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Fascino impenitente
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E-book154 pagine2 ore

Fascino impenitente

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Info su questo ebook

Un uomo così non si trova tutti i giorni.
Lily West rimane senza parole nel vedere il responsabile della RSI, società di restauro con cui ha fatto accordi per assicurare del lavoro alla sua azienda, la Gemini. Rick Faulkner ha tutto quello che una donna può volere: è alto, bello e indecentemente ricco. Ma ha anche un piccolo problema: parlando con Lily si è reso conto che suo cugino e socio in affari, Alan, è un truffatore e per questo va smascherato. Per farlo lui chiede aiuto proprio a Lily che senza quasi rendersene conto si vede assurgere a ruolo di fidanzata dello splendido Adone appena conosciuto. Solo con una donna al suo fianco lui potrà contrastare Alan. Lily non poteva sperare in niente di meglio, anche se il nuovo ruolo la obbligherà a un corso accelerato di bon ton e sedute dall'estetista.
LinguaItaliano
Data di uscita10 giu 2020
ISBN9788830515819
Fascino impenitente
Autore

Emilie Rose

Confessa che il suo amore per i romanzi rosa risale a quando aveva dodici anni e sorprendeva sua madre a nasconderli ogni volta che lei entrava nella stanza.

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    Anteprima del libro

    Fascino impenitente - Emilie Rose

    Titolo originale dell’edizione in lingua inglese:

    Breathless Passion

    Silhouette Desire

    © 2005 Emilie Rose Cunningham

    Traduzione di Rita Pierangeli

    Questa edizione è pubblicata per accordo con

    Harlequin Books S.A.

    Questa è un’opera di fantasia. Qualsiasi riferimento a fatti o

    persone della vita reale è puramente casuale.

    Harmony è un marchio registrato di proprietà

    HarperCollins Italia S.p.A. All Rights Reserved.

    © 2005 Harlequin Mondadori S.p.A., Milano

    eBook ISBN 978-88-3051-581-9

    1

    Lily West varcò come una furia il portone della Restoration Specialists, Incorporated, decisa a smascherare l’ignobile individuo che aveva tentato di imbrogliare suo fratello e a cancellare il fetore che si era lasciato dietro.

    La RSI poteva anche godere di un’ottima reputazione a livello nazionale come ditta che convertiva edifici storici a usi moderni, ma questo non toglieva che il loro contratto fosse una frode. Frode che lei non poteva permettersi di subire se non voleva compromettere l’azienda di famiglia.

    Mentre attraversava l’atrio dal pavimento di legno diretta al bancone da bar del XIX secolo che fungeva da reception, non poté fare a meno di ammirare il modo in cui lo storico cotonificio era stato trasformato nel moderno quartier generale di una società. Alte finestre. Luce naturale in abbondanza. Ambiente ideale per le piante, che però spiccavano per la loro assenza. Amante com’era del verde, a Lily il locale sembrava spoglio.

    Al banco non c’era nessuno, e il computer era spento. Ma se tutti se n’erano già andati per il weekend, perché il portone era aperto?

    Lily tamburellò con le dita sulla superficie del banco lottando contro la frustrazione. Se non fosse riuscita a far modificare il contratto entro una mezz’ora, la Gemini sarebbe stata vincolata. Il termine per rescinderlo scadeva quel pomeriggio alle cinque. Accidenti a Trent, per averle tenuto nascosto l’affare fino a quel momento, ma, come al solito, suo fratello vedeva il quadro generale e non i piccoli particolari.

    «C’è nessuno?» Soltanto l’eco rispose alla sua domanda.

    Stringendo le dita intorno al contratto che teneva arrotolato in mano, Lily ispezionò i tre piani dell’atrio. Ah-ah! Luci in un ufficio due piani più in alto. Salì la ripida scala a chiocciola in ferro battuto che si trovava in un angolo e percorse la balconata che correva intorno alla zona della reception.

    Nell’ufficio illuminato trovò un uomo dalle spalle larghe, con corti capelli biondi schiariti dal sole, curvo su una scrivania ingombra di carte. Bussò alla porta, che era spalancata.

    Quando lui alzò la testa, Lily rimase senza fiato, inchiodata sul posto da un paio di malandrini occhi azzurri. Un tipo di una bellezza eccezionale, dal naso, dritto e aristocratico, fino alle labbra, ben definite. Anche il velo di barba sul mento quadrato aveva un suo fascino.

    «Posso esserle di aiuto?» La sua voce, dal timbro profondo, la fece trasalire.

    Controllati, Lily. «Sono Lily West, della Gemini Landscaping. Devo parlare con qualcuno a proposito di un nostro recente contratto con la Restoration Specialists.»

    Il fusto si alzò con un movimento fluido e girò intorno alla scrivania. Per guardarlo, lei fu costretta a inclinare la testa all’indietro, un fatto insolito, considerando la sua altezza. L’uomo che le stava davanti doveva essere alto non meno di un metro e novanta, alto quasi quanto suo fratello, ma era la sua corporatura atletica a farla sentire piccola e fragile. Due aggettivi che non le si addicevano.

    Lui indossava una camicia di batista, con il logo della società ricamato sul taschino, jeans non meno consunti dei suoi e stivali. I muscoli che facevano tendere il tessuto della camicia indicavano che era un tipo abituato ai lavori manuali, ciò significava che non era la persona che lei cercava. «Devo parlare con qualcuno della direzione.»

    «L’ha davanti.» Lui doveva aver notato il suo scetticismo. Le tese la mano. «Sono Rick Faulkner, responsabile del settore architettura e design.»

    Anche se il nome le suonava familiare, Lily sapeva che non si erano mai incontrati. Quando le lunghe dita di lui si strinsero intorno alle sue, Lily scordò per un attimo di respirare e, quando lo fece, un profumo silvestre le colmò le narici.

    Lui la sottopose a un esame non meno minuzioso del suo. Il suo sguardo la squadrò dai corti capelli scuri, che non avevano più visto un pettine da quella mattina, alla punta degli stivali prima di guardarla di nuovo negli occhi.

    Lily si sentì formicolare la pelle. Si pentì di essersi limitata a lavarsi la faccia prima di uscire, ma non era mai stata un tipo che si preoccupava del trucco. E per quanto ne applicasse, non sarebbe mai riuscita ad attirare l’attenzione di un macho simile.

    «Qualche problema, signorina West?»

    Alla domanda, pronunciata in tono secco, Lily si rese conto che gli stava ancora stringendo la mano. Avvertendo una vampata di calore, si affrettò a ritirare la propria.

    «Questo contratto puzza come letame fresco. Voglio modificarlo o stracciarlo.» Oh, perfetto, Lily. Fagli colpo parlando di letame. Non c’è da stupirsi se gli uomini non fanno la coda alla tua porta.

    Il suo sorriso, un sorriso assassino, riconobbe lei con riluttanza, mise in mostra due file di denti perfetti e bianchi e gli accese una scintilla negli occhi azzurro cielo. «Non vuole combinare affari con noi?»

    «No, se devo pagare delle tangenti.»

    Lui divenne serio e socchiuse gli occhi. «Non è un contratto onesto?»

    «Per niente.»

    «È quello?» chiese Faulkner, indicando le carte che lei stringeva nella mano.

    Lily srotolò il documento e glielo porse. «Sì. Ho sottolineato le parti che contesto. Chi ha steso il contratto vi ha inserito ogni genere di piccoli extra che annullano ogni nostro profitto.»

    Lui chinò la testa sui documenti e si appoggiò al bordo della scrivania, attirando l’attenzione di lei sulle sue cosce muscolose e sui jeans sbiaditi in punti cruciali. Sei una svergognata, Lily.

    Si concentrò su oggetti più innocui, come gli scaffali colmi di libri di architettura, il tecnigrafo e gli articoli in pelle che si trovavano sulla scrivania. Il mobilio dell’ufficio era di prima qualità.

    «Perché non si accomoda, signorina West, e mi concede qualche minuto di tempo per studiare questo documento?» Rick aspettò che avesse preso posto in una sedia accanto alla finestra prima di tornare a sedersi alla scrivania e aprire un raccoglitore. Ne estrasse un foglio di carta e, con un lungo dito, seguì una colonna di cifre, quindi fece una pausa, fissando con aria accigliata il contratto.

    La grande finestra che occupava quasi tutta la parete era un’attrazione irresistibile per Lily. Era solita passare gran parte della giornata all’aria aperta, ma con una vista simile avrebbe anche potuto sopportare di lavorare al chiuso... quanto meno per un po’.

    Era l’ultimo giorno di agosto, ma gli alberi stavano già cambiando colore a causa di un’estate secca. Entro un mese, le colline si sarebbero ammantate di varie sfumature di rosso, arancione e giallo e, con un po’ di fortuna, sarebbe stata oberata di lavoro per raccogliere foglie e potare alberi. Dalla morte del patrigno l’anno precedente, ogni incarico era importante. Ne capitavano raramente di grossi come quello, ma il lavoro della RIS si stava rivelando una vera grana. Cosa aveva avuto per la testa Trent?

    «Lei ha per caso modificato questo contratto?»

    Voltandosi, Lily scoprì che lui la fissava con sconcertante franchezza. «No di certo.»

    Rick annuì e tornò a concentrarsi sul documento.

    Distogliendo lo sguardo dalla sua testa di capelli biondi, lei esaminò la laurea appesa alla parete. Faulkner. Adesso capiva perché il nome le suonava familiare. «Lei è il figlio del proprietario?»

    Rick alzò la testa e aggrottò la fronte. «Sì, mio padre è il presidente della RIS

    Non c’era da stupirsi che Broderick Faulkner III non indossasse giacca e cravatta. Le regole sull’abbigliamento non si applicavano al figlio del proprietario, ma era evidente che Rick possedeva l’intelligenza necessaria per prendere una laurea in architettura. Si girò sulla sedia per esaminare la piccola collezione di modelli in balsa esposti sugli scaffali.

    Il cigolio del cuoio della poltrona richiamò la sua attenzione sull’uomo alla scrivania. «La persona che si occupa dei contratti è partita stamattina per una vacanza di due settimane. Vuole che annulli questo o le interessa ridiscuterlo?»

    La Gemini aveva bisogno della RSI. Ne aveva un bisogno impellente. Lily si protese in avanti e posò le palme sulle ginocchia. «Mi piacerebbe fare affari con la sua società, signor Faulkner, sempre che si possa giungere a un accordo.»

    Lui posò le mani sulla scrivania. Erano mani grandi, con lunghe dita e unghie ben curate. «Le sue condizioni sono quelle segnate in margine?»

    «Sì.»

    Rick siglò e datò le modifiche, quindi passò all’ultima pagina. «Trent West è suo marito?»

    «È mio fratello e mio socio.» Trent era stato abbagliato dalla clausola che garantiva alla Gemini due anni di esclusiva sui progetti locali della RIS, e non si era accorto dei passaggi più problematici.

    «Suo fratello dovrebbe fare più attenzione e, se è suo socio, dovrebbe farne anche lei.» Rick spinse il contratto verso di lei e le offrì la propria penna. Quando le loro dita si sfiorarono, Lily si sentì percorrere da una corrente elettrica.

    Trattenne il respiro e la penna cadde sulla scrivania. Non è pane per i tuoi denti, Lily. «Non dovremmo farlo tutti, quando una cosa sembra troppo bella per essere vera?»

    Lui raccolse la penna e gliela porse di nuovo. «È una riflessione amara per una così giovane come lei. Per favore, sigli e metta la data alle modifiche.»

    «Ho venticinque anni, e imparo in fretta.» Lily fece come le era stato chiesto, quindi si lasciò andare contro lo schienale. Modificare il contratto era stato troppo facile. Sapeva per esperienza che i ricchi non si assumevano mai la responsabilità dei propri errori. Doveva esserci un tranello. «È sicuro di essere autorizzato a farlo?»

    Lui serrò le labbra, belle labbra carnose. «Lo porterò subito a mio padre.»

    Lily chinò la testa per nascondere un’espressione di scherno. Giusto, era il paparino a comandare. Probabilmente, Rick non era altro che un uomo di paglia con un titolo... un bell’uomo di paglia.

    «Mi sono perso qualcosa?»

    Lily sollevò il mento. «Come?»

    Rick unì le dita a cuspide e si dondolò sulla poltrona. «Lei ha un viso molto espressivo.»

    «Mi stavo chiedendo se non dovrei trattare direttamente con suo padre» replicò lei con sincerità.«Mi dispiace ammetterlo, ma non ho più fiducia nel suo ufficio contratti.»

    Rick si protese in avanti e la sua espressione s’indurì, tanto che Lily sospettò di averlo offeso. «Mio padre sarà fuori città fino a martedì. O tratta con me o annulliamo il contratto e lei lo ridiscute con mio cugino, il responsabile dell’ufficio contratti, al suo ritorno tra due settimane.»

    Alla faccia della scelta. «Tratterò con lei.»

    Lui si alzò e tese la mano. Anche Lily si alzò, ma esitò. Preferiva non toccarlo di nuovo... non perché le ripugnasse ma per il motivo opposto. Rick Faulkner era un tipo troppo affascinante.

    «Dovrò fare una copia delle modifiche

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