Le tre notti insonni di Pier

Di Alessio Nardelli

Weird - racconto lungo (26 pagine) - La solitudine come compagna di vita, unica difesa contro le paranoie

Pier, vecchio custode di cimitero, ha scelto, fin dalla giovinezza, la solitudine come compagna di vita: unica difesa di un cuore vigliacco contro le paranoie partorite da una mente ossessionata da manie persecutorie.

La presenza dell'ambigua morte gli darà la consapevolezza di aver buttato via l'unica vita concessa.

Alessio Nardelli nasce a Taranto nel 1991, studia cinematografia nella scuola della sua città focalizzandosi sulla pre produzione, sulle sceneggiature, grazie alle quali impara a scrivere per immagini. Le tre notti insonni di Pier è il suo racconto d'esordio.

• Lingua: Italiano
• Editore: Delos Digital
• Data di uscita: 21 giu 2022
• ISBN: 9788825420869

Anteprima del libro

Innsmouth

A cura di Luigi Pachì

Delos Digital

Alessio Nardelli

Le tre notti insonni di Pier

RACCONTO LUNGO

ISBN 9788825420869

© 2022 Alessio Nardelli

Edizione ebook © 2022 Delos Digital srl

Piazza Bonomelli 6/4 20139 Milano

Versione: 1.0

Collana a cura di Luigi Pachì

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Indice

Copertina

Il libro

L'autore

Le tre notti insonni di Pier

Capitolo 1

Capitolo 2

Capitolo 3

Capitolo 4

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Il libro

La solitudine come compagna di vita, unica difesa contro le paranoie

Pier, vecchio custode di cimitero, ha scelto, fin dalla giovinezza, la solitudine come compagna di vita: unica difesa di un cuore vigliacco contro le paranoie partorite da una mente ossessionata da manie persecutorie.

La presenza dell'ambigua morte gli darà la consapevolezza di aver buttato via l'unica vita concessa.

L'autore

Alessio Nardelli nasce a Taranto nel 1991, studia cinematografia nella scuola della sua città focalizzandosi sulla pre produzione, sulle sceneggiature, grazie alle quali impara a scrivere per immagini. Le tre notti insonni di Pier è il suo racconto d'esordio.

Capitolo 1

La vecchia macchinetta prese a borbottare come ogni mattina. Pier fu strappato agli strascichi di sogni da poco conclusi. Sogni di cui non ricordava mai niente ma che avevano comunque il potere di tenerlo ipnotizzato per un po'. La sua mente, guidata dal gorgoglio, attraversò il ponte per il mondo dei lucidi pensieri.

Fece leva sulle mani per alzarsi dalla sedia scricchiolante e grugnì quando la schiena riprodusse lo stesso rumore.

– Arrivo, arrivo – rivolse alla macchinetta. Si imbarazzò per aver grugnito davanti a lei. – Con gli anni sei diventata proprio scorbutica, al mattino.

La macchinetta borbottò più forte. Pier le lanciò un sorriso birbante.

Versò il caffè in una tazza grande e mise quattro biscotti uno sull'altro. Inzuppò i biscotti e li mangiò lentamente guardandosi intorno ancora assonnato. Quella mattina, le pareti, un tempo bianche, gli diedero noia: l'intonaco ingrigito si era sgretolato in più punti – e ancora non l'aveva raccolto dal pavimento – e dove ancora si teneva aggrappato al muro, era percorso da crepe come le vene delle braccia dei vecchi. D'istinto si guardò gli avambracci con le maniche del pigiama tirate ai gomiti. Sì, proprio come le vene dei vecchi.

Sospirò, forse era arrivato il momento di dare una rinfrescata. E magari dare un tocco di colore.

La macchinetta, che si era raffreddata, diede il solito scatto metallico.

– Sì, ti lavo, ti