessò, ripulendogli la guancia con un tenero gesto.

    «Sì, ma a chi spetterà questo gioiello?» la prese in giro lui.

    «L'erede sei tu, Tomaso. Spetta a te.»

    «No, non potrò indossarlo io!» ribatté gentile, scuotendo la testa. «È femminile, in stile vittoriano.» Sorrise e strinse la sorella a sé per darle il benvenuto a casa. «Ti fermerai il fine settimana?»

    «Questa volta sì, come potrei mancare alla tua serata? E poi certe feste mi hanno annoiata. Avevo voglia di vederti e di stare con i ragazzi di Tancredi, potrei essere una zia irresistibile se solo mi lasciassero più libertà con loro!» considerò, un po' arrabbiata.

    «Cerca di ragionare, Talia. Se fossi libera di portarli con te sarebbero già sul primo volo diretto a Marrakech, la stagione dei villaggi turistici sta per iniziare e tu hai la testa già là. Non è forse così?»

    «Quest'anno penso che non andrò molto distante.»

    «Senti, senti! Parole che mai avrei creduto di udire dalle labbra di una donna incapace di restare due giorni nello stesso posto. È colpa di qualcuno in particolare?»

    «Se è per questo non lo conosci, dimenticati le domande più impertinenti e il tuo atteggiamento paterno e sfoderami un bel sorriso. Allora, quando l'occhio di rubino si infilerà all'anulare di qualche femmina?»

    «Stai correndo un po' troppo, Talia. Ho un'amante molto focosa in quel garage, che non vuole dividermi con alcuna, ma è un segreto tra noi» sussurrò.

    «Oh, e fammi indovinare un po'... ha un abito blu così brillante che devi coprirti gli occhi ogni volta che la guardi, e poi te la invidiano ovunque, ti hanno offerto cifre folli per conquistarla e li hai respinti tutti con una risposta arguta!»

    «Hai indovinato, è ancora l'unica femmina che può trascinarmi nel baratro della follia» scherzò il fratello, prendendole tra le mani l'anulare. «Facciamo una promessa, Talia.»

    Il viso della ragazza si illuminò, insieme ai suoi splendidi occhi scuri da danzatrice del ventre.

    «Se andrai all'altare prima di me, riceverai l'anello con l'occhio di rubino.»

    Le ci volle un istante prima di riprendersi, suo fratello non poteva parlare sul serio. «Sei ingiusto, Tom! Sai già che non accadrà mai niente di simile!» si ribellò lei, storcendo il nasino.

    «Invitalo questo fine settimana» suggerì lui. Aveva un senso di protezione molto forte nei confronti della sorella, che stava uscendo dall'età critica dell'adolescenza, anche se più che la pelle rovinata dai brufoli i suoi crucci erano di altra natura, più ribelle.

    «Stai scherzando, vero?» Scosse la testa, indispettita. «Non ti piacerebbe. È...» Ci pensò su. «È così diverso dal genere che desideri...»

    «E quale sarebbe il genere?»

    «Non è un segreto, Tom, prediligi tra i miei conoscenti quelli che indossano camicia e scarpe stringate.»

    Il tono di voce lo colpì, più delle parole. «Potrai sposarti chi vorrai, se è questo il dilemma.»

    «Proprio chiunque vorrò?» Inutile raccontarsela, conosceva fin troppo bene suo fratello e certi antiquati valori che gli appartenevano.

    «Se dovessi intuire che il tuo amato non è degno di te allora sì, Talia, mi opporrò alla tua infelicità.»

    «Parli come se fossimo nel secolo scorso, Tomaso, i tempi sono cambiati e una donna è libera di trascorrere la vita con chi preferisce!»

    «Sì, ma non se questa donna sarà una futura ereditiera. Un qualsiasi uomo non potrà trascinarti all'altare per garantirsi una rendita, sorellina.»

    «E come lo capiresti?» lo provocò, sfidandolo con uno sguardo fiammeggiante.

    «La prima cosa che vorrò conoscere del tuo pretendente sarà la professione. Ci sono uomini che potrebbero ambire a farsi mantenere da te per le ricchezze della nostra famiglia, e il solo modo di capirlo sarà vederlo in azione, con una ventiquattrore in mano o con la chiave inglese. Misurerò la sua voglia di lavorare e il tempo che dedica al suo mestiere.»

    «Dannazione, sei serio. Quasi mi spaventi!» Si ritrasse un po' di lato, fingendosi offesa.

    «Ti ho cresciuta come un padre e per nulla al mondo rinuncerei a

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